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Autore: Princess_Ginevra    03/08/2013    6 recensioni
Una ragazza che sta crescendo e cominciando a capire cosa davvero vuole.
Un ragazzo arrogante, calcolatore e sicuro di sè.
Entrambi accomunati dalla loro più grande passione: la musica.
Violetta e Diego.
Erroneamente trascorreranno insieme un'avventura estiva in una sorta di odio-amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Diego, German, Un po' tutti, Violetta
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3 (scusate la schifezza T-T)

n.b.
pensieri scritti in corsivo :3



POV VIOLETTA

Mi staccai da lui solo per riprendere fiato, per poi nuovamente gettarmi nelle sue labbra. Avevano un buon sapore. Il sapore migliore di tutti.
Continuammo così per qualche minuto intero, continuando ad assaporarci a vicenda senza mai stancarci. Poi però un pensiero che non riguardava Diego affiorò in un istante nella mia mente, costringendomi a separarmi da lui.
Oh MERDAMERDAMERDAMERDA che cazzo ho fatto!
"D-devo andare i-in bagno" balbettai abbassando lo sguardo. Le guance si imporporarono diventando scottanti.
Scavalcai Diego con un balzo atletico ma inciampai in un uomo mezzo pelato con l'aria da intellettuale che, molto probabilmente aveva assistito a tutta la scena attentamente, capitandogli in braccio
"Mi scusi, signore, sono desolata!"
"Ohohoh non scusarti signorina, vai pure..." poi ridacchiò facendomi l'occhiolino "...Siete una bella coppietta".
Battei un palmo in fronte e barcollando giunsi in bagno.
Il mio riflesso allo specchio era a dir poco sconvolto, quindi mi accucciai in terra bloccando la porta con la schiena, con le lacrime che iniziavano a sgorgare piano, rigandomi il viso.

Sono una deficiente. Ho tradito Leon in nemmeno un giorno. Come glielo dico?"
...Ah, ciao tesoro oggi in aereo mi sono fatta Diego, tu che mi dici? ... Preferisco ammazzarmi.


"Come lo dico a Leon?" continuai a ripetermi tra me con la voce rotta dal pianto.
Una bussata insistente mi riportò alla realta: ero nel bagno di un aereo.
"Ehi principessa! Sono Diego!"
disse lui con una vocetta incredibilmente entusiasta.
Aprii la porta della toilette con tutta la forza che avevo nelle mani sbattendogliela dritta dritta sul suo naso che prese a sanguinare abbondantemente
"Porca..." disse lui stringendosi le narici con entrambe le mani.
Possibile che non ne faccia una di giusta oggi?? Pur essendo l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento lo feci entrare e cercai di soccorrerlo. Non volevo che morisse dissanguato davanti ai miei occhi
"Ahio dolcezza, fai più piano"
"Più piano un corno! Te lo meriti"
"Oh no ancora con questa storia."
"Ma santa merda! Capisci che ti ho baciato anche se amo Leon?"
"Forse non lo ami" disse appoggiando una mano sulle mie natiche.
"Falla finita, maiale! È stato un errore!"
"Un errore che si ripeterà molto presto..."
"Sì, nella tua mente pervertita!"
"Si dice perversa."
"È uguale."
"No."
"Sì."
"Vedi che litighiamo come due sposini?"
Gli diedi un colpo al naso che lo fece gemere di dolore.
"Va bene, piccola, AHIO, hai vinto tu."
"Ecco fatto. Ho finito." annunciai con le mani insanguinate mettendogli due pezzetti di ovatta (trovata nel kit di pronto soccorso) nelle narici.
"E come respiro ora?" disse con un tono nasale molto buffo.
"Con la bocca, intelligence"
"Grazie mia infermierina!"
"Ma prego! Aspetta... io sono ancora arrabbiata."
"Dai, perdonami, eri talmente bella che non sono riuscito a controllarmi."
"Certo, dicono tutti così."
"Dai, non possiamo continuare ad odiarci."
"Promettimi che non proverai più a baciarmi."
"Allora aspetterò che sia tu a farlo."
"Beh, l'importante è crederci, ti perdono."
Uscimmo dalla toilette sotto le occhiate interrogative e forse un po'infastidite delle persone che dovevano usufruire del bagno.
"Dici che papà ci ha visti?
"No era impegnato con la sua fidanzata."
"E Angie?"
"Vomitava."
"Ahahahaha per la scena orrida?"
"O per il mal d'aria, ma credo la prima."
Continuammo a prenderci in giro e a scherzare per qualche bell'ora.

