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Autore: Martina_Yuki    01/08/2013    3 recensioni
Ciao a tutti!
Oggi faccio il mio ingresso nel mondo di EFP con questa storia scritta a 6 mani.
La protagonista sono io e altre due mie amiche (Gallifrey_96 e FluffyJpeg), comuni mortali, che un martedì mattina vediamo realizzarsi il nostro sogno: incontrare il Dottore.
Ma come al solito niente filerà liscio perchè il Dottore è in un mondo parallelo e il suo TARDIS è scarico.
A tutto questo si aggiungono morti improvvise e la comparsa di un alieno che tecnicamente non dovrebbe esistere.
Sperando di strapparvi un sorriso, buona lettura!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Iris, ma che razza di panino stai mangiando?! E' talmente grande da poter sfamare un esercito!-
-Oh, senti Lara, ho fame.- rispose con fare serio la ragazzina. Tutto il gruppo, Dottore compreso, si era riunito dopo la scuola, per pranzare. Per l'intera mattinata le tre tipette avevano dovuto affrontare le lezioni con il risultato comunque di non riuscire a seguire nulla. Arrivarono anche in ritardo in classe a causa del fatto che appena videro il Dottore ad aspettarle fuori dall'edificio, vollero sapere a tutti i costi se aveva scoperto qualcosa di nuovo, con la conclusione, però, di non ricevere nessuna informazione e un rimprovero invece da parte della prof di arte.
-Dottore, appena finiamo di mangiare che facciamo? Davvero non hai scoperto nulla?- chiese Lara mentre finiva il suo pranzo.
-Beh, ora che non abbiamo altri impegni posso parlarvene.-
-Uh! Uh! Hai trovato un indizio che porti alla persona che stiamo cercando?-
-No, Alexandra. Più che qualcuno o trovato 'qualcosa'. Dopo che ieri siete tornate a casa sono ritornato a scuola e ho scoperto che non solo il vostro prof di ginnastica, quando l'ho visto io, era sano come un pesce ma che non c'è nemmeno una cosa strana in tutti gli altri professori. Quindi se non sono i prof l'anomalia dove sta? Semplice! Nel posto dove i docenti non vi vogliono portare, ovvero la palestra! A questo punto mi sono diretto lì e una volta entrato ho trovato, in uno spogliatoio, una cosa alquanto bizzarra.-
-Bizzarra? Cos'è che hai trovato?-
-Una pozza d'acqua a terra!-
-EEH?! Cosa c'è di bizzarro in una pozza d'acqua?-
-Ti direi nulla se non fosse per il fatto che emanava impulsi vitali. Era un'acqua...viva. Ho preferito non toccarla perché non ho idea di cosa sia. Quindi appena finiamo di mangiare ci potremmo incamminare verso la palestra per capirne di più. Siamo tutti d'accordo?-
-SISSIGNORE!- risposero in coro le studentesse con un sorriso smagliante.
-Solo una cosa non ho capito... Perché non ci portano in palestra? Cosa ne sanno i professori che l'acqua è viva? Come hanno fatto a scoprirlo?- chiese Alex, mentre si alzava in piedi insieme alle altre due, pronte per l'incontro ravvicinato del terzo tipo con una pozzanghera d'acqua vivente.
Anche il Signore del Tempo si alzò dalla sedia tutto pimpante.
-No, infatti non l'hanno scoperto. Non vi portano nell'edificio perché hanno trovato un cadavere!-
-COSA?!- tutte e tre le ragazze si bloccarono e rimasero a fissare il Dottore scioccate, prima di travolgerlo di domande.
-Cadavere? Di chi?-
-Com'è morto?-
-E' stata l'acqua?-
-Calma! CALMA! Ecco, ora capite perché non vi ho detto nulla stamattina? Non sareste più andate in classe e sareste rimaste con me a fare domande!-
-Scusa...- risposero tutte e tre, dispiaciute.
-Andiamo, non perdiamo tempo! Vi spiegherò tutto strada facendo!-
-Va bene!-
Tutto il gruppo cominciò a dirigersi verso un parco che, una volta attraversato, avrebbe portato i quattro proprio davanti alla palestra.
-Da cosa si può cominciare?- iniziò il Dottore, proseguendo la salita. -Il corpo trovato è sicuramente di un'alunna della vostra scuola, ma non so dirvi nome e cognome. A quanto pare la morte è piuttosto ambigua: Il corpo era praticamente... asciutto. Prosciugato. Come se qualcuno avesse bevuto tutta l'acqua che la componeva.- le studentesse lo guardarono con aria sconcertata e piuttosto impressionate, tanto da non riuscire a dire nulla. -La cosa più strana e che la causa della morte non è la mancanza dell'acqua nel suo corpo, come sarebbe più ovvio pensare, ma bensì un trauma cerebrale, causato da una scossa elettrica. In conclusione: il cervello era completamente fuso.-
