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Autore: Eleo_Schrei94    03/08/2013    1 recensioni
Michelle Muller è una giovane ragazza che abita in Germania durante il periodo della seconda guerra mondiale. In un periodo di difficoltà economiche e la possibilità di essere uccisa da un momento all'altro, Michelle incontra un ragazzo con il quale condivide delle esperienze che li faranno avvicinare sempre di più, fino a quando...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dalla parte di tom...
Sono venuti a prenderci alla stazione con un furgone verde militare siamo saliti e stiamo percorrendo un tragitto pieno di buche. Siamo arrivati in montagna è tutta innevata e tira aria ghiaccia sarà dura lavorarci ma devo farcela l'ha promesso a Michelle. Andai verso il soldato che dava gli attrezzi, ci diede una corda, un martello e 3 travi. Le travi erano pesantissime tutto sulle spalle e su per la montagna era difficile camminare c'era la neve e si scivolava, vedevo bill non farcela era più magro di me non era mai stato grasso però era sempre stato sottopeso e adesso stava dimagrendo ancora di più. Presi una sua trave me la caricai sopra e a malincuore avanzai, bill era distrutto ma arrivo prima di me, io avanzavo a fatica, arrivai in cima, da li vidi tutto il paesaggio, una distesa di neve copriva le colline vedevo gli altri prigionieri lavorare sembravano formiche da quassù. Cercavo Michelle ma era come cercare un ago in un pagliaio, mentre ero distrutto un soldato mi buttò a terra come per svegliarmi mi rialzai e mi disse di andare dall'altro soldato, andai da lui e mi diede una chiave inglese e dei chiodi e insieme al martello che ci avevano dato cominciai ad aggiustare l'universo ma almeno non era faticoso solo che le mani dopo un po' mi facevano male. Bill mentre batteva i chiodi si sbatteva ogni secondo il martello sulle dita così cambiò e passò a sistemare il motore del treno cosa che gli riuscì egregiamente bene devo dire. Finito il lavoro ci caricarono su un furgone e ci portarono giù, arrivati nella zona bassa della montagna ci misero in delle cabine piccolissime dove dentro dovevano starci 45 persone e noi eravamo 60. Entrammo io e bill riuscimmo a prendere due letti gli altri i meni fortunati dovettero dormire per terra. La mattina seguente stesso lavoro, stessa vita.
Dalla parte di Michelle...
Avevo finito il lavoro ero distrutta, erano le 22 ma a quanto pare i tedeschi volevano farci lavorare anche di notte, una donna chiese se potevamo dormire qualche ora e un soldato le sparo dritto in fronte cadde a terra priva di vita imbrattando tutto il sentiero di sangue, il sangue si divagò raggiungendo il fiume e sporcando l'acqua cristallina illuminata dalla luce della luna in acqua giallastra. Un tedesco, penso, un superiore riprese il soldato che aveva sparato dicendogli di ripulire perchè il sangue sarebbe arrivato a valle a avrebbe provocato dei sospetti, incredibile quanto le persone potessero essere subdole. Andai avanti non volevo vedere quella scena, il tedesco si mise su un sasso e ci ordinò di girarci e di guardarlo ci disse le mansioni che avremmo svolto cioè: pulire la ferrovia dai sassi, chiodi e altre cose
costruire dei pozzi
riparare il motore del treno H158SZ
Raccogliere i corpi di coloro che erano morti durante il tragitto oppure durante i lavori.
Speravo che non mi sarebbe toccato l'ultimo compito e invece mi capitò pulire la ferrovia e raccogliere i cadaveri, ottimo quello che volevo. Cominciai a pulire la ferrovia ma per mia disgrazia era già pulita, cominciai con il raccogliere i corpi, li sollevavo non volevo guardarli in faccia non avrei sopportato quel dolore impresso nei loro visi. Li raccoglievo uno per uno facevo delle piccole mucchie poi i soldati passavano e gli davano fuoco. Mentre raccoglievo quei corpi senza vita mi accorsi di un corpo che non avrei mai voluto vedere li steso a terra immerso nella neve col viso rivolto verso il basso, era quello di mia sorella Teresa appena la vidi li stesa mi si spezzò il cuore, avevo perso anche lei e questo mi distruggeva. La presi la tenni tra le mie braccia e sprofondai nella neve, quella candida bianca neve che mi bagnava il vestito a strisce blu e bianco, odiavo questa vita volevo morire anche io, troppa sofferenza, troppi morti avevo visto troppe cose brutte che mi uccidevano piano piano. Era una vita dura ma che dovevi vivere e se il mio dio aveva deciso che non sarei dovuta morire adesso, allora voleva dire che dovevo lottare più che mai adesso! Misi mia sorella nella mucchia nonostante volessi darle una degna sepoltura. Buttarono la benzina e poi il fuoco, il fuoco che oltre a bruciarli bruciava le loro anime, erano morti senza più un'anima per cui vivere! Tornai alla ricerca di altri corpi ma non ne trovai altri, solo uno di un vecchio ma lo presero e lo misero in una fossa. Ci dissero che potevamo tornare alle cabine che ci avevano costruito per la sera. Scesi la collina con lo sguardo triste ripensavo a tutto quello che era successo in un misero mese, in un mese avevo perso tutta la mia famiglia, ora eravamo rimaste solo io e mia sorella Anja. Pregavo che mia sorella se la cavasse con la gravidanza che non sarebbe dovuta esistere. Entrai nella cabina vidi Karen le corsi tra le braccia e piansi, le raccontai ciò che avevo visto, il fratello di Karen Lorenz venne verso di me e mi porse una lettera, lui lavorava in montagna ma lui e altri uomini erano venuti qui perchè lassù non c'era posto per ospitarli. Lorenz: ciao questa è per te.
Michelle: oh grazie
con le lacrime ancora agli occhi, apri la lettera era di tom come pensavo, l'inchiostro era sbavato.

Cara Michelle,
so che che sei in collina, malgrado io sia a mille km sopra di te sappi che ci sono ti vedo nonostante l'altezza e posso sentirti da quassù e sento che sei triste non so perchè ma lo sento. Spero di sbagliarmi ma ho questo presentimento. Dimmi che sbaglio non sopporto di sentirti così triste se vuoi raccontami. Anja non l'ho più vista da quando siamo partiti ma quando siamo partiti lei stava bene al campo ci sono anche meno tedeschi quindi non avrà problemi, credo che bill si stia ammalando e seriamente penso e da un po' di giorni che ha sempre la febbre poi è dimagrito ancora, penso che non riuscirà a farcela, gli do anche il mio di cibo per aiutarlo ma non gli danno forze sufficienti e io nonostante digiuni e lavori ho la forza, forse è una forza che mi trasmetti tu. Spero di rivederti non vedo l'ora che finisca questo mese per rivederti e spero che questo schifo finisca presto!
Tom

Beh non c'era molto da dire tom mi aveva sentito a quanto pare. Gli scrissi una lettera di risposta e la diedi a Lorenz non so perchè Lorenz lo facesse, rischiava la sua vita per noi e non capivo perchè.
Michelle: senti Lorenz volevo ringraziarti per quello che fai, ma perchè lo fai? Insomma rischi di essere ucciso se ti scoprono.
  
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