Sembra proprio che Diego abbia capito. 
Quindi ciò che è successo può venire archiviato, ma nonostante tutto, non negherò mai che il suo sorriso è magnifico.


POV DIEGO

Beh, infondo speravo andasse diversamente ma lei è talmente innamorata di me che non riesce a non perdonarmi. Aspetterò il suo bacio, Diego mantiene sempre le sue promesse, ma non so quanto riuscirò a sopportare di averla così vicina ma contemporaneamente così lontana.

L'aereo atterrò solo quando il cielo stava cominciando ad assumere sfumature rosate.
I nonni di Vilu ci aspettavano in auto.
Erano entrambi molto in forma e decisamente meno anziani di quello che mi sarei aspettato.
'Nonno, Nonna, che gioia rivedervi" urlò allegramente Violetta correndo loro incntro. .
"Piccola mia! Che grande che sei diventata! Sei diventata una giovane donna!" disse la nonna in uno spagnolo notevole.
"E questo giovanotto? A chi devo il piacere?"
"Sono Diego, signora, un amico di Violetta."
"Eheheh le scegli bene le signorine!"
disse la donna dandomi una lieve gomitata. "Sei fortunato."
"Lo so, signora." sorrisi.
La nonna di Violetta alzando la voce starnazzò: "Quando sarà il matrimonio???"
Vilu e German la guardarono truce rispondendole all'unisono "SOLO-AMICI"
"Oh bè in questo caso siete una bella coppia.... d-i-a-m-i-c-i..." concluse scandendo le ultime due parole.
Poi salimmo in auto.
"Dove andiamo? domandai.
"Oh bè posso solo dirti che dobbiamo fare ancora due ore di strada..."
"E gli altri?"
"Gli altri ci raggiungeranno in taxi...comunque devi sapere che i miei nonni abiano in una villetta sul mare."
"Non che sia molto più chiaro, dolcezza."
"In questa automobile potete fare tutto quello che volete, non ci sarà quel burbero di mio figlio a interrompervi!" Disse la nonna-sprint facendoci l'occhiolino.
"Capito Vilu? Se vuoi baciarmi fallo ora!" ghingnai
"Nonna Sofia non guarda... e nemmeno tu Carlo caro" continuò la nonna mettendo un palmo davanti agli occhi del povero marito.
"Togli quella mano, mia cara!! Non vedo dove sto guidando!!"
"Nonna, non ho intenzione di baciarlo."
"Uhuhuh peccato!!!"
Violetta sbuffò piano.

Troppo simpatici, quei nonni!

POV VIOLETTA

Mi sa che la nonna non ha capito bene come stanno le cose...
Diego mi infilò una cuffietta nell'orecchio sinistro
"È Yo Soi Asi, quella volta che cantammo insieme"
Duettammo per tutta la durata della canzone ma senza bacio finale, per grande delusione di nonna Sofia, che (purtroppo) aveva visto lo show in diretta.
Il nonno sbandò per applaudire
mentre la nonna ebbe un lampo di genio
"Allora sei tu il ragazzo che cantava Yo Soi Asi!"
Ad un certo punto le colline scomparvero per lasciare posto ad un vastissima distesa blu che brillava al sole calante.
Diego si affacciò al finestrino per ammirare meglio il mare.

È superbo. Il paesaggio, sia chiaro.

POV DIEGO

Wow. Solo una parola.

