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Autore: ticci    03/08/2013    4 recensioni
Un torneo, un Campione, due ragazze.
Dal testo: "“Sono settimane che penso a me, a te, a noi. L’unico momento della giornata in cui sto bene è quando sto con te. L’unica l’opinione che mi preme sapere riguardo le prove, gli incantesimi o un semplice pettegolezzo è la tua. La persona che cerco dopo una battuta che faccio, sei tu. La persona da cui correrei quando ho paura sei tu. L’unica persona che si è accorta della mia assenza ed è venuta a cercarmi sei tu. Sei sempre stata tu”.
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Partecipa al contest “I Passi dell’amore” indetto da ChocoCat sul forum di EFP, classificandosi prima, a pari merito .
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Cedric/Nuovo Personaggio
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Nickname forum & EFP: ticci.EFP, ticci

• Titolo della storia: Alea iacta est

• Genere: romantico, commedia, fluff

• Avvertimenti: OS, het

• Rating: verde

• Personaggi della lista scelto: Kathleen e Cedric Diggory

• Ambientazione temporale: HP 4

• Note dell’autore: Partecipa al contest “I Passi dell’amore” indetto da ChocoCat sul forum di EFP.
 


 

Kathleen guardò il vecchio preside sbigottita. Era sorda a tutti i commenti eccitati dei suoi compagni, alle domande che i suoi vicini si poneva tra loro, alle grida d’incitamento dei colleghi più giovani verso quelli più grandi.
Il Torneo Tremaghi. Qui, a Hogwarts.
Il tocco caldo e gentile di Cedric la fece voltare verso di lui, che, con uno sguardo raggiante, le disse: “Dobbiamo mettere il nostro nome nel calice”.
Kathleen abbozzò un sorriso, contagiata dall’euforia generale: “Puoi giurarci!”. 
Dopo essersi scambiati una lunga occhiata, la ragazza propose: “Se uno di noi sarà scelto come Campione, sarà sostenuto e aiutato dell’altro, okay?”.
Prendendo il calice con dentro un po’ di succo di zucca, Cedric accettò il patto.
“Eterna gloria spetterà uno di noi, Kathe” e bevve d’un fiato la bevanda.
Kathleen annuì lentamente e si girò verso il Calice di Fuoco. Fu percorsa da un brivido di paura: “Non sarà facile, Ced”.
“Lo so. Ma noi siamo in due”, e le fece l’occhiolino, mentre un sorriso gli attraversò il volto.
È bellissimo
Immediatamente sentì un calore diffondersi all’interno del suo corpo, che non aveva a che fare con la zuppa che aveva appena mangiato. Avrebbe pagato mille galeoni per vederlo sempre sorride in quel modo.
“Kathe, stai bene? Come mai sei arrossita?” chiese lui, avvicinando il suo volto al suo. “Stai per caso immaginando come sarà essere la vincitrice del Torneo? Se sì, dovrai ricordarti di me, il povero aiutante che nessuno calcolerà” disse con tono scherzoso.
Kathleen avvampò ancora di più e disse: “Sì, sì pensavo proprio a quello” e bevve un sorso di acqua.
Una settimana dopo, Kathleen e Cedric si avvicinarono al Calice di Fuoco. Prima di gettare nelle fiamme i foglietti con i rispettivi nomi, si guardarono negli occhi.
“Pronta?”
“Solo se lo sei tu…” disse lei, in un sussurro. Si sentiva nervosa: quello era un gesto importante, ne era consapevole. Se fosse uscito il suo nome, o quello di Cedric, la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Si sistemò una ciocca dei lunghi capelli fulvi dietro l’orecchio, conscia del fatto che l’intera scuola li stava fissando, chiedendosi se fossero abbastanza bravi per un compito del genere o forti psicologicamente per affrontare lo stress che il Torneo comportava.
“Non essere nervosa” la rassicurò lui.
Lei si morse l’interno della guancia, gesto che compiva spesso quando era agitata.
“Ripetimi perché lo facciamo?” chiese lei.
Pazientemente, lui le ripeté i motivi che si erano detti più di una volta: “Siamo bravi, abbiamo ottimi voti, è un’ottima opportunità per mettersi alla prova, possiamo portare un po’ di gloria alla nostra Casa, oltre a quella personale”.
“E siamo in due ad affrontarlo” aggiunse lei.
Scambiandosi un lungo sorriso, i due fecero cadere le pergamene.
Il dado era tratto.
 
