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Autore: Tosky    02/08/2013    0 recensioni
"un piccolo grande alieno" è una storia riflessionale sul futuro, in questo caso quello di un giovane diciottenne, alle prese con paure ed aspettative enormi, speranze e desideri.
La storia appartiene al genere comico misto a drammaticità e suspense, spero vi terrà incollati allo schermo...
il finale inaspettato e un surrealistico sogno, fanno di "un piccolo grande alieno" una novella versatile ed estremamente coinvolgente, sta a voi dare un giudizio.
Mi raccomando lettori, essendo la mia PRIMA STORIA un giudizio, negativo o positivo che sia, mi farebbe davvero piacere.
Vostro Tosky
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Diventerò grande, accadranno tante cose e toccherò il fondo molte volte. Soffrirò molte volte e molte volte mi rimetterò in piedi. Non mi lascerò sconfiggere. Non mi lascerò andare, perché posso farcela sempre, perché sono forte di mente e nel corpo, io sono l’assoluta reincarnazione dell’ uomo vero, io sono il braccio destro di Dio, io credo in me…è tempo di convincere il mondo e di convincere me stesso che posso e devo farcela, al diavolo chi mi odia e mi disprezza, via mosche inutili e velenose! Qualcun altro si occuperà di voi e vi castigherà perché la vendetta prima o poi arriva e distrugge ogni quesito, facendoti vedere la realtà assoluta… Ecco che ci siamo! Sono davanti allo specchio e ora mi chiedo: - è servito tutto ciò a rafforzare me? Quali sono i miei nuovi buoni propositi? Forse potrei stare in silenzio e fregarmene, oppure dovrei parlare e parlare e parlare tanto, fino alla nausea, posso anche scoppiare…anzi ora scoppio e la faccio finita qui, tanto a chi servo? Le mie utilità in questo mondo o, forse, in questa vita sono solo due: mangiare e dormire, che poi per quanto mangio! Il cibo: carni stufate piene di brodini e verdurine grigliate che si sente anche l’odore mmmh, che grandissima delizia per il palato, piacevoli e delicate le verdurine, lo chef devo fare,ecco, ho appena trovato la mia utilità nel mondo! Ma quanto sono contento! Nel frattempo che questa riflessione auto-convinta scende giù per la gola ,proprio come lo stufato e le verdurine, parte la sigla del TG, quella che tutti conosciamo, ogni volta che arriva ti fa sentire un po’ giornalista! Sul divano a piedi nudi davanti lo schermo e tutto si trasforma nello studio rai, musica, tecnici che corrono a destra e a manca, il regista che ti da il via, la telecamera si accende e…via! : - Buonasera e benvenuti all’edizione serale del tg1, Michelle Oclaoma incontra Linda swarty, presidente della commissione anti-violenza nella giornata contro la violenza sulle donne…Fantastico! I giornalisti sono proprio eccezionali, ho un amica giornalista e conosco i tipi: sempre ben vestiti e super informati, che dire invece di me, si! Sempre io! Quello duro, quello forte e sicuro di se ’! Potrei fare il giornalista forse, o no? Sempre dentro la notizia, preparato, attento, cordiale, in forma, ben vestito…un po’ cialtrone però, forse anche corrotto, no! Non va bene!…la Rai? E’ di destra o di sinistra? Ma cosa vado a pensare? E io di che orientamento politico sono? Che dire invece del politico? wow, soldi e puttane a volontà, libertà assoluta di scegliere, protezione e tanta attenzione mediatica…no, non credo mi si addica poi tanto!sono troppo sensibile e mi sentirei un piccolo punto nell’universo già al primo dissenso da parte di un cittadino, in fondo questo sono io,ci risiamo, mi perdo ancora tra i soliti pensieri depressivi, accompagnati ovviamente dal solito sottofondo immaginario, per darvi l’idea: immaginate un cimitero, ora immaginate me( media statura, biondino, occhi neri e magro) che rifletto seduto su una lapide, giornata