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Autore: Anne Strimb    03/08/2013    0 recensioni
"Sei innamorata persa di Liam James Payne. Non è una domanda. Non è un’affermazione. È semplicemente un dato di fatto. Hai incrociato i suoi occhi per un secondo da Starbucks e BOOM, ti sei persa."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So... Marry me?

So... Marry me?

Alloraa.. mmhm non so che dire lol

Ho scritto quest'immagina mesi e mesi fa, quando ero

admn (?) di una pagina sui ragazzi. Mi mancano quei tempi *sigh*

Non mi piace per niente, però mi stanno costringendo a postarlo

(Andre ti odio <3). Se avete voglia di leggerlo, non vomitate plis (?)

Ah, è la mia prima het D:

Sei innamorata persa di Liam James Payne. Non è una domanda. Non è un’affermazione. È semplicemente un dato di fatto. Hai incrociato i suoi occhi per un secondo da Starbucks e BOOM, ti sei persa.

Ti stai preparando ad andare al concerto della boy band della quale fa parte. Lo ammetti, all’inizio non li conoscevi neanche, poi grazie a lui ti sei interessata alla loro musica e ora ti piace parecchio. Sistemi gli ultimi dettagli e ti guardi allo specchio soddisfatta: gli shorts di jeans ti fasciano le lunghe gambe, evidenziandole, la canotta che porti rende il look casual, sotto alla giacca corta che hai comprato appositamente. Infili le tue converse basse inseparabili e ti avvii al luogo del concerto. Il tempo passa fin troppo velocemente, così ti ritrovi lì davanti cinque bellissimi ragazzi, che saltano e cantano a ritmo di musica. E tu sei lì immobile. Le lacrime ti rigano il volto, cancellando il poco trucco che avevi. In realtà non sai neppure tu perché piangi, probabilmente ti stai rendendo conto che lui non ti degnerà mai di uno sguardo e, nonostante questa, tu continuerai ad amarlo. Poi succede in un attimo. I tuoi occhi incontrano i suoi un’altra volta. Sì sei proprio sicura che guardava te in mezzo a quelle migliaia di fans. Ne sei sicura perché lui si preoccupa di vederti piangere.

Di punto in bianco, prendi e te ne vai. Realizzi che andare al concerto non è stata una bella mossa, poiché sai che ne soffrirai parecchio. Tutte le illusioni che ti eri fatta appena comprato il biglietto sono svanite. Ti disilludi. Ti dirigi piangendo verso il primo bar che ti capita, ma decidi di non entrare e ti siedi sul marciapiedi lì davanti. Tanto non te ne frega niente di quello che può pensare la gente vedendoti lì, stai troppo male.

Ad un certo punto, non sai da quanto tempo sei lì, disperata, senti qualcuno che ti scuote dolcemente la spalla. Alzi la testa, che fino ad ora era sulle tue ginocchia, e ti volti verso chi ti ha scrollato. Ti viene quasi un colpo. Il viso dolcissimo di Liam è proprio lì, a pochi centimetri dal tuo. ‘Perché stai piangendo?’ si rivolge a te con voce dolce e piena di dolore, come se fosse lui a soffrire al posto tuo. ‘N-non è n-niente…’ ti maledici mentalmente per essere una frana a mentire. Ora sei lì, capelli arruffati, trucco colato e balbetti davanti alla persona che ami. Lui sorride, forse ha capito a cosa stai pensando, vedendo la smorfia sul tuo viso e fa una cosa che non ti aspettavi. Sposta una ciocca dei tuoi capelli dietro all’orecchio e ti invita a prendere una granita. Non puoi non accettare, quindi ti sforzi di fare un sorriso pure tu e lo segui, pensando che in fondo andare al concerto non è stata un’idea così stupida.