***
 
Per la terza volta, il Calice di Fuoco divenne ancora una volta rosso; scintille ne piovvero fuori; la lingua di fuoco scattò nell’aria e dalla sua punta Silente prese il terzo pezzetto di pergamena. “Il campione di Hogwarts è…”.
Tutta la Sala Grande trattenne il respiro curiosi, eccitati e spaventati allo stesso tempo.
“Cedric Diggory!”.
Cedric ruggì di gioia, balzando in piedi con i pugni rivolti al cielo. Ogni singolo Tassorosso saltò in piedi, gridando a gran voce il nome del loro compagno di casa. 
Kathleen non smetteva di battere le mani e ripetere il nome del ragazzo. 
Cedric, allegro e stordito dalle continue grida e pacche sulla spalla, velocemente si avvicinò all’orecchio di Kathleen e sussurrò: “Ogni promessa e debito! Mi dovrai aiutare! Ti aspetto di fronte al prato fiorito dietro la Torre di Divinazione domani”.
“Volentieri, Ced” cinguettò lei, e gli diede un veloce bacio sulla guancia.
Lui, come risposta, le regalò quel sorriso che amava tanto.
Con le guance arrossate, seguì con lo sguardo Cedric mentre si dirigeva verso il tavolo degli insegnanti. Notò che rallentò il passo per sorridere a una Corvonero con i capelli lunghi, lisci e neri. Socchiuse i bellissimi occhi azzurri in due fessure, e trafisse con lo sguardo la ragazza. Si accostò a una ragazza vicino a lei e domandò: “Tu conosci quella ragazza dei Corvonero con gli occhi a mandarla?”
“Sì, è Cho Chang” rispose la Tassorosso per concentrarsi nuovamente sul Calice perché stava estraendo il nome di un quarto Campione.
Bene Cho, ti sei appena fatta una nuova nemica.
 
***
 
 
Kathleen non riusciva a vederlo. 
Molti studenti avevano accolto con gioia il tradizionale Ballo del Ceppo, sfoggiando magnifici abiti e complesse acconciature. Kathleen aveva scelto un semplice abito bianco molto corto, ma completamente accollato, a mezza manica. Aveva arricciato i lunghi capelli e aveva preferito un trucco molto leggero. Si muoveva con fatica nella Sala da Ballo, pieno di corpi che si muovevano allo stesso tempo. Scrutava velocemente ogni volto con la speranza di scorgerlo. 
Nel vederlo danzare insieme a Cho Chang le si era sciolto cuore. Era bellissimo nel suo completo grigio chiaro, sicuro mentre la faceva volteggiare, raggiante mentre scambiava quattro chiacchiere con gli amici. Più di una volta l’aveva visto scrutare la folla, alla ricerca di qualcosa.
O qualcuno, magari me.
All’improvviso Cho gli aveva sussurrato qualcosa all’orecchio e lui si era rabbuiato. Il tempo di rifiutare l’invito a ballare di uno studente di Drumstrang e Cedric era sparito.
Inciampò un paio di volte sui tacchi alti, ma continuò a muoversi all’interno della pista da ballo. All’improvviso fu fermata da Cho: “Kathe, hai visto Cedric?”.
Osservando l’eleganza della ragazza e il suo bel viso, scosse la testa: “No. Quel farabutto mi aveva promesso un ballo, ma non si è ancora fatto vedere”, provò a scherzare lei. 
Il suo rapporto con Cho era ambiguo. Trovava la ragazza deliziosa, spiritosa, sinceramente affezionata a Cedric. La riteneva persino simpatica, ma non riusciva a volerle bene, quello no. Cho era riuscita dove lei aveva fallito: conquistare il cuore di Cedric. E glielo ricordava ogni giorno, quando passeggiava mano nella mano con lui, quando si scambiavano lunghi baci nei corridoi, quando passavano le giornate a Hogsmeade solo loro due, quando la riempiva di regali. C’era un solo momento della giornata in cui erano solo Cedric e Kathleen, come hai vecchi tempi: quando si allenavano nel capanno degli attrezzi, situato nel prato dietro la torre di Divinazione, provando incantesimi che Cedric non conosceva. Kathleen si era accorta che il ragazzo stava accumulando molto stress: oltre a sopravvivere alle prove, Cedric doveva dimostrare, non solo di essere più bravo degli altri Campioni, ma di essere più forte di Harry Potter, l’altro Campione di Hogwarts, nonché unica persona a essere riuscita a fermare il Signore Oscuro. Così la ragazza provava a distrarlo, a farlo sorridere, per regalargli la spensieratezza della quale si era innamorata anni prima. Kathleen sembrava scorgere negli occhi del compagno sincera tristezza quando quelle ore che passavano insieme finivano, ma poi si ripeteva che era una sua impressione appena lo vedeva baciarsi con Cho.
Torcendosi i lunghi capelli neri, Cho replicò: “Mi sono allontanata per prendere da bere, ma non l’ho più visto”. Scuotendo la testa, aggiunse: “Proprio ora che quelli della Gazzetta volevano farci una foto!”.
“Cho, sai che odia questo genere di cose…” provò a difendere l’amico.
“Sì, ma che poi non si lamenti se citano solo Harry” disse lei infastidita, diretta nella direzione da cui proveniva Kathleen.
Scuotendo la testa, Kathleen provò a pensare dove si fosse nascosto Cedric.
Ced, dove sei? Un posto poco frequentato, cui non hanno accesso i fotografi, né tanto meno Cho… un momento!
Facendosi largo tra la folla, uscì dalla pista da ballo, dalla Sala Grande e dal castello.

