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Autore: Fujiko_Matsui97    03/08/2013    3 recensioni
Butch si toccò il cuore: i battiti erano nulli,accompagnati dal suono confuso del silenzio di cui si era sempre circondato fino a quel momento.
Il progetto era terminato,un nuovo inizio aveva posto le sue radici in lui e i suoi fratelli.
L'unica cosa che lo legava al passato,oltre che alla sua discutibile e vigliacca debolezza,era lei.
Lei.
Doveva liberarsene ad ogni costo.
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Capitolo I-II

 

 

 

 

-VOTATE MATSUBARA KAORU! PERCHÈ IL MAIKA SIA UN POSTO MIGLIORE!-

Momoko abbassò il megafono, sospirando: Kaoru si era svegliata tardi come sempre, e almeno per il momento toccava a lei fare pubblicità. Pensava che sarebbe stato positivo per fare nuove amicizie e incontrare ragazzi popolari, ma le uniche persone che si erano fermate a parlare con lei fino a quel momento erano state solo ragazzi occhialuti e con un grado di bellezza decisamente inferiore alla media...sperava solo che Kaoru sarebbe arrivata presto!

-Ehi,Momoko!- abbassò il suo sguardo fino a scorgere Mitch, loro amico d'infanzia e con un debole per la Powerpuff verde: scese con un sorriso dal piedistallo e lo salutò schioccandogli un bacio su entrambe le guance.

-Tutto bene?-

-Insomma, sono esausta!Vieni dalla detenzione?-

Mitch sbuffò, aggiustandosi lo zaino sulle spalle: -Quella stronza della classe di giapponese mi ha obbligato a scrivere un tema al giorno per migliorare la mia scrittura!Ma dico io, che mi serve fare temi nella vita?!-

Momoko rise, dandogli ragione con gli occhi: quel ragazzo rimaneva sempre lo stesso burlone di tanti anni fa, ma con una dolcezza che in pochi possedevano.

-Comunque, hai visto Kaoru?Volevo salutarla, è da tre giorni che non riesco a parlarle!-

La rossa scosse il capo, speranzosa: -Spero proprio che questa campagna elettorale vada bene, si è impegnata tanto!Comunque sappi che dovrebbe arrivare a momenti...- adocchiò l'ingresso, il viso ora dipinto da un sorriso luminoso -...Oh!Eccola!-

 

 

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Kaoru sbadigliò: anche la sera prima non era riuscita ad andare a letto se non prima delle tre, e doveva ancora scrivere il suo discorso e completare le promesse elettorali!

Quell'inferno non avrebbe avuto fine se non prima di un solo, lunghissimo giorno...la situazione che l'aveva stranita, però, era il modo in cui si comportava il suo cervello da quando gli RRBZ erano tornati: non riusciva a pensare in modo lucido, provava preoccupazione, paura...temeva i colpi bassi di Butch.

In più, aveva un brutto presentimento che non riusciva a scacciar via.

Fatto sta che dovette allontanare a forza questi pensieri dato che, non appena mise piede nel terreno scolastico, venne praticamente aggredita da uno stormo di studenti, molti di loro lavoravano per il giornale della scuola e brandivano un microfono in mano: -Kaoru!Come mai non eri seduta a fare il tifo per Takashi alla partita di ieri?!-

-Ci è rimasto molto male sai?!-

-Nessuno rimarrebbe insensibile a dichiarazioni di quel tipo!-

-Butch è così...affascinante e intelligente, bellissimo...insomma, come ti è venuto in mente di respingerlo?!-

Kaoru ignorò volutamente la dichiarazione della giornalista/cheerleader, ma non riuscì a non urlare impaziente: -Oooh, insomma, volete fare silenzio?! Non ho respinto nessuno, io!!!-

Fu appena sentì il rumore dei grilli senza nessuna voce come sottofondo, e quando notò le espressioni sconvolte del 'suo' pubblico, che realizzò quello che aveva appena proferito.

-Oh, cazz..! Aspettate, non avete capito! Non ho rifiutato nessuno non nel senso che ho accettato la sua corte o le sue molestie! Voglio dire, non mi sono fatta molestare anche se lui è fin troppo forte per respingerlo...o Madonna mia ma cosa sto dicendo?!- alzò gli occhi al cielo con esasperazione, quando Butch, entrato a scuola, le rivolse un occhiolino prima di proseguire a camminare: -'Giorno, dolcezza...-

-Aah, no!!!- Kaoru, furibonda, ignorò le ragazze in procinto di svenimento amoroso, dirigendosi a grandi falcate verso il ragazzo, afferrandolo per il braccio: -Noi due dobbiamo parlare!-

Mentre lo trascinava via con sé, Butch scrollò le spalle sognante verso la folla di studenti, non riuscendo ad evitare un pugno nello stomaco: -Visto, gente?È così crudele, tentare ancora di insultarmi dopo avermi trattato come un verme! Mi ha spezzato il cuor...AHIO!-

