E poi sentii una mano sulla spalla. Mi ritrovai Justin avanti a me, mi stava guardano con occhi compassionevoli. Mi prese per entrambe le spalle e mi alzò. Pochi secondi e mi strinse in un forte abbraccio. Riuscivo solo a sentire il mio cuore che batteva all’impazzata finché la voce di Justin non prese posto nella mia mente. Justin: Perdonami, ti prego … perdonami … Io: J- Justin … devi tu a perdonare me Justin: Io non ho nulla da perdonarti. Sono io quello che ti ha fatta soffrire Io: Non mi importa. Ora voglio solo ritornare tua amica Justin: Anch’io … Il giorno dopo Justin venne a prendermi a casa per andare a scuola come al solito e le cose ritornarono come prima, ma quell’episodio aveva cambiato qualcosa in me.
Oggi è finalmente Halloween e io e Justin la passeremo insieme come sempre guardando film horror e raccontandoci storie paurose. Oh un messaggio, è di Danielle, noi siamo ancora amiche nonostante io e Justin siamo ritornati in buoni rapporti. Messaggio: Ehi ciao Alex, sta sera do una festa in maschera per Halloween vieni se ti fa piacere ci divertiremo!!! Dopo aver letto il messaggio ho chiamato Justin. Io: Justin ciao!! Justin: Ciao Alex che c’è? Io: Danielle mi ha invitata ad una festa sta sera vuoi venire anche tu? Justin: Ma noi Halloween l’abbiamo sempre passato insieme!! Io: Lo però per una volta potremmo anche fare diversamente. Dai!! Justin: Ok allora vengo però non posso venire a prenderti devo uscire prima Io: Nessun problema basta che vieni. Ciao Justin: Ciao La festa era fantastica, tutti avevano dei bei vestiti, ma riconobbi i miei amici uno ad uno. Danielle si travestì da strega, io da vampira ma non sapevo Justin da cosa si era mascherato. Pensavo non fosse venuto, non riuscivo a vederlo e gli mandai un messaggio. Io: Ehi sei alla festa? Justin: Si, sono venuto Io: Dove sei non ti vedo Justin: Trovami anche se per te sarà difficile Lo cercai in ogni angolo della casa ma si era nascosto bene. Danielle poi mi costrinse a giocare al gioco della bottiglia, era come obbligo, verità o paragone solo che le due persone dovevano baciarsi al buio per dieci secondi. Ruotai la bottiglia e le due estremità indicavano me e un ragazzo che però aveva la maschera e non potevo vedere chi era. Ero costretta a baciarlo e la cosa m’imbarazzava perché non conoscevo la persona a cui stavo dando quel bacio. Quando le nostre labbra si sfiorarono sentii il corpo vibrare, poi quello sconosciuto mi accarezzò dolcemente una guancia, quel tocco mi sembrava familiare, e quelle labbra morbide erano come se conoscessero perfettamente le mie, sembrava che le avesse viste tantissime volte e in me cresceva il desiderio di sapere chi fosse quel ragazzo che mi stava facendo sentire in paradiso. Quei dieci secondi sembravano eternità. Lui mi assaporava con dolcezza e mi stringeva a se quasi non mi volesse lasciare andare. È stato un bacio magico. Il giorno dopo raccontai tutto a Justin, ma la cosa strana era che non si ingelosì, anzi sembrava compiaciuto di ciò che gli dicevo. Non era mai successo. Justin: continua dai racconta Io: te lo detto ci siamo baciati ed è stato tutto meraviglioso Justin: davvero, allora questo tizio bacia bene Io: già … però da quel bacio è cambiato qualcosa in me Justin: cioè? Io: beh … diciamo che se scoprirei chi era quel ragazzo … come posso dire … Justin: te ne innamoreresti e vorresti metterti con lui Io: ma che dici stupido … certo qualcosa penso che la proverei ma non so se … Justin: invece si soprattutto se è un bel tipo Io: no Justin: Alex io ti conosco benissimo è come dico io Io: e io dico di no. Comunque mi dovresti fare un favore Justin: e sarebbe? Io: beh … scopri chi mi ha baciata Justin: che?!? Ma neanche per sogno!! Io: perché? dai sei il mio migliore amico o no? Justin: ti sembro forse un detective privato? Io: no tu sei il mio amico che conosce