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Autore: AngelinaSpring    02/08/2013    1 recensioni
Liam è il migliore amico di Zayn. Zayn è innamorato di Liam. Anche Liam in realtà ama Zayn. Sembrerebbe tutto perfetto, vero? C'è solo un piccolo problema, una variabile che non avete preso in condireazione.. i due sono un po' scemi.
- ZIAM . Dal terzo capitolo -
“Allora.. un paio di giorni fa ne ho letta una che avrebbe messo in imbarazzo persino degli attori porno, ma quella in assoluto più porca.. credo sia stata una tra me e te, Zayn.”
Un brivido mi percorre la schiena all’idea di Liam sdraiato nel suo letto, la sera tardi che legge una fan fiction diversamente casta con me e lui come protagonisti. Mi immagino la sua mano che raggiunge il cavallo dei pantaloni per..
“Accidenti Zayn, tu stai alle fan fiction porche come la rondine sta alla primavera!” scherza Harry.
“Cosa ci posso fare se spruzzo sesso da tutti i pori, e se sono probabilmente ciò che di più sexy avrete il piacere di vedere?” dico atteggiandomi per scherzo.
“Come ho già detto prima, ad ognuno il suo: e io ho questo, il sex appeal” continuo e mentre lo dico guardo solo Liam. Gli sorrido inclinando leggermente la testa, e lui arrossisce.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Parcheggio nell’unico posto libero davanti alla stazione, spengo il motore e do un’occhiata al mio stato nello specchietto retrovisore. I capelli sono leggermente mossi e spettinati, non ho usato alcun prodotto, non li ho nemmeno asciugati per bene, ma sono comunque accettabili. Esco dall’auto e mi dirigo verso il negozietto di alcolici.
“Buona sera” saluto la signorina alla casso con un sorriso “una bottiglia di Chase per favore, una di Blu Curacao e una cassa di birre da 12.”
E aspetto.
Osservo per un paio di minuti la ragazza dietro il bancone, è ancora immobile, mi fissa, forse non ha nemmeno sentito quello che le ho detto. Mi chiedo se sia necessario ripetere la mia richiesta quando sbatte le lunghe ciglia nere e sembra ridestarsi.
“C-certo, subito” il suo tono di voce è leggermente stridulo, come una trottola si gira e mi porta ciò che ho chiesto. Appoggia le due bottiglie e poi la cassetta sul banco e registra il totale.
“Fanno 195 £” mi dice con le guance arrossate, ma con voce decisamente più tranquilla.
Tiro fuori dal portafogli la carta per pagare e la faccio strisciare nella macchinetta. Le mani le tremano leggermente mentre strappa la ricevuta e me la porge insieme ad una penna per la firma.
“Ehm..” alzo lo sguardo dal foglietto di carta e inarco un sopracciglio facendo un’espressione interrogativa “ti dispiacerebbe farmi un autografo prima di andartene?” mi chiede con lo sguardo basso. Arrossisce ancora di più e si gira la penna che le ho appena ridato tra le mani.
“Certo, il tuo nome è?” le chiedo sfilandole nuovamente la penna dalle mani, rigiro la mia copia dello scontrino e aspetto.
“Il mio..” si zittisce per un momento roteando gli occhi, come se avesse dimenticato il suo nome “Célie” esclama entusiasta con un sorriso.
-A Céline, un bacio. Zayn-
Scrivo, le alzo il viso con due dita facendo leva sul mento, la guardo negli occhi e sorgendomi sopra al bancone le bacio la guancia.
Mi allontano e lei sorride imbarazzatissima, stringendo il foglietto con forza all’altezza del petto. È molto carina devo ammettere.
“Grazie..”
La sento dire appena.
“Grazie a te” sollevo e indico con un gesto del capo il sacchetto di carta con i miei acquisti.
“Ti auguro una buona serata” la saluto ancora con un cenno della mano, al quale risponde timida.
Esco e risalgo in auto. Abbandono il sacchetto sull’altro sedile e imposto il navigatore in direzione casa della principessa Harry.