-Fantastico. Un mostro che succhia l'acqua dalla gente e che manda in pappa il tuo cervello. Davvero grandioso.- rispose Iris, sospirando preoccupata guardandosi attorno, controllando che dietro a qualche cespuglio non si nascondesse quel mostro pronto ad attaccarla. Magari con in mano una cannuccia, come quell'alieno che ricordava bene aver visto nel primo episodio con Martha.
-Non siete obbligate a venire con me.-
-Che?! Non abbiamo nessuna intensione di tornarcene a casa e far finta di nulla, standocene con le mani in mano!- Alexandra quasi si bloccò davanti alla pessima proposta del Signore del Tempo.
Certo, la paura c'era e il rischio di rimanere secchi, (nel senso letterale della parola), anche. Ma solo l'idea di tornare alle proprie case era inaccettabile , soprattutto per il fatto che la loro vita sarebbe ritornata normale e monotona, con ogni giorno uguale.
Quindi, rischio sì o rischio no, sarebbero rimaste con il Dottore.
Lui si voltò verso il trio.
-Lo sapete? Voi esseri umani avete proprio una predisposizione per finire nei pasticci. E cosa più divertente voi sapete del pericolo e ci andate in mezzo di proposito. Siete proprio un mistero.-
Lara e Iris si misero a ridere. -Beh, noi saremo anche un mistero ma anche tu, Dottore, non scherzi sul fatto di finire nei guai, eh!-
-Sai Lara, hai perfettamente ragione! Ma la mia non è una predisposizione ma un'abilità! Allora, se non avete obiezioni o ripensamenti andiamo a vedere cosa diavolo c'è in quella palestra!
-Sì!-
Tornarono a procedere sulla strada in mezzo al prato.
Il parco era grande, occupato anche da un laghetto e un fiumiciattolo. Prima di una grande salita c'erano dei giochi per bambini piuttosto rovinati per la continua pioggia che cadeva sulla città. Conclusa la lunga salita, il quartetto uscì dal cancello d'uscita del parco e raggiunsero finalmente l'edificio.
La struttura esternamente era di un rosso acceso. Ovviamente la costruzione era circondata da vari poliziotti che controllavano tutto il perimetro cercando indizi e controllando le persone che volevano entrare nell'edificio o che erano sospette. Lara spezzò il silenzio.
-Dottore, come facciamo ad entrare noi tre? Sappiamo già che tu userai la carta psichica...-
Il Signore del Tempo rimase ancora sorpreso, non ancora abituato all'idea che qualcuno sapesse tante cose su di lui, rovinando ogni volta le sue aspettative di vedere le facce stupite di chi gli stava attorno. Mise le mani in tasca puntando lo sguardo al cielo per poi spostarlo verso le tre tipette.
-Non vi si può nascondere proprio nulla. Sì, io entrerò dall'entrata principale. Voi invece passerete dal retro, dove c'è una porta che è poco controllata e facile da raggiungere. Rimanete nascoste vicino alla porta e aspettatemi lì. Io arriverò subito.-
-E se dovessero beccarci...?-
Alex guardò con decisione Iris, posandole una mano sulla spalla.
-Iris, noi ce la faremo, capito?! Non guardarmi con quella faccia da pesce lesso e dì che entreremo in questa palestra senza problemi!-
-S... Sì, ce la faremo.-
-Ecco, brava! Forza!- Alexandra prese entrambe le braccia delle amiche e cominciò a tirarle, correndo, verso il retro della scuola. -A dopo Dottore!!-
-A dopo ragazze! E fate attenzione.-
Il Dottore sorrise e alzò una mano per salutare lo strambo trio che spariva dietro l'edificio, per poi decidere di muoversi anche lui e di dirigersi verso l'entrata. Con passo veloce arrivo davanti alla porta tirando fuori la carta psichica e mostrandola ai due agenti, che risposero all'unisono con un 'Prego Signore', con tanto di saluto, cosa che fece roteare gli occhi al Signore del Tempo, ovviamente infastidito dal gesto.
Una volta entrato si guardò intorno per riprendere l'orientamento. Ricordava bene che per raggiungere il retro dell'edificio doveva procedere lungo il corridoio appena di fronte a sè e superare un paio di porte.
Mentre camminava ripensava alla situazione piuttosto scomoda in cui si era ritrovato. Doveva trovare al più presto un carburante per il TARDIS e chi aveva creato il passaggio per i due mondi.
Sfortunatamente ora era più urgente capire che razza di essere si aggirava per quella città. La cosa più irritante era che al Dottore non era nuova la descrizione di un'acqua viva. Ma dove e quando aveva sentito parlare di quell'alieno?

