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Autore: ryuga hideki    04/08/2013    1 recensioni
Deidara lo guardò con uno sguardo perso e allo stesso tempo ferito. Era come se gli avesse spezzato il cuore; si sentiva minuscolo, più minuscolo di una formica. Le parole di Sasori, colui che ammirava tantissimo anche se aveva idee differenti dalle sue, lo avevano ucciso, erano state come lame taglienti ed affilatissime, conficcate nel suo petto in pieno centro
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Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara | Coppie: Sasori/Deidara
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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-Questa è arte! Ciò che dura un'istante!-

-Ma per favore! Quella cosa non è niente, rispetto alle mie marionette!-

 

Erano tornati da poco da una missione, niente di troppo serio, ammazzare un ninja dell'Anbu perchè aveva scoperto troppe cose.

Era una classica e comune giornata di inizio Agosto; il cielo perfettamente azzurro senza nemmeno una nuvola, tirava una piacevole aria fresca che, passando tra le foglie degli alberi, emanava dolci profumi e melodici suoni. Era un classico giorno in cui i due compagni dell'Akatsuki stavano discutendo, come al solito, di arte; le loro varie concezioni di arte, insomma, sempre la solita storia!

 

Erano nel giardino della base dell'organizzazione, stavano discutendo proprio lì su quel magnifico e soffice manto verde acceso. Erano uno di fronte all'altro che si guardavano con competizione, per quanto riguarda Deidara, e con uno sguardo superiore ma allo stesso tempo calmo, per quanto riguarda Sasori.

 

-L'arte è ciò che dura un'istante! La bellezza dura un'istante!!! Le mie sculture di argilla esplosiva sono arte! Ed accentuo che è Arte con la “a” maiuscola!- esclamò passionalmente e con un tono alto al suo vecchio compagno, indicandogli le sue sculture di argilla. -Guarda!- mise in posizione le dita e con un semplice “katsu” ne fece esplodere una. -Dove trovi tanta magnificenza!-

Il rosso sbruffò un po' annoiato e spazientito da tutto quel parlare a vanvera del suo compagno, ma soprattutto era stufo delle sue teorie da strapazzo. Incrociò le braccia, muovendo la testa come se volesse dire “il mio compagno è un caso perso”; assunse una posizione molto professionale ed iniziò a parlare.

-Quella cosa non può essere definita arte! Le tue sculturine oscene non sono arte! Sembrano fatte da un monco assurdo! E per di più un esplosione NON può essere definita Arte!!! Che minchia di cose sono queste?- chiese con un tono ironico, prendendo con due dita la scultura d'argilla del biondo. -Di certo non sono arte! L'arte è ciò che dura per sempre! Ciò che tutti posso ammirare di generazione in generazione! Questa è arte! Non le tue cosette da femminuccia, se non peggio, da bambini!- disse Sasori con un tono severo e quasi freddo, tale da ferire il suo compagno.

Deidara lo guardò con uno sguardo perso e allo stesso tempo ferito. Era come se gli avesse spezzato il cuore; si sentiva minuscolo, più minuscolo di una formica. Le parole di Sasori, colui che ammirava tantissimo anche se aveva idee differenti dalle sue, lo avevano ucciso, erano state come lame taglienti ed affilatissime, conficcate nel suo petto in pieno centro. Abbassò lo sguardo, mordendosi le labbra e stringendo i pugni. Era quasi sul punto di piangere per rabbia e per delusione, ma non poteva farlo, non poteva mostrarsi “femminuccia”, come Sasori aveva appena detto, davanti a lui. Stava per esplodere, su questo non c'erano dubbi. Si sentiva come una delle sue sculture d'argilla che era pronta a saltare in aria. Si voltò e corse via per evitare di non ammazzare il suo compagno di squadra, cercò un posto tranquillo dove rimanere solo e calmarsi, distendendo i nervi.

Sasori, in tanto, rimase lì immobile un po' spiazzato. Non aveva idea che il biondino avrebbe reagito in quel modo. Si sentiva una merda, forse era stato un po' troppo severo e freddo senza nemmeno accorgersene.

-Deidara...- l'unica cosa che riuscì a dire, in modo impercettibile perdendosi nell'aria, fu il suo nome. Poco dopo decise di smettere di piangere sul latte versato e di alzare il culo per andare a cercare il suo amico. Doveva chiedergli scusa, anche se non sarebbe servito a molto, almeno si sarebbe sentito in pace con se stesso.

Non ci mise molto a trovarlo, dopo tutto sapeva benissimo cosa gli passasse per la testa, ormai conosceva ogni minima cosa di lui, senza che il diretto interessato ne fosse a conoscenza.

