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Autore: sophie97    01/08/2013    3 recensioni
"[...] Quello doveva essere suo nonno. Doveva aver fatto goal. Stava vincendo! [...]".
Ecco una storiella breve, scritta di getto, la prima in assoluto che pubblico in questa sezione.
Spero tanto che vi lasci qualcosa.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad una persona speciale…
 

 

Sorridi al temporale


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Sorridi.

“Sorridi sempre, Anna! Tu continua a sorridere e vedrai che andrà tutto per il meglio.”.
I parenti glielo avevano ricordato parecchie volte. Se fosse perché tenessero tanto alla sua felicità o più semplicemente perché in quel momento non avessero altro da dire, Anna non lo seppe mai.

Sorridi.

E pioveva. Le gocce di pioggia le bagnavano il viso e Anna ne era contenta. Sarebbero servite a confondere le sue lacrime, che lente scorrevano sulle guance delicate, macchiate da piccole lentiggini.

Sorridi.

Era strano. Quel temporale non era stato previsto. Chissà, forse era un segno di saluto da parte del mondo, rivolto a lui.Lui che l’aveva lasciata. Così, sola, senza preavviso.
Certo, poteva continuare a ritenersi una bambina fortunata. Aveva pur sempre un padre che vedeva giusto due o massimo tre volte al mese e che quando tornava a casa le portava giganteschi regali, forse per scusarsi delle lunghe assenze.
Aveva una madre che poteva andare a trovare una volta ogni tanto, quando le guardie del carcere glielo permettevano.
Aveva una nonna anziana che passava a letto intere giornate.
Aveva una zia che si ricordava del suo compleanno ogni quattro anni.
Ma non aveva più lui. Il nonno non c’era più. Quel nonno che l’aveva cresciuta, l’unica persona che l’avesse amata veramente. Non c’era più il suo migliore compagno di giochi, il suo complice perfetto, quell’uomo che la sera la stringeva tra le braccia per raccontarle storie di principesse e mondi fantastici.

Sorridi.

Davanti a quella bara, proprio non ci riusciva.
“Un infarto, a questa età è probabile che capiti.” Aveva detto quel signore vestito bene che era venuto a casa loro due giorni prima.
Probabile sì, ma non al nonno! Lui stava così bene, era così allegro!

Sorridi.

No. Non poteva. Non senza di lui. Era lui l’unico che l’avesse fatta davvero sorridere.
Ricordò ancora quel momento. Quando era entrata di soppiatto in salotto per coglierlo di sorpresa e spaventarlo. Quando lo aveva trovato seduto immobile sul divano e, semplicemente, gli si era accomodata in braccio.

Sorridi.

Eppure lui sorrideva! Sì, ne era sicura, il nonno sorrideva. Ecco perché all’inizio si era sentita così stranamente tranquilla quando lo aveva trovato.
Un rumore la distolse dai suoi pensieri. Un tuono.

Sorridi.

Anna alzò i grandi occhi verdi a scrutare il cielo grigio sopra di lei e sorrise.
Quello doveva essere suo nonno. Doveva aver fatto goal. Stava vincendo! Eh sì, perché le avevano spiegato che durante i temporali i tuoni erano causati dai nonni che in cielo giocavano a pallone e segnavano punti.
“Dai nonno, io tifo per te!”.

Sorrise.
 




 
Una storia scritta di getto, così.
Spero vi piaccia e vi lasci qualcosa, io l’ho scritta col cuore.
Sophie

 

  
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