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Autore: Loveistheway    02/08/2013    0 recensioni
E se la mamma prendesse carta e penna e facesse uscire fuori tutti i suoi ricordi? Ricordi di te, di lui...di voi?
"I sogni son desideri di felicità" dice Cenerentola.
Sognare non ha mai fatto male a nessuno. E' anche gratis.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HE'S MY DREAM

“ Sono seduta nella scrivania di mia nipote.
Mi sento una stupida nel scrivere una lettera del genere
solo per dare sfogo ai miei pensieri.
Così prendo carta e penna.
Ho solo poco tempo per dare inchiostro ai miei ricordi.
Comincio col dire che lei è stata fortunata.
La MIAbambina è stata fortunata.
Iniziò tutto quando aveva ancora 17 anni. Piccola? Non proprio!
Mio marito non era d’accordo…ma grazie anche alle buone parole
della mia cara mamma che riuscì a convincerlo, mia figlia riuscì
ad ottenere quella vacanza-studio in Inghilterra per 1 anno. 
Sarebbe tornata in Italia solo per festeggiare il suo diciottesimo compleanno.
Ricordo ancora i suoi occhi, un’adolescente con tanti sogni nel cassetto. Troppi credo. 
Ricordo anche il giorno prima della sua partenza.
Era nervosa ma allo stesso tempo impaziente di conoscere
nuovi luoghi e persone. Impaziente di conoscere Londra.
Girava per la casa scuotendo la testa e parlando in inglese, stava uscendo pazza.
Ero spaventata all’idea di mia figlia fuori casa, fuori l’Italia.
Ma cedetti…cedetti grazie ai suoi occhi.
Sorrideva, uno di quei sorrisi rari tra gli adolescenti.
La mattina della partenza l’accompagnammo all’aeroporto.
 Solo io e mio marito. Sembrava proprio una bambina, saltellava di qua e di là.
La salutai con un caloroso abbraccio, e non nego che delle lacrime
 bagnarono il mio viso. Un anno, troppo tempo.
 Sentivo il bisogno di mia figlia.
Lei che mi faceva trovare in disordine la casa;
 lei che combinava tanti guai; lei che una volta uscì dalla finestra
della sua cameretta per andare in discoteca con le amiche…
e ammetto che quel giorno mi molto rispecchiai in lei.
Lei che mi faceva trovare interi barattoli di nutella completamente vuoti;
Lei che spendeva la paghetta per comprare dei poster di 5 ragazzi;
Lei che ascoltava troppa musica, che a me non piaceva…e se ne usciva
con un ‘Mamma non rompere! Tu sei antica!’ Si, in effetti lo ero…e lo sono ancora.
Mi sarebbe mancata tantissimo.
La telefonavo tante volte al giorno…
mi raccontò che andava in discoteca, che faceva nuovi
acquisti e anche di aver assistito al concerto dei suoi sogni,
 era talmente tanto eccitata che non mi ha detto neanche
di chi era quel concerto. Sinceramente, poteva sembrare tutto…
ma non di certo una vacanza-studio.
E’ arrivata in Italia il giorno stesso del suo compleanno,
con molte più valigie e un pizzico di luccichio in più negli occhi.
 Era più donna, sembrava più…cresciuta. Si, dopo solo un anno.
Sapevo che sarebbe arrivato quel giorno in cui mia figlia
 si sarebbe innamorata. Ma non avrei mai e poi mai
immaginato che si sarebbe innamorata di un ragazzo inglese e famoso.
 Mai. Eppure fu così.
La sera del compleanno ricordo che tutti i parenti
non vedevano l’ora di rivederla.
Aveva un abitino verde acqua, non troppo corto…
ma diciamolo, neanche tanto lungo.
Ricordo anche che mio marito si è lamentato…
dato che le sue cosce erano in bella vista! Si è giustificata con un
‘L’ho comprato ai magazzini Harrods!’.
A metà festa, bussarono alla porta della veranda.
Andai ad aprire…mi ritrovai davanti un ragazzo alto,
 che fece ombra su di me. Occhi smeraldo e dei ricci che gli cadevano
sulla fronte e che con un movimento delicato rimuoveva rapidamente…
si sentiva anche il suo fiato corto.
 Aveva sicuramente corso.
Alzò la testa e mi sorrise…ai lati delle guance
rosse apparvero due belle fossette. Capii subito chi fosse.
 E non potevo crederci. La zia mi portò persino un
bicchiere di acqua e zucchero, stavo quasi per svenire.
Mia figlia mi apparve alle spalle…e gli si buttò, con non
chalance, per di sopra. Si abbracciarono e si baciarono.