Accosto la mia auto a quella di Niall, sotto casa di Harry. Mi sporgo verso il sedile del passeggero ed afferro il sacchetto di carta con le bottiglie, metto in tasca il cellulare ed esco.
Un leggero vento mi fa venire i brividi, percepisco in quel momento che i capelli non sono ancora del tutto asciutti e il maglione leggero non isola abbastanza dalla brezza fresca.
Suono il campanello e aspetto che il padrone di casa, o chi per lui, venga ad aprirmi.
“Hai preso le birre?”
Che meraviglia essere buoni amici, penso guardando Harry di sbieco. Cerco di fare mente locale per capire qual è quello strano motivo che mi lega a lui e mi impedisce di usare la sua faccia per spalare la neve. Quando mi sorride in modo dolce ed inclina la testa in modo tale che io possa ammirare le su belle fossette, e in quel momento un calore all’altezza del cuore mi ricorda che gli voglio bene un bene dell’anima, allo scemo. Povero me, mi compatisco, scotendo la testa divertito.
“Sì principessa, ma posso entrare o le beviamo qui sul pianerottolo?” gli chiedo allora ironico.
“Dai entra piagnone, neanche ti avessi chiesto chissà che..” mi dice facendosi un po’ da parte per permettermi di entrare in casa.
Appoggio il sacco per terra e mi chino per slacciarmi le scarpe, una volta tolte mi alzo e mi ritrovo a due centimetri la faccia di Harry. Di nuovo, e di nuovo mi viene un colpo. Faccio istintivamente un passo indietro e sbatto pure contro il muro. Lui non si muove, anzi mi si avvicina ancora un po’ per colmare lo spazio che ho lasciato libero con il mio disastroso passo indietro.
“Ma allora è un vizio! Senti Harry, non lo so che problema hai, ma la devi smettere di fare così! Mi farai venire un infarto che stroncherà la mia giovane carriera!”
“Scusami..” sussurra appena.
Si avvicina ancora e appoggia per un attimo le sue labbra sulle mie, e poi si tira indietro con un sorrisone un po’ idiota, ma che gli si addice perfettamente.
“E questo a cosa lo devo?” gli chiedo divertito indicando con l’indice prima le mie labbra, poi le sue.
“Era per ringraziarti per aver preso le birre e il resto..” dice lui, con il viso che è tutto un sorriso e il tono di un bambino che ringrazia per il gelato.
“Ma lo sai che non è la prima volta che ti vado a prendere qualcosa, vero? Le altre volte non ho mica avuto un ringraziamento del genere..” concludo la frase con voce bassa e gli sposto una ciocca di capelli dal viso dietro all’orecchio, continuando a guardarlo negli occhi.
È incredibile, mi piace troppo stuzzicarlo, non riesco a resistere.
“Ecco bravo, non ti ci abituare.”
Si gira sbuffando, prende il sacco con le bottiglie e si avvia trotterellando verso la sala, dalla quale provengono le urla e le risate di Niall e Louis.
“Ma pensa un po’, questo pretende un bacio per ogni stronzata che fa per me.. mezza sega!”
Lo sento borbottare prima che la sua voce sia coperta dal rumore che fanno gli altri due e non posso fare a meno di ridere.
“Hey tu, vieni o cosa? Dai che Niall se la tira perché mi ha battuto di nuovo a Need For Speed..”
La testa di Louis spunta dalla porta che separa il corridoio dalla sala, con un bel broncio.
“Arrivo, arrivo, mi stavo togliendo le scarpe. Ma dove sono finito? Volete tutti un pezzo di me..” sospiro fintamente irritato.
Lo raggiungo con un paio di passi e gli cingo le spalle con un braccio con fare fraterno, sarà anche un rompiscatole pignolo, ma voglio un gran bene pure a lui.
“Blondie mi auguro tu abbia portato il tuo Teddy Bear, perché sarà l’unica cosa che risolleverà il tuo umore dopo che ti avrò stracciato” prendo in giro Niall entrando in sala.
“Oh mio eroe!”
