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Autore: Sara Scrive    02/08/2013    55 recensioni
Sara Bennet è una giovane scrittrice inglese di Dover.
Ha iniziato la sua carriera a 17 anni, quando scrisse la sua prima Fan Fiction che in futuro , dato il grande successo, avrebbe attirato l'attenzione di una casa editrice che avrebbe deciso di farla diventare libro.
Essendo una storia su un gruppo di cantanti le era stato imposto di cambiare nome ai personaggi ma la sua decisione era irremovibile: voleva che la sua storia scritta nel 2011 conservasse i nomi originali : Harry, Louis, Liam , Niall e Zayn.
Decise di provare ad ottenere l'autorizzazione per i diritti d'autore e il permesso di pubblicare il libro.
Visto che la storia era particolarmente diversa dalle altre, e rispecchiava realmente i caratteri dei suoi idoli, il management degli One Direction decise di darle l'autorizzazione , ovviamente avendo la sua parte di profitti ricavati dalla vendita del libro.
In un anno 12.000.000 milioni di copie vendute , tradotto in 36 paesi.
Finchè più avanti, le viene fatta una proposta sempre dal management, che per guadagnare maggiormente le chiede il permesso per far diventare il suo libro un film.
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Trailer:  http://www.youtube.com/watch?v=KCPiCa4cfEI
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ringrazio infinitamente Aurora, perchè è una persona straordinaria di inifinita pazienza  che non ha mai smesso di aiutarmi.
Dedico questo capitolo alle mie migliori amiche e spero che un giorno troveranno un ragazzo come Harry

 

<<  Su con la vita mon amour!  >>  esclamò Carl ingranando la marcia appena il semaforo divenne verde.
Feci un mezzo sorriso, un po’ troppo tirato per sembrare vero, e poi tornai a fissare nuovamente il finestrino e a torturarmi le mani. Fuori le luci della sera stavano virando dal tiepido colore del tramonto ad un violaceo piuttosto triste.
<<  Ne ho accompagnate di persone alle premiere ma tu sei in assoluto quella più giù di corda  >> continuò a parlare cercando di incrociare il mio sguardo dallo specchietto retrovisore. Aveva le sopracciglia aggrottate.
<<  Carl sto bene – lo rassicurai alzando gli occhi al cielo – Quanto manca?  >>  chiesi poi, sviando il discorso.
<< In realtà siamo arrivati  >>  m’informò spegnendo la macchina. Aveva parcheggiato davanti ad un alto edificio, tripudio di acciaio e vetro. La gente che ci entrava era vestita di tutto punto e probabilmente i tacchi più bassi erano di dieci centimetri. 
Affondai il viso nella sciarpa, appoggiando la mano sulla maniglia per aprire solo di poco la portiera. Fissavo il palazzo facendo profondi sospiri di incoraggiamento.
<<  Allora ti saluto - dissi ad un tratto, voltando il capo. – la mia assistente mi ha avvertito che arriverò all’Empire Cinema su una limousine parcheggiata sul retro di questo palazzo…Quindi non credo che ci rivedremo  a breve  >>
<<  Ciao Sara! – esclamò facendomi un cenno con la mano che ricambiai – Vedrai che andrà tutto bene…In bocca al lupo!  >>
<<  Crepi  >> risposi uscendo definitivamente dalla macchina.
L’Atherton Cox all’interno era proprio come me l’ero immaginato: il bianco candido mi feriva gli occhi, le pareti interne erano di vetro e non c’era una sola ragazza che avesse qualcosa fuori posto.
Non c’era da stupirsi se tutte le grandi star ogni volta che dovevano partecipare a qualche evento mondano passavano mezza giornata in quel salone di bellezza, il più famoso in tutta Londra.
 “Certo che a volte la gente è proprio strana” pensai fra me  e me varcando timidamente la soglia.
Le due segretarie dietro al lunghissimo tavolo color crema in fondo al salone mi seguivano con gli occhi come radar. Quando arrivai abbastanza vicina capii che mi stavano valutando: lo sguardo di disapprovazione di quella bionda era fisso su miei jeans con vago disgusto.
<<  La signora Cope la sta aspettando al secondo piano  >>.
<<  Grazie mille  >> dissi piano, avviandomi verso le scale di minimale ferro. Ogni cosa dava un senso di fredda eleganza là dentro.

