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Autore: Icaria Laine    02/08/2013    1 recensioni
"E la verità è solo questa: mi manchi. Nonostante lo nasconda agli altri, a me stessa, e persino a te. Mi manchi, più di quanto possa esprimere a parole. Che ogni volta che ti penso mi vengono i tuffi al cuore. Che mi bruciano gli occhi e poi inevitabilmente qualche lacrima scende. Che ogni volta che mi viene in mente il tuo viso mi manca il respiro. Ecco come mi manchi.
Mi giro ancora un volta nel letto e qualche lacrima inizia ad uscire dai miei occhi. Li chiudo, proverò a dormire un po’.
E so che anche questa notte ti sognerò. E ci saremo io, te, e il caldo. Io te e la nostra estate. Ci sarà l’estate e basta. Perché io non conosco estate senza te e non conosco estate senza noi."
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le due della notte e ancora non sono riuscita a chiudere un solo occhio.
Continuo a rigirarmi tra le lenzuola, chiudo gli occhi per qualche secondo e li riapro subito dopo.
Così mi giro, fisso il soffitto, le mani intrecciate sulla pancia. 
Sai, non so se tu te lo ricordi, o se ci pensi ancora, o se qualche volta ti torna in mente qualcosa..
Ma tra poco sarà passato un anno.  Appena ci penso un po’ mi viene da sorridere.. Un anno.
Oh, no.. non intendo un anno di me e dite, entrambi sappiamo che sarebbe impossibile.
Intendo solo dire che non c’è mai stato giorno che non ti abbia pensato. Magari semplicemente per ridere, o per ricordare, o per piangere un po’. Magari solo per risentire il calore delle tue dita sulla mia pelle. Non c’è stato giorno in cui tu non mi sia venuto in mente, così, magari anche solo per qualche secondo, cogliendo il tuo nome di sfuggita nei discorsi distratti dei passeggeri in metropolitana, sentendo la tua voce in quella di un passante.
Sai, in questo anno non c’è stato giorno in cui non abbia cercato qualcosa di tuo negli altri. I tuoi occhi azzurri in quelli di qualche estraneo incontrato al bar, le tue mani forti e calde, le tue labbra morbide in qualcun altro.
È passato un anno è non c’è stato giorno in cui non abbia cercato il tuo profumo da bambino da qualche parte. In un parco, in un bar, in una strada affollata ed in una deserta. Che non l’abbia cercato tra le lenzuola, nella notte. Che non l’abbia cercato in ogni mio singolo gesto.
Continuo a girarmi nel letto, continuo a chiudere gli occhi.. ed ecco che riappari di nuovo tu.
Sai, non c’è stato giorno in cui non ti abbia sognato. Tu, io e il sole. Il caldo. Perché se ti penso mi viene in mente solo questo. Caldo, sole. Estate.
È passato quasi un anno, e tu rimani la mia estate. E intanto ne arriva un’altra, ed io non so che farmene. Non so che farmene del sole, del caldo, del canto degli uccelli. Del mare, della spiaggia, delle passeggiate notturne e dello star fuori fino a tardi. Dell’abbronzatura, dei gelati, delle risate.
Non so che farmene dell’estate, perché non la conosco.  Perché non conosco estate che non abbia i tuoi occhi, il tuo sapore, la tua risata, le tue mani e la tua voce. Non conosco calore se non quello che mi dai tu.
Più questi pensieri mi si accavallano nella testa, più mi vien da ridere. Eri tutto sbagliato. Tutto da rifare. Così diverso da me. Eppure guardami, guardami ora. Dopo un anno ancora ci penso.
Alle nostre mani intrecciate, le gambe incrociate, gli incontri di nascosto, gli sguardi rubati. I baci sul collo, il tuo respiro affannato, le farfalle nello stomaco.
La luce fioca delle due di notte, le falene, il profumo del gelsomino.
E la verità è solo questa: mi manchi. Nonostante lo nasconda agli altri, a me stessa, e persino a te. Mi manchi, più di quanto possa esprimere a parole. Che ogni volta che ti penso mi vengono i tuffi al cuore. Che mi bruciano gli occhi e poi inevitabilmente qualche lacrima scende. Che ogni volta che mi viene in mente il tuo viso mi manca il respiro. Ecco come mi manchi.
Mi giro ancora un volta nel letto e qualche lacrima inizia ad uscire dai miei occhi. Li chiudo, proverò a dormire un po’.
E so che anche questa notte ti sognerò. E ci saremo io, te, e il caldo. Io te e la nostra estate. Ci sarà l’estate e basta. Perché io non conosco estate senza te e non conosco estate senza noi.

  
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