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Autore: _Francy93_    03/08/2013    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
Avevo sette anni quando mi innamorai, per la prima volta, del nuovo compagno di classe.
Beh, forse innamorata non era la parola giusta. Chiamiamola semplice cotta da bambina.
Allora non conoscevo il vero significato celato sotto quella parola tanto piccola che a solo pronunciarla diventava grande come il mare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 8
 

Nessuno dei due parlava. Non sapevamo cosa dire.
O meglio, io non sapevo cosa dire e Andrea era quello che mi doveva delle spiegazioni.
<< Mi spieghi cosa ti è saltato in mente?>> disse Imma esprimendo proprio l'interrogativo che mi stavo ponendo io, che non avevo ancora aperto bocca.
<< Ehm... io...>> Andrea non sapeva da dove iniziare.
<< Ecco... sinceramente era la prima cosa che mi era passata per la testa per liberarmi di quella...>>
A quelle parole, fu come se il mio cuore si spezzasse.
Comprendere che il mio primo vero bacio era solo un modo per liberarsi di un'altra ragazza, mi fece molto male.
Avrei voluto schiaffeggiarlo, ma non ne avevo la forza.
<< Imma, per favore andiamo via>> dissi in un sussurro debole.
<< Va bene>> acconsentì lei per poi tornare a casa senza salutare Andrea.
Non appena fui a casa, la prima cosa che feci fu quella di entrare in camera mia e stendermi sul letto.
<< Non capisco! Come ha potuto baciarti solo per... Ah! Non riesco proprio a concepirlo!>> si sfogò Imma.
<< Il mio primo vero bacio...>> sussurrai.
<< Appunto! Era il tuo... eh? Aspetta un momento. E quello che successe con Stefano anni fa? Cos'era?>>
<< Ma quello non lo posso considerare un vero bacio! Andavamo alle elementari e mi aveva chiesto di fare come Sana ed Heric! Anche se a me è sembrato più come Vera e Thomas J. Capisci? Quindi non vale!>>
Imma annuì: << Mentre quello con Andrea vale>>
<< Si...>> risposi io affondando il viso nel cuscino.
<< E tu perchè non ti sei spostata?>>
<< Non ho potuto, mi ha presa alla sprovvista! E poi come facevo a sapere che mi avrebbe baciata?!>>
<< Già, hai ragione. Scusami>> si scusò ed io feci un gesto con la mano intimandola a lasciar perdere.
<< Non avrò più il coraggio di guardarlo in faccia se lo dovessi rivedere in giro>> dissi ancora con la testa nel cuscino.
<< Veramente è stato lui a baciarti per divertimento, non il contrario...>>
<< Ma comunque non riuscirò a guardarlo in faccia!>>
<< Ma sei proprio cocciuta!>> commentò.
<< Non fa niente!>>
Imma non capiva. Quello era il mio primo vero bacio, maledizione!
Passò una settimana, e ogni volta che uscivo facevo sempre in modo di non incrociare Andrea.
Ma un giorno non potei proprio evitarlo.
Ero appena uscita dalla salumeria dopo aver fatto un favore a mia madre, e lo vidi attraversare la strada per arrivare da me.
Allora io affrettai il passo. Non volevo vederlo!
<< Aspetta!>> disse dietro di me.
<< Non voglio vederti, quindi vattene>>
<< Perchè? Cosa ti ho fatto?>> domandò.
Adesso faceva anche il finto tonto! Di bene in meglio!
<< Lo sai benissimo, e adesso lasciami andare!>>
<< No, non lo so! Altrimenti non ti avrei fatto questa domanda!>>
Sbuffai. << Allora sforza il cervello, se ne hai uno, e arrivaci da solo!>> e lo lasciai lì sul marciapiede.
Tornata a casa, mi cambiai e mi stesi sul mio letto e dopo un pò squillò il mio telefonino.
Risposi senza nemmeno vedere chi era.
<< Chiunque tu sia, non voglio essere rotta le scatole!>>
<< Devi ascoltarmi!>>
Io sbarrai gli occhi nel sentire quella voce.
<< Andrea? Ma come diavolo hai fatto ad avere il mio numero?>>
<< L'ho chiesto ad un tuo conoscente e me l'ha dato. Adesso, ti prego, ascoltami!>>
<< Ho detto di no, smettila!>> e gli riattaccai il telefono in faccia.
All'improvviso, ci fu una bussata di porta e dopo che mia madre andò ad aprire, un uragano dai capelli castani piombò in camera mia.
<< Ciao, amica!>>
<< Ciao, Imma>>
<< Che faccia! Cosa è successo?>>
<< Dimmi una cosa: hai dato il mio numero a qualcuno?>> le domandai.
<< Ehm... ecco...>> balbettò. << Cosa te lo fa pensare?>>
<< Il fatto che tu non mi risponda. Allora, si o no?>>
Lei capì subito dove volevo arrivare.
<< Scusa, Francy! Ma lui ha insistito così tanto che alla fine mi ha convinta e gli ho dato il tuo numero!>> si arrese confessando.
Sospirai: << Avrei dovuto immaginarlo...>>
Ad un tratto, bussarono alla porta. Mi alzai dal letto e prima di aprire, guardai attraverso lo spioncino.
<< Chi è?>> domandò Imma dietro di me.
<< La persona che ha voluto il mio numero>>

  
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