***

Anne Cope era la tipica stylist delle serie televisive. Altissima, magrissima e biondissima. Quando entrai nel suo salone mi accolse con un sorriso e un eloquente occhiata perplessa ai miei vestiti.
La cosa non migliorò quando mi costrinse a spogliarmi e amabilmente disse: << Bene, ora passiamo alla ceretta!  >>.
In quel momento capii cosa provava la Foresta Amazzonica quando veniva abbattuta.
Non feci in tempo a riprendermi che Anne e Megan – la sua assistente altrettanto bella da far schifo - mi trascinarono dietro a un separé mentre io mi guardavo attorno un po’ spaesata: << Ma siamo sicure che servano tutte queste torture? Non credo che la gente indagherà così a fondo!  >>.
Anne mi rispose con una frizzante risata dall’accento francese: <<  Siamo solo all’inizio cara!  >>.
In poche ore mi avevano ribaltata da cima a fondo come fossi un calzino, chiacchierando allegramente di superstar e dintorni come se stessero discutendo della lista della spesa – “Come, non sapevi che Victoria Beckham aveva delle borse da far paura?” “Figurati, Paris mi ha riferito tutto…e se capisci cosa intendo, bel faccino ma attrezzi scarsi!” –.
Alla fine, stordita e restaurata fino al midollo osseo, indossai il vestito che avevano scelto per me e riuscii a guardarmi allo specchio.
<<  Who! Ma sono io?!  >>. Era incredibile, per poco la mia mascella non toccò terra per la sorpresa.
Il vestito era molto elegante  e forse era per proprio per la sua semplicità che mi piaceva molto, il tessuto liscio era rosso scarlatto  con una scollatura a cuore davanti ed una scollatura fino al fondoschiena dietro.
L’abito aveva uno strascico molto lungo e quando sposai lo sguardo vicino alla mia gamba sinistra arrossii leggermente notando che lo spacco era davvero vertiginoso.
Guardai intensamente il riflesso del mio volto allo specchio ed osservai ogni minimo particolare: dalla pelle senza difetti e il rossetto rosso vivo alle ciglia lunghissime che contornavano il fantastico gioco di sfumature  che aveva creato Anne con uno smooky eye color oro.
In quel momento entrò nella stanza la mia nuova assistente, quella che si occupava di me  per la premiere: era una tipa abbastanza bruttina con gli occhiali e il naso aquilino ma nonostante il suo aspetto fisico era una brava persona.
<<  La limousine sarà qui fra un quarto d’ora è meglio che cominci ad avvicinarti all’uscita dell’edificio  >> esordì con tono monocorde prima di andarsene via.
Anne mi sfiorò i boccoli con la mano, sorridendo materna facendomi l’occhiolino. <<  Sei bellissima. Ora vai, c’è la carrozza che t’aspetta  >>.
Per la prima volta da quella mattina sorrisi felice.
***
Mi sentivo così elettrizzata, la mia ansia cresceva di minuto in minuto,  mi sentivo come se stessi facendo la fila per le montagne russe e gli urli delle fans che sentivo anche da dentro l’auto non mi aiutavano a calmarmi.
Dovetti rassegnarmi al fatto che  in quel momento ero esclusivamente da sola, niente Carl, niente Louis .. non c’era nessun Harry a consigliarmi o distrarmi.
La macchina aveva cominciato a rallentare molto,  andava esattamente a passo d’uomo e riuscivo a vedere da fuori il finestrino tutto il lungo red carpet pieno di gente.
Ci fu un  urlo generale quando la porta della Limousine davanti alla mia si aprì, fui costretta persino a tapparmi le orecchie per non sentire quanto forti potevano essere le grida delle ragazze rimaste fuori ad aspettare.
L’auto in cui mi trovavo si fermò per  qualche minuto, giusto per dare il tempo ai passeggeri di quella davanti di uscire fuori.
Iniziai a sentire un nodo alla gola quando la limousine  avanzò un poco, quel tanto che gli permise di parcheggiarsi davanti all’inizio del red carpet.
“Non sono ancora pronta, riportatemi a casa” pensai allarmata quando sentii il clack che fece la serratura delle mia portiera.
<< O mio dio >> furono le uniche cose che riuscii a dire quando venni abbagliata dai flash.
La sicurezza mi si affiancò subito aiutandomi ad uscire dalla macchina e proteggendomi da eventuali pazzoidi che riuscivano a scavalcare le transenne.
In quel momento i neuroni del mio cervello non connettevano più, mi sentivo stordita e mi fermavo a guardare qualsiasi cosa persino il bodyguard che adagiava a terra la coda del mio vestito.
Alzai lo sguardo e solo in quel momento mi resi conto di essere davanti ad un mare di gente. I flash e le grida mi mandavano in trance, riuscivo solamente a sorridere e stare in piedi a fissare lo spettacolo davanti a me.
Misi a fuoco le persone davanti a me e sorrisi ancora di più  quando riconobbi Louis, Liam, Niall, Zayn ed … Harry.
Come potevo pensare un  giorno sarei stata sul  red carpet con gli One Direction?
Mi avvicinai a loro cercando di sembrare naturale e rilassata anche se era un impresa rimanere in piedi su quei trampoli che portavo ai piedi.
