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Autore: _Terens    03/08/2013    3 recensioni
Dal prologo:
Sono Elisa, ho quattordici anni e domani sarà il mio primo giorno al liceo, precisamente il Ruiz a Roma, eh si, è un linguistico.
Non ho mai avuto delle amiche, perchè a quanto pare le ragazze preferiscono quelle che come loro non fanno altro che spettegolare alle spalle dell'altra.
Non ho ancora avuto un ragazzo, il motivo?? Non voglio averlo. E poi i ragazzi preferiscono le ragazze con chili di trucco in faccia, che si comportano da svitate e gli vanno dietro. Io sono diversa.
E ora passiamo alla mia famiglia...
Mia madre è morta per un incidente in macchina causato da mio padre, Giorgio, che odio profondamente con tutta me stessa.
Vivo con mia sorella maggiore, Stella,che è una ragazza vitale e sempre allegra, al contrario di me. Ho un altro fratello, Simone che però sta in riformatorio per dei piccoli crimini commessi.
Beh, ora potete capire il motivo per il quale nessuna ragazza mi vuole essere amica e nessun ragazzo mi guarda.
Beh, ma a me non importa, se troverò mai un'amica questa mi accetterà per quel che sono.
Per quanto riguarda l'amore, l'amore è soltanto uno spreco di tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questo capitolo è per chi ha recensito lo scorso capitolo,
perchè non mi sarei mai aspettata che questa storia potesse arrivare a 100 recensioni,
invece è successo.
Questo capitolo è per voi, perchè senza le vostre recensioni a tirarmi su il morale
niente sarebbe successo.
Grazie di cuore <3
Voglia di riscatto- Veronica's Pov

Mi guardo un ultimo momento allo specchio, sapendo già che a lei non piacerà.
Ma in fondo a chi importa?
A te
Ok, se mi vede così mi ammazza, ma il danno ormai è fatto. E poi io mi piaccio così.
Mia madre mi farà fuori, questo è sicuro.
Poi guardo la figura nello specchio. Non assomiglia affatto alla vecchia me, eppure finalmente mi sento veramente io.
La figura, alta e slanciata, ha uno sguardo duro e determinato, una luce diversa negli occhi azzurri.
Sorrido determinata. Questa sono io.
Ed in fondo l'avrei voluto fare da tanto tempo. Cambiare, far vedere a tutti chi è in realtà Veronica Amati.
Non la stronza che fa di tutto per ottenere quel che vuole, anche a costo di fare male alle persone che la circondano, alle persone a cui tiene...
Neanche quella ragazza vanitosa e sicura di sè che crede di essere la migliore di tutte.
Finora nessuno ha conosciuto la vera me.
Ed ora eccomi davanti allo specchio, in giacca di pelle nera, pantaloni neri e stivaletti da motociclista. Eccomi mentre una riga spessa di eyeliner con un ombretto grigio hanno sostituito il mio solito make-up naturale.
Ecco la vera Veronica Amati.
Una ragazza ferita, che per tutta la vita è sempre stata ubbidiente alla madre.
Una ragazza che si è stancata delle sue continue pretese, una ragazza che vuole dimostrare a sua madre che non è il suo burattino, e non ha il diritto di decidere sulla sua vita e faccende personale.
Una ragazza che vuole far vedere a tutti di che pasta è fatta, che vuole dimostrare che si sono sbagliati a giudicarla così.
Una ragazza che ha voglia di riscatto.
 
*****
 
Sono da cinque minuti sotto casa di Sam, mentre la aspetto impaziente battendo un piede sul marciapiede.
Finalmente la vedo uscire, mentre si guarda intorno. Sembra non notarmi, anzi, fatica davvero a trovarmi così la chiamo -Sam! Sono qui!-
Lei si volta verso di me, e spalanca gli occhi sbalordita -O. Mio. Dio. Chi sei tu e cosa ne hai fatto della mia amica Veronica?- 
Sussulto alla parola amica ma non lo do a vedere. Le vado incontro mentre lei stenta a guardarmi -Ho capito che non ti piace il mio nuovo look, ma potresti almeno guardarmi negli occhi?- sbotto irritata.
Ovviamente nessuno se lo aspettava.
Non dalla figlia perfetta, che fa tutto quello che le dice sua madre.
