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Autore: Twiggy_Earlgrey    01/08/2013    1 recensioni
Sono tornata!
Questa è una "what if" della mia long "Conosci la legge Signorina Granger".
(quindi consiglio di leggere prima quella o non si capisce nulla!)
E se Silente non avesse aiutato Hermione?
Se vi ho incuriosito leggete!!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Hermione Granger, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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(image by google)

Devi andare avanti…- consigliò il vecchio mago, accomodandosi alla scrivania di Sirius.
Hermione si tappò le orecchie con entrambe le mani, serrando gli occhi. Scuoteva la testa con veemenza.
-Lui non vorrebbe vederti così, ti stai distruggendo- il tono della voce di Silente era spento.
Non poteva capire. Hermione si voltò verso di lui, parando con voce ferma per la prima volta dopo mesi.
-Ho passato tutto questo tempo a controllare in tutta la biblioteca, anche nella Sezione Proibita. Non c’è che uno strumento: uno dei tre Doni della Morte. Lei deve farlo tornare!-
-I Doni della Morte, non sono una certezza. Nessuno li ha mai realmente trovati. Ad ogni modo, nessuna magia può far tornare in vita i morti, tu conosci la legge Signorina Granger-
****
Hermione non riusciva a togliersi dalla mente il discorso di Silente e il tono amaro con cui l’aveva proferito.”Nessuna magia può far tornare in vita i morti”. Aveva scandito lentamente ciascuna parola ed era stato peggio che se l’’avesse schiaffeggiata con tutte le forze.
Dunque ecco la realtà: Sirius non sarebbe mai più tornato da lei.
Non le rimaneva che quella stanza in cui rifugiarsi. Buia, scura e quasi ignota, come il Suo cognome. Come ciò che era stato sempre Lui. Una sorta di irrisolvibile mistero.
Alla ragazza non rimase altro da fare raggomitolarsi su se stessa, abbracciandosi per tentare di colmare un vuoto che, ne era cosciente, l’avrebbe risucchiata.
Al risveglio, riprese la sua caccia al tesoro.
Ignorò volutamente il resto della Stanza ricolma di ogni sorta di chincaglierie, dei tempi più o meno passati, accatastate le une accanto alle altre in pile disomogenee e in precario equilibrio.
“Basterebbe un soffio per farle crollare” si ritrovò a pensare.
Svoltando dietro un armadio triangolare ricoperto di polvere, la giovane Grifondoro, fu incuriosita da un vecchio schedario, anch’esso abitato da una piccola famiglia di ragni, che probabilmente vi si erano stabiliti da almeno un paio di decenni, il quale riportava la targa “ammonimenti disciplinari e materiale extra-scolastico confiscato”.
Un impulso insensato, come una sorta di strano magnetismo, la indusse ad aprire uno degli innumerevoli cassetti a caso.
 
04 Novembre 19..
In data odierna gli alunni James Potter e Remus Lupin vengono ripresi per aver tentato di sottrarre dalle cucine alcune bottiglie di Wiskey Inciendiario. Alla richiesta di spiegazioni in merito, essendosi rifiutati di rispondere, vengono condannati alla pulizia dei bagni del la Torre Ovest, senza l’utilizzo della magia, per le prossime due settimane.
Minerva Mc Granitt
 
La fanciulla sorrise e continuò a scartabellare i fogli nel raccoglitore. Leggere quei nomi le aveva di un poco alleggerito l’anima, perché sapeva che prima o poi, più prima che poi quasi certamente, l’avrebbe trovato.
13 Dicembre 19..
Questo pomeriggio l’alunno Sirius Black è stato sorpreso a rinchiudere il compagno Severus Piton nello stanzino delle scope del seminterrato, dopo aver cosparso interamente il citato compagno di polvere urticante.
L’alunno Black è pregato di presentarsi in presidenza alle ore 17 e 30.
Prof Curthbert Ruf
*
17 Dicembre 19..
Gli studenti James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus sono esonerati dalle visite extra-scolastiche future al villaggio di Hogsmeade, per essere usciti dal proprio dormitorio, nonché dal Castello stesso in piena notte.
Minerva Mc Granitt
*
02 Gennaio 19..
L’alunno Sirius Black si presenti nell’ufficio della Professoressa Sprite subito dopo le lezioni pomeridiane.
E’ stata rinvenuta una bottiglia di provenienza Babbana, nota con il nome di Laudano  per metà consumata nel suo scrittoio.
Si pensa ad un possibile collegamento con l’intossicazione che ha colpito nella mattina di ieri, il compagno Severus Piton.
Il Signor Black è altresì pregato di consegnare il tema, inerente la rivolta dei Goblin del 1641, richiesto ancora per la punizione della scorsa settimana e che non ha ad oggi  fatto pervenire a nessuno degli insegnanti.
Minerva Mc Granitt
Un pezzo di pergamena ripiegato scivolò a terra.
La ragazza lo raccolse esaminandolo. Era stato strappato malamente e la calligrafia in parte sbiadita, era quella confusionaria e frettolosa di Sirius.
Probabilmente era il tema che gli aveva richiesto la professoressa Mc Granitt.
Non c’erano che poche parole.
“Non ne so assolutamente nulla, considerando che nemmeno ero nato in quell’anno.
Devo andare in cerca di un Goblin, così potrete soddisfare tutte le vostre curiosità?
Sirius”
 