Ero esattamente all’inizio del red carpet e le prime cose che stavano facendo i ragazzi erano firmare autografi e farsi foto con le fan. Seguendo il loro esempio mi avvicinai alle transenne alla mia destra, dove si trovavano Zayn e Niall.
Sentii subito delle ragazze che cominciavano ad urlare il mio nome da ogni parte e tendevano braccia più avanti possibile con i loro taccuini. Feci un passo in avanti ed immediatamente venni affiancata da due bodyguard.
Sorrisi alla ragazza di fronte a me, presi il suo foglio e il suo pennarello e cominciai a firmarlo.
Come risposta lei fece un urlo  pazzesco che mi fece oscillare pericolosamente sui tacchi, sorrisi nuovamente e con più attenzione iniziai a fare autografi con maggiore velocità.
Ad un tratto un addetto alla sicurezza si avvicinò a  me per che dovevo avvicinarmi al centro del red carpet per gli scatti con i protagonisti del film.
Obbedii subito all’ordine che mi era stato comunicato e sempre attenta a non cadere mi avvicinai a Louis che subito mi posò una mano sul fianco per le foto. Dopotutto noi due rimanevamo i  protagonisti principali della storia.
<<  Stai benissimo  >> mi disse all’orecchio per farsi sentire meglio.
<<  Grazie Louis  >> esclamai osservando il suo  completo impeccabile.
Fra sorrisi, risatine e complimenti vari  mi accorsi che i ragazzi erano vestiti tutti con lo smoking nero con la cravatta abbinata al mio vestito rosso.
<<  Sai quanto tempo dobbiamo restare qui?  >> chiesi parlando abbastanza forte per farmi sentire da lui.
<<  Non lo so – rispose alzando la voce – più o meno credo che fra venti minuti saremo già dentro l’edificio  >>
Guardai in lontananza la porta del cinema e sperai con tutta me stessa di riuscire a sembrare perfetta e senza difetti almeno per tutta la durata del red carpet.
Improvvisamente Louis lasciò la presa sul mio fianco dandomi  una leggera spintarella verso destra, inutilmente cercai di mantenere l’equilibrio ma per fortuna venni afferrata subito da due braccia forti.
Grazie al cielo nessuno pareva essersi accorto della mia gaffe poiché Harry era abbastanza vicino a me da far sembrare il mio inciampare come un lieve oscillamento.
Il mio cuore si riempì di felicità quando lui, anche se mantenendo un atteggiamento professionale, mi cinse la vita col suo braccio stringendomi a se.
Sorrisi ancora di più davanti alla stampa e tutti coloro che mi stavano guardando.
Finalmente ero li, avevo realizzato il mio sogno ed ero riuscita ad ottenere tutto quello che desideravo. In mezzo ad una folla urlante di fan, davanti a fotografi e telecamere, al fianco di Harry mi sentivo completa. Ero a mio agio, piena di orgoglio e soddisfazione.
<<  Grazie  >> esclamai in modo che Harry mi sentisse.
<<  Per cosa ?  >> chiese confuso continuando a sorridere davanti ai paparazzi.
<<  Per tutto  >> risposi  voltandomi con un sorriso a trentadue denti. Forse ero così felice da riuscire a trasmettere sentimenti positivi anche a lui, perché quando si girò mi regalò uno dei suoi sorrisi migliori con tanto di fossette adorabili agli angoli della bocca.
<<  Stasera, sei bellissima  >> disse avvicinandosi di più e facendo urlare nuovamente le fans per la poca distanza che avevano i nostri volti.
Restammo a guardarci intensamente per qualche secondo, Harry sembrava essersi dimenticato di tutto quello che era accaduto nei giorni precedenti e questo scambio di sguardi mi fece perdere un battito.
 Subito dopo però dovemmo staccarci per riprendere a fare autografi e foto ma stavolta scelsi di andare dalla parte sinistra del red capert.
Anche se mi dava fastidio per certi aspetti, adoravo sentire le persone urlare il mio nome e riempirmi di complimenti. Essere al centro dell’attenzione era fantastico.
<<  Cosa c’è fra te ed Harry ?!  >> urlò una ragazza al mio orecchio mentre ci scattavamo una foto.
Mi allontanai confusa e senza pensare le risposi <<  Tu cosa ne pensi?  >> lei mi guardò un attimo  visibilmente sorpresa mentre le firmavo il block notes.
<<  Trattalo bene, lui ti ama.  >>
Le feci un cenno col capo e avanzai verso l’entrata luminosa del cinema per iniziare a rispondere alle domande dei giornalisti che ci aspettavano in un luogo meno chiassoso.
Raggiunsi Niall, intento a rispondere alle domande di un tizio con la telecamera <<  C’è qualcosa fra Harry Styles e Sara Bennet?Negli ultimi tempi si parla spesso di loro due, stanno sempre insieme  >>
Niall  rimase interdetto qualche secondo non sapendo cosa dire, soprattutto davanti a me, infine si grattò leggermente dietro la testa prima di rispondere <<  Be’ vedila così, Harry ha trovato una ragazza che non si scandalizza davanti ai suoi rutti   >>
Sorrisi timidamente quando la telecamera si spostò verso di me e Niall si avvicinò subito cingendomi la vita per non lasciarmi sola, visto che mi aveva messo in imbarazzo.
Il giornalista davanti a noi fece un cenno al cameraman e lasciarono il posto ad alcuni fotografi e reporter.
<<  Come ti senti in questo momento?  >> chiedeva uno avvicinando il suo registratore.