Lei si affretta a rispondermi -Non fraintendermi. Mi piace il tuo nuovo look! Forse il cambiamento è davvero drastico ma mi piace.- ma non sono convinta dalle sue parole. Lei riprende fiato e mi fronteggia seria -Il fatto è che non me lo aspettavo. La Veronica che conosco io non farebbe mai una cosa del genere, non provocherebbe sua madre in un modo così diretto!- poi sospira sconsolata e mi guarda di nuovo negli occhi -Ma forse non ti ho mai conosciuto veramente, vero?-
Alzo le spalle -Forse.-
-Sai, era strano che mi volessi parlare. Dopo tutto questo tempo intendo.- mi confessa lei. So che è strano, dopo che da due mesi ci siamo allontanate e siamo diventate praticamente due estranee.
-Lo so.- confermo io. -Infatti volevo parlarti di Luca.- mi guarda confusa poi le dico -E di Elisa.-
Sembra quasi delusa dalla mia rivelazione ma recupera subito il suo controllo e le chiedo -Sul serio? Tu e Luca?-
-Che c'è di male?-
-Me ne avresti parlato!- la accuso io. Sul serio, un po' fa male... Ci conosciamo dalle elementari e mi ha sempre detto tutto, come io a lei.
Ma forse nessuna delle due conosceva davvero l'altra.
-Perchè tu me ne hai parlato? Di come ti sei innamorata di Simone, intendo.- riprende un attimo fiato -Perchè è ovvio che te ne sei innamorata! E non mi hai detto niente...-
La sua voce è ferita e solo ora capisco che ho sbagliato. Samantha nonostante tutto è sempre stata una delle costanti nella mia vita.
Sapevo di poter contare su di lei, che non mi avrebbe mai delusa. E me ne approfittavo, ho sempre approfittato della sua gentilezza e della sua disponibilità.
Ma io le volevo bene. Le voglio bene sul serio.
-Mi dispiace.- ed è vero. Non ci sono sotterfugi, nemmeno bugie. Siamo sole io e lei, e le voglio dire la verità.
Lei alza le spalle e si pulisce gli occhi lucidi, poi mostra un sorriso rassicurante. E' questo quello che ho sempre invidiato di lei. Nonostante stesse male, non lo dava a vedere, preferiva mostrare a tutti il suo sorriso più rassicurante piuttosto che far vedere alla gente che stava crollando. Ha sempre avuto questa capacità di sorridere davvero, e di farti sorridere a tua volta.
E' per questo che non la voglio perdere. 
-Mi dispiace davvero.- sussurro un'altra volta. Lei alza lo sguardo e sorride comprensiva -Adesso lo so.-
Poi si volta dandomi le spalle e mi sorride furba -Comunque non mi piace Luca. E io non piaccio a lui.-
Dire che sono confusa è dire poco.
Lei vedendo la mia faccia scoppia a ridere di gusto poi si riprende -A Luca piace Elisa.-
-Di questo ero sicura anche io. Fino a ieri.- 
-Va bene, va bene! Ti racconto tutto. Io e Luca siamo amici, niente di più. Mi ha raccontato di Elisa e io gli ho detto che a lei sarebbe servita una bella scossa per darsi una svegliata.-
-Continuo a non capire.-
Sam mi sorride paziente -Era tutta una messa in scena. Per far ingelosire Elisa, capito?- poi mi rivolge uno sguardo curioso -Allora, ha funzionato?-
-Fin troppo bene.- al suo sguardo confuso le spiego -Ha funzionato fin troppo bene che invece di avere l'effetto sperato ora Elisa sembra aver rinunciato del tutto a Luca.-
Per una volta la mora sembra agitata -Ma come? Avevamo pensato a tutto e...- 
La interrompo sorridendole -Tranquilla ci penso io. Devo andare a casa di Simone, così la avverto.-
Faccio per andarmene poi però mi volto -Sai, dovremmo farle più spesso queste chiacchierate!-
 
*****
 
Mezz'ora dopo sono davanti ad Elisa, a spiegarle bene come è andata.
-Quindi non stanno insieme?- tira un sospiro di sollievo e mi viene da sorridere. Voglio bene anche a lei e mi dispiace averla trattata così male all'inizio dell'anno.
Annuisco, mentre lei mi guarda risoluta -Comunque non ho intenzione di parlarci!-
Alzo gli occhi al cielo. Quando prenderà una decisione questa ragazza? -Sei proprio testarda Eli!- la rimprovero io.