 Davanti a me. Ripeto, stavo quasi per svenire…per non parlare di
 mio marito. Mia figlia arrossì…e capii subito chi fosse quel ragazzo
tanto misterioso al telefono, nelle foto, e nei discorsi di casa.
Lui era il famoso cantante degli One Direction.
 Non potevo credere ai miei occhi. Lei sognava quel ragazzo.
 Lo vedeva soltanto attraverso delle foto, piangeva davanti al computer.
Si girarono entrambi con gli occhi luccicanti verso di me e
mia figlia si dileguò con un ‘mamma, lui è Harry Styles…Harry lei è mia mamma’
. La solita. Il ragazzo, Harry, mi sembrò molto imbarazzato.
Il povero Harry si dovette subire: il terzo grado di mio marito;
il polpettone della nonna; i complimenti delle zie; e i videogiochi dei cugini.
Ma non mi sembrò tanto infastidito, anzi sorrise per tutta la sera.
Ringraziai mentalmente Dio di avere una famiglia che studiò l’inglese.
Harry prese per mano mia figlia, le cinse la vita con una
mano ed entrambi si guardarono negli occhi…ballarono
 ‘Far Away’ dei Nickelback. La loro canzone. Quella che
cantavano sempre in macchina, quella che mia figlia cantava
sotto la doccia, e quella che Styles le ha cantato ad un concerto.
Peggio della droga quella canzone.
Piansi di felicità quando il ragazzo si avvicinò all’orecchio
 di mia figlia per poi intonarle quella stessa canzone e alla fine dirle ‘Auguri piccola’.
Ricordo anche quando mi presentarono gli altri ragazzi:
 Liam, Louis, Niall e Zayn. Eravamo in un locale di Londra.
 Niall e Zayn erano molto imbarazzati, Liam cominciò a
raccontarmi tutto quello che facevano Harry e mia figlia…
invece Louis era il più divertente. Quante risate mi sono
potuta fare quella sera con quel ragazzo! Era tutti e cinque dei ragazzi fantastici,
 nonostante fossero così tanto famosi non erano per niente montati.
Mi affezionai subito a loro, senza volerlo…erano come dei figli.
Si vedeva lontano un miglio quanto mia figlia teneva a quei ragazzi.
Mia figlia mi raccontò anche quando Harry
 le disse per la prima volta ‘Ti amo’…lui era
 nervoso e lei era là con lui, nel backstage del
 Madison Square Garden. Prima di salire sul palco
 la guardò negli occhi e disse quelle parole, così piccole
 ma piene di significato. Ho sclerato insieme a lei quella sera, al telefono.
 Si, al telefono…perché lei a volte andava con loro agli avvenimenti
 più importanti. O quando avevano una settimana libera,
 lei non perdeva occasione di imbarcarsi in un aereo diretto a Londra.
O viceversa, lui qui in Italia.
Ricordo della mangiata nella casa in campagna di Holmes Chapel.
Tutti sotto una quercia, circondati dal verde. Ho conosciuto Anne,
 Gemma e Robin. Famiglia fantastica. Eravamo tutti, e quando dico tutti…
intendo proprio tutti. I genitori di Niall, Maura e Bobby; i genitori di Louis,
 Jay e Mark insieme alle sorelle; i genitori di Liam, Karen e Geoff e anche quelli di
 Zayn, Trisha e Yaser insieme alle sorelle. Eravamo tutti molto uniti.
Parlavamo come se ci conoscessimo da una vita. Ovviamente,
 non potevano mancare i ragazzi: Niall, Louis, Zayn e Liam…
che insieme a mia figlia e a Harry cantavano e si facevano
 degli scherzi tanto, e dico tanto stupidi.
Quando Harry stava in tour, stavano ore ed ore al telefono.
‘ Ti amo’ o ‘ Mi manchi’ era il solito repertorio.
Come faccio a saperlo? Mio marito aveva il vizio
 di spiarli con l’altra cornetta del telefono.
Una sera, però è inciampato sul tappetino della nonna…
ha fatto un casino e quindi si è fatto scoprire.
 Le risate di Harry si potevano sentire anche senza cornetta.
Da quel giorno mia figlia non ha toccato più il telefono di casa,
se non per parlare con la nonna.
Ricordo quando Harry venne di nascosto in Italia e andò a
prendere mia figlia a scuola. Si fece trovare di fronte il portone.
 Lei, come sempre, piena di lacrime di gioia lo ha assalito.
Ma ormai era abituato.
Quando Harry le chiese di diventare ufficialmente la sua fidanzata,
 giornalisti e fans assalirono anche la mia casa in Italia.
Non potevano mettere piede fuori. Erano ovunque.
Si amavano, si vedeva. Ma ecco come si dice
 ‘ La coppia non è bella se non è litigarella!’