<<  Non ci racconterai nulla in anteprima sul film?  >> domandava un altro cercando di farsi largo fra i suoi colleghi.
Più o meno tutte le domande che mi ponevano erano sempre uguali, non fu difficile rispondere a tutti e liquidarli nel minor tempo possibile.
A braccetto con Niall raggiunsi Louis e Liam davanti all’entrata del cinema e ricominciai a fare le foto cercando di sembrare più disinvolta.
<<  Non mi sembra vero  >> mormorai all’orecchio di Louis.
<<  Da adesso dovrai abituarti  >> rispose facendomi l’occhiolino e salutando la folla con la mano.
Nel preciso istante in cui aveva interagito con le fans loro si erano messe ad urlare come delle ossesse. Risi sotto i baffi e decisi di provare se anche con me funzionava: lancia un bacio verso  le persone dietro le transenne e appena videro il mio gesto si bracciarono verso di me  iniziando a gridare.
                                                                    *        *        *
Dopo mezz’ora io e Zayn entrammo nella grande sala dove avremo visto il film ed iniziammo a cercare i nostri posti.
Sobbalzai sorpresa quando, dopo essermi seduta, il mio sguardo cadde su Simon Cowell che chiacchierava amabilmente con due signori una fila davanti alla mia.
Subito dopo arrivarono anche gli altri ragazzi così spinta dalla curiosità guardai le due poltrone al mio fianco lessi il nome di chi si sarebbe seduto vicino a me.
A destra: Louis Tomlinson, a sinistra… Harry Styles.
“Ce la puoi fare” dissi a me stessa sospirando.
Ringraziai il cielo per il semplice fatto che nessuno stava venendo ad infastidirmi visto che volevo rimanere da sola ma i minuti passavano e le persone cominciavano a prendere posto.
<<  Credo proprio che mi siederò qui  >> esordì Louis con il solito tono allegro.
<<  Mi spieghi come fai ad essere così rilassato?  >> gli chiesi nervosa cercando di non farmi sentire troppo.
<<  Cosa?  >> disse lui confuso.
Feci un lieve cenno verso Simon e lui parve capire <<  Oh.. ma lui non è un problema – rispose sospirando – Te l’ho detto, devi fidarti di me  >>
Alzai gli occhi al cielo ed involontariamente il mio sguardo finì sulla poltrona accanto a me, ancora vuota. 
<<  Vedrai che andrà bene, Harry è un pezzo di pane  >> mi rassicurò abbassando il tono di voce.
Mi voltai verso di lui per replicare <<  Mi spieghi perché stai facendo tutto questo?  >> chiesi all'improvviso.
<<  Perché oltre ad essere il migliore amico di Harry… sono un inguaribile pettegolo – rispose facendomi l’occhiolino – e non posso fare a meno di impicciarmi  >>
<<  Sei solo un deficiente  >> esclamai cercando di non ridere sotto i baffi.
<<  Inoltre potrei vincere un premio come miglior salva-storie d’amore  >> aggiunse scherzando e facendomi ridere.
<<  Oh.. se solo tu sapessi che cosa ho fatto, saresti la prima a consegnarmi il premio!  >>
<<  Spero per te che non sia una cazzata tutto questo casino che stai combinando  >> borbottai incrociando le braccia e guardando lo schermo ancora spento del cinema.
<<  A proposito di cazzate – esordì Louis con la sua solita vocetta squillante – guarda chi sta arrivando  >>
Automaticamente mi voltai verso sinistra e vidi subito Harry che veniva nella mia direzione facendosi largo fra le persone che si erano già sedute.
Era bellissimo vestito così, quel completo nero gli rendeva un’aria più adulta e allo stesso tempo affascinante.
<<  Ehi Harry – lo chiamò Louis con un cenno – Come sta andando la serata?  >>
<<  Bene  >> rispose secco e  senza emozioni mentre si sedeva, il che mi fece ritornare in uno stato d’ansia nel quale credevo che sarebbe andato tutto male.
Subito dopo le luci cominciarono a spegnersi lentamente fino a far diventare buia la sala in cui ci trovavamo.
<<  Signore e Signori, benvenuti alla premiere ufficiale di  “Diventerai una star – the movie”. L’Empire Cinema vi augura una buona visione!  >> annunciò una voce robotica dagli altoparlanti disposti sui muri.
Improvvisamente lo schermò diventò tutto nero, di sottofondo partì la canzone ‘what makes you beautiful’ degli One Direction e mi sentii davvero emozionata quando m’inquadrarono per la prima volta.
Anche se il mio sguardo era puntato sullo schermo, la mia testa non poteva fare a meno di pensare a cosa stesse facendo Harry: più volte con la coda dell’occhio lo vidi stringere i pugni sui braccioli della poltrona, soprattutto nella scena in cui dovette prendermi in braccio, invece in quella dove dovetti baciare Louis abbassò la testa e chiuse gli occhi.
Istintivamente gli sfiorai il dorso della mano con le dita ma questo non fece che peggiorare le cose perché sollevò la testa e continuò a guardare  gli ultimi minuti del film con la mascella serrata e la fronte aggrottata.
In seguito a quel gesto, smisi di guardarlo o di interessarmi a lui perché avevo capito che lo stavo solamente infastidendo.