***

Kathleen aprì con uno strattone la porta del vecchio magazzino.
“Dovrebbero sistemarla” disse lei, quando la porta si chiuse dietro di lei con un tonfo.
Nel vederlo così ben vestito, seduto per terra in mezzo a tutta quella polvere, la venne da sorridere.
“Cosa ci fai qui?” dissero in coro.
Sorrisero imbarazzati.
“Scappo” rispose per primo lui.
“Cerco te” ammise lei.
Kathleen si avvicinò al ragazzo, e goffamente si sedette accanto al ragazzo, incrociando le gambe per non far intravedere nulla.
“Perché scappi?” domandò dolcemente lei.
Lui scosse la testa, distogliendo lo sguardo da lei.
“È per via della seconda prova?”
“Sì e no” rispose lui, respirando rumorosamente.
“L’incantesimo Testabolla ti sta venendo bene. Dobbiamo solo capire come farlo durare più a lungo e provarlo con l’acqua del Lago Nero. Ho letto su un libro che potrebbero esserci delle…”
“Perché lo fai?” la interruppe lui.
“Fare cosa?”
“Aiutarmi” disse lui, guardandola dritto negli occhi.
“Beh, fa parte del contratto che hai firmato quando hai deciso di partecipare al Torneo. Era la voce che diceva di accettare il mio aiuto incondizionatamente. Caro mio, la prossima volta stai attento alle promesse che accetti di fare” provò a scherzare lei.
L’ombra di un sorriso gli attraversò il volto. “Anche la tua presenza qua faceva parte dell’accordo? Anche tutti i tuoi consigli, tutti i tuoi incitamenti, tutte le ore di sonno che hai perso nell’ascoltare le mie paure, i miei dubbi, le indecisioni fanno parte dell’accordo?”, domandò lui, tornando serio.
“No, Ced. Sai bene che faccio tutto questo perché sono…” 
Innamorata di te.
“Tua amica”.
“Mia amica” ripeté lui.
“Esatto”, confermò lei. 
“A te non interessa finire suoi giornali con me? A te non importa presentarmi ai tuoi amici come il Campione di Hogwarts? I tuoi genitori non stanno facendo programmi per l’estate in cui far conoscere il Campione di Hogwarts a tutto il parentado?”
“No, Ced. A me non importa tutto questo. A me interessi tu”, rispose lei, con il cuore in mano. Resasi conto di quello che aveva appena detto, avvampò. Imbarazzata, si sistemò i capelli e dichiarò: “Cioè, mi interessa che tu stai bene perché sei mio amico. Tutti gli amici che hai farebbero come me, se solo glielo chiedessi”.
Cedric la guardava con un’espressione strana: “Sai, mi sono chiesto se sono venuto al Ballo con la persona giusta”.
“E?” domandò Kathleen distrattamente. Era ancora sconvolta della rivelazioni che aveva appena fatto.
“La risposta è seduta qui accanto a me”.
Kathleen guardò il volto del ragazzo per vedere se ci fosse traccia d’ironia o altro.
“Sei bellissima” sussurrò Cedric.
Kathleen scosse la testa e si fece per alzarsi: “Ced, sei confuso. Forse hai bevuto il succo di zucca corretto dai fratelli Weasley?”
Trattenendola per un braccio, cercò di fermarla: “No, Kathe, ascoltami. Sono settimana che penso a me, a te, a noi. L’unico momento della giornata in cui sto bene è quando siamo insieme. L’unica l’opinione che mi preme sapere riguardo le prove, gli incantesimi o un semplice pettegolezzo è la tua. La persona che cerco dopo una battuta che faccio, sei tu. La persona da cui correrei quando ho paura sei tu. L’unica persona che si è accorta della mia assenza ed è venuta a cercarmi sei tu. Sei sempre stata tu, Kathleen”.
Kathleen aveva il cuore che batteva all’impazzata, percepiva il calore delle guance roventi e sentiva pizzicare nel punto in cui Cedric la afferrava. Aveva spesso fantasticato su quel momento, e aveva immaginato la sua pronta risposta di fronte alla sua dichiarazione. Ma in quel momento tutte le sue congetture erano sparite. Sentiva solo Cedric e l’amore che provava per lui.
“Che fai? Non dici niente?” chiese lui, tra l’imbarazzato e il divertito.
“Non so cosa dire” rispose lei.
Cedric scoppiò a ridere come non faceva da settimane. Dolcemente prese il viso di Kathleen e la baciò. 
Fu un lungo bacio, appassionato, desiderato, di quelli che tolgono il fiato. Dopo aver trascorso il resto della sera l’uno nelle braccia dell’altra scambiandosi tenere effusione, Cedric disse a malincuore: “Dobbiamo rientrare. Ormai il Ballo sarà finito”.
Aiutò la ragazza ad alzarsi, che con le mani si resettò l’abito. Mordendosi l’interno della guancia, Kathleen disse: “E noi?”
“Beh, per noi è l’inizio” disse lui, baciandola sul naso.
Il nome della sua ex ragazza galleggiava nell’aria. Cedric intuì l’esitazione di Kathleen e aggiunse: “Le parlerò domani. Ha sempre sospettato che ciò che provavo per te fosse diverso che un semplice affetto amicale. Ci è arrivata prima di me”. Mise un braccio intorno alla vita sottile della ragazza.
“Chissà se è rimasto un po’ di quel succo di zucca” domandò lei, mentre attraversavano di corsa il prato che da lì a qualche mese sarebbe fiorito rigoglioso come il loro amore.