tutti i ragazzi della scuola che erano alla festa e che mi troverà quello che mi ha baciata. Dai per favore fallo per me!!! Justin: Ok lo faccio Io: Aaaaaaaah Justin grazie grazie grazie sei il migliore. Ora vado ciao. Justin: Ciao Due giorni dopo. A scuola. Io: Justin allora hai scoperto chi era quello della festa? Justin: beh … si … Io: davvero?!! E chi è? Dimmelo Justin: Beh … è un mio amico Io: chi?come si chiama? Justin: Lucas. Gioca nella mia squadra di basket Io: aaaaaaaaaaah fammelo conoscere Justin: ok ma quando? Io: quando hai allenamento? Justin: tra 10 minuti Io: allora ti aspetto in palestra Justin: Ok ciao Io: ciao Justin: ah … forse ho sbagliato … In palestra Io: uffa … ma quando viene Justin: Alex eccomi Io: finalmente Justin: scusa ce ci ho messo troppo ma … Io: sisi certo perdonato ora dimmi chi è Justin: chi è chi? Io: Lucas quello che hai detto che mi ha baciata Justin: oh, giusto Lucas Io: Si Lucas. Vuoi farmelo conoscere? Justin: ma certo però non ora … facciamo alla fine dell’allenamento Io: oh Justin Justin: e dai che ti costa aspettare un po’ Io: Ok Dopo la partita. Io: Ora fammi conoscere Lucas Justin: Ok vieni Io: bene !!! Justin: ehi Lucas Lucas: Justin bel passaggio quello di prima Justin: grazie … lei è Alex … la ragazza che … Lucas: … ho baciato alla festa di Danielle Io: già Quando vidi Lucas non provai la sensazione che pensavo. Credevo che in un modo o nell’altro l’avrei riconosciuto, ma non mi trasmetteva niente. Lucas: anch’io volevo conoscerti. Per fortuna ne ho la possibilità grazie a Justin Justin: di nulla … io devo andare ciao Vidi Justin molto sconsolato, facendomi conoscere Lucas sembrava che aveva perso la cosa più importante che aveva. Io: bene Lucas purtroppo devo andare anch’io Lucas: certo non ti preoccupare se vuoi possiamo risentirci che ne dici? Io: ne sarei felice ciao Lucas: ciao Più tardi Justin venne a casa mia per uscire. Justin: allora … come ti sembra quel tipo, Lucas? Io: è un tipo ok però … Justin: … però non è il tuo tipo Io: già non posso credere che sia stato lui a farmi emozionare in quel modo … ma se tu mi dici che è lui mi fido, tu non potresti mai mentirmi su una cosa del genere Justin: s-si … ovvio, hai perfettamente ragione Io: oh, il telefono. È un messaggio di Lucas, che faccio gli rispondo? Justin: perché no Io: ok … vediamo un po’ Messaggio L : ciao Alex sono Lucas, mi chiedevo se ti andasse di uscire con me domani sera, sempre se ti fa piacere Io: Justin ti dispiace se rimandiamo la serata a casa tua domani ? Justin: certo, tanto Lucas è molto più importante di me. Non farti problemi!! Io: Ok, allora gli dico di si La sera dopo uscii con Lucas. Fu divertente ma sembrava mi mancasse qualcosa. Lucas era dolce, divertente, gentile, ma non riuscivo a vederlo come mio ragazzo. Neanche come amico a dire il vero. Non riuscivo a capire perché allora mi era piaciuto quel bacio. Sta sera esco di nuovo con Lucas, ma non sono molto entusiasta. Eccolo. Io: ciao Lucas Lucas: ciao Alex Lucas è stato zitto per gran parte del tragitto ed io non avevo il coraggio di parlargli. Poi però si sedette ed io accanto a lui. Aveva un’aria triste, abbattuta sembrava volesse dirmi qualcosa ma gli mancava il coraggio. Io: ehi Lucas che ti prende è da un po’ che sei strano. Devi dirmi qualcosa? Lucas: beh … in realtà … io … Io: tu cosa? Per favore dimmelo Lucas: quella sera … alla festa … n-non sono io … non sono io che ti ho baciata Io: come? Lucas: Justin mi ha detto di fingere perché non voleva che tu sapessi la verità. Mi dispiace, ma non sono io. Dopo aver sentito quelle parole corsi via verso la casa di Justin lasciando Lucas da solo. Suonai e mi precipitai immediatamente in camera sua. Volevo sapere perché mi aveva mentito, perché non potevo sapere chi mi avesse baciata. Ero determinata a saperlo. Arrivai da lui piangendo. Justin: