Ma salve a tutti!
Pensavate che fossi scomparsa, vero?
Bhè, in effetti avevo perso fiducia in questo progetto così come nei DELEARS.
Con molta fortuna la
mia vita ha preso una sfumatura di perfezione che mi ha reso molto più semplice
scrivere quello che ho scritto.
Con la cancellazione
di ToF sono andati perduti molti capitoli special che avevamo scritto con
impegno.
Il mio invito a
postarli in questa storia quindi diviene implicito, basta sempre mandarmi un MSG
o cercarmi.
Questa storia non
verrà cancellata e anche se dovesse andare a rilento mi impegno, in caso di
cancellazione, a chiedervene il permesso.
Un benvenuto va a
AngelWings_DwarfGigi4 che nonostante la storia fosse ferma da non si sa quanto
tempo ha comunque chiesto di poter essere inserita.
Mia cara spero di poter rendere al meglio i personaggi che mi hai affidato.
Entreranno nel
prossimo capitolo.
Capitolo 8:
Chi di Box ferisce...
( parte Due )
Rachel e Josh
avevano passato a setaccio tutta
Non aveva
mangiato e gli incontri sarebbero a breve ricominciati.
-“Basta, mi
vuoi spiegare?”- sbottò piantando i piedi per terra e guardando con occhi di
fuoco la schiena perfetta e rigida del rosso.
-“E’ una
questione d’amore, Tesoro~”- si era
limitato a civettare il ragazzo e lei aveva annuito, assorta nei propri
pensieri.
In effetti
aveva notato l’andarsi a formare di piccole coppie, però...
Josh la
interruppe nel bel mezzo della chiassosa chiacchierata con il proprio cervello
e le fece cenno di guardare attentamente Nives Nightwish in tutta la sua
rabbia.
-“Con chi c’e
l’ha?”- le venne spontaneo chiedere e Josh alzò le spalle.
-“Probabilmente
con l’amore... vieni!”- e se la tirò dietro fino ad osservare l’espressione
affranta di Luke.
Rachel in quel
momento capì che i due si stavano struggendo per amore.
Il rosso
ovviamente non ci mise due secondi a capire che la biondina avesse capito e
sorrise sbieco, afferrandola per i fianchi per abbracciarla.
La reazione fu
un calcio negli stinchi e una ginocchiata.
*****
Zero era in
attesa che arrivasse Peter.
Davanti al
ring si era intrattenuto con Lynette, specchiandosi nei suoi occhi verdi e
aveva giocato con Tsukiko a morra cinese, perdendo ogni volta, mentre Rosette e
Marianna mangiavano sotto un albero i dolci appena sfornati da Gabriele. Aveva
notato che la vecchia Night Class era sempre o quasi assente e li cercò con gli
occhi, trovando Kaname e Ruka da un lato, in solitudine, e... Shiki Senri in
compagnia di Helene mentre Rima guardava di sottecchi la coppia.
Ma nel bel
mezzo della perlustrazione visiva Sergeij sbatté un piede per terra e attirò
l’attenzione di tutti.
-“Dov’è finito
Peter?”- non voleva altro che ricominciare gli scontri e passare alla parte
successiva.
****
Peter Eisen e
Ashley Harlow erano intenti a ridere e a litigare vicino ad un laghetto, fuori
dall’istituto con in mano una coppa di gelato e delle fotografie tascabili, in
un vero e proprio appuntamento.
-“Ho la
sensazione di aver dimenticato qualcosa.”- mormorò il biondo dalle fattezze
vichinghiche e la ragazza dai capelli rosso opaco e gli occhi castani, si portò
una mano alla testa saltando in aria.
-“Gli incontri!”- urlò e Peter scoppiò a
ridere trascinando la ragazza a sé per darle un bacio appassionato che stordì
la ragazza..
-“Dopo...”-
sussurrò sulle labbra della ragazza e quella arrossì.
“Saranno guai...” pensò semplicemente
Ashley e sorrise al biondo.
*****
Sergej sbuffò
spazientito e si guardò intorno suonando la campanella.
-“Con mio
sommo dispiacere dichiaro l’incontro vinto in parità!”-
Harry e
Hanabusa scoppiarono a ridere, mentre Derek guardava Zero alzando le spalle in
modo dispiaciuto.