-Ne riparliamo più tardi, ok? Non voglio stare qui a parlare tutto il tempo di me! Poi mio fratello ti deve ancora vedere!-
Fisso il marciapiede imbarazzata, mentre Elisa mi sorride amichevole e mi fa l'occhiolino -Stai davvero bene, e cerca di non fare impazzire troppo Simone!-
Scoppiamo a ridere insieme, quasi non la smettiamo più, finchè qualcuno non ci interrompe.
-Posso sapere il motivo per cui ridete? Così magari rido anche io!-
Ci voltiamo tutte e due, poi Simone mi guarda scioccato -Sei.. sei..-
Elisa lo interrompe -Io vado!- mi saluta mentre avverte suo fratello che esce con Martina.
-Non dici niente?- chiedo speranzosa.
Ti piaccio? O magari dopo questo cambiamento mi lascerai?
-Stai davvero bene.- non sembra sicuro però. -Lo pensi davvero?-
Lui finalmente mi sorride, quel sorrido che conosco io e mi sussurra all'orecchio -Sei bellissima.-
Gli lascio un leggero bacio a fior di labbra, poi lo guardo seria -Andiamo a casa mia?-
Da sola non ce la farei ad affrontare mia madre, con lui mi sento più sicura. Simone annuisce, poi mi lascia un leggero bacio sulla fronte
-Andiamo.-
Ci mettiamo ad aspettare l'autobus. Poi lui rompe il silenzio -Ha a che fare con tua madre questo cambiamento?-
Distolgo subito lo sguardo mentre mi ritrovo a balbettare -No, certo che no!- poi ammetto -Ok, forse un po'-
Lui mi lancia un'occhiata rassegnata così mi giustifico -Però mi è sempre piaciuto questo look!-
-Be', se piace a te è un'altra cosa.-
Arriva l'autobus e noi prendiamo posto. Non torniamo più sull'argomento, anzi, non parliamo proprio più.
Simone si limita a fissare fuori il paesaggio, mentre io gli lancio delle occhiate furtive.
Lui se ne accorge e mi sorride. Dio, che sorriso.
Poi gli chiedo -Sei arrabbiato?-
-Come?-
-Sei arrabbiato. Non mi guardi negli occhi e se non te lo avessi chiesto avremmo passato tutto il viaggio senza dire una parola!- lo accuso io.
-Non sono arrabbiato.- il suo tono di voce è stanco.
-E allora che hai fatto?- lo incito io.
-Niente.- afferma lui.
Io lascio perdere e prendo il cellulare giusto per fare qualcosa. -Veronica...-
Non lo guardo e non gli rispondo, nonostante i suoi continui richiami. So che dovrei essere più matura, ma in fondo perchè?
Ho solo quattordici anni, c'è tempo per crescere!
-Veronica.- mi richiama per l'ennesima volta. Lo guardo seria mentre lui distoglie subito lo sguardo -Dobbiamo scendere alla prossima fermata.-
Annuisco mentre ci alziamo in piedi e prenotiamo la fermata.
Scesi dall'autobus facciamo un pezzo a piedi, sempre in silenzio. Arrivati al mio palazzo apro il portone, e finalmente Simone si degna di dire una parola -Forse è meglio che vada.-
-No resta.- gli rispondo d'impulso, poi mi schiarisco la gola -Ormai sei venuto.-
Lui annuisce e mi segue. Poso le chiavi sul comodino di camera mia, poi vado in salone dove trovo un bigliettino: Oggi mi devo trattenere al lavoro per più tempo. Quindi arrivo più tardi a casa.
Straccio il bigliettino e lo butto a terra, poi trovo il suo cellulare. L'ha dimenticato qui.
So che non dovrei prenderlo, o addirittura sbirciare i messaggi, ma è più forte di me. Mi mordo un labbro mentre leggo disgustata. Poi scaravento il cellulare a terra.
Sento gli occhi pizzicare e le lacrime cominciano a scendere. In fondo cosa mi aspettavo da lei?
Sento delle braccia calde che mi circondano. Sospiro mentre mi volto verso Simone.
Lui mi asciuga le lacrime -Perchè piangi?-
Mi stringo forte al suo petto, consapevole che gli sto bagnando la maglietta con le mie lacrime -La odio. La odio!-
Lui mi stringe più forte, e io mi sento un po' meglio. -Scusa per prima.-
-Scusa tu.-
-No, sono io che devo chiederti scusa perchè...- lui mi interrompe e ci stacchiamo dall'abbraccio. Mi fissa divertito -Ora dobbiamo metterci a litigare per chi deve chiedere scusa? Sul serio?-
Scoppio a ridere e poco dopo anche Simone si unisce alla mia risata.