Dentro di me non vedevo l’ora che tutto questo finisse, infatti appena lo schermo diventò nuovamente scuro dopo che si concluse anche la scena dell’epilogo, feci per alzarmi credendo che la pellicola fosse terminata.
Le luci però non si erano ancora  accese  ed improvvisamente Louis mi prese il polso obbligandomi a rimanere seduta .
<<  Sta ferma – ordinò  divertito – il bello deve ancora venire  >>
Sbuffai sul posto ma feci che aveva detto. Lo schermò s’illuminò mostrando l’inquadratura di Chris nello studio di registrazione.
<<  Be’… abbiamo deciso di aggiungere un extra a questo film, aggiungendo alcune scene del dietro le quinte. Quindi… rimanete li seduti!  >> esordì prima che la schermata tornasse nuovamente nera.
Subito dopo apparvero Louis e Zayn che stavano dicendo le loro battute quando ad un tratto in lontananza si vide Niall correre nella loro direzione e urlare “Ricordatevi che dovete morire”.
Tutti gli spettatori, compresa me, iniziarono a ridere più per la faccia sconvolta di Louis che della battuta assurda dell’amico.
In seguito  vennero trasmessi altri sketch divertenti, come Liam dietro  un gonfiabile mentre ripete al cameraman “Non posso andare in scena, c’è Taylor Lautner sul set. Ti rendi conto??!” oppure quella in cui Harry e Chris stavano provando a fare uno scioglilingua ma riuscivano a dire solo frasi insensate.
La scenetta che mi fece ridere di più però, fu quando mentre stavo parlando con Melissa, Louis spuntò nell’inquadratura urlando “i’ve got the power”  facendo ridere Niall come un maialino.
Verso la fine di quel video extra venne inquadrato Louis che si stava riprendendo da solo nel backstage insieme a Chris. <<  Ok, siamo in missione – esclamò avvicinando la bocca all’obbiettivo – E’ tutto top secret  >>
Louis iniziò a giocare con la telecamera riprendendo ogni tanto le persone intorno a lui <<  Quest’oggi, il sottoscritto, con la complicità di tutto il cast ha deciso di fare lo scherzo del secolo ai due piccioncini di quest’allegra famigliola  >> 
Mentre parlava con la sua solita vocetta allegra,  l’inquadratura si spostò verso me ed Harry e per poco non mi venne un colpo : quelli erano i vestiti che indossavo l’ultimo giorno delle riprese.
Louis rigirò la telecamera verso di se <<  Buona visione  >> fece l’occhiolino e salutò con la mano.
Trattenni il fiato quando sullo schermo apparvero le immagini di me ed Harry sulla terrazza: eravamo entrambi parecchio disorientati e guardavamo a destra e sinistra in cerca di spiegazioni.
<<   Allora… come mai hai lasciato la tua ragazza?   >> Fui io a rompere il silenzio con la mia battuta.
<<  E’ stato per te  >>
La telecamera si sposto lentamente, riprendendo oltre me ed Harry anche Louis, Liam, Niall e Zayn che sghignazzavano dietro le quinte.
“Che brutti infami” pensai con rabbia guardando le loro facce divertite mentre io ed Harry continuavamo a dire le ultime battute prima di iniziare ad improvvisare.
<<  Perché è stato dal primo momento che ti ho vista, lì seduta su quella sedia  che ho sentito il mio cuore sussultare. E ogni volta che tu sorridevi scatenavi una serie di emozioni dentro di me e ancora non capisco come sono riuscito a controllarle a volte. E tutto quello che è successo da quando ti ho conosciuto mi ha fatto stare bene. Abbiamo passato così tanto tempo insieme che … penso di conoscerti da anni >>
Guardai immediatamente Harry, seduto sulla sua poltrona con gli occhi sgranati. << Tu ne sai qualcosa?  >> sibilò sorpreso continuando a guardare lo schermo.
<<  No  >> risposi in preda all’ansia: cosa sarebbe successo se il video clip non si sarebbe fermato prima del bacio?
<<  Sono uno stupido, perché sto facendo un enorme giro di parole, ma sai non è facile trovare esattamente ciò che hai da dire, soprattutto se stai davanti alla persona che ti fa sentire le farfalle allo stomaco.  >>
Trattenni il respiro quando l’inquadratura  cominciò ad avvicinarsi ai nostri volti distanti l’uno dall’altro almeno qualche centimetro.
<<  E ora sto facendo la figura dello smielato , che usa frasi da film quando l’unica cosa che dovrebbe dire è solamente…  >>
<<  Ti amo >>
Nello stesso istante in cui le mie labbra si posarono su quelle di Harry,  in basso a destra comparve un riquadro che mostrava tutto il cast che applaudiva e sorrideva divertito e contemporaneamente tutti i presenti in sala cominciarono a battere le mani o fare urletti d’approvazione.
<<  Fanculo  >> mormorò Harry  dopo un po’ alzandosi dalla sedia  e facendosi largo fra le persone per uscire dalla sala.
Nel frattempo erano partiti i titoli di coda e  anche Simon si era alzato  rivolgendo un sorriso troppo tirato per sembrare vero alle persone con cui aveva chiacchierato prima dell’inizio del film.
Guardai allarmata Louis, che non la smetteva di ridere come un’idiota e di applaudire, lui ricambiò lo sguardo e disse <<  Approfitta che c’è casino. Corri da lui  >>.
Non me lo feci ripetere due volte, presa da una scarica d’adrenalina mi alzai dalla poltrona e corsi verso l’uscita della sala.