L’albino alzò
le spalle e si girò verso l’incontro delle ragazze.
Helene e Lien
si guardavano con occhi di sfida, pronte ad azzannarsi alla gola.
-“Sappi che
non ci andrò piano, con te.”- sbottò la corvina, riducendo gli occhi di zaffiro
intagliati di grigio ferroso e liquido per la competizione a due fessure.
Quelli felini di Helene si ridussero in modo così sensuale che a Shiki mancò un
battito.
La rossa partì
subito all’attacco e la corvina lo evitò con una scivolata leggera. Helene si
portò subito in vantaggio e lasciò a terra Lien con un pugno ben assestato
sotto l’addome.
-“Nemmeno
io...”- borbottò e tutti i presenti, ad esclusione di Nives, Luke, Rachel, Josh
Ashley, Peter, Kaien e Yuuki, sgranarono gli occhi: non si spettavano certo una
così abile combattente.
Lien
ovviamente non si lasciò mettere sotto e s’alzò di scatto, intercettando un dei
pugni con il proprio, scatenando un’onda d’urto che sbalzò via gli umani,
tranne Gabriele.
Le due ragazze
sorrisero in modo sbieco e continuarono la lotta fino a quando Helene fu sotto
Lien che caricava pugni. Quando la cinesina ebbe l’impressione che la rossa non
rispondesse più, ecco che Helene ribaltò la situazione e, al posto di caricare
fendenti, flettè il corpo in modo tale da gettare fuori dal ring la corvina.
-“Non ci
credo!”- mormorò Kaito con gli occhi spalancati e la stessa Lien, appena resasi
conto dello sbaglio, ringhiò infuriata e se ne andò, seguita dallo stesso
rosso, Daisy, Takuma e Allison.
*****
Per gli
scontri successivi si sarebbero dovuti affrontare Yagari contro Kain e Rachel
contro Nives.
Il ramato
aveva visto Daisy andare via e non si era rammaricato più di tanto.
Lui non voleva
combattere contro il professore!
Sicuramente,
se l’avesse battuto, gli si sarebbe ritorso contro nella vita privata e
scolastica e... al solo pensiero un brivido gli salì su per tutta la schiena,
facendogli rizzare i capelli alla base della nuca.
Con suo sommo
dispiacere non avrebbe potuto vincere e non appena prese posto e il docente
cominciò a caricare una sequela di colpi ben assestati e potenti – mettendo in
mostra la muscolatura e facendo sbavare Emma, che non si perdeva nulla con in
mano una bottiglia di liquido ambrato – Kain ritrovò la verve e si lasciò
andare, mettendo in difficoltà il corvino.
-“Sei bravo.”-
mormorò Yagari e lui non rispose, troppo preso a pensare cosa fare.
-“Toga Yagari,
fai il culo a quel vampirello!!”- le urla d’incoraggiamento di Emma non potevano esser confuse con altre.
Emma Kreutzer
si sentiva come in grado di avere un orgasmo multiplo – sia mentale che
vaginale - in quel preciso istante.
Vedeva i
movimenti perfetti dell’uomo in una box antica ma efficace e non poteva non immaginarsi sotto di lui – o sopra –
in una lotta molto più accesa.
Si sistemò
meglio i capelli e lasciò andare la bottiglia vuota per prendere la pipa.
Non andava
bene: si stava eccitando al solo vedere le gocce di sudore dell’uomo scendere
piano dal collo fino ad entrare dentro l’incavo della maglietta e sparire.
Non andava
bene... o – cazzo – si?
Quello di
Rachel e Nives era uno scontro importante.
Loro due si
conoscevano dall’anno precedente ma non si erano mai affrontate in un serio
duello, mentre adesso...
Aspetta, chi
aveva parlato di serio??
Quando le due
si trovarono faccia a faccia, la prima ad attaccare fu Nives la quale puntava
ad una schiacciante vittoria.
Rachel u
veloce ad intercettare il primo colpo e a rispondere, senza colpire sul serio.
-“Senti...”-
cercò di prendere parola. –“perché tu e Luke sembrate così stanchi?”- chiese e
venne prontamente ignorata, incassando un pugno in pieno addome.