-Eccolo il sorriso che voglio vedere!- mi ritrovo a sorridere ancora di più.
La porta si apre di scatto e una voce fredda risuona in tutta la stanza -Interrompo qualcosa?-
Ci giriamo tutti e due, mentre mia madre fa la sua entrata. Mi squadra dall'alto in basso, guardandomi inorridita -Allora?-
Prendo coraggio e le rispondo impertinente -In realtà si.-
Lei rimane un attimo interdetta alla mia risposta, poi però fa come se non avessi detto niente -Ho dimenticato il cellulare qui.-
-Lo so.- poi le indico un punto sul pavimento -Eccolo lì.-
Lei lo raccoglie da terra poi mi chiede -Come ci è finito lì?-
-L'ho buttato io a terra.- lei mi guarda sconvolta, ma io non ci faccio caso -Dopo aver letto alcuni tuoi messaggi.-
Mia madre continua a fissarmi stupita, mentre si sposta una ciocca bionda che le è ricaduta davanti gli occhi.
Poi passa lo sguardo accanto a me, e finalmente nota Simone. -Lui chi è?-
Gli prendo la mano mentre continuo a guardare lei -E' il mio ragazzo.-
-Fantastico.- ribatte per niente entusiasta. Simone mi stringe più forte la mano, è nervoso e mi fa tenerezza.
Poi prima che mia madre esca la fermo -Non pensi di dovermi dire qualcosa?-
Lei mi risponde ingenuamente -Non penso. Cosa ti dovrei dire?-
-Non lo so, potresti parlarmi del fatto che ti sei rimessa con Alberto!- alzo le spalle, poi continuo velenosa -O magari del fatto che lui verrà a vivere qui!-
-Non dovevi leggere i miei messaggi.-
-Hai ragione, non dovevo.- riprendo un attimo fiato poi rispondo arrogante -Ma l'ho fatto comunque!-
Pazza.
Si, devo essere davvero pazza per affrontarla in questo modo. Non c'è altra spiegazione plausibile.
-Ne riparliamo più tardi.- fa per andarsene ma io la fermo un'altra volta.
-No, ne parliamo adesso.- 
-Che cos'ha lui? Che ha lui che papà non ha?- la mia voce non è più sicura, come poco prima.
-E' tuo padre il problema?- mi chiede fredda lei.
-Problema?-
-Si, è per lui che ti comporti così ultimamente? E' per lui che ti sei conciata in questo modo assurdo? Perchè hai letto i miei messaggi?- 
-Continui a non capire.- l'accuso io. -Papà non c'entra in questa storia. Sei tu! Sei sempre stata tu! Come fai a non capire?-
Sento le lacrime scendere sul mio viso, mentre io non faccio niente per fermarle -Tu non fai che dirmi cosa devo fare! Io sono stanca delle tue continue pretese. Dei tuoi divieti. Come pensi che mi senta eh? Non posso vedere mio padre, e mia madre preferisce la compagnia di un qualsiasi uomo piuttosto di quella di sua figlia!-
Non mi sono resa conto che si è avvicinata, non finchè sento la sua mano sulla mia guancia. 
Mi porto la mano sul punto dove mi ha dato uno schiaffo e mi ritrovo a fissarla scioccata. 
-Sei soltanto una ragazzina! Ma guardati... vuoi fare la grande e poi piangi per niente.-
-Signora, con il dovuto rispetto ma mi sembra che lei stia esagerando.- alzo lo sguardo verso Simone, che prende le mie difese. Lui mi sorride debolmente.
-E tu chi saresti per dirmi questo?-
-Glielo ha già detto sua figlia. Sono Simone, il suo ragazzo.-
Mia madre scoppia in una risata sprezzante, da cattiva delle favole -Il suo ragazzo?-
-Si, esatto. Tengo molto a sua figlia e secondo me dovrebbe ascoltare più spesso quello che ha da dirle.-
Prima che mia madre possa ribattere trascino Simone -Andiamo via.-
Superiamo mia madre, mentre lei ci fissa in un misto di rabbia e stupore.
Fuori casa Simone mi chiede premuroso -Come ti senti?-
Io scoppio a ridere -Alla grande!-
Pazza.