grigissima e il classico corvo nero appostato sull’albero secco, il guardiano che passa e le chiavi che rumoreggiano nel suo ventre , non è una sceneggiatura incompleta di Hitchcock, è il mio stato d’animo quando penso troppo, tra il supremo deismo e l’innata patologia horror che mi contraddistingue, forse dovrei pensare meno, a leggere invece non saprei proprio rinunciare, mi prende e mi avvolge tra le sue pagine, il libro mi affascina e mi sconvolge, mi violenta ed io violento lui, mi dà piacere, se c’è amore col libro perché non farci sesso dico io?! Giusto per dirne una: la scorsa sera leggevo un horror di King e ad un tratto suonano alla porta, io assumo tutt’ad un tratto un tono serio, divento un po’ pallido in faccia, ma mi prendo di coraggio e vado ad aprire, percorro la lunga interminabile distanza tra il divano e la porta, per 7 lunghi e interminabili secondi che scandisco mentalmente: tutte le emozioni in un balzo d’anima! Il primo secondo è quello dell’incoscienza, il secondo è quello della realizzazione, poi c’è il secondo in cui rallenti un po’, strano ma vero, arriva il quarto secondo e pensi a come sarà terrificantemente pauroso il quinto, poi arriva ed esplodi dentro, nel sesto ti viene l’occhio lucido e il settimo è PAAAM! Apri la porta durante il secondo di recupero e chi è? Semplicemente la mamma che torna dal discount! Ecco quanto riescono a prendermi i libri, forse il mio mestiere potrebbe essere lo scrittore, d’altronde le farebbe molto piacere, a mia madre intendo, secondo lei il campo letterario mi si addice senz’altro e anche lei è una lettrice appassionata, soprattutto dalla morte di papà, eppure no… Troppo pigro per scrivere, farò il lettore, ti pagano per farlo? Quante domande avrei da fare? Ci vorrebbe un orientamento per chi, come me, ha bisogno di risposte sulla vita! So che ognuno di noi è solo ed unico, creato per avere uno scopo e per portarlo a termine finche’ morte non lo separi dal corpo, ma mi considero nonostante ciò un alieno, quasi diverso nella mia unicità, se tutti siamo diversi io allora sono diversamente umano, e lo sono nell’amore, nelle amicizie, nella scuola e nel modo di pensare, sono così diversamente umano che mi sento quasi fuori mondo, c’è la possibilità che io pecchi di grande presunzione, brutta bestia…così ora sono seduto sul divano e pensando e ripensando mi sono visto volare via il tg, spengo la TV e resto immobile , qualche minuto di pausa e mi spengo in un profondo sonno, dando così le dimissioni anche da questa giornata… spero di poter sognare! Durante il sogno… Tutto buio, una piccola lucina in fondo che si avvicina e mi inonda, mi acceca e poi il chiaro di un ambiente di giorno svela una cucina, tanti chef all’opera, il sogno mi suggerisce che quello più robusto e pelato ha ricevuto vari premi alla carriera, parlano tutti una strana lingua incomprensibile e girando tra i banconi vedo cioccolato ovunque, un enorme barretta alla nocciola a destra, sul bancone davanti a me invece una grande teglia in acciaio inox lucidissima sul quale ora lo chef pelato e più robusto versa la cioccolata liquida, che odore! Che delizia e che grazia nel versare la cioccolata! Scende a cascata e si riversa lungo la parete circolare della teglia e la cosa buffa è che io ora sono li dentro, piccolo come una nocciolina e sognante come una fata, vedo la cioccolata inondare me e il mio olfatto, si attivano anche gli altri tre sensi, così la tocco e ne sento l’eco angelico, continua a depositarsi a vortice dolcemente, molto dolcemente e sempre più dolcemente la cioccolata al latte inizia a sfiorare le mie labbra ed è subito brivido, poi tocca la lingua ed è lì che ne assaporo la dolcezza, così scende in gola come un ruscellino in primavera sulle colorate Alpi svizzere, ad