“Devo capire perché è così spento. Che cos’è che lo turba. Per me lui c’era, è sempre stato lì, pronto sostenermi anche quando tutto sembrava andare male; lui c’era. Fino ad ora non riuscivo a capire come fare, cosa dirgli, ma ora ci sono. Andrò da lui e gli parlerò. Così, senza neanche pensarci. Mi sembra il modo migliore per fargli capire che sono preoccupata. Capirà, sono sicura. Deve capire. Perché se le cose restano così come sono ora, continueremo a stare male entrambi: lui per il suo motivo oscuro che lo sta risucchiando e io perché vederlo così fa troppo male ormai. A scuola prima di entrare, nell’attesa che suoni la campanella, mi farò avanti e parleremo.” Ma ora devo sbrigarmi o farò tardi a scuola e il mio piano andrà in fumo. Devo fare presto. Arrivo a scuola e vedo quello che mai mi sarei aspettata. Ema sorride, e lo fa proprio mentre gli vado in contro. Che sia felice di vedermi? Che anche lui ha deciso di parlarmi di qualcosa che non so? Magari che anche lui ha una cotta per me… wow!! Sarebbe stupendo!!!!!! All’improvviso sento tremare le gambe, il mio stomaco rivoltarsi come un calzino e poi le farfalle dentro. Accidenti! Dopo mesi di tristezza, Ema sorride di nuovo, la ragione potrei essere io, che mi debba confessare che anche lui prova quello che provo io e il mio corpo potrebbe cedere lì, da un momento all’altro senza lasciarmi il tempo di sentire quello che aspetto da una vita. Devo riuscire a non svenire. Più si avvicina e più il mio respiro si accorcia, si affanna. Devo restare lucida. DEVO calmarmi. Continua ad avvicinarsi, sempre di più, sempre di più finché, a poco più di mezzo metro da me mi da il buongiorno con quel suo sorriso splendente come il sole che tanto mi era mancato e svolta per non venirmi addosso. Mi giro per una reazione automatica e lo vedo dare il buongiorno ad un’altra, (una ragazza nuova direi, non l’ho mai vista prima d’ora) sollevarla da terra, farla roteare su se stessa e baciarla. Non ci credo. Non posso averlo visto. “Non era lui quello. Ti sei sbagliata!!!” continuo a ripetermi. Ma non c’è parola che tenga contro quello che ho visto. Contro quello che ora, sta disintegrando il mio cuore.