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Autore: JasWeasley    03/08/2013    1 recensioni
Sono una semplice ragazza di 17 anni, mi chiamo Jasmine ma ogni persona che conosco mi chiama Jas o Bangi, anche se quest'ultimo lo usa solo mio padre ma non mi piace parlarne. Mia madre ha spedito me e Chris, il mio fratellastro, anche se non mi piace usare 'fratellastro'; è solo mio fratello, in un collegio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Avere 17 anni non è così fantasmagorico come tutte le bambine pensano, succedono tante cose che ti fanno cambiare la visione della vita, delusioni su delusioni, persone che giudicano senza sapere, senza sapere cosa una persona passa. Vivo in una città dove se sei 'alternativo' fai schifo, devi seguire la massa, devi vestirti come tutti gli altri, seguire il gregge, disprezzare gli omosessuali è ormai diventato un hobby. Io credo in tutt'altra cosa, credo fermamente nel karma e nella pace interiore, non mi definisco 'hippy' o 'hipster' come tutti pensano, sono semplicemente 'diversa' dagli altri. Credo nel soprannaturale e nella vita dopo la morte anche se non sono credente in Dio. I miei amici mi definiscono 'strana' ovviamente ridendo, mio fratello,Christopher, ma tutti lo chiamiamo tranquillamente Chris, detesta la musica che ascolto, sono molto amante dei Beatles e dei Green Day, lui detesta tutta la musica 'dei vecchi tempi'. Non ho la famiglia perfetta come quella del mulino bianco, i miei sono divorziati e mio padre non ha fatto il padre per 15 anni e pensa di risolvere tutto in due anni come se nulla fosse, no mi spiace ma la mia fiducia l'ha persa molto tempo fa. Considero Massimo, il marito di mia madre come un padre ora, sono cresciuta con lui, mi ha fatta sentire al sicuro molte volte, forse per il fatto che è un polizioto. Non mi sarei mai aspettata di avere un fratello e non pensavo che mia madre fosse 'felice' di avere un altro figlio, ero piccola a quei tempi per ricordarmi esattamente cosa successe quando lo scoprì. Io e Chris non abbiamo tanti anni di differenza, anzi, due anni non sono nulla. Massimo e mia madre hanno deciso di mandarci in un collegio, non è lo stile carcere e suore, no, da quello che mi ha detto mia madre quando lo è andato a visitare è molto stile palazzo stile '800, si è assicurata che non ci fosse da portare l'uniforme pechè sa come la penso al riguardo, ogni persona deve essere libera di esprimere la propria 'creatività'. E così mi ritrovo a fare le valigie per partire, lasciare tutto e tutti anche se sono felice di evadere dalla società. Zaino in spalla e valigia alla mano. Varcando l'enorme portone d'ingresso posso finalmente dire di essere a 'casa', questo posto è stupendo, credevo fosse il solito posto dove se parli senza essere interpellato venivi frustato, invece no tutto il contrario, si potevano vedere i Dark, gli Hippy, i Fattoni, tutte persone che non hanno paura di essere se stessi. Qui la massa non la segue nessuno. Mi sentivo per la prima volta un pò fuori luogo per via dei miei vestiti, insomma dei pantaloncini a vita alta una canotta e dei dr martens a confronto a delle 'tuniche' colorate e con zeppe, capelli verdi e dilatatori a tutto spiano non sono nulla ahah. Chris era scioccato, voleva andarsene, ora. Mi avvicinai al bancone dove una gentile signora con i capelli cotonati mi accolse dolcemente. ''Lei è la signorina Grandi vero? Stavamo aspettando lei e suo fratello, tenete la mappa dell'edificio e il regolamento. Deve andare al terzo piano, stanza 'P 124' e suo fratello nell'area 15, buon proseguimento.'' Feci un cenno a Chris e con un sorriso me ne andai alla 'ricerca' di questa camera. Salire le scale con tutta quella roba non andava bene, cercare l'ascensore era impossibile, guardavo la cartina e la strada in contemporanea e alla fine andai a sbattere contro qualcuno, mi cadde lo zaino e tutte le cose dentro andarono