-“Non sono
fatti tuoi, mezzosangue.”- sputò con cattiveria l’albina e la corvina ringhiò
infastidita.
C’era andata
piano, Rachel, con Nives.
Con tutta la
grinta che avesse in corpo cominciò a menar mani, dando anche qualche stoccata
su di Luke.
-“E’ un bel
vampiro, però, sai? Se non avessi già il cuore impegnato ci farei un
pensierino: quegli occhi eterocromatici, quelle labbra, quel corpo...”-
Un pezzo di
ring alle sue spalle scomparve nel nulla, mentre gli occhi di Nives
fiammeggiavano di gelosia.
Derek sgranò
gli occhi mentre stava parlando con Park e si girò a guardare lo scontro: vide
Nives ardere di gelosia e Rachel di convinzione.
-“Josh..?”- un
colore altrettanto denso era in Josh, quale era arso in un rosso fuoco puro:
desiderio.
Derek
socchiuse gli occhi e continuò a parlare con Park, il quale lanciava qualche
occhiata ad Allison.
Luke restò in
disparte, lontano dalla portata di Derek Reinari e della propria padrona e
assistì allo scontro con un peso atroce in petto.
*****
Harry cercava
Rosalie.
Non la vedeva
da troppo tempo e si stava preoccupando. Si allontanò dal gruppo con
nonchalance e si aggirò con tranquillità per i corridoi deserti.
Era piacevole
stare in mezzo a vampiri e umani, però senza Rosalie non sarebbe stata mai la
stessa cosa.
Svoltò in un
angolo del corridoio e sentì la voce bassa ma armoniosa e cristallina della sua
“Carotina”.
Non la chiamò
per farle una sorpresa e s’avvicinò sulla porta per ascoltare quello che stesse
dicendo.
Sapeva che
fosse in compagnia ma non aveva capito di chi, anche perché l’altra figura non
aveva spiccicato parola.
-“...ecco...
io...”- la sentì esitare e sorrise intenerito, conoscendo a menadito ogni
comportamento della ragazza, e si avvicinò senza farsi vedere alla porta.
I suoi capelli
castani sembrarono brillare, mentre gli occhi si schiarivano divenendo di un
azzurro intenso.
Gli piaceva
essere lì.
Era in pace
con se stesso e con il luogo.
-“Ecco...
io...”- tartagliò ancora e dalla sua postazione riuscì a vedere che la ramata
dai capelli boccolosi aveva gli occhi chiusi, le guance rosse e i pugni
stretti, tremando impercettibilmente.
Harry non ci mise due secondi a capire la
situazione: si stava dichiarando.
Il mondo gli
cadde di sopra, infrangendosi in mille spicchi taglienti e letali.
Rimase
immobile e trattenne il fiato, mentre la persona che era nella stanza si alzava
e camminava a passo lento.
Il castano riconobbe
la camminata e gelò sul posto.
Nella sua
testa sentiva soltanto l’eco di una sola frase: non è possibile.
-“Io ti amo!”- quasi urlò fuori dalle
labbra Rosalie e Harry perse ogni speranza, quando Elias fu così vicino da
carezzarle una guancia e sorridere lei.
Il cuore di
Harry si fermò e ringhiò di dolore, allontanandosi a grandi falcate da dove era
tornato.
Aveva bisogno
di sfogarsi in qualche modo.
Rosalie si sentì soddisfatta e saltò in aria dalla gioia, mentre
Lynette le sorrideva ed Elias sospirava.
-“Grazie per avermi aiutata! Riuscirò a dichiararmi ad Harry,
adesso, e tu a Sinne!”- continuò a parlare e a quel nome Elias arrossì
leggermente sulle guance.
Rosalie abbracciò la bionda e diede un potente cinque ad Elias, il
quale salutò con un cenno della mano e se ne andò, continuando a fare il lupo
solitario in attesa del suo turno.
Con occhi pieni di gioia si affacciò alla finestra – dava sugli
incontri – e non vide più Harry.
-“Dov’è..?”- si chiese gentilmente e – salutata velocemente Lynette
– se ne andò, alla ricerca del proprio principe azzurro.
*****
Zero si stava
guardando intorno, cosa cercasse gli era oscuro, ma sapeva che non era normale.