No, felice.
Il mio ragazzo mi fissa non del tutto convinto, poi mi accarezza la guancia -Ti ha fatto male?-
Scuoto la testa, poi lo abbraccio. Lui mi stringe immediatamente a sè mentre io gli sussurro -Grazie.-
-Per cosa?-
-Senza di te non ce l'avrei mai fatta.-
Lui mi allontana, solo per guardarmi negli occhi -Hai fatto tutto da sola.-
-Sapevo che c'eri tu.- gli stringo la mano. -Grazie anche per aver preso le mie difese.- 
Simone alza le spalle mentre fissa da un'altra parte -Be', sei la mia ragazza.-
Mi spunta un sorriso sulle labbra -Sai, prima di oggi non me lo avevi mai detto. E questa è già la seconda volta che lo dici. Eppure penso che non mi ci abituerò mai!-
-Neanche se te lo ripeto all'infinito?- mi sussurra dolce.
-Forse, ma devi cominciare da subito.- lui ride e io con lui. 
Mi sento libera con lui. Forte. Sento che potrei sollevare il mondo con un dito, solo avendo lui al mio fianco.
-Secondo te avrà capito?- 
Simone mi sorride rassicurante -Fidati, con quello che le hai detto è rimasta senza parole.-
Annuisco, ma non ne sono così sicura. Poi guardo il mio ragazzo e sorrido. Per adesso va bene così.
Lui se ne accorge e mi guarda divertito -Allora... la smetti di fissarmi ogni volta che mi giro?- mi punzecchia lui.
Io distolgo subito lo sguardo poi gli do una leggera spinta -Ti odio.-
Simone mi si para davanti, i nostri corpi che si sfiorano. E' così vicino che posso sentirgli il battito del cuore -Non è vero.- continua a sorridermi divertito -Tu mi ami.-
Lo amo? Forse si, ma aspetto di essere davvero sicura per dirglielo.
O magari aspetti che lui te lo dica per primo.
Poi prendo coraggio e gli chiedo -E tu? Mi ami?-
Di tutta risposta mi ritrovo le sue labbra premute contro le mia. Gli circondo il collo con le braccia mentre lui mi tiene per i fianchi.
Dopo un po' ci stacchiamo mentre continuiamo a guardarci negli occhi. Mi mordo il labbro inferiore, mentre lui mi bacia la fronte.
Poi torna sulle mia labbra in un leggero contatto e mi sussurra -Si. Ti amo.-
Chiudo gli occhi, mentre sono consapevole che sto sorridendo come un'ebete. Ma ha importanza?
Simone mi ama. Ed io amo lui, ora ne sono davvero sicura. Così poggio delicatamente le mie labbra sulle sua e gli dico
-Ti amo anche io.-



Angolo dell'autrice:
Eccomi! Come promesso sono stata veloce ed ecco il Pov di Veronica.
Partiamo dall'inizio. Vi ho già ringraziato sopra ma non importa, lo faccio anche qui :3
Grazie di tutto, per le recensioni, per le vostre bellissime parole che riescono sempre a farmi uscire il sorriso. Grazie di cuore <3
Volevo dirvi che gran parte della storia è dovuto a voi, che con le vostre recensioni mi spingete a dare il massimo e a mandare avanti la storia. Quindi ancora grazie.
Passando al capitolo... odiate ancora Sam? Ve lo aspettavate che era tutto una messa in scena per far ingelosire Elisa?
E adesso lei cosa farà?
Ok, basta parlare di Elisa visto che questo capitolo è dedicato a Veronica. Ho voluto fare un capitolo dal suo punto di vista, perchè è un personaggio che adoro, e adoro la coppia che forma con Simone.
Allora... in questo capitolo finalmente Veronica ha avuto il coraggio di affrontare sua madre. La sua reazione non è stata delle migliori, anzi, è stata davvero pessima, ma a Veronica questo non importa perchè finalmente si è fatta valere e le ha detto quello che pensa.
Poi i due piccioncini si sono detti ti amo! Io li adoro, non smetterò mai di ripeterlo :3
Be', a questo punto cosa vi aspettate? Manca solo un capitolo e l'epilogo. Ci sarà un lieto fine oppure un finale dove si piange a dirotto?
Fatemi sapere cosa ne pensate e recensite mi raccomando ;)
Un bacione <3
  
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