* * * * *

-Ehi, forza, veloci!- Lara e Alex corsero verso Iris. Nonostante pochi minuti prima era parsa la più timorosa, alla fine era stata la prima a raggiungere la porta e ad aprirla.
Le studentesse chiusero l'entrata e si acquattarono in un angolo, cercando di fare meno rumore possibile, anche se dal silenzio che c'era pareva che fossero presenti solo loro in quella zona dell'edificio.
-Il Dottore ha scelto proprio un buon posto per farci nascondere!-
-Perché, cos'ha che non va?- Lara guardò perplessa, per quel che si riusciva a vedere, Iris.
-Non so se noti, ma è buio. E in giro c'è un mostro pronto a berci come una coca-cola. Lo sai, vero?-
-Oh. Hai ragione.-
-Ma non c'è troppo silenzio?-
Le due si voltarono, alla ricerca di Alex; la trovarono accucciata nell'angolino della porta, tutta tremante.
-Buio.- mormorava. -Tanto buio. Troppo buio. Perché è buio?-
Fu in quel momento che udirono dei passi muoversi lenti nella loro direzione. Alexandra si strinse ancora di più alle sue ginocchia, mentre Lara e Iris iniziarono a pregare che non fosse il mostro.
Il passo divenne sempre più forte, sempre più vicino.
Fino a quando... 
-Salve ragazze!-
L'istante dopo, il Dottore si ritrovò una scarpa di Alex in mezzo agli occhi. La ragazza lo fissò come in trance, prima di riprendersi con un sussulto.
-Oddio! L'ho ucciso!- gridò.
-Era l'unico che ci poteva salvare!!- sclerò Iris, iniziando a scuoterla.
-La sua bellezza! L'hai rovinato! Come hai potuto?!- disperò Lara.
Di contro, il Dottore aveva solo perso l'equilibrio, ma l'aveva decisamente recuperato prima di capitombolare a terra; e ora le osservava in piedi, una mano che reggeva la scarpa e l'altra che massaggiava la fronte, nonché lo sguardo a dir poco allucinato.
-Non sono morto, ma ci sono arrivato vicino.- disse.
Ma, sarà stato il buio o la maratona di tre episodi di Danny Phantom della sera prima, Alex lo additò terrorizzata e gridò: - E' diventato un fantasma!! Lo intrappolo nel thermos!!- e iniziò a ravanare nello zaino. E prima ancora di poter dire qualcos'altro, il Dottore di ritrovò anche il thermos in mezzo agli occhi.
-Tu me lo vuoi rovinare!!- fu l'urlo disperato di Lara, che si precipitò dal Dottore seguita da Iris.
-Cacchio, Alex, stai ferma!- disse quest'ultima, e Alexandra si strinse di nuovo alle ginocchia, mortificata, bisbigliando:- Scusate, non volevo...-
-Ouuh... Non ti preoccupare, Alex...Sai una cosa? Se usi ancora questa tecnica quando ci si presenterà davanti l'alieno la nostra vittoria è assicurata.-
Lei si rianimò. -Davvero?-
-Beh... In realtà, tenendo conto che è fatto di acqua, non gli faresti nulla, però...- notando l'espressione sconvolta di Alex sistemo il finale della frase.-...Ecco... Riusciresti comunque a mandarlo KO per una quantità di tempo indeterminato!-
-Per quanto tempo all'incirca? Un minuto?-
-...Mi sa che sarebbe solo un nanosecondo.-
-Chee? Ah! Ma Dottore, se cominciassi a tirare tutta la roba che trovo diventerebbero tanti nanosecondi e a quel punto avremmo a disposizione un minuto!-