Cercò di dare
voce a quel sentimento e si morse le labbra quasi a sangue, vedendo Cristine
addormentata su di un albero, rivolta verso il panorama dei possedimenti Cross.
Sapeva che da
quando si erano accidentalmente baciati, lui aveva preferito mantenere le
distanze, arrivando perfino ad ignorarla e... non capiva perché ci stesse così
male che Cristine non tentasse più.
Si arrampicò
tranquillamente sull’albero e continuò ad osservare i lineamenti gentili del
viso di Cristine.
Sotto di lui
Rosette guardò con dolore la così attenta meticolosità di Zero nel guardare
Cristine e sospirò.
Fortuna che
Tsukiko le stava tenendo compagnia, altrimenti avrebbe potuto combinare
qualcosa che non le sarebbe giovato per conquistare Zero.
-“Andiamo.”-
mormorò la corvina e lei annuì, lasciando uscire una sola lacrima perfetta dai
suoi occhi verdi.
*****
Kain inarcò un
sopracciglio e, quando fu soddisfatto, fece segnale a Sergej, il quale mise in
pausa il tempo.
-“Che c’è?”-
chiese.
-“Mi annoio,
quindi mi ritiro.”- fu breve e conciso e scese dal ring, lasciando di sasso
tutti i presenti e lo stesso Yagari, che sembrò gelarsi a quel “mi annoio”
mentre Emma aveva preso a ridere violentemente, gustandosi la scena e le
espressioni del sensei fino alla fine.
Ci fu un boato
sul ring e Nives arrivò con le spalle per terra, esausta, così come Rachel.
Nessuna delle
due si era risparmiata e nessuna delle due aveva intenzione di arrendersi.
Si rimisero in
piedi e l’ultima mossa stordì Nives, poiché Rachel si trasformò in Luke e si
lasciò colpire in pieno viso da una Nives atterrita.
-“Basta!!”- urlò la sanguepuro e, scesa di
corsa dal ring, afferrato Luke per il polso, se ne era andata in un posto
isolato.
Josh saltò sul
ring non appena Rachel cadde sul ring priva di sensi e la portò in infermeria
con il sorriso sulle labbra.
-“Sapevo
saresti stata una Cupido eccezionale.”- mormorò, dandole un casto bacio a fior
di labbra.
*****
Harry si era
andato a sedere sul bordo della fontana all’interno del bosco della Cross
Academy.
Mai come in
quel momento desiderava stare solo.
Ovviamente
quando una persona ha in mente quest’obiettivo, arriva qualcuno a fare domande.
-“Harry, ciao,
ehi che ti succede?”- gli occhi di Harry divennero lucidi mentre si specchiava
in quelli verdi di Takuma e in quelli rossi di Marianna.
-“Lasciate
perdere, ragazzi, non è la mia giornata, ok?”- e cercò di sorridere, nonostante
stesse per morire dentro.
******
Daisy si diede
sconfitta nell’incontro contro Anastasija e la ragazza dai capelli blu
elettrico sbuffò, desiderosa di combattere.
Luke, contro
Kaito avrebbe potuto tranquillamente vincere, ma, essendo ancora con Nives non
si sa bene dove, venne dichiarato sconfitto.
Gli ultimi due
incontri avrebbero visti protagonisti Rosalie contro Emma, Elias contro Sergej.
I presenti
quando seppero dello scontro di Rosalie contro Emma, preoccupati per la sorte
della riccia, andarono a cercare Harry, poiché Rosalie non aveva nessuna
intenzione di ritirarsi senza lottare.
Emma era stata
avvisata e aveva ignorato i pareri degli amici di non utilizzare troppa forza o
infierire nella lotta.
-“Lasciate che
mi sgranchisca le mani dopo tanto tempo ferma, ragazzi.”- Kaito ci aveva anche
litigato per evitare spargimento inutile di sangue e aveva cercato anche di
mediare con la testa dura di Rosalie.
L’incontro di
Elias e Sergej era già cominciato in tutto questo trambusto e Elias - che pur
avendo un corpo scolpito dai duri allenamenti, non sapeva menar mani alla
perfezione – si trovò presto a dover incassare i colpi precisi e veloci di
Sergej che, pur avendo un’età indefinibile, non aveva mai perso tonicità
fisica.