Alex … che ci fai qui? Perché stai piangendo? Io: perché Justin? … perché non mi hai detto la verità? Voglio saperlo Justin: io … io n-non … Non capivo perché Justin non era stato sincero con me e proprio su una cosa del genere, ma ora ero in camera sua decisa a sapere il perché ci tutto ciò. Io: Justin rispondi, perché? Justin: non voglio rovinare la nostra amicizia Io: la rovinerai se non mi dici la verità. Devo sapere la verità Justin: ok ti dirò la verità Io: bene, e sarebbe Justin: tu hai baciato un ragazzo … che è anche lui nella mia squadra di basket … Io: e … Justin: … e lui ha già la ragazza per questo non volevo dirti che era lui Io: e quale sarebbe il problema Justin: beh … lui ha la ragazza e quando tu hai detto che ti piaceva per via di quel bacio ho pensato che ci saresti rimasta male Io: tutto qui? Justin: si, ti ho mentito solo per proteggerti Io: grazie Justin: sono o non sono il tuo migliore amico? Io: certo che lo sei, il migliore Il giorno dopo tutto tornò come prima ma quando tornai a casa … Io: ciao mamma sono tornata Mamma: Alex vieni qui, io e tuo padre dobbiamo parlarti Io: che c’è mamma Papà: Alex ricordi quei nostri parenti in Australia a Sydney? Io: si e allora? Mamma: avevamo l’intensione di andare a fargli visita Io: e per quanto? Mamma: un mese partiremo a febbraio Io: ma il primo marzo è il compleanno di Justin e io devo andarci Papà: dai ci che succede se per una volta non vi vai, ci hai sempre partecipato Io: è questo il punto. Io devo andarci, non sono mai mancata e non voglio e poi è anche il mio e tu lo sai che lo abbiamo sempre festeggiato insieme e quest’anno è proprio a casa sua Mamma: Ok se ci tieni così tanto potremmo anche tornare qualche giorno prima Io: davvero? Oh grazie grazie Due giorni prima della partenza salutai Justin. Lui non la prese molto bene. Ero la sua migliore amica o forse qualcosa di più. Mi accompagno anche all’aeroporto per salutarmi, ma ad entrambi eravamo più che tristi. Sydney era bellissima ma preferivo sempre Stratford. Al mio ritorno il mio primo pensiero fu Justin. Appena entrai in camera sua stupefatto mi abbracciò. Mi era mancato più di tutti. E non vidi l’ora che venisse il giorno del suo compleanno. Ma quando arrivai alla festa Justin non era molto entusiasta. Io: ciao Justin, auguri!!! Justin: grazie anche a te Io: ah Justin lui è Ryan … Justin: Justin Ryan: Ryan Io: … il mio ragazzo In quel momento l’espressione di Justin diventa confusa Justin: i- il tuo r- ragazzo? Io: si, io e Ryan ci siamo conosciuti a Sydney Justin: quindi voi state insieme? Ryan: si , per questo Alex è la mia ragazza Justin: cioè voi vi amate? Ryan:certo, io amo molto Alex Justin: allora siete fidanzati? Ryan: ah ah Justin: e … Io: uffa Justin si io e Ryan ci piacciamo, si può sapere che ti prende sei strano Justin: nulla, assolutamente niente e tutto ok Io: bene allora possiamo passare questa serata in modo normale Justin: ma è ovvio Io: allora noi due andiamo a sederci Justin si comportò in modo strano per tutta la festa e senza motivo. Fissava costantemente me e Ryan, sembrava che la sua presenza lo irritava tantissimo. Nei giorni seguenti le cose cambiarono, Ryan mi accompagnava sempre a scuola e poi uscivo sempre con lui e gli raccontavo tutto. Justin era diverso sembrava avercela a morte con Ryan, ma ecco la grande sorpresa:Justin mi aveva proposto di fare un’ uscita a quattro con me, Ryan,lui e la sua nuova ragazza. Non facevo altro che chiedermi chi fosse la ragazza di Justin che avrei conosciuto tra poche ore al parco. Ed eccoci io e Ryan mentre aspettiamo Justin ed con grande sorpresa vidi Danielle. Non potevo crederci Danielle era la ragazza di Justin!!! Ma la cosa ancora più strana era che al solo vederli ridere insieme diventavo nervosissima. Mi dava fastidio vederli vicini mano nella mano a dirsi quanto si amavano.