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Autore: l0velyunicorn    02/08/2013    4 recensioni
5 gennaio 1998
Quando ti ho incontrato i fiori hanno iniziato a crescere nella parte più oscura della mia mente.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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PSYCHO



9 gennaio 1998, ora 00:56



Ero sveglia a quell’ora, mi rigiravo nel letto senza addormentarmi. Cercavo di capire chi erano quelle cose o persone che dicevano che non sono una buona idea. Sicuro erano i dottori, ma certo i dottori dovevano essere.
A volte in quel silenzio sentivo qualcuno urlare, ma poi la smettevano, forse perché venivano sedati.
Ripensai al mio tentato suicidio, alla psichiatra e di quanto fosse difficile parlarne.
Mi sentivo pazza, come diceva Justin. Una matta rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
In realtà..non ero la sola che lo voleva, intendo il suicidio ma anche loro. Loro, le voci nella mia testa. Le incominciai ad avere qualche mese prima, all’inizio era un inutile chiamarmi per nome poi diventarono altre cose di cui riesco ancora a parlarne. Forse più avanti.
Mi chiamavano, continuamente in quel preciso istante: “Allie”, “Allie”, “Allie.”
“BASTA!”, urlai.
Da lì, capii una cosa: ero matta da legare.
Scesi dal letto e incominciai a correre, cercavo di scappare da quel maledetto posto. Le porte erano maledettamente chiuse ed io ero rinchiusa lì. Caddi a terra, mi misi le mani tra i capelli e incominciai a strapparmeli a più non posso.
“Hai intenzione di startene lì, a farti del male?”
Alzai gli occhi in quel buio pesto che ricopriva il corridoio e incontrai degli occhi, aspetta, incontrai gli occhi.
“Allora?” insisteva.
“Cosa allora? Vattene.” Un urlo isterico riempì il corridoio, credevo di voler svegliare tutti quanti, ma stare tra la gente mi rendeva nervosa.
“Te l’avevo detto che facevi parte di loro,” sorrise “dai su forza alzati.” Mi porse la sua mano. Ogni volta che mi sorrideva io morivo dentro.
La afferrai, era sudaticcia e calda, il perché non lo sapevo e non lo volevo nemmeno sapere.
“Non mi hai detto come ti chiami.”, ero così persa nei suoi occhi che non capii quello che mi stava dicendo, così annuii.
“Allora come ti chiami?”
“Eh? Ah sì, mi chiamo Allie, perdonami.”
Scoppiò in una risata: “Eri persa, se non ci fossi stato io a salvarti.”
Non provavo niente per quel ragazzo, anche perché lo conoscevo a malapena, però sentivo che ero sulla strada giusta sul finire bloccata in un fosso profondo che non sarei mai più riuscita a salire.
Il nome del fosso non lo sapevo o forse faticavo a ricordarmelo.
Mi passò le dita fra i capelli e mi sorrise come solo lui poteva fare, aveva quel sorriso bello da morire, quello che solo la primavera poteva ammirare o Dio. Il suo sorriso era come il mare. Quando sorrideva New York si spegneva.
Era un ammasso di luci, così brillanti, così forti che illuminava una città intera.
Superava ogni minima cosa, pure la parte più alta dell’Everest, sprofondava negli abissi dell’oceano.
“Non smettere mai di sorridere, ti prego.”
Smise di sorridere.
“Non sei una buona idea, non sei una buona idea” cacciò un urlo, si mise le mani fra i capelli e cadde a terra continuando ad urlare. Arrivarono le infermiere a prenderlo e lo portarono nella sua stanza. Lui voleva liberarsi ma non ce la faceva, lo tenevano ben stretto.
“Non sono pazzo, è colpa sua, è tutta colpa sua.” Voltandosi verso di me.
Ed io rimasi lì, ferma immobile, respiravo piano per non far rumore ma sembrava che il cuore facesse un gran fracasso con i suoi battiti accelerati.
“Sono la causa di tutto.” Me ne tornai piano piano in camera mia e mi addormentai nel silenzio più totale.
Credetemi se da quel momento ho creduto che non fosse adatto a quel posto, lui doveva essere qualcosa di libero, doveva girare il mondo, dovrebbe attraversare il mare a nuoto dall’Italia all’Africa, doveva arrivare alla punta dell’Everest.


author's note
Justin è malato, non per questo si trova in un ospedale psichiatrico.
Secondo voi perché Allie si trova lì?Che malattia ha?
Se volete rispondete con una recensione..

su twitter @imcookwhores

  
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