Il vampiro
senza zanne sorrise amabilmente alla resistenza di Elias, ma, nonostante tutto,
lo atterrò dopo due minuti scarsi, decretandosi vincitore.
Derek arrivò a
parlare con Harry di quello che avrebbe dovuto Rosalie e Harry sembrò disinteressato
alla cosa, chiuso nel proprio guscio di dolore e Derek non si spiegò la cosa,
accigliandosi.
-“Hei che ti è
successo? Il tuo colore...”-
-“E’ bianco?”-
mormorò di rimando e Derek negò con il capo, non riuscendo a vedere cosa stesse
provando l’amico.
-“Non c’è,
punto.”- sussurrò e raccontò al castano cosa stesse succedendo un’altra volta.
-“Non dovrebbe
pensarci Elias? Ora non stanno insieme?”- borbottò amareggiato e si diede
dell’idiota al dolore che si stava auto infliggendo.
*****
Rosalie salì
sul ring, guardando negli occhi Emma.
Si sorrisero
leggermente e poi, Emma prese a dare il meglio di sé, colpendo con forza sulle
protezioni della ragazza per stordirla.
-“Reggi bene
per non essere una tipa manesca.”- Rosalie non riuscì più a capire niente e a
rispondere, lasciandosi colpire come se non provasse nulla.
*****
-“Ma che dici!
Rosalie ed Elias?! Harry riprenditi!”-
Urlò Derek e
il castano cercò di ignorare il tono seccato.
Gabriele gli
coprì tutto il sole con la sua sola presenza.
-“Amico certo
che sei immenso...”- borbottò sotto corda e il siciliano lo afferrò per la
collottola della maglia, trascinandoselo in spalla, nonostante le poteste di
Harry.
-“Guarda con i
tuoi stessi occhi...”- si limitò a dire “Golia”
e sgranò gli occhi, vedendo Emma divertirsi nel colpire le protezioni di
Rosalie, che restava in posizione di difesa e in piedi, quasi sul punto di
abbandonarsi sul ring.
-“Rosalie!”-
Harry si dimenticò di qualsiasi cosa e si fiondò sul ring nell’esatto momento
in cui la ragazza stava per crollare davvero al suolo. –“Sei una folle!
Perché?!”- lo disse con la voce strozzata, seduto al suolo con il corpo di
Rosalie poggiato contro.
Rosalie
sorrise rincuorata di vedere Harry e si
lasciò andare, rilassata.
-“Sto bene, sto...”-
Rosalie perse i sensi.
Harry sembrò
uscire fuori di sé e guardò con occhi storti Elias, il quale uscì dal proprio
scontro un po’ ammaccato.
-Tu!”- urlò.
–“Avresti dovuto proteggerla se davvero la ami!”- continuò, ed Elias inarcò un
sopraciglio.
-“Come?”-
mormorò e il brusio dei ragazzi si levò leggero in aria, cercando delle
spiegazioni.
Lynette si
fece avanti ma Elias la fermò,quasi volesse vedere fino a che punto avesse
assistito alla prova di dichiarazione.
-“Io non la
amo, stavamo solo provando ad esternare i suoi sentimenti nei tuoi confronti.”-
disse con calma ed Harry tentennò.
-“Non ci
credo.”- Elias assottigliò gli occhi azzurri e lo gelò sul posto.
-“La ragazza
che amo si chiama Sinne, non sono tenuto a dirti altro.”-
Harry era
consapevole che non stesse mentendo e, presa Rosalie in braccio senza fatica,
la portò di corsa in infermeria, anche se Emma non aveva colpito la ragazza in
nessun altro luogo se non nelle protezioni.
*****
I ragazzi
erano rimasti sorpresi da tutti quegli avvenimenti e non avevano mosso un
muscolo, in attesa.
Sergej guardò
i presenti e informò loro che la seconda parte della prova si sarebbe conclusa
a distanza di una settimana e furono liberi di andare.
Lynette si
diresse senza esitazione all’infermeria e quando arrivò davanti alla
porta, si limitò a guardare con occhi
inteneriti Harry, seduto accanto al lettino di Rosalie senza muovere un muscolo
e cercò di entrare nella stanza.
Kaien Cross le
poggiò una mano sulla spalla e le fece cenno di no.
Se ne andarono
in silenzio, parlottando dei giochi.