Hermione rise, di una risata quasi liberatoria. Rise come non riusciva nemmeno a ricordare di aver fatto chissà da quanto.
Le pareva di vederlo, con quel suo cipiglio canzonatorio, che consegnava il suo scritto con l’aria più serafica del mondo e fingeva di essere del tutto estraneo alla questione della bottiglia di Laudano. Che tentava di assumere un espressione innocente. Ma certo, la scintilla che aveva negli occhi l’avrebbe tradito.
Lei conosceva quello strano fulgore che riempiva quegli occhi grigi, quando faceva qualcosa che non avrebbe dovuto nemmeno architettare col pensiero. Giusto per la sua incolumità sia personale che scolastica. La sua e quella degli altri Malandrini.
-Ma dopotutto, non sarebbe stato nel tuo stile Black, non è così?- sussurrò Hermione.
La risata si affievolì, spegnendosi tra le lacrime. Si strinse al petto il foglio, con una foga tale che sembrava volesse quasi marchiarsi nell’anima e sulla pelle il Suo nome.
-Felpato…-
Un brivido le percorse la nuca. Si sentiva osservata, anche se sapeva benissimo di  essere sola in quel dedalo di oggetti senza più alcun proprietario. Esattamente come lei, che non apparteneva più a Sirius.
Perché le era stato strappato via da un destino infame.
 
Quella sensazione la costrinse a voltarsi e  capì cosa la osservava. Di fronte a sé, distingueva chiaramente quegli occhi, nonostante il buio quasi totale nella stanza.
Di nuovo un sorriso confuso nel pianto.
-Sirius…-
Si alzò da terra inebetita dal suo stesso dolore, avvicinandosi a Lui. Ora poteva vederlo nella sua interezza.
-Ciao…ciao Stellina…- riuscì ad articolare fra i singhiozzi – Sei tornato, davvero? Sei qui per me?-
L’uomo rimase a guardarla, l’espressione dolce in quegli occhi grigi, ma nel contempo sempre così inquieti o forse solo…vivi. Allungò una mano verso la giovane donna per poterla sentire. Le dita si sfiorarono in un tocco gelido per entrambi.
Hermione si sedette a terra, senza mai distogliere lo sguardo, ancora stringendo in mano quel vecchio tema,  appartenente alla giovinezza del suo scapestrato, irresponsabile, meraviglioso amore, che le sedeva dinnanzi nella medesima posizione di lei.
-Mi sento tanto stanca Sir…- mormorò atona. Si distese sistemandosi il più possibile accanto a lui e chiuse piano gli occhi.
*
Una carezza priva di calore, scostò alcune ciocche ondulate dal viso della ragazza, scoprendone l’espressione finalmente serena.
-Ora dormi bambina…-
Il fantasma di Sirius rimase a vegliarla, mentre il proprio riflesso scompariva dallo Specchio delle Brame.
*
Una nuova alba sorgeva sopra il Castello di Hogwarts e la stanza delle Cose Perdute venne richiusa. Il professor Silente pose la ragazza inerte nel giaciglio dell’infermeria, avvolgendo l’esile corpo di lei, con una coperta di soffice candida lana.
Hermione stringeva ancora nel pugno quel foglio spiegazzato. Il vecchio Preside, lo ripiegò accuratamente sistemandolo nuovamente nelle mani della giovane.
Le porte di massiccia quercia si richiusero dietro le spalle di Silente, che si soffermò per un istante ad osservare il cielo tingersi di rosa.
Avrebbe forse dovuto tentare per quella soluzione, per quanto si sarebbe potuta rivelare una mossa azzardata e pericolosa.
La follia aveva consumato quella ragazza, che si era persa nell’illusione dello specchio, fino al punto di non ritorno.
Nella notte, il cuore di Hermione aveva cessato di battere.


***** Spazio Autrice ****
Rieccomi!
Vi sono mancata eh? (scherzo!)
Questa è una what if, cioè un diverso svolgimento degli eventi nel caso in cui Silente non avesse dato a Hermione la possibilità del patto "Amor vincit omnia" La nostra amica dopo la morte di Sirius, in questa versione dei fatti è rimasta rinchiusa per settimane se non mesi, addirittura nella Stanza delle Cose Perdute, cercando tutto quello che la riconducesse a Lui, fino a perdere il senno.
Si può impazzire per amore?
Sì...
un bacio Itoe
  
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