Louis si attacca al mio braccio come se ne dipendesse della sua vita. Harry che si gode tutta la scena dalla poltrona su cui si è svaccato con la birra in mano se la ride.
“Oh Zayn, era ora! Battere te sarà, mi auguro, molto più divertente che umiliare Louis!”
“Ma coglione!”
Louis piccato dalla battuta dell’irlandese si stacca da mio braccio per tirargli uno schiaffo, e io rido. A stare con loro, mi sembra sempre di stare al circo.
Prendo una birra, ne passo una anche agli altri due, dato che Harry si è servito, ma ha lasciato gli altri a bocca asciutta, la stappo e mi siedo a terra a gambe incrociate. Mi sistemo esattamente tra le gambe aperte di Niall che è seduto alle mie spalle, sul divano.
“Dai passami una delle manopole” gli ordino alzando il braccio sopra la testa.
“Puoi avere la mia, mi sono rotto di giocare con lui.”
Mi giro dall’altra parte e la prendo dalle mani di Louis, “giochiamo?”
“Ti straccio mezza calzetta!”
“Contaci..”
E andiamo avanti così per almeno un’ora, una partita dopo l’altra, una birra dopo l’altra, una presa in giro dopo l’altro. Sono le undici quando il campanello della porta di casa annuncia l’arrivo di qualcuno.
Liam. E il mio cuore perde un battito.
“Vado io!”
Louis si alza come se avesse avuto per tutta la sera una molla carica sotto il culo e corre verso la porta.
“Mamma mia Liam che..”
“Lascia perdere ho solo biso..”
Sento le battute che i due si scambiano sul pianerottolo, ma solo in parte perché Niall ha la brillante idea di infilare le sue mani tra i miei capelli e di spettinarmeli tutti, mandarli in tutte le direzioni e quasi di cavarmi un occhio.
“Adesso me la paghi!” urlo e mi alzo sulle ginocchia, dimentico Liam e Louis, mi giro e inizio a fare il solletico a quel piccolo impertinente. Si contorce, ma non riesce a sfuggirmi.
“Uuahuahhauhati preg- uahuha Zayn!”
Poverino non riesce nemmeno a parlare.
“Smettila ti prego.. uahuha” riesce a dire dopo diversi tentativi.
“Bravo bambino” lo coccolo smettendo di fargli il solletico ed accarezzandogli amorevolmente la testa, proprio come con un bimbo.
Poi mi giro e lo vedo. La leggera sensazione di allegria che mi sentivo fino ad un attimo prima scompare istantaneamente. Mi sento che se avessi bevuto acqua ghiacciata invece che birra e altro per tutta la sera.
“Ma che diavolo..”
Mi alzo subito in piedi e mi fermo davanti a Liam. Avvicino l’indice al punto in cui ha il labbro tagliato e gonfio, non lo tocco. Fa un mezzo sorriso, che ben presto si trasforma in una smorfia di dolore.
“Si può sapere che diavolo hai fatto?” gli chiedo con impeto mettendogli una mano sulla spalla, come per non permettergli di muoversi e di scappare via da me.
“Ho rotto con Marta.”
Va bene mi dico, annuisco, questo già lo sapevo, ma io mi riferivo al labbro. Lo guardo interrogativo.
“Ti ha ridotto lei il labbro in questo stato?” lo sfotte Louis, che nel frattempo è tornato a sedersi sul divano. Gli altri due si limitano a ridere, annebbiati dai fumi dell’alcol.
“Caspita Liam, forse dovresti fare un corso di autodifesa.. sai, una fanciulla graziosa come te corre molti pericoli.”
E ridono ancora più forte, tutti e tre.
“Molto divertente Lou, avrei voluto vedere te alle prese con quella pazza! Io non lo so cosa le è preso..” si interrompe un attimo, si tocca leggermente la parte offesa e poi continua “le ho detto quello che le dovevo dire e lei ha abbassato la testa, ho creduto stesse piangendo.. mi sentivo in colpa, così mi sono avvicinato e le ho posato una mano sulla spalla chiedendole se potevo fare qualcosa per lei in quel momento..”