-Sì, ma...- interruppe Iris.- Questo significherebbe che noi scapperemmo e tu rimarresti lì a lanciargli oggetti. Non mi sembra una buona prospettiva...-
-Uff...-
-Ahio...- il Dottore si massaggiò di nuovo il viso che mostrava un evidente livido rosso fuoco che partiva dalla fronte e arrivava fino alla punta del naso.- ...Vorrei poter fare anche io un piano d'attacco migliore rispetto a a quello di lanciar scarpe o thermos, ma prima di allora dobbiamo trovare quest'acqua e capire cos'è. Forza!- si girò e riprese il tratto percorso dieci minuti prima, seguito da Iris, Lara e Alexandra, che rimasero in un silenzio imbarazzato mentre si guardavano attorno cercando di orientarsi in quella parte dell'edificio che non conoscevano.
Sapevano già che c'erano due palestre, illuminate da grandi finestroni presenti sul soffitto, vari spogliatoi e altre stanze con gli attrezzi per diversi allenamenti. Ma quell'area gli era del tutto sconosciuta.
Ad un certo punto il Dottore si bloccò, tanto che Iris, che gli era proprio dietro, per poco non ci andò a sbattere. Si era fermato davanti ad una delle tante porte presenti nel corridoio e, nonostante sembrasse che non avesse nulla di anormale, il Signore del Tempo fece segno alle tre di non parlare, per poi indicare a terra, sotto la porta.
C'era una pozza d'acqua che proveniva da dentro la stanza.
L'intero gruppo non si mosse, né emise un suono, aspettandosi una qualche mossa da parte dell'acqua. Solo dopo qualche secondo il Dottore prese il cacciavite sonico e lo puntò verso la pozzanghera.
-Emana segni vitali, ma sono debolissimi. Non toccatela, non sappiamo ancora cosa sia.-
-Dottore...- lo interruppe Lara. -...c'è dell'altra acqua anche sotto quest'altra porta.-
-Anche qui!-
-E pure qua.- concluse Alex, indicando altre due pozze.
Il Dottore analizzò anche quelle e tutte davano deboli segni vitali.
-Nnno, no,no,no. Non mi piace questa storia. Non mi piace proprio per niente. Pensa. PENSA. Acqua... Acqua che è viva. VIVE! Ma cosa la fa vivere? Solo l'acqua che la compone...? Naah, no,no, troppo banale! E poi non prende solo l'acqua... dà scosse elettriche, ma a quale scopo? L'acqua... L'acqua è un conduttore. Un perfetto conduttore! Ma da dove la prende l'elettricità?!-
Il Signore del Tempo passeggiava avanti e indietro, ascoltato dalle ragazze che si erano messe a debita distanza dall'acqua, sulla quale, qualche volta, buttavano un occhio. Giusto per essere sicure che non diventasse attiva.
-Ma certo!!! Stupido Dottore, come hai fatto a scordartelo?-
Si mise a correre verso l'entrata dal retro, quella che avevano usato le sue tre assistenti per entrare. Queste ultime lo seguirono a ruota, raggiungendolo nel parcheggio della scuola.
Lo trovarono nel TARDIS con in mano un libro piuttosto vecchio e consumato, dalla copertina rossa con disegni astratti, dorati.
-No, ma dico, Dottore... avvisarci che saresti corso via così,no, eh?- chiese Lara, con il fiatone, mentre entrava nella cabina con le due amiche.
-Eccolo:
'Essere liquido, muta forma e muta stato, detto anche ELMEM.