Lo trovò seduto su una roccia sotto un albero e vicino al laghetto del giardino. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e ferito che fissava l'acqua cristallina. I capelli si muovevano in modo armonioso, spostati dal vento. Era una figura così bella e soave da vedere, tale che Sasori rimase per qualche istante fermo a contemplarlo.

-Deidara...- lo chiamò con voce calma e profonda, come era solito fare. Il biondo si voltò verso di lui con sguardo abbastanza rabbioso ma allo stesso tempo triste.

-Che vuoi? Vattene!- si alzò e si mise davanti a lui.

-Mi spiace per quello che ho detto...-

-Oh, ti spiace? Beh, a me non interessa un cavolo delle tue scuse! Anzi sai che ti dico? Ti mostrerò il mio capolavoro!- gli disse con aria disperata, lasciando Sasori un po' confuso. -Avevo intenzione di lasciare il mio ultimo gioiello per qualche nemico abbastanza forte, ma...dato che tu non credi nella mia arte...- prese un po' di argilla dalla borsa. -Farò esplodere me stesso! Sarò L'opera più grandiosa che tu possa aver mai visto!- il rosso lo guardò un po' terrorizzato. Deidara fece per mettersi l'argilla in bocca, ma venne fermato dalla mano del compagno, che gliela schiaffeggiò, facendogli cadere il pezzo di argilla.

-Sei impazzito? Non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere! Nemmeno a provarci!!!- lo rimproverò severamente, lasciando un po' spiazzato il biondo che lo guardò con aria confusa. Subito dopo il rosso lo baciò appena, per impedirgli di aprire bocca e ribattere ciò che gli aveva detto. Si staccò lentamente dalle sue labbra e lo guardò negli occhi, notando un lieve imbarazzo sul suo volto. -Mettiamo da parte l'arte...basta per oggi...-

-Danna....- sussurrò appena, ancora confuso dal bacio che gli aveva dato.

-Ho sempre immaginato di interromperti così, ogni volta che discutevamo sull'arte e non ne potevo più delle tue opinioni, ma non l'ho mai fatto perchè pensavo che non avresti accettato... Non so dove ho trovato il coraggio di farlo adesso...so solo che era il momento giusto per farlo... Scusa...- abbassò lo sguardo.

-Oh, Danna!!!- lo strinse e lo baciò con estrema passione e foga. Lo fece cadere a terra continuando a baciarlo. Le mani del rosso incominciarono a togliergli i vestiti e ad accarezzare quella calda e delicata pelle che lo faceva impazzire; intrufolò la lingua nella sua bocca, accarezzandogli e stuzzicandogli la sua. Nel frattempo, anche Deidara spogliò il suo compagno che, poco dopo, si mese sopra di lui. Si guardarono per qualche istante, Sasori con un sorriso fiero e pieno di amore si dilettava a contemplarlo in tutto il suo splendore, facendolo imbarazzare ancora più del dovuto. Prima che il biondo potesse parlare, ritornò a baciarlo, invadendogli l'intimità con le dita. Non molto dopo, si unirono in un unico corpo, fondendosi e diventando una sola cosa.

Nell'aria si diffondevano i loro gemiti, mentre i loro corpi sudati e ardenti di passione venivano accarezzati dalla leggera brezza estiva. Fu tutto magnifico, una cosa magica con un pizzico di romanticismo. Quando ebbero finito, rimasero stretti in un tenero abbraccio, con Deidara appoggiato sul petto dell'amico.

-Non c'è bisogno che arrivi a misure drastiche, Deidara...sei già tu la tua arte magnifica e perfetta, tu senza doverti fare esplodere­ gli disse accarezzandogli i capelli. Il giovane lo guardò con sguardo tenero e completamente cotto, per rispondergli con un affettuoso bacio.

-Da quanto tempo ti piaccio?- gli chiese rimanendogli vicino alle labbra, così vicino da poter respirare il suo respiro.

-Dalla prima volta che hai messo piede nell'Akatsuki...in quanto essere perfetto...mi sei piaciuto subito- gli rivelò, accarezzandogli il sedere mentre Deidara sorrise compiaciuto.

-Non c'era bisogno che aspettassi così tanto per baciarmi...- gli rivelò con tono seducente, per poi essere baciato con tanta passione dal rosso.

 

Rimasero lì nella loro intimità per recuperare tutto il tempo perduto e dimostrarsi quanto si amavano. Rimasero lì fino a che il sole non fu quasi scomparso dal cielo.


 


Rieccomi (momentaneamente) con una One Shot! Non ho molto tempo nel scrivere fan fiction dato che sto scrivendo un libro e dato che c'è di mezzo anche la scuola e vari problemi personali =D comunque vi dico che scriverò un'altra SasoDei e una KisaIta (fuck yeah!) 
Per ora... Che ne pensate della mia nuova FF? =3


Ryuga
   
 
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