 

8 MESI DOPO

 

Si ripresenta la scena di otto mesi esatti prima. Sei lì, davanti allo specchio, a controllare che tutti i dettagli siano al loro posto. Hai indossato il vestito che ti è arrivato per posta, quel mattino, accompagnato da un biglietto. ‘Amore, questa sera sei mia. Lì’. Sei estasiata, perché non vedi il tuo fidanzato da tre mesi, poiché era in tour dall’altra parte dell’oceano. E ti ritrovi a pensare a quella sera, destinata a diventare la più triste della tua vita, che è invece diventato il vostro primo appuntamento. Già, con la scusa della granita ti aveva portato in un piccolo parco e lì avevate parlato per ore e ore, fino all’alba. Ti aveva chiesto il numero e il giorno dopo eravate usciti insieme. Era andata avanti così finché lui non ti aveva baciata, chiedendoti di essere la sua ragazza. Ti riscuoti dai tuoi pensieri; sei ancora davanti allo specchio. Infili le tue converse, che non ti abbandoneranno mai, ed esci di casa. Stai chiudendo il cancelletto quando vedi davanti a te una macchina d’epoca ed un uomo, vestito elegantemente, che tiene aperto lo sportello del passeggero. Ti avvicini e lui ti aiuta a salire in macchina. Liam ha proprio deciso di fare le cose fatte bene, ma non aveva esagerato, sapendo che tu odiavi quando lui spendeva troppi soldi per te.