Appena varcai la soglia della porta, vidi Harry che si allontanava lentamente verso i bagni e cercai di raggiungerlo, anche se i trampoli che portavo ai piedi non mi permettevano di correre.
Sicuramente lui si accorse di me ed affrettò il passo verso il bagno degli uomini, questo però non mi scoraggiò: io amavo Harry, avevamo un rapporto speciale e lui doveva saperlo, non m’importava più delle conseguenze che avrebbe causato la mia azione.
Entrai nel bagno degli uomini e lo trovai col le mani posate sui bordi di un lavandino e con la testa china su esso. Anche quando mi avvicinai a lui con passo deciso, non mi prestò neanche un briciolo di attenzione.  
<<  Dobbiamo parlare Harry - esordii afferrandogli il polso – subito !  >>
Cercai di trascinarlo fuori visto che il bagno maschile non mi sembrava il luogo adatto per  dirgli tutto quello che non sapeva ma appena uscimmo in corridoio lui si dimenò e cercò di scappare.
<< Ti chiedo solo di darmi cinque minuti >> dissi guardandolo in faccia <<  Per favore  >>
<<  Va bene  >> mormorò spostando lo sguardo sul pavimento <<  Ma non fuori nel corridoio  >>
Cercai di assecondare le sue richieste cercando  con gli occhi un posto adeguato, ma non avevo idea di dove saremmo potuti andare a parlare.
Ad un tratto notai una porta infondo al corridoio con il simbolo di un cestino <<  Vieni  >> esclamai iniziando a camminare.
Finalmente dopo essere entrata in uno sgabuzzino abbastanza grande, era arrivato il momento in cui avrei potuto chiarire le cose.
<<  Guardami –dissi mettendogli una mano sulla guancia e facendogli voltare il viso verso di me – So che non vuoi parlarmi, ma io si. Ho bisogno di chiarire perché è successa una cosa grave e vorrei risolverla.  >> feci una pausa per osservare la sua reazione: dal canto suo Harry posizionò meglio i piedi per terra ed incrociò le braccia.
 Mi fece quasi ridere, stava cercando di fare il duro con quell’atteggiamento  seccato e il sopracciglio alzato che non gli si addiceva per niente.
<<  non voglio fare come nei film dove quando succede un fattaccio, la protagonista se lo tiene per se e aspetta che caschi la soluzione dal cielo- Feci una pausa sbuffando leggermente visto che continuava ad ignorarmi - Louis mi ha fatto capire che ti devo delle spiegazioni, perciò adesso sono qui e voglio chiarire  >> dissi gesticolando leggermente.
 ‘‘ora che ne ho la possibilità devo parlargli’’ pensai per darmi coraggio
<<  Non c’è bisogno di dare delle spiegazioni è tutto chiaro  >> ribatté acido voltando la testa di lato  ma questo mi fece solo arrbbiare. <<  vi divertite a prendermi in giro  >> continuò rincarando la dose.
<<  Lo sai? Avevi proprio ragione quando hai detto che sei un’idiota. –gridai isterica con l’intenzione di offenderlo – Sei uno stupido! Fammi parlare  >>
“Perché non vuole capire?”
<<  Per dirmi cosa? - protestò girando il volto e facendomi vedere i suoi occhioni verdi che trattenevano le lacrime – Per dirmi che ti dispiace avermi illuso, che per te sono un amico e non ti aspettavi che mi fossi davvero innamorato di te? Non è stata una mia scelta Sara, non posso farci niente  >>
In quel momento mi venne da piangere perché a causa di un malinteso stavano soffrendo troppe persone e anche se Harry provava a fare il duro non faceva per lui quel ruolo, perché infondo era un ragazzo sensibile anche se cercava di non darlo a vedere.
Il gesto fulmineo che feci subito dopo le sue parole esasperate fu istintivo: mi fiondai letteralmente fra le sue braccia e lo abbracciai. 
<<  Ma io ti amo Harry… Simon mi ha vietato di vederti e ha detto che non dovevo parlartene  >> mormorai al suo orecchio stringendolo di più.
<< Non sono innamorata di Louis, io voglio te…però il management non vuole e non c’è bisogno che io ti spieghi il motivo….  >> aggiunsi guardandolo in faccia.
La sua espressione stupita e scioccata ma allo stesso tempo sollevata mi diede il coraggio di proseguire il mio discorso. <<  E sei stato uno stupido, perché non capisco proprio come sei riuscito a pensare che non provassi nulla per te !  >>Feci una pausa e lo guardai un attimo per notare la sua reazione.
Lui era in una specie di trance dopo la mia confessione, certo ero stata abbastanza diretta ma quello era l’unico modo per fargli capire cos’era successo e farlo smettere di frignare.
<<  Dopo essere tornato a Londra, Simon è passato a vedere come procedeva il montaggio del film ed ha visto il video del bacio… - iniziai a spiegare facendogli dei cerchi sul dorso della mano mentre lui imbarazzato guardava altrove - Chris senza malizia gli ha detto … che c’era del tenero fra di noi e questo l’ha mandato su tutte le furie  >>
Feci una pausa e mi girai verso di lui per guardarlo negli occhi <<  E’ venuto a casa mia e mi ha vietato di vederti e parlarti dell’accaduto. Ha urlato…e mi ha minacciato di rispedirmi a Dover se avessi trasgredito i suoi ordini >>
