BACI RUBATI SOTTO IL CIELO INFINITO...




C'era troppo silenzio... Praticamente impossibile quando Rufy faceva la guardia durante la notte...

qualcosa non andava. Ne era certa. Si alzò e uscì dalla sua cabina cercando di non svegliare Nico Robin che stranamente dormiva e non stava sveglia a leggere.

Arrivata alla poppa della Going Merry diede subito uno sguardo al posto preferito del capitano certa di trovarlo lì. Lo vide. Subito decise di tornare a dormire dato che era tutto a posto ma poi rifletté sul perché Rufy fosse così tranquillo e non agitato come il solito... Cauta si avvicinò al suo capitano che non diede segni di averla sentita arrivare. Con calma si issò sopra la testa dello strano animale che dominava la Going Merry, accanto a Rufy.

Lui si girò a guardarla e lei ricambiò lo sguardo.

“Dimmi... come mai sei così calmo stanotte? Forse non hai trovato carne nel frigo? O Sanji ti ha proibito di toccare persino la cena?”.

Subito non rispose...

Solo dopo un tempo interminabile di silenzio Nami si accorse che era seduta nel posto dove solo il capitano poteva stare, dove nessuno poteva sedersi... Tsk...Poco le importava.

“Perché sei qui?”.

Riscossa dai suoi pensieri rispose: “Non ti ho sentito fare il tuo solito baccano e mi sono preoccupata. Tutto qui. Ora torno dentro dato che vedo che non hai nulla.”. Fece per alzarsi ma lui aggiunse: “Se vuoi puoi restare... mi farebbe piacere se mi facessi un po' di compagnia...”.

Un po' confusa da quella risposta si risedette e poi, con un gesto leggero, quasi impercettibile, gli prese il cappello dalla testa e se lo mise nella propria.

“Ehi!! Ridammi il Mio cappello!!”. Per tutta risposta lei gli fece la linguaccia. Rufy fece per protestare ma poi ci ripensò...'Dopotutto di Nami mi fido, e non è la prima volta che lo indossa'. Rimase un po' sorpreso dai suoi pensieri... non ci aveva mai fatto caso a tutte le volte che le chiedeva di tenergli il cappello o addirittura di aggiustarlo. Non lo dava MAI a nessuno, anzi si arrabbiava nero con chiunque sfiorasse il suo tesoro...

Si girò per guardarla e si accorse che lo stava fissando... intensamente. Sentì come una morsa al cuore, come se qualcuno lo stesse stritolando... non riusciva a respirare. 'Ma perché diamine mi sta fissando?!'. Aveva un caldo tremendo.

“Ha-a!! Adesso ho capito perché sei così serio! È da ben 2 giorni che non abbiamo un'avventura 'emozionante', come dici tu! Ma caro mio questa volta sono stata ben attenta che nessuno nominasse alcun luogo, oggetto, tesoro o che altro che possa portarti a fare pazzie! ” E un sorriso soddisfatto si dipinse nel volta della navigatrice.

Dopo aver assimilato e compreso le parole della sua nakama tutto il calore e la bomba di emozioni che aveva provato un attimo fa sparirono e fecero capolineo lo stupore e l'ignoranza. “Ah davvero??? Uffa Nami! Sei sempre la solita... non vuoi mai divertirti. Sei impossibile ” . 'Ops!!! cosa ho detto?!'.

Pura rabbia si dipinse negli occhi della navigatrice e dopo un istante lacrime di dolore sgorgarono da quelli di Rufy. “Chi sarebbe impossibile?!?!? Oh ma caro il mio capitano ora sei veramente nei guai! Se ti prendo...” Troppo tardi. Rufy era già scappato lontano dopo essersi ripreso il cappello. “Ruy!!!”

Tra la paura di prendere un altro pugno da Nami una frase si fece largo tra i pensieri di cappello di paglia e sbocciò dalla sua bocca: “Sai Nami … sei proprio carina quando ti arrabbi...”.

Ci mise un po' a capire cosa le aveva detto il capitano... le aveva fatto un complimento... 'Impossibile!' . Non poteva perdere tempo dietro simili pensieri. Ora doveva solo concentrarsi ad assestare un colpo micidiale a Rufy.

Nel frattempo mentre correva da tutte le parti per scappare il povero Rufy pensava a cosa aveva detto... in effetti la sua stupidità non gli permetteva di comprendere a pieno il significato della sua frase senza farlo sudare un pochino.

A un certo punto stanca di correre si fermò e urlò: “Rufy ti uccido!!!”

“Non credo proprio mia cara navigatrice... ” si girò per l'improvvisa apparizione di Rufy dietro di lei ma non fece a tempo nemmeno a prendere fiato che Monkey D. Rufy le prese con una mano la schiena e la un baciò con dolcezza, per paura di farle male, e nel frattempo con l'altra si prendeva il cappello per posarlo sulla testa di lei. Mille pensieri vorticarono in entrambe le loro menti ma decisero di lasciarsi andare alle emozioni...

Un bacio, quella notte, era stato rubato sotto le stelle vigili dell'oscurità...

Sciolti dal contatto, Rufy disse: “Anche se con il cappello stai ancora meglio.” e un sorriso a trentadue denti gli si stampò in faccia.

Nami sinceramente allibita, con un lieve sorriso sul volto, gli diede un leggero pugno in testa: “Ora si che sei morto Rufy cappello di paglia” e detto questo ripresero a rincorrersi per tutta la Going Merry accompagnati dalle loro allegre risate.

Ormai giunta l'alba si fermarono l'uno accanto all'altro e Nami chiese: “Non mi hai ancora detto perché eri così tranquillo questa notte”... lui rispose con un grane sorriso: “Perché per due giorni non ho potuto difenderti da nessuno!”

E finché un sole caldo saliva alto nel cielo azzurro un altro bacio segreto veniva conservato nel silenzio di pochi attimi...

*Writer space*

L'ispirazione mi è venuta pensando a tutte le volte che Rufy dona il suo cappello a Nami e ogni volta che la protegge.... davanti a queste scene mi sciolgo sempre ^.^ come già detto la storia è scritta interamente per la mia migliore amica Kure_