Si racconta che con i suoi poteri di assorbimento di liquidi e non dotato di un'intelligenza sviluppata, abbia distrutto interi pianeti e interi popoli alla ricerca di un modo per evolversi e aumentare la propria forza.

Finora non è stato trovato un modo per fermarlo.'

Mi sembrava di aver già sentito parlare di un'acqua del genere, infatti...- richiuse il libro e lo appoggiò alla consolle, assumendo un'aria pensierosa. -ELMEM. ELMEM. EL-MEM. ELMEM... Oh, sì! Adesso ricordo!-
-Ehm... Cosa Dottore?- chiese curiosa Lara.
-Quest'essere... Ho letto di lui in un libro di favole.-
Iris si avvicinò alla consolle, prendendo in mano il libro. -Dottore, posso vederlo?-
Lui annuì in risposta, continuando poi a ragionare sull'alieno.
-Ho letto questo libro di racconti parecchio tempo fa; la favola lo chiamava 'Il distruttore di mondi', perché grazie alla sua caratteristica riusciva a prosciugare la vita da qualsiasi pianeta. Ma come? Come fa ad essere qui? ...Come faccio IO ad essere qui?-
-Dottore, sicuramente è entrato dalla stessa fessura che hai usato tu per arrivare in questa città!- Lara ragionò sulla frase appena detta. -Wow, che frase fantastica!-
-Ma scusate...- Iniziò Alex, per poi bloccarsi un istante, pensierosa.- D'accordo, sto per fare una deduzione alla Sherlock Holmes, ma potrebbe essere una cavolata. Vi avverto.- quindi proseguì. -Se questo distruttore di mondi prosciuga la vita, per passare ad un altro pianeta... non penso viaggi nello Spazio come se nuotasse in una vasca, né penso abbia una navicella spaziale o cose così. Forse, e dico forse, lui si 'teletrasporta' da un mondo all'altro con l'energia accumulata. Potrebbe essere stato lui a creare la fessura nello Spazio-Tempo, nella quale il Dottore è inavvertitamente finito.-
Fece una pausa, nella quale guardò gli altri tre con gli occhi che sbarluccicavano gioiosi.
-Non so se è giusto o no, ma mi sento terribilmente intelligente!- esclamò infine.
Il Dottore la guardò allucinato, ma prima che potesse dire o fare alcun che, Iris iniziò a leggere dall'enciclopedia di cui si era impossessata poco prima.
-Qui dice che ci sono stati alcuni avvistamenti di questo ELMEM, ma nessuno concreto e veramente affidabile, in quanto le storie lo ritraggono come un essere estremamente timido e diffidente. Poi... Uhm... Dice che insieme alla capacità di assorbimento dei liquidi può anche usare una sorta di elettricità.- Iris fissò il librò, stupita. -Ma... Dottore! Io non riesco ancora a capire questa parte: come fa, l'essere, ad usare l'elettricità se è fatto completamente d'acqua? Non prende... la scossa?-
Il Dottore la guardò, per poi prenderle il libro che Iris teneva ancora tra le mani.
-No... No, aspettate un attimo... Qui non dice che sfrutta l'elettricità... Qui dice che...- sfogliò due pagine velocemente e poi riprese.- ...Eeeh... Non dice nulla a proposito.-
-Come no?- Alex e Lara si guardarono, deluse.
-Beh, possiamo sempre fare delle ipotesi.-
Lui iniziò a camminare intorno alla consolle, sotto lo sguardo attento delle tre tipette.
-Allora... Sul libro non dice che usa l'elettricità. Non la sfrutta...quindi... è impossibile che si faccia male... Quindi... Oh... Aspettate un momento! Ci sono, ci sono quasi!-
Il Dottore si fermò, arruffandosi i capelli.
-Se non la usa... allora... allora la genera!- concluse esultando.