-E ora tu mi spieghi...- Kaoru digrignò i denti, sbattendolo contro la porta dello scantinato: -...cosa sta succendendo, Butch! Perchè pensano tutti che io ti abbia rifiutato?!-

Butch ridacchiò, sistemandosi il colletto della felpa: -Tu hai tutta l'aria di non aver visto la partita di ieri, dico bene bambolina?-

-No...- Kaoru lo osservò confusa, prima di distogliere arrabbiata lo sguardo: -E non chiamarmi in quel modo! Perchè avrei dovuto?! Ho cose più importanti da fare, io!-

-Tipo provare balletti pornografici..? Mi inviti alle prov...OUCH!-

Kaoru sfilò il suo ginocchio dal basso ventre del ragazzo, paonazza in volto: -Smettila...dovevo farlo per la mia candidatura...è una cosa a cui tengo molto, e voglio che tutto vada per il verso giusto!-

-Mmh, interessante...hai l'aria di una che se ne intende di politica, che ne dici di dare un'occhiata alle mie promesse?-

A Kaoru sembrò che le fosse crollato il mondo addosso: -Prego..?-

-Ah, non te l'ho detto?- lo sguardo che il ragazzo le rivolse era carico di rabbia, e piacere: -Mi sono candidato anch'io...e in questo momento sono in testa, se proprio vuoi saperlo.-

-Butch...- Kaoru ebbe appena la forza di sussurrare il suo nome, portandosi una mano fino alle tempie: -...se lo fai solo per giocarmi un tiro mancino smettila subito!-

-Allora non ti è chiaro il discorso...- con una mano le afferrò la gola, i suoi occhi assottigliati ora erano riempiti da una luce verde scuro, le vene ben visibili e turbate sulla pelle chiara. Kaoru deglutì, gli occhi spalancati e la saliva prosciugata: non riusciva a respirare, e sentiva i suoi piedi agitarsi nel vuoto.

-...tu mi hai ucciso. Mi hai lasciato senza potere, senza un corpo, senza un'anima. Non farò nessuno sconto per una come te, faresti bene a mettertelo in testa, così come faresti bene a metterti in testa che morirai per mano mia, quando meno te lo aspetti. Così: puff, come tu hai detto che siamo spariti, mh?-

I suoi occhi tornarono normali, così come la sua pelle, anche se l'espressione del suo volto rimaneva impassibile, di quel marmoreo che inquietava.

Kaoru tossì non appena i suoi piedi ritoccarono la terraferma, tremanti: -Non...vincerai, Butch. Il male non vince mai.-

Il ragazzo sorrise malizioso: -Ma come siamo tradizionalisti...sai cosa ti dico, Kaoru? Penso che inizieremo il mio piano per la vittoria dai gradini inferiori, ovvero facendo sì che la tua fama di studentessa modello si distrugga prima di dire A.-

-Cos..?- Kaoru lo osservò scioccata, prima che il ragazzo la spingesse dentro al ripostiglio, chiudendo la porta a chiave.

-Buona permanenza, presidente!-

Kaoru, da dentro la stanza semibuia, scattò in piedi, prendendo a battere freneticamente pugni sulla porta, furiosa: -BUTCH!BUTCH!ANDIAMO, TIRAMI FUORI, TUTTO QUESTO NON È AFFATTO DIVERTENTE!!!-

-Dici?Eppure io mi sto divertendo parecchio...- mormorò fra sé e sé Butch con un sorriso, le mani nelle tasche, mentre si avviava verso la sua aula fischiettando.

-BUTCH!ACCIDENTI, BUTCH!!!-

-Ehi...stà calma, ragazzina...-

Kaoru sobbalzò al sentire quella voce pastosa e fin troppo roca. Si voltò, palpitante, venendo investita da una nuvola di fumo. Tossì, le lacrime agli occhi: -Ma che cos'è..?-

-Vuoi fare un tiro?-

Oh, no.

Lo sgabuzzino della scuola era il luogo dove si nascondevano gli studenti peggiori della scuola durante le lezioni, forniti di una bella scorta di erba e droga.

Merda.

Chissà come aveva fatto a dimenticarselo?

 

 

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-Adesso fate silenzio, vi riferirò in ordine alfabetico il risultato dei test della scorsa settimana. Iniziamo: Akumi...-

Nella sezione C era una mattinata tranquilla come le altre, fino a quando il professor Suzuki, responsabile della sezione A, non entrò con aria preoccupata: -Mi scusi se interrompo la vostra lezione, signorina Torres, ma non riesco a trovare Matsubara Kaoru: non è venuta a lezione, e mi è stato riferito che è entrata nella scuola, stamattina.-

-Strano...- la signorina si alzò in piedi, sistemandosi gli occhiali: -Kaoru è una studentessa modello, cosa crede che sia successo?-

-Se posso permettermi, professoressa...-

Tutti si voltarono verso Butch Takashi, seduto in prima fila con un'espressione pensierosa decisamente ipocrita: -A pensarci bene, l'ho vista quasi un'ora fa entrare di soppiatto nello sgabuzzino...chissà cos'è andata a fare?-

I due professori si studiarono senza parole, prima di uscire dalla classe velocemente, seguiti da una folla di studenti curiosi e che rompevano il silenzio con brusii di ogni genere.