in terra, perfetto. ''Oddio mi spiace tanto, scusa sono nuova e non riesco a capirci molto'' Mi portai dietro l'orecchio una ciocca di capelli in modo quasi goffo quando vidi i suoi occhi. Erano di un marrone scuro con qualche riflesso giallo, erano perfetti, quel genere di marrone di una bellezza naturale, questo ragazzo aveva la classica cresta,un pò di barba e del sudore sulla fronte, l'asciugamano intorno al collo ed era vestito da basket. ''No no, scusa tu, non volevo venirti addosso'' Disse lui guardandomi in un modo che solo una sola persona aveva fatto in tutta la mia vita. Ci guardammo negli occhi per non so quanto tempo, forse secondi, oppure minuti, non capivo molto in quel momento. ''Certo che hai un pò di roba'' Esordì lui. Subito non capì cosa volesse dire, poi guardai il pavimento e tutte le mie cose era sparse attorno ai miei piedi, mi misi a ridere e iniziai a raccoglierle. ''Tieni'' Disse lui allugando la sua mano verso di me dandomi in cellulare. Ci alzammo e io misi tutto nello zaino a random. ''Marco'' Disse lui allungando ancora una volta la sua mando verso di me. ''Jasmine'' Risposi io stringendola. Trovai finalmente la stanza e quando entrai un'atmosfera di canna mi avvolse, una ragazza stra carina dai capelli castani e vestita totalmente di rosa mi si presentò difronte. ''Sei quella nuova vero? Io sono Sara'' Disse abbracciandomi in modo amichevole. ''Ciao, Jasmine'' Dissi ricambiando l'abbraccio. ''Io sono Anna'' Disse un'altra ragazza dai capelli neri corvino, quasi come i miei, seduta a gambe incrociate sul tappeto fumando, vestita completamente di nero e con i dr martens pieni di borchie. ''Quella è la tua parte di stanza'' Disse Sara facendomi vedere una parte totalmente bianca con solo il letto. ''Li ci sono io e da quella parte c'è Anna'' Disse sempre Sara, la sua parte era tranquilla con qualche medaglie attaccate al muro e dei trofei su una mensola. ''Sono tutte tue quelle?'' Chiesi ''Si, arrivata seconda solo una volta, la ginnastica artistica non è una passeggiata'' Mi rispose con un sorriso. La parte di Anna era sul viola-nero, molto scura con qualche lucina intorno alla finestra. ''Allora Jasmine che tipo sei?'' Mi chiese Anna tirando da quello che rimaneva della canna. ''Jas, e bhè sono un tipo tranquillo, credo molto nel karma e nella vita dopo la morte...'' Dissi portandomi i capelli da una parte. '' Sei credente quindi'' Affermò Anna. ''No. Non credo in dio'' ''Vai sorella!'' Disse Anna alzando la mano per darmi il cinque. ''Bhè come siamo messe per le lezioni?'' Chiesi a tutte e due. ''Di merda, ma puoi andare dove vuoi, non c'è molto ordine... anzi... regna l'anarchia'' Rispose Sara, mi scoppiò una risatina, avevo trovato le mie amiche. Io,Sara e Anna scendemmo nella haul, un ragazzo mi venì addosso da dietro, per poco non caddi e Anna iniziò a insultarlo, come se sapesse chi fosse stato. Mi girai e lo rividi, ancora una volta, Marco, un sorriso riempì il suo viso. ''Ancora tu?'' Mi disse guardandomi. ''Sbaglio o questa volta sei tu a venirmi addosso?'' Chiesi in modo sarcastico, lui scoppiò a ridere e io gli sorrisi. Sara e Anna mi portarono via di peso, quasi. ''Cosa conosci Marco?'' Si stupì Sara ''Si.. cioè no non lo conosco, prima gli sono andata addosso e ci siamo presentati'' ''Occristo Jas, è un donnaiolo, stagli lontano, ha combinato un sacco di casini, suo padre lo ha spedito qui perchè era stufo di tutto, è un figlio di papà'' Disse Anna aggiustandosi in piercing al naso. ******** Ciao :') So che è non è più il genere di Harry Potter, ma volevo condividere con voi tutto questo, è praticamente la mia vita e mi piacerebbe condividerla con voi, può e non può piacere, fatemi sapere cosa ne pensate, scriverò il prossimo capitolo solo se voi vorrete, lunedì parto per due settimane e quindi non ci sarò, ditemi voi :') Un bacio, Jas
  
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