Lui schiuse le labbra come per replicare, per aggiungere qualcosa che non ebbe il tempo di uscire dalla sua bocca perché lo interruppi.
<<  Harry, non sapevo che fare… Quando mi hai chiamato non avevo preparato nessuna scusa.. perché non voglio rovinarti la carriera ... – mormorai con un tono di voce isterico – e non potevo dirti nulla perché avresti sicuramente fatto qualche cavolata  >>
Gli strinsi la mano fra le mie e l’avvicinai alle mie labbra per baciare il dorso <<  Mi dispiace se ti ho causato dolore… ma non credere che per me sia stato facile…- dissi con la voce rotta - Alla fine Louis è venuto a casa mia e mi ha fatto capire che non dovevo restare con le mani in mano, perché se davvero ci tengo a te devo fare il possibile per rimanere insieme  >>
Ci fu un minuto di silenzio nel quale io ed Harry rimanemmo a guardarci senza aggiungere altro, conoscendolo potevo capire che dentro di se stava provando così tante emozioni da rischiare d’impazzire ed io invece, mi sentivo sollevata perché finalmente gli avevo chiarito le idee e adesso avremmo potuto trovare una soluzione.
Lo abbracciai di nuovo circondando il suo collo con le mie braccia <<  Però promettimi che non farai nulla di tua iniziativa…Louis ha già preparato un piano perciò niente stupidaggini  >> lo informai appena sentii che ricambiò l’abbraccio.
<<  Non mi importa ciò che succederà dopo, ho deciso che anche se dovessi smettere di scrivere … Tu devi sapere che mi sono innamorata di te, Harry  >>
Lo strinsi più vicino posando la mia testa sull’incavo del suo collo, <<  Non so davvero che dire  >> disse lui al mio orecchio.
<<  Non posso permetterti di fare questo  >> esclamò staccandosi dall’abbraccio.
<<  Harry… - lo ammonii guardandolo in faccia. – Non so cosa succederà dopo, se la Modest mi allontanerà da te perché non sono una celebrità… >>
 Lo presi per mano sorridendo come facevo sempre, ma stavolta incrociai le mie dita con le sue <<  voglio solamente che tu sappia cosa provo, che continui la tua carriera e che tu sia felice …  >>
<<  Io… - mormorò guardandomi intensamente – non posso essere felice senza te  >>
Improvvisamente mise le mani dietro la mia schiena avvicinandomi a se e poggiò dolcemente  le sue labbra sulle mie, muovendosi delicatamente come se fossi stata la cosa più fragile del mondo.
Il mio cervello andò automaticamente in tilt e prontamente ricambiai il bacio iniziando a giocare con i suoi ricci.
<<  ti amo, ti amo, ti amo  >>  ripetei fra un bacio e l’altro, come se dovessi ricordarglielo.
<<  Tu rimarrai con me e con tutti i soldi che ho, comprerò una casa editrice solo per te … per farti scrivere tutti i libri che vorrai  >> esordì interrompendo il bacio <<  Non m’importa cosa dirà il management  >>
Sorrisi felice, anche se una parte  di me sapeva bene che non sarebbe stato cosi facile ma almeno quella volta decisi di liberare la testa da tutti i pensieri che mi assillavano.
<<  Non parlare di questo, baciami e basta… - dissi avvicinandomi – se non mi baci tu, allora lo farò io  >>
<<  Non me lo farò ripetere due volte  >> rispose con gli occhi che gli brillavano per l’emozione.
Stavolta Harry non indugiava più e il secondo bacio che mi diede fu carico di passione e sentimento. Mi spinse dolcemente contro il muro e poggiando le mani alla parete iniziò a baciarmi il collo provocandomi brividi di piacere.
<<  Harry …- esclamai interrompendolo - vorrei tornare alla premiere senza succhiotti  >>
Lui sorrise guardandomi in faccia <<  Sono un ragazzo ed ho gli ormoni impazziti in questo momento... cerca di capirmi  >> rispose mostrandomi le fossette ai lati della bocca.
<<  Sono una ragazza e sono leggermente più responsabile di te - ribattei – dovremmo tornare dagli altri, ci daranno per dispersi ma…  >>
Lo guardai sorridendo contenta <<  Altri cinque minuti te li concedo  >>
<<  E cinque minuti siano, madame  >>Mise una mano sul mio fianco e riprese a baciarmi dolcemente.
Improvvisamente la porta del bagno si aprì ed entrò Louis: <<  Ecco dove vi eravate cacciati! Vi lascio soli due secondi e non riuscite a non mettervi le mani addosso!  >> Esclamò facendoci sobbalzare sul posto.
Scoppiò in una fragorosa risata tirando leggermente i bordi della giacca che indossava. Quel cretino si  divertiva a mettere in imbarazzo le persone e questo non fece altro che innervosire Harry.
<< Zitto Louis! Fatti gli affari tuoi! >>
<<  Sono venuto qui a ritirare il premio – rispose continuando a sorridere – a quanto pare il mio intervento è servito a qualcosa  >> commentò soffermando lo sguardo sulla mano di Harry ancora poggiata sul mio fianco.
Arrossi leggermente guardando per terra e dopo poco riprese a parlare.
<<  E comunque …  >> Alzai immediatamente la testa: Louis era tornato improvvisamente serio e ciò significava che quello che stava per dire era davvero importante.
<<  Simon vuole parlarvi  >>




