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Autore: BELIEBER_G    04/08/2013    1 recensioni
Ciao a tutti! Sono Giulia, e questa è la mia prima FF, buona lettura; spero vi piaccia.
La storia è a capitoli, che poi sono due parti, parla di una ragazza di nome Alessia, con le sue insicurezze ma che grazie ai suoi amici, la faranno distrarre. Come tante, ha un idolo che conosce attraverso la TV, fa la sua promessa: di essergli sempre fedele.
Poi succederanno degli eventi emozionanti, tristi, comici, e ovviamente romantici.
Con questa storia, vi farò sentire veramente le emozioni che ci sono dentro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eravamo uscite da casa, il sole era abbastanza caldo e si pronunciava una bella giornata in tutti i sensi; perché passare un giorno con Vanessa, non si finiva mai di ridere! Ci stavamo avviando verso il centro commerciale, ed erano appena le 14:00, avevamo un paio di ore, per svagarci un po', avevo promesso a mia madre che sarei tornata a casa, prima che facesse buio. 
“E' da un po' che non passavamo una giornata al centro commerciale…”  Dissi. 
“Già. Io poi, non vedevo l'ora di andarci con te!” Esclamò lei. 
“Oh, anch'io! Ho sentito che oggi ci sono anche i saldi, e si paga di meno…”
“Penso sia vero…”
“Meglio, no? E quanto manca, ancora?”
“Meglio sì. Siamo quasi arrivate... Già stanca di camminare?”
“Più che altro, non mi va.”
“Non posso portarti in braccio, lo sai vero?” Scherzò lei. 
“No, questo no certo.” 
Ridemmo. 
“Ecco, giriamo qui e ci siamo.”
Girammo dietro l'angolo, e ci trovammo davanti al centro commerciale con la scritta, che di certo non passava inosservata ‘Chanel Moda’. 
“Entriamo?” Dissi. 
“Certo!”
Ed entrammo. C'erano vari negozi: di scarpe, di vestiti invernali, gioielli eccetera.  Era un centro commerciale grandissimo, c'erano i bar, il McDonald's, piccoli chioschetti... 
Noi ci precipitammo, naturalmente, ad un negozio di vestiti. 
Prendemmo una serie di vestiti carini, e andammo una alla volta a provarci le nostre scelte. Mentre aspettavo che Vanessa si provasse i suoi vestiti un po' da maschiaccio, sentii della musica che conoscevo fin troppo bene! 
“Hey Vanessa! Hey! Senti Justin? Lo senti?”
“Aspetta... Oh sì! Be', buon per te.”
Ammetto che, ero ufficialmente impazzita. Mi feci trasportare dalla sua voce, così angelica. Cominciai a muovermi un po' e cantare. Vanessa fece per uscire e mi guardò ridacchiando un po'. 
“Ma che cosa stai facendo?” 
“C'è Justin! Il mio idolo!”
“Ci stanno guardando tutti.”
“Be', che guardino!”
“Quanto sei scema, però.”
“Oh, lo so. La sua voce è meravigliosa, non riesco a smettere!”
“E' finita la canzone, Alessia…” 
“Ah, vero…” 
Rimasi un po' delusa, non ne potevano passare un’altra? 
“Be', come mi stanno?”
“Stai bene così. Solo... Be' non è troppo da maschiaccio?”
“Grazie eh! Mi vesto carina, solo nelle occasioni importanti.”
“Oh, va bene. Tu comunque sei sempre carina.”
“Grazie, questo sì che è un complimento!”
Le sorrisi. 
“Posso provarmi io il mio vestito, adesso?”
“Certo. Ti aspetto qui.”
Dopo qualche secondo, uscii.
“Come sto?”
Feci una giravolta. 
“E' viola, il vestito è bellissimo. Però sono io che non mi piaccio... Che dici?” Dissi ancora.  
“Oh, sei stupenda.” Disse con un tono dolce. 
Rimase quasi a bocca aperta. 
“Grazie, Vanessa.”
“Se fossi il tuo ragazzo, starei attenta a chi ti sta intorno. Sei una bomba sexy, cavolo!”
“Non esagerare, avanti.” 
Arrossii un po', perché mi stavo immaginando la scena, anche se non avevo il ragazzo. 
“Aspetta che ti veda Justin, ti vedrà tra la folla e gli ruberai il cuore.”
“Io? Avanti, non farmi illudere.”
Rise e aggiunse:"Secondo me, sarà così." 
Scossi la testa sorridendo dolcemente pensando alla scena. 
“Che fai allora, lo compri? Io non lo so... Non mi sta tanto bene.”
“Sì. No, tu lo comprerai perché ti sta benissimo, okay? Andiamo insieme alla cassa, su.” Disse Vanessa, spingendomi dietro la mia schiena. 