Nessuno notò Butch che, un sorrisetto malizioso dipinto sul volto, si alzò in piedi e, senza una parola in più, seguì gli altri studenti.

 

 

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Non appena il viso di Kaoru venne invaso da una luce artificiale, segno che la porta era stata aperta, il suo cuore prese a battere freneticamente: non poteva essere vero...doveva essere un incubo, non vi era altra soluzione!

Di fronte all'espressione quasi disgustata della sua professoressa d'inglese e a quella profondamente delusa del suo prof di giapponese, i suoi occhi verdi rimasero spalancati e tremanti, mentre si alzava da vicino a Naozumi, spaventata: -Aspettate...- commentò flebilmente -Non è come pensate, credetem..!-

-Ho commesso un grave errore di valutazione con te, Matsubara.- la interruppe bruscamente la signorina Torres, sequestrando le cartucce d'erba: -Adesso mi è tutto chiaro. Frequenterai la detenzione due volte a settimana per tutta la fine del mese e...non credere che i tuoi voti e la tua credibilità come probabile candidata rimangano invariati dopo questo...colpo basso.-

Sono stata IO a subire un colpo basso!” avrebbe voluto gridare disperata Kaoru, ma avrebbe solo peggiorato la sua situazione: “Io, e non lei!

Il professor Suzuki incrociò lo sguardo mesto di Kaoru ma, dopo aver scosso la testa, si allontanò anche lui assieme agli altri studenti colpevoli, seguito dalle parole di scherno e le risatine degli altri studenti.

Butch, mani nelle tasche, sorrise soddisfatto di fronte all'espressione di Kaoru, piena di risentimento: -Te l'avevo detto di non giocare con me, Buttercup. Ora...- si passò una mano fra i capelli, tornando in classe -...capirai che faccio sul serio.-

 

 

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-MALEDETTO STRONZO!!!- Kaoru rovesciò i libri dalla scrivania con la sola forza di un braccio, mentre Momoko scuoteva la testa: -Vuoi davvero farmi credere che non ti aspettavi cattiverie da parte sua?-

-Non dico questo!- la Powerpuff verde si voltò verso la rossa, impaziente: -Sto solo dicendo che non immaginavo arrivasse a tanto!-

-Quindi l'hai sottovalutato.- tagliò corto Momoko, che continuò a parlare impedendo all'amica di ribattere ancora: -Ho avuto modo di pensare a questa situazione...e se provi a rifletterci, anche se hai subito un grosso danno come futuro presidente, nulla è inaggiustabile.-

Di fronte all'aria interrogativa di Kaoru, proseguì ancora: -Con i professori sarà quasi impossibile riconquistarti la fiducia, ma ricordati che saranno gli studenti, e non loro, a votare. E, essendoci tantissimi maschi in quest'istituto, devi considerare che l'opinione che hanno di te in questo momento (disgustoso ma vero) è migliore di quella che avevano prima di quest'avvenimento: i ragazzi amano le persone sfrontate e che non rispettano le regole, e adesso ai loro occhi tu sei una così! Una...tosta,insomma! E avrai il loro voto. Inoltre, non dimenticare l'influenza che, purtroppo, Miyako ha su di loro!-

La biondina annuì speranzosa: -Vero! Parlerò bene di te e...aspetta, perchè purtroppo?!-

Momoko sospirò lasciando cadere l'argomento: -Lascia perdere...in ogni caso, l'unico problema sono le ragazze, ma io ho un'idea anche per quello! Hai detto che Butch ha sparso la voce che l'hai rifiutato in seguito ad una dichiarazione facendoti passare per un'insensibile, giusto?-

-Già...quel verme...lo squarterò vivo!- Kaoru digrignò i denti, ma Momoko decise di interrompere i suoi bollenti spiriti con una notizia che sarebbe stata come acqua gelida, per lei.

-Con la violenza non andrai da nessuna parte, peggiorerai solo le cose. Ma, se fai come ti dico, la vittoria sarà tua. Anche se ti avverto che non ti piacerà.-

Kaoru si sedette, pronta a sentire: -Avanti, dimmi che hai in mente.-

Fu quando Momoko parlò che Kaoru comprese che nemmeno la comodità di una poltrona avrebbe potuto trattenerla dall'uccidere l'amica.

 

 

 

 

 

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Ciao!:D Sono tornata con un nuovo chappy che spero vi sia piaciuto!Mi ci è voluto un bel po' per aggiungere un altro pezzo alla mia storia, ma dopotutto se non si sta lontani dal computer in vacanza, che vacanza è? XD Mi raccomando recensite in modo da poter continuare a scrivere!<3

 

-FM.

   
 
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