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Autore: noewalrus    03/08/2013    1 recensioni
Penso che tutti in casa vostra abbiate una mansarda, o una soffitta, o comunque un ripostiglio... 
I bauli, i cassettoni, gli scrigni contenuti in quel luogo sono le porte della fantasia. 
Pieni di roba vecchia, sgualcita, consumata: magari di lettere o cartoline.
E riguardandole, a qualcuno come Paul McCartney potrebbe tornare in mente un amore vivido e vero, scandito da tante lettere, vissuto ai tempi del rock 'n' roll...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Piccola principessa mia..."

Cominciava così la lettera che Paul aveva scelto di leggere quel giorno. Al posto di chiudersi in soffitta, la prese e si sistemò su una panchina del parco. "Non molto comodo" pensò, "ma può andare". Le giostre erano in città e trasmettevano dei motivetti allegri, che però a Paul ispiravano malinconia. Il suono stonato, a volte quasi stridulo delle giostrine gli riportava alla mente vecchie storie a base di sangue e ruote panoramiche, di fuoco e piccoli burattini. "Guardo e leggo davvero troppa roba macabra" fu il suo ultimo pensiero. Subito dopo si era immerso nella lettura di quella lettera quasi insolita, per uno come John: era quasi perfetta, se non si guardava un piccolo sbavo di inchiostro in un angolino.
"... non arrabbiarti. Tu sai bene chi sono, per questo eviterò di firmare. Sai bene anche perché ti sto scrivendo questa lettera. L'amore va e viene, disse qualche saggio, ma l'amicizia resta. Bene, è un'immensa cazzata. Io ti amo, lo sai. Ma non posso, davvero. Quello che hai scritto per anni in quelle canzoni, beh, è vero. Ma non posso. Abbiamo passato almeno tre anni assieme, se non di più, da una di quelle maledette sere in cui, sbronzi al massimo, ci baciammo, proprio sotto le stelle. Lì non me ne fregava di nessuno, avevo un figlio, sì, ma tu e solo tu sai quanto ero stordito... Ora sembra che tutti si stiano prendendo gioco di me. Mi dispiace, piccola principessa mia, ma siamo alla frutta. I Beatles sono finiti, noi siamo finiti. Lo so, fino a ieri andava tutto bene, e ora... Ma, per favore, sforzati di capire. Come sei sempre riuscito a fare. 
Addio."
Ma non era finita...
"P.S. CI SEI CASCATO, FANNULLONE! Buon anniversario, sarai sempre la mia principessa."
Quell'idiota. Quando aveva letto per la prima volta la lettera, sdraiato sul letto in camera sua, stava per piangere. Ma arrivato al post scriptum, aveva alzato la cornetta e mandato a quel paese il più forte possibile quel ragazzo. Non un ragazzo qualunque. Il suo ragazzo. 
Quel ragazzo che non avrebbe mai potuto vedere il terzo millennio, i cellulari, i computer, quel ragazzo morto per mano di un pazzo. Quel ragazzo un po' sbruffone, a volte insopportabile, a volte geniale, ma sempre dolcissimo. Paul lo paragonava ad un biscotto ripieno di cioccolato - una volta spezzata la parte dura, ne usciva una crema buonissima che ti lasciava in bocca un sapore dolce e 'tenero'. Quel ragazzo che sarebbe andato avanti a scrivere canzoni per l'eternità, quel ragazzo che 'sarai sempre la mia principessa'. Il problema era il 'sempre'.
Arrivato alla fine della lettera, Paul non poté più andare avanti. 
Decise di seppellire il baule con il suo contenuto nel giardino di casa sua, sotto un grande albero secolare. "Secolare come il nostro amore" pensò ammirandone il tronco forte che sopravviveva, le foglie splendenti che germogliavano ancora nonostante le intemperie.
Mentre lo ricopriva con del terreno soffice, una lacrima gli scivolò sulla guancia, fino ad arrivare al mento per poi cadere a terra. Gli parve che, oltre a seppellire le lettere, stesse seppellendo una parte di sé stesso. E non una parte qualsiasi: una cosa che ognuno ha dentro di sé, che per Paul corrispondeva alla sillaba "John". 

 

 

#spazioautrice

È finita, ragazzi. Non volevo tirarla troppo in là, perchè credo che dopo un po' avrebbe potuto annoiare, quindi questo è il finale. Spero tantissimo che vi sia piaciuta. Per la lunghezza... Sto migliorando, lo giuro. E lo vedrete nelle prossime fanfictions.

Baci e a presto,

Noe.

 

  
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