Con la testa fuori dal finestrino annusai il profumo misto di salsedine e smog, chiudendo gli occhi lasciandomi trasportare dalla brezza tiepida estiva.
Giungemmo finalmente a destinazione. Una lussuosissima villetta sul lungomare in centro di una città "per i giovanotti come voi" secondo Sofia
A Violetta si illuminarono gli occhi di una luce furbetta: probabilmente era già venuta qui da piccola. Dopodichè entrammo scorgendo ogni vetrata e ogni pezzo dell'arredamento moderno.
Porco cane, questi sì che sono ricchi!
Ovviamente la veranda, la piscina e la terrazza che dava romanticamente sul mare non potevano mancare.
Probabilmente stavo cominciando a sbavare perchè nonna Sofia intervenne:
"Ehm ehm! Non vorrei interrompere qualcosa...ma i bagagli sono qui!" Insieme ovviamente a German e al resto della compagnia bella.
Nonno Carlo con gli occhialetti a mezzaluna sul nasone lesse:
"Ehm...."

CAMERE DA LETTO:
1. Olga e Roberto nella prima camera a sinistra
2. Diego nella stanza in parte
3. Violetta e Esmeralda nella prima a destra
4. German e Angie in quella accanto.


"CHE??" Ci fu un coretto di lamentele da parte diEsmeralda, German e Angie
"Niente ma!" tuonò Carlo "Ho scelto accuratamente le coppie. Beh, continuiamo:

ORARI COLAZIONE'
8.00-9.00
ORARIO PRANZO
12.45
ORARIO CENA
20.00
N.B. Avvisare se si mangia fuori
COPRIFUOCO
23.30


"Ma Papà! Che noiaaa!" frignò German che evidentemente voleva darsi da fare con la sua fidanzatina.
Dopo la cena, i nonni Castillo, essendo stanchi, ci fecero coricare. Diedi un bacetto tra le labbra e la guancia di Violetta per augurarle una buon notte.
Ma non avevo sonno. Per niente. Quindi andai in giardino, a vedere le stelle.

POV VIOLETTA

Con questa strega che ronfa beatamente non dormirò mai. Dovrebbe usare il colluttorio.

Rassegnata, a passo felpato raggiunsi il giardino scorgendo una figura scura voltata di spalle.
In un primo momento mi spaventai ma riuscii a riconoscerne il profilo scolpito perfettamente: Diego.
Mi sedetti accanto a lui incrociando le gambe.
"Anche tu sveglia?
"No, sono sonnambula."
"Ah, scusa."
"Ma no scemo! Ahahahaha, Esmeralda ha l'alito che puzza"
"Povera, devi essere sconvolta!"
"Si, e col tuo compagno di stanza come va invece?" gli chiesi accucciandomi sul bordo della piscina illuminata per toccarne l'acqua
"Diciamo che non è di molte... PAROLE!" esclamò spingendomi. Così caddi come un salame nella piscina, con il pigiama per di più

Questa me la paga, il simpaticone!

"Aiuto! Aiuto! Annego...ANNEGO!! Dammi una mano ti prego" recitai simulando un perfetto annegamento.
"Oddio, afferra le mie mani!"

Muahaha è caduto dritto dritto nel mio tranello.

Lo trascinai in acqua vicino a me.
"Ahahaha" rise lui "Reciti proprio bene, splendore!"
"E tu sei un tonto di primo ordine!" lo presi in giro cingendogli le spalle.

POV DIEGO

Accidenti, questa è la mia maglietta preferita!

Mi sfilai la t-shirt sotto lo sguardo allibito (e forse un po' meravigliato) di Violetta.
"Che c'è? Non hai mai visto degli addominali così, principessa?"
"Beh, sì... cioè, volevo dire no..."
"Dai, adesso però usciamo"
"Non prima di avere fatto questo" e prese a schizzarmi con l'acqua della piscina, ridendo di gusto.
Rientrando in casa lasciammo una scia di goccioline sul pavimento.
"Io dormo qui, sul divano se no sveglio tutti." mi sussurrò in un orecchio
"Sei troppo premurosa..." le risposi scoccandole un bacetto sul naso che la fece starnutire "...ti faccio compagnia" conclusi stendendomi sul parquet.
"Buona notte Diego"
"Buona notte."


  
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