-Wooh, Dottore... sei geniale!- disse Iris, entusiasta.
Lui schioccò la lingua sul palato, continuando a parlare.
-Potrebbe riuscire a generare un tipo di elettricità diverso dal nostro, che per la sua composizione molecolare è innocuo.-
-Oh! Oh! Lo so, lo so io!- Alex alzò una mano, agitandola.-ELMEM è un essere vivente, questo significa che non è solo acqua. Tutti gli esseri per vivere devono avere un cervello e per muoversi, quest'ultimo, invia segnali al corpo. Questi segnali sono impulsi elettrici! E' questa l' elettricità di cui si parla. E' come una specie di medusa, una medusa aliena!!-

-Alexandra, Alexandra! Tu si che mi dai soddisfazioni! Davvero sveglia, molto sveglia!- il Dottore le appoggiò le mani sulle spalle, mentre lei gongolava per i complimenti.
-Ehi, non siamo mica sceme noi due! Adesso vedi che ragionamenti potenti!- disse Iris, mettendosi le mani sui fianchi.-La radice di Pigreco è: 3,14159265358979323846264338327950228!-
Il Signore del Tempo la guardò sconvolto.
-Questo non è un ragionamento! Questo è imparare a memoria!-
-Si ma, Dottore...- lo interruppe Lara. -Da un punto di vista non lineare e soggettivo, un qualsiasi essere che conservi la sua essenza, sia nel Tempo che nello Spazio, può utilizzare la propria mente come uno strumento. Ovvero utilizzare tutti quegli elementi necessari per arrivare ad un risultato, facendo quindi un ragionamento. Usando la sua mente ha ragionato e ha esposto il Pigreco!- concluse Lara, trionfante.
Lui guardò le due ragazze che, tutte esaltate, si stavano dando il cinque con la mano.
-Okay, devo ammettere che ci sapete fare.-
-Sìì!!! Evvai!-
Le tre ragazze iniziarono a saltellare come molle su e giù per la sala consolle, ridendo.
-Okay, okay, ragazze, calma! Smettetela di saltellare come degli Elalika, che altrimenti finite per distruggermi il TARDIS!-
Le studentesse si fermarono di colpo, osservando il Dottore.
-Come dei cosa!?- chiese Iris.
-Elalika! Sul serio, non sapete cosa sono?-
Iris e Lara scossero energicamente la testa, mentre Alex cominciò a fare ipotesi.
-Cosa sono, molle giganti con orecchie da coniglio? O canguri con molle al posto delle zampe? Oppure...-
-Ma cosa stai dicendo, Alexandra?- il Dottore la guardò, scuotendo la testa. -Sono semplicemente dei topolini alti dieci centimetri che saltano fino ad un metro di altezza.-
Lara unì le mani, gongolando. -Ooh, ma che carini!-
Lui la guardò sorridendo. -Sì, finché non diventano grandi come pantegane e iniziano a mangiarsi tra loro e a cercare di azzannare qualunque cosa gli capiti a tiro.-
-M... Ma è cannibalismo tra criceti!!- rispose scandalizzata Lara, appoggiandosi sulla spalla di Alex, cercando conforto. L'amica rispose con un pat-pat sulla sua testa, anche lei troppo scioccata per dire qualcosa.
-Wooh, dai! Un nuovo film per il cinema: ' Cannibalismo tra criceti'! Ci sta troppo!!- esclamò esaltata Iris.
Alex, Lara e il Dottore guardarono Iris, impassibili. Nel silenzio mancava solo il classico suono del grillo solitario.
-Okay, scusate. Non fa ridere.-
Il Dottore sospirò.
-D'accordo ragazze, ritorniamo al problema principale. Cosa sappiamo finora?-
-Tanto per cominciare è un alieno proveniente dal tuo stesso Universo. E' fatto di acqua e genera elettricità.- iniziò a dire Alex, seguita da Iris.
-Assorbe altra acqua per evolversi e nessuno, finora, è mai riuscito a fermarlo.-