Trascorri il tragitto che fa la macchina in silenzio, pensando al tuo amore. Ti accorgi che la macchina si allontana dal centro della città, dove vivi. Poi, essa si ferma davanti ad una villetta sul mare, isolata da tutto e da tutti. Sembra quasi un piccolo angolo di paradiso. L’uomo scende dalla macchina e corre ad aprirti la portiera, aiutandoti a scendere dall’auto. Poi ti augura una buona serata e se ne va. Ti avvicini alla casa e noti che sul vialetto d’ingresso sono sparsi petali di rosa. Sempre più curiosa sorpassi la porta, semiaperta. Arrivi al centro di un salotto piccolo ma accogliente, con un camino e divani enormi. Ti guardi intorno per cercare Lui, senti che è lì, quando una benda ti cala sugli occhi. Inizialmente ti spaventi poi senti due braccia muscolose che ti stringono e capisci che è lui. ‘Mi sei mancata’ ti sussurra all’orecchio, e a te sembra di svenire. Ti prende la mano e ti porta da qualche parte nella casa, facendo attenzione a non farti inciampare. Poi si ferma e ti toglie la benda. Rimani estasiata da ciò che vedi. Sei su una terrazza, a pochi metri dal mare. Ti fa togliere le scarpe e si dirige al tavolo che c’è lì, in mezzo alla spiaggia. Senti sotto i piedi la sabbia fresca, ti rilassa. A illuminare l’atmosfera, dei fari appositamente posizionati da lui. Arrivati al tavolo, tira indietro la sedia, e prima di farti accomodare ti bacia. È uno dei suoi baci dolci, che ti fa sciogliere. ‘Ciao amore’. Arrossisci e rispondi al bacio, poi vi accomodate. Ti accorgi che sul tavolo c’è la vostra cena, così iniziate a mangiare, quasi in silenzio. Parlate perlopiù del suo tour, di cosa hai fatto in sua assenza e cose così. Te ne accorgi, lui è terribilmente impacciato. È sempre così, un cucciolo, ma senti che c’è qualcosa che gli preme. Fai finta di niente e continui a mangiare e conversare, ti è mancato così tanto! Finita la cena si spengono tutti i fari, così rimanete illuminati solo dalla luce della luna. Non fai in tempo a chiedere spiegazioni che iniziano i fuochi d’artificio sull’acqua, costituiti per la maggior parte da cuori. Gli lanci uno sguardo; ti sta guardando, vuole sapere se apprezzi. Certo che apprezzi, nessuno ha mai fatto una cosa del genere per te! Dentro senti di amarlo alla follia, realizzi che è la persona che vorresti accanto per tutta la tua vita. Finiti i fuochi, ti alzi dalla tua sedia e gli salti addosso, baciandolo con passione. Non riesci a parlare, vuoi trasmettergli quello che provi con un bacio. Lui, inaspettatamente ti prende in braccio, come se fossi una sposa, e ti riporta all’interno della casa. Ti fa scendere una volta arrivati in una stanza con una parete di vetro, con vista sul mare. Ti accorgi che è una camera da letto, vedendo il grandissimo matrimoniale a baldacchino accanto a voi. Lui prende a baciarti ‘Ti voglio’, ti sussurra, e anche tu lo vuoi. Come risposta rispondi al bacio e lo spingi contro il letto, finché non siete entrambi sdraiati, te sopra di lui. Gli sbottoni la camicia a quadri, sfilandogliela e prendi a baciargli il petto e gli addominali scolpiti. Lui però ribalta le posizioni, e inizia a baciarti il collo. Poi una sua mano va alle tue gambe, le accarezza, andando su e giù, portando con sé il vestito. Dopo questa dolce e lenta tortura, in cui il tuo desiderio cresce, si decide e ti toglie definitivamente il vestito. Rimane a guardarti, in intimo e tu ti vergogni, perché non ti sei mai piaciuta. Ma basta un ‘Sei bellissima’ sussurrato dalle sue bellissime labbra per farti acquistare un po’ di sicurezza. Ti ritiene bellissima, è questo ciò che conta. Torni sopra di lui e gli slacci i pantaloni, ma lui ti precede e se ne libera. Poi torna a ribaltare la situazione e ti bacia entrambe le palpebre, poi il naso, poi a stampo la bocca e prosegue giù, verso il collo, fino ad arrivare allo sterno. Si blocca in corrispondenza delle coppe del tuo reggiseno. Ti fa alzare leggermente e te lo slaccia, sfilandotelo. Poi torna giù, ti bacia lo stomaco, ti lecca l’ombelico e dà un ultimo bacio al tuo pube. Ignora completamente le tue mutandine e va al tuo interno coscia, lo morde e poi lo lecca. Si decide e finisce di toglierti l’intimo. Si alza e toglie anche il suo. ‘Sei sicura?’ in mezzo al piacere riesci a farti sfuggire un sì dalla bocca. Già, perché vuoi essere solo sua, vuoi perdere la verginità con lui. Torna su di te e ti bacia, dolcemente e passionalmente allo stesso tempo. E mentre le vostre lingue sono impegnate a scambiarsi i vostri sapori, lui entra in te, con una spinta dolce e decisa. Ti sfugge una lacrima, per l’emozione e per il dolore, ma lui te l’asciuga e inizia a farti provare piacere. La stanza presto si riempie dei vostri gemiti e dei vostri respiri che vanno all’unisono, finché stanchi non vi abbandonate al piacere. Passano attimi, minuti o forse ore, non ne sei sicura, quando lui infine si alza dal letto, prende due vestaglie, una per ognuno di voi. Indossi la tua e trovi il coraggio di dire ‘Grazie, è stato bellissimo’ lui sorride e ti bacia, ancora. È fin troppo silenzioso e i suoi occhi sono ricchi di preoccupazione. ‘Vieni con me, devo ancora farti vedere una cosa.’ Ti trascina fuori un’altra volta, dalla porta a vetri che c’è in stanza. Arrivate in prossimità del bagnasciuga, fino a bagnarvi entrambi i piedi. Poi ti fa girare, e tu trovi qualcosa che ti sconvolge. Su una parete della villa c’è adesso una proiezione a lettere cubitali. È una domanda. La leggi e non fai altro che piangere. Piangi dalla gioia. Piangi dalla sorpresa. Piangi dall’emozione. ‘Allora, vuoi sposarmi?’. Ti giri verso di lui, l’uomo che ti sta chiedendo di fare il passo più importante delle vostre vite. ‘Sì, voglio sposarti, voglio passare il resto della mia vita con te!’ e vi baciate, di nuovo, perché siete giovani, ma sapete già che le vostre vite rimarranno legate per sempre.

  
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