Zie e Guai
POV Narratrice
Le cose sembravano tranquille,Austin e Dastan fingevano di andare d’accordo solo per compiacere Ally, ma ogni occasione era buona per lanciarsi occhiatine di fuoco e per esprimere i loro pareri contrastanti l’uno con l’altro.
POV Ally
Ero al Sonic Boom alle prese con un cliente interessato ad una stupenda tromba, quando mi arrivò una chiamata.
-Pronto-
-Ally, sono Jimmy, devo darti una notiziona-
-Dimmi-
-Farai il primo concerto a Miami,tra 3 giorni -
-Davvero! Grandioso-
-Mi raccomando ti voglio al meglio-
Staccammo.  E vidi  Trish arrivare : - Indovina chi ha trovato lavoro come centralinista all’agenzia investigativa?- con un buffo cappellino.
 -C…come sei riuscita a…..vabbhè non importa tieniti forte-
-Ally che è successo?-
-Tra 3 giorni farò il mio primo concerto- in quel preciso istante entrarono Austin e Dez che corse da me dicendo –Grandioso  hai già pensato come entrare, io ti consiglio su un cavallo sospeso-
Lo guardammo tutti sconcertati e continuai-sarà a Miami sono emozionatissima e terrorizzata-
Austin mi guardò e disse- Ehy….non devi essere terrorizzata per il tuo primo concerto….sarai perfetta come sempre -fece una pausa per un istante e poi disse- Brava sapevo che ce l’avresti fatta- mi abbracciò e in un attimo quelle parole e quell’abbraccio mi risollevarono.
In quel istante fece irruzione al negozio una donna alta, capelli castani ricci indossava pantaloncini corti di jeans e una canotta marroncina che lasciava intravedere  il reggiseno; si precipitò verso di me aprendo le braccia e dicendo:- La mia cara nipotina…come sei cresciuta eri una bambina quando andai via-
Era mia zia ,Caren,l’ultima volta che la vidi avevo 3 anni. Mia madre non mi ha mai parlato molto di lei, disse solo che è sempre stata una ragazza ribelle e insoddisfatta alla continua ricerca di qualcosa, le parole di mia madre furono “ Combina solo guai e cerca qualcosa che probabilmente non troverà mai…” .
-Zia Caren- risposi mentre l’abbracciavo felice per il suo ritorno ed entusiasta di quello che era successo poco prima – Come mai sei qui?- le chiesi in fondo ero anche stupita pensavo non l’avrei mai conosciuta.
Austin e Dez guardarono mia zia con uno sguardo misto di meraviglia e apprezzamento per la sua bellezza, nonostante avesse trentatre anni ne dimostrava 25.
-Ally, non ci hai mai parlato di tua zia….-disse Austin
- Bhè, non ce ne mai stata l’occasione e poi a volte dimenticavo anche di averne una…..-mi voltai verso mia zia e dissi-….senza offesa-  mia zia mi guardò rattristita
-No. Non ti preoccupare non me la prendo, in fondo non sono stata proprio una zia presente…-ma la sua tristezza svanì con la stessa rapidità con cui si manifestò.
- Come mai sei a Miami?- chiese Trish
-Ho incontrato tua madre in Africa parlammo un po’ di te e mi ha detto:  che hai superato la tua paura, fai parte di un team insieme ai tuoi amici….Ah! Mi ha anche detto che ti siete fidanzati- indicò me e Austin oscillando l’indice.
Io e Austin ci guardammo e arrossimmo, evidentemente mia madre l’ha incontrata nel periodo in cui eravamo una coppia,così misi al corrente mia zia dicendo:- N…noi, non stiamo più insieme, siamo migliori amici- abbassai lo sguardo imbarazzata e poi lo rialzai subito evitando di incrociare quello di Austin, altrettanto imbarazzato.
-ooooh! Che peccato! Siete così carini insieme. Comunque ti ho portato dei regali, Ally: questo è un profumo dalla Tunisia, una collanina con la tour eiffell, un cappellino tipico della Sicilia…..- continuava a tirare fuori pensierini da ogni parte del mondo quando Trish la fermò chiedendo –Maa,  in quanti posti sei stata?-
-Un po’ ovunque : Inghilterra, Brasile, Francia, Italia la mia preferita- rispose-
-Perché sei tornata? Io al posto tuo non l’avrei mai fatto- chiese di nuovo Trish
-Perché sono stanca di girare il mondo cercando in qualche modo di racimolare soldi. Poi, mi sono resa conto che mi mancava la mia famiglia e questa città-rispose
