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Autore: A f u r o    03/08/2013    3 recensioni
Lui amava Hiroto, amava ogni singolo dettaglio che componeva la figura di Hiroto Kiyama.
Amava la sua pelle color della Luna, i suoi occhi pieni d’oceano e quel suo modo strano di comportarsi, gentile fuori e spietato dentro. Era come una droga per il giovane Ryuuji, una droga che l’avrebbe condannato a dipendere da lui, a vivere per e in funzione di lui e lui solo.
Lui era come eroina.
Non gli serviva nient’altro per vivere, se non il suo amato Hiroto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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»he's like heroine


«Hai degli occhi stupendi.»

Il perpetuo silenzio che aleggiava nella stanza d’hotel si ruppe improvvisamente al riecheggiare di quelle parole, dando alle due figure distese sul letto la sensazione che la pensante aria imbevuta del buio della notte fosse stata tagliata di netto.
Una risata forzata seguì poco dopo la frase.

«Da che pulpito.»

Una figura dai tratti femminili si eresse tra le tenebre, tenendosi in equilibrio sulle esili braccia. Un tripudio di boccoli verdi pistacchio contornava il suo corpo sinuoso fino alle anche, cadendo morbidi sulla nuda pelle dorata. Una candida coperta di cotone leggero copriva le sue gambe, celando con pudore l’unico elemento che delineava la sua appartenenza al sesso maschile.

«Ti ho fatto un complimento. Potresti anche accettarlo senza ribadire.»

Un giovane ragazzo, che inizialmente dava le spalle al compagno dal corpo androgino, si voltò scostando le coperte. Allungò una mano nell’oscurità, cercando il viso dell’altro, e assottigliò gli occhi per incontrare il suo sguardo. La poca luce che filtrava tra le tende gli permise di scorgere due iridi nere come l’abisso, vuote e inespressive.
Il ragazzo dai lunghi capelli verdi si lasciò toccare la guancia, adagiandosi a quel contatto e chiudendo gli occhi sotto alle folte ciglia che li incorniciavano.

«Non chiuderli. Fatti ammirare ancora un attimo – Ordinò  il ragazzo dalla chioma cremisi, le cui ciocche si spargevano scompostamente sulla stoffa del cuscino. La sua pelle alabastrina brillava alla debole luce dei lampioni, rendendo la sua sagoma quasi surreale – sei la cosa più bella che la natura potesse creare, Ryuuji.»

«Grazie, ma se posso contraddirti, non credo che il tuo pensiero corrisponda a verità – abbassò lo sguardo sul corpo del rosso, ammirando estasiato la sua carnagione chiara e i dolci contrasti che le ombre creavano sui suoi addominali – io non sono nessuno.
»

A quelle parole, il più grande si mise a ridere compostamente.

«Davvero lo pensi, Ryu-chan? Cosa farei ogni notte senza di te? Tu sei importante.»
Sorrise ambiguamente.

Importante quanto una mera sgualdrina d’alto borgo, non è vero, Hiroto?

Ryuuji sospirò.
«Ho quello che molti altri uomini e donne potrebbero avere. La bellezza non è tutto.»

«Infatti è importante anche quello che si ha dentro, Ryu-chan.»

Si mise velocemente a sedere sulle coperte per poi iniziare a giocare con una lunga ciocca del verde, mentre quest’ultimo reprimeva l’astio che gli stava improvvisamente annebbiando la mente.

Cos’ho dentro, eh?
Non prendermi in giro. Non te ne è mai fregato un cazzo di cosa ho dentro. Altrimenti non sarei qua a farmi prendere per il culo da te.


«Sei bellissimo, Ryu-chan.»

Stronzo.

«I tuoi capelli profumano di lavanda.»

Ti odio.

«Sei la persona più dolce che abbia mai incontrato.»

Muori.

«Non riuscirei a vivere senza di te.»

…Io ti amo.

«Ryuuji, dammi un bacio.»