“Cioè, fammi capire..” lo interrompe Harry, “tu hai lasciato una ragazza, e dopo due minuti le hai appoggiato una mano sulla spalla e con fare apprensivo le hai chiesto se c’era qualcosa che potevi fare per farla stare meglio?” chiede con tono retorico.
Lo guarda con entrambe le sopracciglia alzate, è palese che non si aspetti una risposta, infatti quando Liam apre la bocca e fa per parlare lo interrompe di nuovo “sei un vero cretino, non c’è che dire. Dawero. E.. detto questo, non credo tu debba stupirti se ti ha picchiato..” conclude con lo stesso tono di ovvietà che userebbe per dire  -sì, lo so. Sono meraviglioso-.
“Non mi ha picchiato Harry! La pazza mi ha morso!”
Strabuzzo gli occhi e lo guardo con la bocca spalancata e ci provo davvero, ma non ci riesco a trattenermi, probabilmente perché improvvisamente sento l’alcol in circolo così come un attimo prima mi era sembrato di non percepire nulla, e scoppio a ridere con gli altri tre, per la situazione ridicola nella quale solo lui sarebbe stato mai in grado di cacciarsi.
“Vuoi un piercing al labbro? Liam Payne ti spiega come fare in quattro semplici mosse: mettiti con una ragazza, comportati in modo meraviglioso, lasciala e chiedile se c’è altro che puoi fare per lei ed infine come punto finale, ma non meno importante degli altri, chiediglielo mentre le appoggi una mano sulla spalla e cerchi di essere un amico comprensivo” dice tutto d’un fiato Louis con il tono di uno di quei venditori per corrispondenza che si vedono in televisione la domenica.
“Sei davvero un po’ un coglione, lasciatelo dire amico mio” gli dico cercando di smettere di ridere e poggiandogli un braccio attorno alle spalle.
Lui si volta e nasconde il suo viso contro il mio petto, lo sento sussurrare con voce amareggiata “lo so..”.
Con la mano libera gli spettino amorevolmente i capelli, gli accarezzo la guancia sfiorando con il pollice la pelle arrossata che circonda la ferita. Faccio leva sul mento e lo guardo negli occhi.
“Vuoi farmi credere che ho speso un mucchio di soldi per la migliore Vodka inglese e adesso tu non potrai nemmeno berla a causa di questo graffietto?!” lo rimprovero imitando il tono di mia madre.
 “La berrei anche se me lo avesse staccato il labbro.”
Lo guardo alzando un sopracciglio.
“Ma di che ti preoccupi, ho detto che la bevo!”
Ed è in effetti questo ciò che mi preoccupa, Liam ubriaco, Liam disinibito, Liam che ha lasciato Marta, Liam che si lascia andare..
“Certo. E se ti brucia cosa fai?”
Concentrati sulla realtà dei fatti Zayn, cazzo. Non sei un bambino, dovresti essere capace di evitare di sognare ad occhi aperti ogni trenta secondi.
“Niente, continuo a bere finché non brucia più.”
Sorride lui.
“Io non ti sorreggo la testa sopra al cesso mentre vomiti l’anima, ti avverto.”
“Ma per chi mi hai preso? Lo reggo l’alcol io, mica come Niall.”
“Guarda che ti ho sentito, coglione.”
La risposta arriva da un Niall leggermente piccato. È un po’ un problema per lui, viste le sue origini, non riuscire a reggere bene nemmeno le birre. Ogni anno conclude il St. Patrick’s Day con la testa completamente infilata nel cesso e il corpo scosso dai brividi.
Afferro Liam per mano e lo trascino fina al bancone della cucina. lo spingo a sedersi sullo sgabello mentre io prendo un paio di bicchieri e il Blu Curacao.
Non faccio nemmeno in tempo a stappare la bottiglia che “senti ma.. questi drink li stai preparando o li contempli nell’attesa che si preparino da soli?”
Harry è uscito da suo stato comatoso solo per rompermi le palle, ha una sorta di dono.
“Harry, principessa” lo apostrofo con tono dolce “sei una così impaziente scassa cazzi. Vuoi preparartelo da te il tuo?”