E probabilmente è stato lui ad aprire la fessura.- concluse sorridendo Lara.- Adesso che si fa?-
Il Signore del Tempo ragionò sulle risposte che aveva ricevuto e sulla domanda, alla quale preferì non dare una risposta sicura.
-...Mmh. Proviamo a pensare al suo processo evolutivo grazie all'assorbimento d'acqua... Secondo voi, a che stadio del processo si trova?-
Le tre ragazze si guardarono a vicenda e sulle loro teste sembrò formarsi un enorme punto di domanda.
-Potrebbe, se è arrivato qui dalla stessa fessura e se è stato proprio lui a crearla, come aveva ipotizzato Alex, essere 'grande'.- ipotizzò Iris.
-Potrebbe... o forse no.-
Il Dottore si passò una mano tra i capelli, appoggiandosi al divanetto vicino alla consolle.
-Oppure, essendo ancora diciamo 'piccolo', non poteva sapere come fare per assorbire energia e acqua. Così è rimasto nascosto per molto tempo, prima di assorbire l'acqua presente in un corpo umano perché, molto probabilmente, colto dalla fame e dalla necessità di evolversi!- il Dottore sorrise, entusiasta.
-Sì, ma... Dottore. Questo non ci aiuta a sconfiggerlo...- fece notare Alex.
Lui sbuffò, alzandosi in piedi.
-Ma noi non dobbiamo sconfiggerlo! Non sappiamo ancora perché è venuto in questo mondo parallelo. Magari si è solo perso e noi dobbiamo aiutarlo a ritornare nel suo Universo.-
-Ma la mia idea era sconfiggerlo, prenderlo e rimetterlo nel suo Universo! Non voglio mica che muoia!-
-Si ma...- Iris interruppe i due. -...Come facciamo a riportarlo nel suo Universo se il TARDIS non ha abbastanza energia per muoversi?-
Il Dottore guardò Iris.
-Che cosa hai appena detto?-
-Che non possiamo riportarlo indietro perché il TARDIS è scarico.-
-Ah! Ma certo, sì! Potrebbe funzionare! Geniale, oh sì!-
Il Signore del Tempo batté le mani una volta girando su se stesso.
Che cosa è geniale, Dottore?- Lara lo guardò perplessa.
-Ok. Ook!- rispose lui continuando a muoversi e guardare sotto alle grate del TARDIS. Poi si bloccò e ne alzò una per prendere un aggeggio piccolo di luci colorate.
-A-ah! Trovato!-
-MA COSA DOTTORE?!- le tre ragazze cercarono di ottenere una sua risposta.
Lui, sobbalzò per l'improvviso cambiamento di tono delle tre.
-Ehi! Che c'è?-
-Ma come che c'è? E' da un'ora che cerchiamo di capirci qualcosa!- Iris guardò esasperata il Signore del Tempo.- Potresti spiegare anche a noi comuni mortali?-
Notando che la sua reazione era valida anche per le altre due ragazze, il Dottore si decise a parlare.
-Molto probabilmente se ELMEM ha creato quel passaggio, proviene dal mio stesso Universo. Quindi ha l'energia necessaria per far partire il TARDIS!- disse lui, appoggiando una mano sulla consolle della Macchina.
Iris sorrise esaltata.
-Oh sì! E' davvero geniale, fantas... Ma Dottore, come facciamo a prendergli l'energia? Ma soprattutto, come facciamo a catturarlo?-
Il Signore del Tempo fece per rispondere a Iris, sorridendo, ma si bloccò.
-Ah... Ottima domanda.- Il Dottore rimase un attimo in silenzio, poi, di colpo, spalancò gli occhi e con un gran sorriso corse in una delle tante stanze del TARDIS, sparendo dalla vista delle tre.
Lara si avvicinò a Iris. -Credo abbia trovato una soluzione alla tua domanda.-
-Sì, l'ho notato.-
-Secondo voi cosa starà cercando?- intervenne Alex.
-Boh. Non si può mai sapere che cosa potrebbe tirare fuori da questa cabina.- le rispose Lara.
-Per quel che ne sappiamo potrebbe portarci benissimo anche un dinos...