Annuii sbuffando, sapevo che mi stava da schifo. Vanessa aveva di sicuro bisogno di una visita oculistica. Ma lo comprai comunque, era bello ed era viola, amo questo colore. 
Si erano fatte le 14:30. 
“Vuoi mangiare qualcosa?” Chiesi. 
“Sì, grazie. Non abbiamo più mangiato, poi... Lì c'è un piccolo bar.”
Andammo verso il bar e ci facemmo dare due Coca-Cola e due pizze al crostino. Ci mettemmo a sedere su dei tavolini lì vicino al bar. 
Mentre mangiavamo e facevamo due chiacchiere, ci passarono davanti un gruppetto di amici che avevano dei visi familiari.  
Il gruppetto si mise a sedere su una delle panchine, vicino al bar. 
“Vanessa... Guarda lì, non ti sembrano... Già visti?”
“Da noi due?”
“Sì. Le ragazze mi colpiscono di più…”
“Li conosciamo? No, perché non è che possiamo andare lì e dire:"Hey vi ricordate di noi?" Non mi pare il caso, e se loro non ricordano?”
“Proviamo.” La incitai. 
“Faremo una figuraccia.” 
“Avanti, essi positiva!”
Sbuffò. 
Pagammo e ci avvicinammo a loro. 
“Hey ciao, ragazzi! Vi... Vi ricordate di noi due?” Dissi raggiante.  
“Ma voi... Non siete... Vanessa e Alessia?” Disse una ragazza più o meno biondina, doveva essere Marissa. 
“Giusto! E' da secoli che non ci vediamo... E sono così entusiasta che vi ho rivisto tutti.” Dissi sorridente. 
“Certo, anche noi! Perché non restate un po' con noi? Così recupereremo il tempo perso.” Disse Marissa. 
“Veramente... Tra poco dovremmo andare a casa.” Risposi. 
“Restate un po', cinque minuti, okay?” Insistette. 
“Va bene.” 
Telefonai a mia madre, prima. 
“Hey mamma, torno un po' tardi, okay?”
“Come mai?”
“Abbiamo incontrato dei vecchi amici, volevamo restare con loro. Poi ti racconto. E... Puoi avvertire la madre di Vanessa? Grazie.” 
“Certo. A dopo.”
Attaccai. 
“Ecco fatto! Cosa facciamo?”
Ci mettemmo a chiacchierare ad un angoletto, dove non passava quasi nessuno. Stavamo in cerchio. 
“Hey Elena, da quando ci siamo incontrati, non hai spiccicato neanche una parola.” Disse Vanessa. 
“Be' lei non è molto socievole.” Disse Marissa. 
“Ehm, sì…” Disse Elena, abbassando lo sguardo. 
“Oh, direi che è anche molto dolce.” Affermò Vanessa. 
“Sì, lo è.” Confermò Marissa. 
Elena decise di parlare un po':"Grazie. Comunque... mi piace tanto Justin Bieber. Lo conoscete?" 
Sobbalzai ed esclamai:"Davvero? Anche io!" 
“Sì, lui è davvero fantastico, e in più io amo la sua voce.” Disse Elena. 
“Anch'io, è il miglior idolo che ho conosciuto finora, a parer mio è così.” 
“Hai pienamente ragione!” 
Le feci un sorrisone. Io ed Elena ci riunimmo insieme a parlare un po' del nostro idolo. 
Enrico mi guardava ogni tanto, gli sorridevo io. Dovevo dire che... Non era male. 
Erano passate un paio di ore, mentre ci alzammo notammo che tutto era buio. Eravamo così assorti nelle nostre conversazioni, che non ci eravamo accorti di niente. 
“Ma che cosa succede?” 
“E' buio.” Disse confusa. 
“Che ore sono?”
“Le 17:30.”
“Oh, è vero oggi chiudevano prima perché è Sabato. Lo fanno sempre.”
“Quindi... Vuol che siamo rimasti dentro?” Disse Vanessa con un tono un po’ divertito. 
“Già. Che guaio.” Disse Marissa un po’ preoccupata. 
“Che figata!” Esclamò Vanessa esaltata.  
“Non credo. Mia madre si arrabbierà. Devo avvertirla, però che cosa le dico:"Hey mamma, sono rimasta dentro al centro commerciale. Mi vieni a tirare fuori?" Mi ucciderebbe. Accidenti!” 
“Rilassati, okay? Verrà comunque qualcuno a prenderci... Spero.” Disse Vanessa, calmandomi. 
“Speriamo davvero.” Dissi. 
“Okay, finiamola di farci problemi. Facciamo qualcosa, cogliamo l'occasione.” Disse Marissa. 
“E cosa facciamo?” Chiese Elena. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                              
 
        
 
                                                               
  
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