Strabuzza gli occhi, mentre gli altri ridono, come se avessi detto un’eresia.
“Cielo, ma te lo ricordi cos’è successo l’ultima volta che lui e Niall hanno deciso di prendere il controllo del bar alla tua festa di compleanno? Vuoi finire al pronto soccorso con il bisogno di un lavaggio gastrico di emergenza?” dice Louis con tono allarmato dal divano.
“Non. Voglio. Ricordare.” scandisce Niall mettendosi a sedere e coprendosi gli occhi con le mani, come se servisse a scacciare il brutto ricordo.
“Ho vomitato l’anima per tutta la sera, e avevo bevuto appena mezzo bicchiere. E come se non bastasse da allora ogni volta che vedo un ananas mi viene da piangere, e non sto scherzando; l’altro giorno in TV trasmettevano SpongeBob, non l’ho potuto guardare, la sua casa è un ananas! Lo sapevate?!” afferma seriamente sconvolto, come se la cosa avesse davvero una qualche rilevanza.
“Ragazzi, smettetela, è stato solo un piccolo incidente..” cerca di difendersi Harry. Louis si alza, ci raggiunge e afferrandolo per un braccio lo trascina lontano dalla cucina.
“Certo, è stato solo un incidente.. senti allontanati da qui prima di fare casino anche solo guardando e aiutami a trovare ‘Sbronzopoli’, vuoi?”
Mentre gli parla con tono dolce gli accarezza la schiena, come l’infermiere di una clinica di igiene mentale farebbe con un paziente particolarmente ‘speciale’.
Oh no, ha forse detto ‘Sbronzolpoli’? Aiuto, l’ultima volta che ci abbiamo giocato la serata non è finita esattamente nel migliore dei modi.
“L’ultima volta che ci abbiamo giocato non è finita tanto bene..”
Liam, cosa fai? Mi leggi nel pensiero adesso? Sorrido ed annuisco, ripensandoci ancora.
“Louis si è ritrovato nel bel mezzo di una rissa, con tizi grossi il doppio, se non il triplo rispetto a lui. Niall è scomparso con quelle due ragazze Svedesi, ed è meglio non ricordare in che stato lo abbiamo rivisto la mattina dopo. Harry ha deciso che la lap dance faceva decisamente per lui.. per poco non viene stuprato. E..”
“Tu ti sei messo a giocare a strip poker con quei turisti americani, ricordo.”
“Sì ma..”
Che tenero, come cerca di difendersi, sguardo da cucciolo offeso.
“Poche storie, se non fossi venuto a fermarti, quelli ti sfilavano anche le mutande. E sono sicuro che a nessuno di loro sarebbe dispiaciuto più di tanto..” concludo facendogli l’occhiolino ed inclinando la testa di lato. È diventato tutto rosso. Non posso fare a meno di pensare che nemmeno a me sarebbe dispiaciuto poi tanto vederlo mentre si sfilava anche i boxer aderenti neri e poi..
“Ehmm..” richiama la mia attenzione sventolandomi la mano davanti agli occhi.
“Ti sei incantato?”
Oh si, penso. E sapessi che bella immagine avevo davanti agli occhi. Una vampata di calore improvviso mi coglie e scuotendo la testa cerco di riportare l’attenzione sul Liam che si trova davanti a me, anche se quello proposto dalla mia immaginazione ha decisamente la sua ragion d’essere.
“Aiutami a portare i bicchieri in sala. Renditi utile invece di sventolarmi le tue manacce davanti alla faccia..” dico porgendogli due dei drink.
In salotto gli altri tre si sono già accomodati, hanno sistemato il gioco sul tavolino e ci aspettano punzecchiandosi.
“Dai Harry, me lo devi dire. Se dovessi baciare uno di noi due chi sceglieresti? Io sono bellissimo, ed intelligente, carismatico e tenero, mentre Niall.. Beh, Niall è Niall, questo è già più che sufficiente” Chiede Louis indicando prima se stesso e poi Niall.
“Cretino..”
Gli tira una gomitata il biondo.
