QUINDI TE NE ANDRAI?


X: mi dispiace Melody,  davvero tanto ma è per il tuo bene - mi ripetè per la millionesima volta la signora Collins.-
I: se fosse per il mio bene non lo faresti
C: Melody lo vuoi capire che ormai non hai nessuno?!
La castana si alzò in piedi e, puntando gli occhi versi in quelli marroni della rossa disse:
I: ma grazie, ricordamelo pure
C: Sai che non volevo.
I: ma lo hai fatto. È  la terza famiglia che cambio, sono stufa.
C: saresti rimasta dalla famiglia Horan se solo non avessi incendiato la camera del figlio
I: mi ha provocato
C: oh andiamo Mel ti conosco ormai, devi andartene da qui, non sei al sicuro..
I: non ho 3 anni, ma cazzo!..Ma scusa non puoi adottarmi tu?
C: no Mel, non posso e lo sai, ti avrei già adottato ma le regole sono
I: si, ok va bene
C: mel per favore, ti verrò a trovare, ma per favore, vai
I: tutte  le volte che ne avrò bisogno?
C: si, te lo prometto
Dopo un po’ di minuti esitai un
I: quinidi?
C: che?
I: quando parto?
Lei mi sorrise e mi disse che  avrei passato la notte da David, un ragazzo di 27 anni alto e un fisico palestrato, collega della signorina Collins, avrei avuto un giorno per prepararmi e salutare e poi sarei partita
I: che cosa?!?!?! No non sono pronta… no no e ancora no.
C: Mel… non ricominciare
M: ma così non posso salutare i miei amici…Che lasicamo perdere è solo Brian ma fa niente dettagli.. non posso andare così..
Mi guardò – ti vogliono al più presto.. mi spiace
I: non è colpa tua..
Rimasi un po’ a parlare poi a fine serata,con David, tornai a casa, feci le valigie. Rosy, così si chiamava la signorina Collins, mi disse che i miei genitori mi avrebbero comprato tutto l'occorrente assieme a me, in modo da scegliere ciò che mi sarebbe piaciuto, quindi avrei dovuto prendere solo lo stretto necessario per quei giorni.

Nel tragitto...

I: David… p…posso chiamare Brian..?
D: certo dolcezza, fai pure, tieni il telefono
I: grazie- gli sorrisi e composi il numero..
Tu….tu….tu… “dai cazzo coglione rispondi” pensai
B: plonto? – rispose con una voce stile “no padrone no casa, io no potere acetare no no”
I: non fare la voce da culo coglione, sono Melody
B: Piccola hahhahahaah scusa
I: Ho bisogno di parlarti.. è urgente..
B: non posso uscire, sono in punizione..
I: è vero…posso venire lì?
B. certo piccola, ti aspetto. - Chiusi la chiamata
I: David.. mi mi porti da Brian?
D: si dolcezza, certo.
Girato l’angolo  fui davanti al vialetto di Brian.. sentivo le mie guancie bagnarsi..non potevo piangere proprio ora, mi feci forza, scesi e percorsi il vialetto e bussai. Mi aprì Brian che come mi vide in singhiozzi si preoccupò
B: ehi ehi piccola che succede? Perché piangi?. – mi strinse a sé-
I: Brian.. Parto… - dissi tra un singhiozzo e l’altro-
B: che cosa?! No, non possono, no! Non ti voglio lontana ancora, non possono
I: Brian io.. – lo strinsi a me, più forte che potevo-
Mamma di Brian: Ehi Melody perché piangi? – chiese una donna dai capelli rossi e ricci-
B: mamma, non sono cavoli tuoi, ne riparliamo dopo.
La madre lo guardò male, sapevo che sarebbe finita male, a causa mia, così lo portai fuori in giardino
B: piccola, dove andrai sta volta?
I: non lo so hanno detto che saranno due ore di aereo. –dissi tra un singhiozzo e l’altro-
B: HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH no. Tu non te ne vai lontana di nuovo. No
I: Tranquillo amore mi inventerò qualcosa per ritornare, come ho fatto fin ora. Non ti lascio solo, te l’ho promesso
Lui sorrise, come solo lui sapeva fare. Brian era un ragazzo dolce e gentile, forse perchè era bisex hahaha no quello non c'entrava proprio nulla, lui era speciale, semplice, Era un ragazzo di sedici anni, alto, moro, occhi marroni, Insomma era un ragazzo stupendo, un’amore *-*. Suonava la chitarra, il basso elettrico e la batteria, cosa che io amavo *-*.
Passai un po’ di tempo con lui, ridendo e sorridendo ogni tanto. Non so come avrei fatto senza lui un’altra volta, lui era il mio sorriso, quando avevo problemi avevo lui, che mi ascoltava e mi sorrideva per incoraggiarmi ad andare avanti. Avevo lui che mi cantava canzoni per farmi addormentare quando, la notte, avevo gli incubi.. Lui ormai era tutto e nessuno ci avrebbe separato. Nessuno si sarebbe messo in mezzo tra cimmiette e pandu, nessuno si sarebbe messo in mezzo tre i migliori amici, the best, era una promessa.
B: piccola stai qui… - mi implorò-
I: amore, amore non lo so devo chiedere a David.
Uscii e andai da David, che nel frattempo era arrivato.
I: David… posso stare qui..? –chiesi con la faccia da cucciola, stile gatto di Shrek-
D: si dolcezza.. passo domani.. anzi… facciamo che ti passo a prendere io domani sera, così la mattina sarai pronta per partire.. Se questa sera dovessi avere problemi chiamami che ti vengo a prendere, ciao dolcezza – disse baciandomi la guancia, io sorrisi e entrai-
B: a..allora?
I: fammi spazio dolcezza, rimango..
Lui sorride e iniziò a saltellare come una scimmia, mi prese in braccio e mi portò in camera sua. Avremmo dormito assieme.
B: fatti una doccia, preparati che si mangia una pizza e poi giochiamo….
Annuii quando…


SPAZIO A ME:
Sciao bela gente, Clara clà è qui presente yo. No ok, è la prima FF  che scrivo e ho paura che non possa piacere...so.. recensite <3
Un bacio at all. Clà.