A che cosa pensava.
Lui amava Hiroto, amava ogni singolo dettaglio che componeva la figura di Hiroto Kiyama.
Amava la sua pelle color della Luna, i suoi occhi pieni d’oceano e quel suo modo strano di comportarsi, gentile fuori e spietato dentro. Era come una droga per il giovane Ryuuji, una droga che  l’avrebbe condannato a dipendere da lui, a vivere per e in funzione di lui e lui solo.
Lui era come eroina.
Non gli serviva nient’altro per vivere, se non il suo amato Hiroto.

«S-subito…» Obbedì all’ordine che gli era stato richiesto unendo le sue labbra scure e carnose a quelle rosee e candide del compagno, il quale non aspettò molto ad intensificare il bacio.

Stupido, idiota, pervertito, maniaco, stronzo, bastardo, approfittatore…

«Non riesco a fare a meno di te. Sei come una droga.»

Crepa, spira, muori, decedi….

«Ma senti il mio piccolo Ryu-chan. Creo così tanta dipendenza?» disse, con tono mellifluo.
«Ho bisogno delle tue attenzioni più di quanto credi. Lasciami stare per sempre al tuo fianco, ti chiedo solo questo. Non voglio nient’altro.»
«Oh, il mio cucciolo. Convincimi.»
«Hiroto, ti prego.»
«Di più.»
«Ti imploro di tenermi per sempre al tuo fianco.»
«Non mi basta.»
«Ti chiedo in, ah—»
Hiroto gli posò una mano sul collo, che iniziò a mordere avidamente, e una sulla schiena, per avvicinarlo verso di sé e cogliere ogni gemito emesso dalla sue labbra.
«Dicevi?»
«Potrei dare la vita per te.»
«Ohh, ma davvero? Che carino.»
Gli morse il labbro inferiore.
«T-te lo giuro…»
«Allora lo prenderò in considerazione.»

Sorrise, avvolto dalla fioca luce che filtrava dalla finestra. Sovrastava con il suo corpo giovane e scolpito di un ventenne quello esile e sinuoso del verde, per di più simile a quello di una donna che a quello di un ragazzo della sua età. Le lunghe ciocche si spargevano disordinatamente sul letto, un po’ cadendo dal materasso, un po’ si intrecciandosi tra le dita dell’amante.

«Me lo prometti?»
«Lo giuro sul mio onore, Ryuuji.»

Ma quale onore, è già tanto se ad uno come te è rimasta una dignità.

Era il suo unico, ultimo desiderio: dedicarsi a lui completamente, con anima e corpo, rimanere nella sua ombra per tutta la sua esistenza, essere usato in qualunque frangente in cui potesse tornare utile.  Schiavo di un’amore malato, un amore a senso unico, un amore follemente devoto, Ryuuji si lasciò nuovamente andare al piacere, offuscando la sua mente con una perversa nenia, mentre l’aria pesante della stanza di riempiva di gemiti.

«H-hiroto, io… Io ti amo. »
«Anche io, Ryu-chan…»

Una lacrima si impigliò tra le folte ciglia di Ryuuji.

Lui è come eroina.




~~~~~ Note dell' autrice ~~~~~

Allora, parliamo di questa fic.
Iniziamo dal titolo: se conoscete i System of
a Down, saprete che hanno scritto una canzone
chiamata "she's like heroine", il bello è che ci ho
fatto caso dopo aver messo il titolo x°° non
sembrandomi di aver plagiato un'intera casa
discografica l'ho lasciato così com'è.
Passiamo alla storia: io non sono solita a
scrivere cose così "forti", ma volevo provare
a cimentarmi in qualcosa di nuovo dato che
scrivo prevalentemente fluff et simila.
Non saprei davvero definire il risultato, aspetterò
le vostre recensioni per dirmi se il lavoro è buono
o se ho buttato via due ore della mia vita c:
Per finire, io amo la HiroMido, mi si è spezzato il
cuoricino a dipingere Hiroto come un bastardo senza
cuore, così ho aggiunto il "anche io ti amo" finale
per addolcirlo e farlo sembrare meno stronzo di
come l'ho tipinto in questa fic ;_;
In ogni caso, ringrazio

H a r m o n i c s e Shindou_Takuto per
avermi convinto del tutto a finirla x°°

Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto e quelli che recensiranno la storia! Baci,

~Salem


 

  
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