Altre NdA: Ecoovi alla fine. Vi è piaciuta? Spero di sì. Vorrei fare qualche precisazione. Questa OS è stata scritta per un Contest che richiedeva di inserire una giovane ragazza, rappresentata a nostra immagine e somiglianza. Quindi Kathleen rappresenta un po' me: nervosa, timida, ironica, insicura, gelosa e fedele. Per far filare la storia, Kathe è una Tassorosso, anche se personalmente credo che sarai finita in un’altra Casa (almeno… così disse Pottermore). Cedric ho cercato di renderlo “umano”. Mi spiego: i libri (e il film) giustamente hanno messo in rilievo come Harry fosse in difficoltà ad affrontare il Torneo Tremaghi… così mi sono chiesta: Cedric come l’ha affrontato? Ecco la mia versione. Vi dico solo: meno male che c’è Kathleen (cioè io!!!!) al suo fianco. Ho utilizzato anche il personaggio di Cho: ecco, forse l’ho un po’ maltrattata, però, ecco, la mia opinione su di lei è che era sinceramente legata a Cedric, MA si sia avvicinata “perché interessante”.
La frase: “Per la terza volta il Calice di Fuoco divenne ancora una volta rosso; scintille ne piovvero fuori; la lingua di fuoco scattò nell’aria e dalla sua punta Silente prese il terzo pezzetto di pergamena. “Il campione di Hogwarts è…” è presa parola per parola dal libro di HP4.
Ecco avete capito di me un’altra cosa: sono una chiacchierona! Potrei andare avanti a parlare, ma evito.
Spero vi piaccia almeno un pochino. Qui trovate il giudizio della giudiciA, che ringrazio ancora: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10655357&p=8
ticci
 
  
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