 La mia bambina quando litigò per la prima
 volta con il suo ragazzo è stata per ore in cameretta.
Piangeva e guardava tante loro foto fatte insieme ad Harry a Londra.
Andai in cameretta e la trovai sotto le coperte, con la
 testa sotto il cuscino. Menomale che c’erano le sue
migliori amiche. Erano lì per consolarla, per lei c’erano sempre.
 Le porsi una tazza di cioccolata fumante.
La gradì e mi ringraziò con un sorriso forzato.
Tutto finì bene grazie al cielo! Grazie ad una chiamata e ad un Harry che le disse
  ‘Ti amo, ti prego non mi lasciare’ e le cantò una strofa della loro canzone.
Sfoderò per tutta la serata un sorriso da ebete.
 Come non capirla? Ballava, rideva…era un’altra persona
quando stava bene con Harry.
Quando mia figlia si laureò vennero molti suoi amici
di Londra e parenti di Harry. Mentre mostrò la sua tesi ai
 professori e cominciò a parlare…vidi delle facce inglesi
preoccupate e capii subito che in quell’esatto momento
non stessero capendo niente. Ma intanto erano lì. Era questo l’importante.
Provai un’emozione straordinaria quando Harry le chiese di sposarlo.
 La ragazza pianse di felicità.
Io e le sue amiche la aiutammo per la scelta del vestito.
Poi entrambi i ragazzi organizzarono la cerimonia.
Piansi, piansi talmente tanto nel sentire pronunciare
un ‘Si, lo voglio’. Vidi mio marito che scoppiò a piangere…
un pianto disperato! Mi commossi ancora di più quando
 mio marito ha abbracciato con forza Harry.
Quell’abbraccio significava fiducia in lui.
Ricordo le serate passate con mia figlia, Anne e Gemma
davanti la TV e un buon gelato…sperando in una vincita degli One Direction.
Tutte serate positive, dato che vincevano sempre!
Ricordo quando Anne mi ha insegnato una ricetta
 deliziosa e io feci lo stesso. Quando Gemma ha litigato col ragazzo
e mia figlia andò in camera sua per consolarla.
Quando mia figlia ha rimproverato suo marito
perchè quest’ultimo aveva lasciato il suo
accappatoio bagnato nel letto.
 Ricordo quando mio marito, Robin, Harry, Niall, Zayn, Louis e Liam
guardarono nel salone la partita Manchester-Milan. E lì fu guerra! 
Ma soprattutto ricordo il pancione di mia figlia.
 La nascita di mia nipote, Darcy.
Che fu emozionante è dire poco!
Harry stava quasi per svenire.
Darcy ha tutt’ora i capelli, la bocca, il naso, le fossette e soprattutto
 gli occhi del padre!
 Dalla madre ha preso il carattere! 
Ricordo quando ha iniziato a camminare e dire ‘mum’.
 Quando ha rigurgitato su Harry…povero ragazzo!
Ricordo il suo primo Natale. Tutti a Londra.
Ho impressa in mente la scena che mi si presentò quella sera:
 uno splendido quadretto familiare.
Harry era disteso nel divano, dopo un’estenuante concerto…
mia figlia e Darcy si buttarono completamente addosso a lui.
Ed Harry per vendetta iniziò a fare loro il solletico.
Si rincorsero per tutta la veranda. Davanti stava Darcy, successivamente mia figlia
che incitava la bambina a correre più veloce ‘Corri amore, papà ci vuole prendere!!’
dopo mia figlia ci stava appunto Harry’ Dove sono le mie principesse?? Eccole!!’
e Gemma che faceva loro il video.
Quando nacque mia figlia sperai vivamente
che un giorno sarebbe riuscita a trovare il vero amore.
Quello che le raccontavo la sera, nel suo caldo e morbido letto.
Il vero amore di Cenerentola, Biancaneve…
Una sera, con la sua splendida vocina perforatrice di timpani
 mi disse ‘Mamma! Ma io troverò mai il vero amore? Lo voglio vero però!
 Come la marca della borsa della zia!” risi di gusto e
le dissi ‘Certo che lo troverai. Lo troverai più vero della borsa della zia’.
Ce l’ha fatta. E sono fiera di lei. Ha un buon lavoro, un bel marito…
fuori dagli schemi, una meravigliosa bambina
e abita a Londra, la città dei suoi sogni.
Ora è meglio che metta un bel punto. Devo andare a prendere Darcy
 a scuola materna. Ovviamente spetta alla nonna il compito di stare
con la nipote…dato che la mamma è a lavoro e
papà è a Sidney per uno dei suoi tanti concerti.”

FINE.
  
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