Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: saxy    03/08/2013    0 recensioni
Sin da quando ero piccola, dai primi momenti che ricordo, ero cosciente di chi fossi.
Oggi probabilmente non lo so, ma a cosa mi serve conoscermi se il mondo che mi circonda è costantemente pronto a ridere di me e a criticarmi per ogni scelta, ogni pensiero?!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5 agosto 2003

 

Sin da quando ero piccola, dai primi momenti che ricordo, ero cosciente di chi fossi.

Oggi probabilmente non lo so, ma a cosa mi serve conoscermi se il mondo che mi circonda è costantemente pronto a ridere di me e a criticarmi per ogni scelta, ogni pensiero?!

Quando avevo 5 anni nulla era realmente importante se non giocare e dare sfogo alla mia fantasia da bambina felice e fortunata; oggi ne ho più di 20 e non riesco neanche a guardarmi allo specchio.

La mattina mi alzo e mi convinco che sarà una bella giornata, perché ho fiducia nel prossimo e amo l'idea di entrare in contatto con altre personalità che saranno pronti ad arricchire la mia vita.

Molte volte le cose vanno bene, non mi dovrei lamentare; tuttavia alcune volte piango.

Non è vero che quando si cresce, il pianto abbandona il nostro essere: impariamo solo a piangere da soli, appartati. Mascheriamo gli occhi gonfi e ripartiamo, come se nulla fosse.

Tante volte vorrei semplicemente tornare alla mia infanzia per ritrovare la mia spensieratezza.

Oggi sono costantemente oppressa da ciò che la gente dice di me, da come mi guarda e dal loro modo di rapportarsi con me.

Non sono bella, non porto la 42, non ho il senso della moda o del “vestirsi bene”.

Ho sempre preteso il massimo da me stessa e in buona parte anche da chi mi circondava e ciò non mi ha mai aiutata a vivere in armonia.

Forse sarò una rammollita o solo troppo sensibile al mondo, ma io piango: spesso senza lacrime, il mio cuore sostituisce gli occhi, mentre altre volte richiedono uno sfogo più superficiale.

Fatta eccezione dei miei genitori, il resto della mia famiglia ha sempre fatto in modo di ricordarmi come e cosa fossi: una ragazzina con un po' di ciccia e poco carina.

Tante di quelle volte mi hanno detto di non mangiare questo o quello, di non indossare un tipo di capo perché metteva in risalto quelle parti del corpo che tutti gli altri avevano perfette.

Ho provato a non pensarci, a non dar peso a quelle parole, ma come posso fare? Questa è la mia famiglia!

Poi sono arrivati i primi insulti da ragazzini o da persone un po' più adulte di me: “sei maschio o femmina?” oppure “sei bruttissima!”.

Non mi guardo quasi mai allo specchio e quando esco non impiego più di 5 minuti a vestirmi: non riesco a trovare il motivo per cui dovrei vestirmi per bene, se solo fossi in grado di farlo, dato che poi i passanti mi guardano come se fossi un alieno, altri parlano di me apertamente come se non fossi presente.

Non sono depressa, solo un po' giù di morale, perché il più delle volte mi ripeto “non mi interessa, io sono così e le persone possono apprezzarmi per quella che sono e non per quella che vorrebbero che fossi!”, ma è veramente dura mantenere questo mio sorriso per 365 giorni l'anno.

Non ho un ragazzo e non so se voglio averlo, ma dove sta il problema? Io non piaccio a nessuno. Buona parte delle persone mi cerca perché vuole solo un consiglio oppure essere ascoltata e poi tornano allegramente alle loro belle vite con un semplice “grazie!”, mentre io mi auto-psicanalizzo tutti i giorni cercando di capire cosa c'è che non va in me.

È solo una delle mie tante giornate buie, ma spero, e mi auguro, che un giorno qualcuno mi dica sinceramente “sei bellissima e perfetta per me”. Forse è troppo?

Non lo so, l'unica certezza è che alcune volte piango e mi sento giù.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: saxy