Nella stanza entrò Fabiola con delle bende tra le mani. Quelle le caddero quando si accorse che Il Lupo era sveglio. << Ti sei svegliato! >> Esclamò sorpresa, con un sorriso strabiliato in volto.
Il Lupo cercò di muoversi. << Dove sono? >>
<< Al sicuro. Da noi Assassini! >> Disse Fabiola.
<< Non capisco… >> Disse Il Lupo. << Non ti preoccupare. >> Disse Fabiola aprendo la porta. << Ti spiegheremo tutto! >> Gli sorrise e se ne andò. La ragazza aveva sorpreso Il Lupo. Così aperta verso gli altri e così spensierata. Non sembrava nemmeno conoscerlo. Sembrava che non le importasse che lui fosse un Templare. Il Lupo sospirò. << Di nuovo qui… >>
*
<< Così mi avete curato? >> Chiese Il Lupo. Ezio annuì. << Ma perché? Sono vostro nemico! >> Ezio, Severino, Orfeo, Fabiola e Fiora avevano raccontato tutto quello che era successo da quando Orfeo l’aveva trovato. Il Lupo non riusciva a comprendere quelle persone così complesse che venivano chiamate Assassini.
<< Abbiamo pensato che ti trovassi in quelle condizioni a causa dei Templari. >> Disse Ezio. Il Lupo chiese:<< E per quale motivo avreste pensato una cosa del genere? >> Ezio indicò Fiora. Il Lupo la fulminò con lo sguardo. Fiora abbassò lo sguardo. Il Lupo si mise una mano sulla fronte e si morse un labbro.
<< Perché gliel’hai detto?! >> Esclamò Il Lupo. Fiora lo guardò. << Non gli si può mentire… >> Il Lupo non capì. Le ferite gli facevano male a ogni movimento, ma non voleva farlo notare.
<< E ora cosa sperereste di ottenere? Il mio aiuto? >> Chiese Il Lupo guardando Ezio con asprezza. Lui si mise una mano sul collo e se lo massaggiò. << Al momento non credo potremmo aspettarci nulla da te… >> << Spiritoso… >> Fece Il Lupo. Fece per alzarsi, ma una fitta gli attraversò i fianchi. Fiora scattò a fermarlo.
<< Devi riposare! >> Disse lei tenendolo per le spalle. Il Lupo strinse i denti.
<< Come posso riposare quando i Templari si avvicinano? >> Chiese.
<< Terremo lontani i Templari, tu non temere e pensa a riposare. >> Disse Ezio. Il Lupo lo guardò. << Non temere per cosa? Credi che io abbia paura dei Templari? Non sono altro che pedine che non sanno pensare con le loro teste! >> Il Lupo guardò da un’altra parte. << Allora tu cosa sei? >> Chiese Ezio. Il Lupo lo guardò infuriato. << Nessuno! Io non sono nessuno! Non ho anima, cuore né vita! >> Ezio fu sorpreso da questa affermazione. Il Lupo si girò verso il muro e gli fece intendere di non voler parlare più. Gli Assassini uscirono dalla stanza e Fiora rimase con Il Lupo.
Dopo un attimo di esitazione, Fiora parlò. << Sono contenta che tu stia bene… >> Il Lupo non rispose. Fiora sospirò. << Volevo chiederti una cosa… >> Cominciò. << Volevo chiederti perché hai fatto… >> Non completò la frase. Sapeva che Il Lupo aveva già capito. Infatti sospirò triste. Si voltò a guardare Fiora. << E tu perché mi hai chiesto di unirmi a voi? >> Chiese. Fiora inarcò le sopracciglia. << Io ti faccio una domanda e tu mi rispondi con un’altra domanda? >> Il Lupo tossì. << Comunque te lo avevo chiesto perché pensavo che avresti accettato! In fondo non ti interessa niente dei Templari! >> << Ecco! E’ tutta colpa tua! E’ colpa tua! Se fossi morta subito io non sarei arrivato a tanto! >> Fiora non credeva a quello che aveva appena sentito. << Staresti dicendo che avresti preferito che fossi morta? >> Il Lupo la guardò duro. << No! Sto dicendo che è colpa tua se mi sono innamorato! >> << Cosa? >>
Il Lupo pensava a cosa fare. Non sarebbe potuto restare lì per sempre, ma non sarebbe riuscito ad andare da nessuna parte. E poi doveva difendere Fiora! Probabilmente sarebbe stato meglio rimanere lì…
<< Cosa vuoi dire con… >> Cominciò Fiora. Il Lupo la baciò all’improvviso, senza neanche lasciarle il tempo di pensare. Teneva la sua mano dietro la testa di lei, e la teneva vicina. La lasciò andare. Fiora ansimante.
<< Questo volevo dire! >> La guardò arrabbiato e imbarazzato allo stesso tempo. Si sdraiò sul letto e si girò dall’altro lato.
Fiora si mise una mano sulla bocca e guardò a terra. << Ti lascio solo, ora. Più tardi ti farò conoscere gli altri Assassini. >> Disse alzandosi e dirigendosi verso la porta.
Il Lupo rimase solo. Era arrabbiato con se stesso per essere sopravvissuto. Sembrava che il mondo non volesse far cessare le sue sofferenze…
O forse… Pensò. Il mondo vuole far cessare le sofferenze degli altri col mio aiuto…