#Spazio dell'autrice
Io.. Io non so davvero da dove iniziare.Però ripensandoci penso che vi devo delle scuse per l'attesa, non vi chiedo neanche di cercare di comprendermi. 
L'unica cosa che chiedo è: Se non vi piacciono le mie fanfic venitemelo a dire in faccia invece di insultarmi su Ask ok?
Comunque, per seconda cosa ringrazio le tre ragazze che mi hanno aiutato una cifra con questa storia: Aurora, Silvia e Martina, davvero senza di loro starei sotto un ponte (?)
So benissimo di avere tanta strada da fare perciò, anche se ci sono errori non mi mangiate (?) Ho cercato di ricorreggerlo al meglio ma mi sono resa conto che sono troppo distratta e a volte leggo una frase senza rendermi conto dell'intruso  (?)
No ok, seriamente, sono distratta ma cerco sempre di fare del mio meglio, e cerco sempre di mettere in pratica tutti gli utili consigli che mi date.
Ringrazio ognuno di voi,  per tutto il supporto che mi date ogni giorno, vi ringrazio per le 800 recensioni! Siete gentilissimi! So bene di non meritarmi tutto questo.Quindi scusate se non rispondo a tutte le recensioni, ma sono davvero tante. però sappiate che le leggo tutte. Da ora in poi però risponderò solo a quelle dell'ultimo capitolo postato, altrimenti rischio di impazzire C:
Bene, torniamo al capitolo: io non so voi, ma mi sentivo in ansia per la protagonista mentre era in macchina ad aspettare di arrivare sul red carpet ahha ok, sono strana.
Comunque, il mio personaggio preferito è Louis, perchè mi fa schiattare dalle risate e niente, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non sia stato troppo diabetico (?)
Ho deciso di dividerlo in due parti, perciò il prossimo sarà davvero l'ultimo. Sarà l'epilogo u.u e siccome volevo che questa storia fosse da venti capitoli allora ho preso i  due più corti e li ho uniti. So che non si fà però daje ci, io sono io (?)
Volevo informarmi che sto per andare in vacanza in croazia e tornerò in Italia verso il 14 agosto, continuerò a scrivere ma se trovo una rete wifi libera posterò ovviamente tutto quanto.


Intato vi lascio con questa domanda : Cosa succederà a Sara ed Harry? TanTantan! 

Se recensite vi lancio un biscottino fatto da me <3 



 Video su Sara & Harry (http://www.youtube.com/watch?v=_oi_oo7jZ4g

 

 

 

 

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-Sara Scrive

   
 
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