“Nessuno dei due ” risponde Harry sicuro.
“Scusate, ma non siete proprio il mio tipo..” li liquida lui con fare supponente incrociando le braccia sul petto.
“Lasciami provare ad indovinare.. il tuo tipo è più uno con le spalle larghe e il fisico scolpito, capelli scuri e sguardo magnetico, pelle olivastra e splendido sorriso, atteggiamento dolce e virile?”
Rido mentre appoggio i bicchieri sul tavolino, attento a non rovesciarne il contenuto, e mi siedo con le gambe incrociate a terra, sono fuori di testa questi tre.
“Tesoro.. lascia che ti spieghi che uno così.. e il tipo di tutti.”
Il tono da prima donna che usa non ha prezzo. E non si smentisce proprio mai quel pazzo, mai che si possa metterlo in imbarazzo o sorprenderlo, lui ha sempre la battuta pronta.
“Non hai tutti i torti Harry.”
Ho sentito male oppure è stato veramente Liam a parlare?! Mi giro con la bocca leggermente aperta verso di lui. È tranquillissimo.
“Dai Zayn, ammettilo, ha ragione, sei davvero desiderato da tutti.”
“Anche da te?” mi scappa con voce bassa, quello che credevo di aver solo pensato. E Liam non risponde, anzi si gira alla velocità della luce si limita a prendere il bicchiere e a bere un sostanzioso sorso del cocktail blu, finendo per contemplare le goccioline di condensa come se fossero lo spettacolo più stupefacente del mondo.
“Io lo vorrei un compagno come te, che mi faccia le coccole come solo tu me le sai fare.”
Fa quasi le fusa Niall mentre parla.
“Allora cosa aspettiamo Niall, diventiamo una coppia!” esclamo sorridendogli e portando il mio bicchiere al cielo, proponendo un brindisi alla nostra unione “A noi!”.
Gli altri fanno altrettanto e ridiamo tutti come scemi.
“Ma anche no!”
Liam mi tira giù il braccio con forza. Serio in volto, come se non avesse colto lo scherzo.
“Ma che ti prende Liam?”
“Louis ti pare? Sarebbe uno scandalo, le fan non li lascerebbero più in pace, non ci lascerebbero più in pace. Si rovinerebbe l’armonia!”
“Guarda che stavamo solo scherzando figlio illegittimo di Buddha..” lo apostrofa divertito il biondo alludendo alla sua idea di armonia “non ho ancora deciso di firmare le carte per un contratto prematrimoniale. Ma che cosa c’è nel tuo drink? O forse è per via della ferita, l’alcol ti è entrato diretto nel sangue! Forse e meglio che lo metti giù e ti limiti a bere acuqa.’’
Liam guarda Niall colpevole.
“Ma certo, l’armonia.. capite ragazzi? Niall, cerca di essere un po’ più comprensivo.. è questione di armonia” dice Lou portandosi il bicchiere alle labbra e dando un’occhiata complice ad Harry e Niall.
Povero mi fa quasi tenerezza il mio tesoro quando tutti lo prendono in giro, e non sa cosa fare.
“Giochiamo o cosa?” dico per cambiare in fretta discorso, anche se continuo a pensare alla sua reazione di un attimo prima. Afferrarmi il braccio in modo così istintivo ed irrazionale. Sarà stato l’alcol che gli è entrato subito in circolo, come dice l’irlandese, ma a me è sembrato più curioso del solito, che non sia segretamente innamorato di me? Sghignazzo come un cretino tra me e me del mio stesso pensiero e cerco di concentrarmi per evitare di perdermi di nuovo in viaggi mentali.








Miei dolci Raggi di Sole, mi siete mancati moltissimo! La revisiona della storia procede a rilento per colpa dei miei noiosi esami, ma sappiate che ci sono ancora! Non mi sono dimenticata di voi, e spero che il sentimento sia reciproco.

Vi voglio bene, lasciatemi un vostro pensierino. Aiutatemi a fare meglio :)

Un forte abbraccio!

Angie

  
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