un tratto mi trovo sommerso dal cioccolato, mi ci vuole un po’ per riemergere quando mi accorgo di essere in una sorta di caverna e galleggio su un pezzo di fondente, nel remare mi rendo conto che sono proprio finito dentro la mia gola e stanza dopo stanza mi trovo in un gran ballo; uomini vestiti di cioccolata dal capo in giù si atteggiano, facendo divenir leggiadre gran dame di veli di latte e scarpette di pan di zenzero, suonano un dolce valzer, senza quelle note antipatiche che lasciano l’amaro alle orecchie, come fa il caffè amaro con la bocca. Mi lascio trascinare anche io dalla grande festa quando poi vedo un’altra luce, quella del mattino però… Così mi accorgo di essermi appena svegliato dal dolce sonno e tutto diventa improvvisamente amarognolo, ora so di essere arrivato ad una conclusione, non potrò essere un mastro cioccolataio dato che ne verrei ahimè sommerso. Mi vesto e mi lavo, poi saluto mamma e mi dirigo al bus, dopo dei minuti parto, ma durante il tragitto penso allo strano sogno fatto, penso che Questo sogno mi turba, quasi fosse un presagio o una sorta di profezia divina, come se qualcuno mi suggerisse di cercare qualcosa, di cercare qualcuno,ma cosa e chi? L’argomento accompagna il mio tragitto, così arrivo vicino alla scuola e scendo dal bus, che mi passa davanti e poi mi apre il sipario sulle facciate di fronte, lì lo vedo, il frutto della mia questione, lo strumento di turbamento e ha un nome e un chi, l’insegna spenta al neon mi attira a se, così divento ape e parto spedito verso l’alveare: -cavolo! Dico e attraverso immediatamente la strada con l’entusiasmo di un bimbo, corro e dentro di me grido come un forsennato, massimo stato di eccitazione mista a meraviglia e poi, e poi…poi…po…p p p… - Buonasera e benvenuti all’edizione serale del tg1, aumenta il tasso di mortalità giovanile negli ultimi due anni, l’ultima vittima è un diciottenne che è stato investito questa mattina da un tir commerciale di fronte l’istituto “Pascoli” di S.Selene in provincia di Merinea… La madre… Speravo fosse un altro dei suoi sogni, uno di quelli che mi raccontava lui, con tutti i personaggi più assurdi e fantastici che possano esistere, fate e maghi speravo che fossero, non riesco a concepire tutto questo, non so dove finisce il dolore ed inizia il ricordo… Ora sono in ginocchio al tuo cospetto!Non è giusto! Non è così che doveva andare! In fondo non eravamo mica assassini noi o criminali! Perche' hai voluto questo Dio? Non era giusto distruggere la nostra vita! Eravamo soli, ma felici. Adesso non sono più nulla senza di lui! Tutto quello che ero lo ero per quel figlio per il quale avrei dato tutto, per il quale ho dato tutto…se Dio esisti veramente, sappi che ora tocca a me e che farò ogni cosa per raggiungerlo! Prendimi ora così come sono e non lasciarmi in balia degli eventi, fa che passi poco e che passi male! Perche' se c’era chi doveva morire, quella ero solo io! Sono la madre di un figlio e devo curarlo e amarlo, ogni minuto ormai non mi sfiora neanche e voglio abbracciare lui! È questa la mia santa preghiera! Quello che chiedo è la morte! Quello che chiedo è stargli accanto e chiedo per lui il paradiso! …Amen .“Nella mattina di una rugiada pura, L’uomo che corre non ha mai paura E sulle vie della persuasione Che ansima lento e leggiadro E nella velocità si desta fiero, Appare un viso rosso e severo Per chi come noi apprende di grado Santi, sanno solo loro a chi e per dove, Quando e se e in ogni dove gioisce, Bianchi muri ora altrove costruisce Che benedica il mattino e la sua luce, Che fortifichi dalla notte e la inquisisca, Che gli angeli possano scendere in terra per raccogliere i bianchi corpi , Che possano far risorgere le premature anime”
  
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