-S B A D A B U M ! ! !-

-Oh mio Dio!! Gli è caduto addosso il dinosauro!!-
Alexandra si aggrappò alla manica della felpa di Lara, scrollandola da capo a piedi.
-A... A... Alex!! Iris stava scherzando! Il Dottore non terrebbe un dinosauro nel TARDIS! ...Vero?-
-E io che ne so!?-
Un attimo dopo si sentì il Signore del Tempo tossire e apparire davanti alle tre.
Era completamente ricoperto di polvere e in mano teneva un oggetto piuttosto ingombrante e, a giudicare dal colpo di poco prima, anche piuttosto pesante.

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Note d'Autore

Yuki: Ebbene sì. CE L'HO FATTA. Sono riuscita a concludere questo capitolo dopo varie imprese!
Gallifrey_96: Ovvero?
Yuki: Combattere mia madre (che è peggio di un Dalek) che non voleva farmi usare il computer. Oppure dover trascrivere di nuovo quattro pagine che si erano cancellate perché io, da brava scema, non le avevo salvate!! D:
Fluffyjpeg: Eh, ma allora sei furba!
Yuki: ...Già. Ma parliamo del capitolo! Ci sono un paio di cose che vogliamo tutte e tre spiegare:

1- Nella parte dove Alex colpisce il nostro povero Dottore con, non solo una scarpa, ma anche con un thermos, facciamo riferimento a un certo 'Danny Phantom'.
Fluffyjpeg: ...Mi dispiace.ç.ç Non volevo far male al Dottore per davvero!
Yuki: Ti abbiamo perdonato, tranquilla!
Per chi non conoscesse questo nome, è un cartone animato dove il protagonista, Danny appunto, per catturare diversi fantasmi usa un thermos.

2-Per quanto riguarda il discorso con il Pigreco... (Se ve lo siete chiesto, sì, lo sappiamo per davvero a memoria, io e Gallifrey_96. Non del tutto ovviamente, anche perché come suppongo voi sappiate, è infinito.)
Gallifrey_96: Coff. Coff. Siamo messe davvero molto male.
...Per fare quel ragionamento abbiamo usato un po' la filosofia aristotelica. Non possiamo star qui a spiegarvela perché altrimenti andremmo troppo per le lunghe...

Se avete qualche dubbio o qualcosa non vi è chiaro, chiedete pure in un a recensione!v.v
Gallifrey_96: Ah, prima di salutarvi...Yuki parte per le vacanze. Quindi il prossimo capitolo verrà aggiornato tra un po' di tempo.
Yuki: Eeesatto! Quindi vi salutiamo e ci rivediamo nel prossimo capitolo!


 

  
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