-Non lo so. Non mi convince- disse Dez con aria dubbiosa, mentre mia zia lo guardò sconcertata.
-Ah…non dargli retta, dobbiamo tenercelo così. Ma racconta un po’ com’è Londra? E la tour Eiffell?- Trish iniziò a chiedere incuriosita e fantasiosa.
Mia zia iniziò a raccontare le sue avventure stravaganti per il mondo facendomi per fino dimenticare che avrei dovuto fare un concerto a breve. Passarono le ore e arrivò mio padre,  stava per dire qualcosa, ma si fermò sull’uscio della porta nel momento in cui riconobbe mia zia e disse:- Caren?? Che ci fai qui?- in un attimo lo vidi preoccuparsi.
-Lester. Come stai? Ti vedo bene.- rispose mia zia
-Benissimo. Ma Penny sa che sei qui? Per quanto tempo ti fermerai?-
- Ho intenzione di fermarmi per sempre- disse mia zia con un sorriso ironico.
C’era qualcosa che non sapevo. A mio padre non faceva piacere il ritorno di mia zia, per chissà quale  motivo.
-Caren…potrei parlarti in privato- chiese mio padre a mia zia. Capii la situazione così chiesi a Trish – mi accompagneresti al centro commerciale voglio fare shopping per il concerto-
-Certo- rispose
- voi che fate?- chiesi a Dez e Austin.
-Io ho un appuntamento con Jane, praticamente…… Adesso!. A dopo!- disse Austin scappando via.
- Io devo fare dei biscotti- disse Dez
Ritornai al Sonic Boom verso le 19:30, stranamente il negozio era chiuso , “così presto” , pensai. Intenta  a salire le scale sentivo mio padre e mia zia discutere animatamente,  mi precipitai, aprii la porta con rabbia e dissi  :- Ma cosa sta succedendo? Le vostre voci si sentivano fin giù al negozio? A proposito perché è già chiuso?-
-          Io e tua zia dovevamo parlare.-
-          Ok…….adesso dovete raccontarmi tutto, non sono stupida e c’è qualcosa che non va tra di voi-
-          Ma , niente mia cara……- disse mio padre
-          No. Tuo padre e tua madre sono preoccupati che io possa portare guai, del resto è quello che faccio da una vita. Giusto?- mia zia stoppò mio padre- ma stavolta voglio realmente cambiare-
-          E va bene. Però ti avverto  niente colpi di testa e niente guai- disse mio padre puntando il dito contro mia zia e uscì dalla sala della musica.
-          Non capisco perché fa così. Cos’hai combinato in passato?-  chiesi a mia zia.
-          Bhèèèè……..all’inizio che andai via misi nei guai tua madre facendo un prestito a nome suo, ma non potendo pagare l’arrestarono e dovette pagare- mi rispose con tono di chi si vergognava.
-          Tesoro, adesso devo andare in albergo a fare una doccia e una grossa dormita. Però domani faremo colazione insieme e dopo la scuola andiamo in giro per Miami – disse, uscendo dalla porta.
Ero ancora nella sala e sentii mia zia parlare con qualcuno così uscii e dal balconcino vidi Austin.
-Hey. Che ci fai qui?- dissi a Austin mentre mia zia raccoglieva la sua sacca.
- Ero venuto a prendere l’mp3  di Jane, l’ho dimenticato stamattina-disse Austin mentre aiutava mia zia ad uscire dalla porta
-Capito- ero esausta avevo avuto troppe emozioni volevo solo andare a casa.
Stavo chiudendo la sala della musica e vidi il cellulare di mia zia sul piano lo presi e pensai di portarglielo domani a colazione. Ma dovevo avvisarla. Digitai il numero dell’hotel e lasciai il messaggio. Austin prese l’mp3 e uscimmo stavamo per chiudere il negozio, quando sentii una mano sulla mia spalla stringermi,due uomini stavano cercando di trascinarmi in un auto nera . Austin mi prese per il  braccio e cercò di tenermi più stretta possibile con la mano sinistra, mentre con la destra diede un pugno ad uno degli uomini, che reagì  e lo trascinò insieme a me nell’auto.  Guardai Austin impaurita. Non riuscivo a capire. Chi erano quegl’uomini? Cosa volevano da me?
 
 
 
 
 
ANGOLO NARRATRICE
Salve ragazzi,
fin’ora non ho mai scritto un “Angolo narratrice”, ma volevo ringraziare tutti quelli che seguono la mia storia o la preferiscono o comunque mi fanno visita . Vorrei invitarvi anche a recensire. Spero vi stia piacendo la mia fan fiction. Grazieeeee!!!!