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Autore: Twiggy_Earlgrey    03/08/2013    1 recensioni
Ciao!!!!!!
seconda what if della mia long "conosci la legge signorina Granger"che ormai conoscete. Herm è sempre sola e devastata dalla morte di Sirius e per trovare pace va a Grimmauld Place.
E qui fa uno strano incontro, inaspettato che la sconvolgerà e stravolgerà la sua vita e anche parecchio...
Chi sarà?????
A voi scoprirlo! =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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(image by google)

*
Mancavano un paio di ore alla prima lezione ed Hermione decise che tanto valeva prendersela con tutta calma.

-Che fai?- chiese  Regulus tirandosi su a sedere  fra le lenzuola. Hermione con un colpo di bacchetta si vestì e tentò di dominare la balla di fieno che aveva al posto dei capelli.
-Uf!- sbuffò spazientita –Che seccatura!-
-Vieni qui…-
-Mh?- Lasciò perdere scocciata e dando le spalle allo specchio si andò a sedere in braccio a Regulus.
-Vediamo un po’…- Le pettinò i capelli con le dita, raccogliendoli in una coda alta, che legò con la sua vecchia cravatta di scuola a strisce verdi e argentate.
-Ecco fatto!- la baciò sulla nuca –Non era così tragica come impresa, no?-
-Che salame che sei! Con la cravatta…Adesso scendo a preparare la colazione. Torta! Ti va?-
-E’ tanto che non ne mangio…-
-Allora, devi recuperare il tempo perduto!- rise.
 
Regulus rimase in ascolto della sua risata, riecheggiare per le scale.

Tempo dopo, il profumo  di cioccolato, gli solleticò le narici. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che era stato davvero sereno, che si era sentito in pace con se stesso?


Si materializzò in cucina, proprio mentre Hermione concentratissima,stava finendo di glassare la torta, prendendo da una ciotola colma fino all’orlo cucchiaiate di crema al cioccolato.
-Ahahahah!-
-Che c’è?- la giovane sollevò lo sguardo.
Regulus, le fece girare il volto ripulendole la guancia da uno sbuffo di glassa, con la lingua.

Hermione trattenne il respiro; era identico a Sirius in così tanti atteggiamenti. Era tutto un casino! Sirius le mancava da impazzire e si sentiva ancora profondamente legata a lui, ma nello stesso tempo provava questo sentimento pieno di contraddizioni per suo fratello. Perché doveva essere tutto dannatamente complicato?
-Stai bene?-le chiese l’uomo preoccupato.
-S-Si…credo di sì- trasse un profondo respiro per tranquillizzarsi e s’impose di sorridere –Facciamo colazione, forza!-
-L’aspetto è magnifico- assicurò Regulus.
-E ti garantisco che anche il sapore lo è! Si chiama “torta del Diavolo”. Mi sembrava perfetta per te!!!- lo apostrofò, porgendogliene una fetta enorme.
-Ma quanto sei dolce!-
-La smetti di prenderti gioco di me? Si chiama davvero così!- mise il broncio.
-Hai ragione, è ottima!- si congratulò lui a bocca piena.
-Ma guarda! Il perfetto damerino dei Black che parla con la bocca piena. Piccolo maleducato! Oh, dannazione -esclamò lei gettando uno sguardo all'orologio -è tardissimo! Non pensavo che si fosse fatto tanto tardi, tra mezz’ora ho lezione! Maledizione!!-

Regulus rise sotto i baffi. L’integerrima Grifondoro, che imprecava con un diavolo per capello. Però doveva ammettere che in cucina se la cavava egregiamente. Un altro punto a favore.

La ragazza si muoveva in modo febbricitante per la casa per raccattare tutte le sue cose e cacciarle alla rinfusa nel baule. Quando ricomparve al piano inferiore, aveva le guance rosse e i capelli di nuovo sconvolti.

-Devo andare…Ma ti giuro, troveremo il modo per tenerci in contatto, in qualche modo!- fissò Regulus con gravità –Ma ti prego…ti supplico…Per favore sta attento. Hai capito?-
Lui non sentì nemmeno londata di astio invaderlo per il tono di comando che aveva usato nei suoi riguardi.Hermione gli si era avvicinata mentre era ancora seduto a gustare la sua fetta di torta del Diavolo e si aggrappo al colletto della sua camicia con quelle sue piccole dita.
-Ti prego fa attenzione. Lui potrebbe farti del male e io non sopporterei anche il dolore di perdere te…-
-Starò attento, non preoccuparti per me. Non sono un pivellino nell’esercito di Voldemort – lei impallidì nell’udire quel nome –e il doppio gioco mi è sempre venuto piuttosto bene-.
-No!No!- pigolò la ragazza sgranando gli occhi –E’ pericoloso. Sei pazzo? Ti ucciderà!-
-Sta calma, Hermione…- le posò le mani sulle spalle massaggiandola leggermente, nel tentativo di rsssicurarla.

L’ultima cosa che Hermione percepì prima di svanire risucchiata dalla Metropolvere, fu il gusto di cioccolato delle labbra di Regulus sulle proprie.
  
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