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Autore: ilsorrisodivoldy    03/08/2013    16 recensioni
*****SOSPESA*****
La giornata era stata lunga, nonostante non fossi riuscita a concludere nulla. Il mio nemico vagava ancora a piede libero.
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Nella strada alla periferia di Londra, a parte la sottoscritta, non abitavano giovani, esclusi due ragazzi sulla ventina che vedevo tornare a casa o uscire per andare in un pub in centro.
Zayn Malik e Liam Payne, se non sbagliavo.
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«Senti, ragazzina, non provare a prendermi in giro. Potrei farti tutto quello che voglio.» sussurrò riportandomi alla realtà.
«Provaci, Malik, e ti ritrovi appeso al muro per le palle.» lo liquidai, lasciandolo meravigliato dal mio coraggio.
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Mi lasciai alle spalle colui che, speravo, non avrebbe più fatto parte della mia vita.
Mi sbagliavo di grosso.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Chapter (1)


La giornata era stata lunga, nonostante non fossi riuscita a concludere nulla. Il mio nemico vagava ancora a piede libero. Non mi avevano detto manco il suo nome.
Tornai a casa alle nove, due ore più tardi rispetto al mio solito orario di lavoro. Non avevo fame, così andai a farmi una doccia per togliermi di dosso la fatica di quella giornata. Restai nel box una buona mezz’ora, dopodiché uscii e presi l’accappatoio turchese per asciugarmi. Lo allacciai in vita ed estrassi il phon dal mobiletto di fianco allo specchio. Lo accesi, e subito un getto di aria calda raggiunse il mio corpo, provocandomi un brivido caldo lungo la schiena.
Dopo aver asciugato i miei lunghi capelli biondi, li legai in una coda disordinata e, una volta sistemato il phon, uscii dal bagno spegnendo la luce.
Raggiunsi la mia camera e tolsi l’accappatoio, appoggiandolo sulla sedia vicino alla scrivania. Presi dal cassetto un completo intimo sulle gradazioni del blu e lo infilai, seguito dal mio pigiama, composto di una maglietta lilla a maniche corte e dei calzoni lunghi viola.
Aprii la finestra e guardai fuori. Young Street di sera non era molto affollata. Anzi, non lo era mai. Nella strada alla periferia di Londra, a parte la sottoscritta, non abitavano giovani, esclusi due ragazzi sulla ventina che vedevo tornare a casa o uscire per andare in un pub in centro.
Zayn Malik e Liam Payne, se non sbagliavo. Il primo, alto, moro, carnagione olivastra e sguardo misterioso. Il secondo, anch’egli alto, capelli corti, sorriso strafottente. Entrambi erano muscolosi, probabilmente, mentre io ero al lavoro, andavano in palestra.
Quella sera, la via era silenziosa. I lampioni emanavano una fioca luce che rischiarava a malapena il marciapiede. Faceva caldo per essere novembre, così decisi di tenere aperta la finestra, in modo da rinfrescare la stanza.
Alzai il lenzuolo, mi sdraiai sul letto e mi coprii. Mi appoggiai sul lato sinistro del corpo e, forse per la stanchezza, mi addormentai nel giro di qualche minuto.
 
La sveglia segnava le sette e un quarto, così mi tirai su con i gomiti e mi sedetti sul lato destro del letto, stiracchiandomi. Sbadigliai assonnata e mi diressi verso il bagno. Non mi spaventai quando vidi le occhiaie presenti sul mio viso, ma subito mi diedi una rinfrescata. Aprii il rubinetto e presi una manciata d’acqua fredda, che buttai sul mio volto.
Scesi le scale e andai in cucina per prepararmi la colazione. Mi alzai in punta di piedi e agguantai una tazza dall’armadietto sopra il lavandino, poi aprii il frigorifero e presi il latte. Riempii mezza tazza e svuotai il pacchetto di cereali.
Una volta finita la colazione, tornai in camera e afferrai i capi che avrei indossato in bagno.
Spalmai il dentifricio alla menta sullo spazzolino rosso e mi lavai i denti.
Misi il profumo, il mio adorato Burberry Love, e mi truccai. Un filo di matita nera, l’eyeliner per il contorno occhi, il correttore per le occhiaie e il mio immancabile mascara. Indossai i vestiti che avevo appoggiato sul bordo della vasca da bagno, una maglietta bianca decorata sul seno e un paio di jeans a sigaretta.
Misi il giubbotto nero di pelle, che sapevo mi avrebbe salvato dal vento fresco di Londra.
Agguantai la mia borsa a tracolla color panna, recuperai il mio iPhone, che avevo lasciato sul tavolino in soggiorno, e uscii di casa chiudendomi la porta alle spalle.
Raggiunsi la mia BMW ed entrai, mettendo subito in moto. Feci retromarcia e partii verso la sede del MI6.
L’auto stava prendendo velocità quando una Porsche nera uscì da un vialetto alla mia sinistra. Frenai di colpo, imprecando.
Guardai l’autista, e alzai gli occhi al cielo. Quel deficiente di Malik era uscito senza prestare attenzione alla strada.
Fece un cenno di scuse.
«Che ti scusi, Malik? Hai vent’anni e non sai manco guidare.» mormorai tra me e me, forse con voce troppo alta, poiché il ragazzo sentì. Scese dalla sua macchina e si avvicinò alla mia. Uscii anche io, noncurante della presenza delle due macchine in una strada di Londra. Sapevo che a quell’ora, le otto di mattina, i veicoli che passavano per Young Street si potevano contare sulle dita di una mano.
Zayn si stava avvicinando sempre di più. Chiusi la portiera e aspettai che mi raggiungesse.
In poco tempo eravamo a meno di un metro di distanza uno dall’altra. Il ventenne fece un passo in avanti. Potevo sentire il suo respiro sulla pelle. Alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi. Non li avevo mai visti da così vicino, erano castani e sembravano delle calamite.
«Senti, ragazzina, non provare a prendermi in giro. Potrei farti tutto quello che voglio.» sussurrò riportandomi alla realtà.

«Provaci, Malik, e ti ritrovi appeso al muro per le palle.» lo liquidai, lasciandolo meravigliato dal mio coraggio.
Salii in macchina e gli rivolsi un’ultima occhiata. Si voltò, e lo fissai con un ghigno sul viso.
«E, comunque, ho solo un anno in meno di te.» asserii e feci partire la BMW, che sgommò per la potenza che ci misi.
Mi lasciai alle spalle colui che, speravo, non avrebbe più fatto parte della mia vita.
Mi sbagliavo di grosso.

Uè quagliòòò
Se stai leggendo questa fanfiction ti faccio i miei complimenti. Ce ne vuole di coraggio per leggere una mia storia.
Anyway, volevo sperimentare una ff d'azione e così... tadaaaaaaa *Marcel mode on*
Sì, non si capisce molto da questo capitolo, ma già nel prossimo si spiegano un po' di cose.
Avete capito che lavoro fa la protagonista (di cui non ho messo il nome, ops.)?
Scrivetemelo in una recensione (positiva, neutra, negativa che sia) c:
Vi prego, vorrei sapere se continuarla o no :)
I prossimi capitolo saranno più lunghi, questo è solo per presentare i personaggi (anche se non ho presentato la protagonista, ma vabbè).
Mi dileguo :3
Ah, la protagonista si chiama
Samanta :)
DanieleCreigos_wife
  
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