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Autore: lacla32    04/08/2013    3 recensioni
Vengo svegliata dal telefono che squilla, mi tiro a sedere, guardo l’ora sono le 4.25.
“Lisbon” dico con voce assonnata.
“Heilà!!” sento dall’altro capo, riconosco la voce del mio interlocutore.
“Che diavolo vuoi Jane? Sono le 4.25 del mattino!” dico abbastanza irritata.
“Credo di aver trovato un cadavere, o meglio lui ha trovato me.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9
“Avanti parla” dico “Non ti aiuterà per niente startene li in silenzio” dico appoggiandomi allo schienale della sedia, sono due ore che siamo in queste condizioni il silenzio è la quarta persona presente in questa stanza
“Rosa, sappiamo tutto quello che ha fatto” dice Jane “Ma se vuole le rinfresco la memoria” dice mettendo sul tavolo il manoscritto
“Sa cosa è questo?” chiedo indicando il plico di fogli
Lei lo guarda e finalmente parla “Si so cos’è” dice a mezza voce
“Allora ce lo spieghi” dico esortandola a parlare
“Sono dei fogli” mi risponde sarcastica
“No no non sono dei semplici fogli e questo lei lo sa” dice Jane fissandola “Questo” dice indicando il plico “è il suo bambino, la sua creazione il suo orgoglio” conclude sedendosi al mio fianco
“Sembra stanca Rosa, perché non ci racconta la sua storia? Cosi potrà riposare” dico guardandola, non solo lei è stanca…
“Come ha fatto?” dice guardando prima il libro e poi Jane
“Sa, all’inizio mi aveva ingannato, lo ammetto ma poi piano piano ho capito tutto” dice Jane sorridendo “ho letto il libro di Hartur…che cosa banale vero?” chiede guardando Rosa
“Lui non sapeva scrivere, non capiva” dice lei
“e lei lo ha punito?” chiedo
“li ho puniti tutti” dice ridendo
“Partiamo dall’inizio” dico tirando fuori le foto delle vittime e disponendole sul tavolo
“Come ha fatto a capire che non lo aveva scritto Marta?” chiede rivolta a Jane
“Ho parlato con sua sorella” dice Jane facendo spallucce  “ Marta odiava la scrittura, non era capace di creare storie coerenti…ho fatto due più due”
“Lo sapevo” dice Rosa
“Ero curioso, sa ho letto i libri degli altri partecipanti del concorso e devo ammetterlo il tuo è su un altro livello e quindi mi è salito un dubbio…” dice Jane
“Come ha fatto a vincere Hartur?” concludo io la sua frase
“Allora” riattacca Jane “ho fatto delle ricerche, ho parlato con molte persone e tutte mi hanno detto la stessa cosa”
“Lei era arrabbiata perché non poteva partecipare al concorso” dico
“Oh nono Lisbon c’è di più…” mi dice “vero signorina Nil?” dice Jane guardandola
“Io non potevo partecipare, i miei voti non me lo permettevano…però avevo scritto qualcosa di importante, qualcuno doveva leggerlo e poi mi servivano i soldi” dice lei
“E Hartur faceva al caso suo” dice Jane
“Lui poteva partecipare” dice lei con le lacrime agli occhi “Ma non sapeva scrivere, aveva scritto quel libro noioso e stupido nelle pause pranzo, mi aveva chiesto di leggerlo, io gli ho proposto un accordo impossibile da rifiutare” urla tra le lacrime
“Lei scriveva il libro, lui si prendeva il merito e lei i soldi” dice Jane
“Ma qualcosa è andato storto vero?” dico io indicando le foto sul tavolo
“Quel bastardo mi ha riso in faccia! Ha detto che il mio libro faceva schifo e che persino un bambino avrebbe scoperto il killer e cosi ho deciso di dimostrargli che non era vero” dice lei con un ghigno
“ Ma che centra Marta Red in tutto questo?” chiedo anche se so già la risposta
“Ti serviva un aiuto…qualcuno che partecipasse alla competizione col tuo libro e che battesse Hartur…ho ragione?” chiede Jane
La vedo annuire
“ e quindi ha assoldato Marta” dico
“Ma è stato tutto inutile” dice Jane
“Voi non capite” urla furibonda “Avevo la possibilità di diventare famosa, avrei avuto i soldi per pagarmi gli studi, avrei smesso di lavorare e i miei voti sarebbero saliti, avrei avuto la possibilità di scrivere e non sprecare il mio tempo a lavare piatti!” è rossa e ha il fiatone
“Questo non le da l’autorizzazione di uccidere” dico appoggiando i gomiti al tavolo
“erano persone corrotte, ho solo fatto pulizia” dice appoggiandosi allo schienale
“Corrotte?” chiedo
“Come crede che abbia fatto a vincere Hartur? Ricattava i giudici o li pagava, bastava averne 5 dalla propria parte e il gioco è fatto” dice guardando le foto
“Parliamo dei giudici” dico “Ross Samuel, Natalie Knor, Hanna Rhulf” dico indicando uno ad uno
Rosa li guarda e si volta
“Rosa, cerchiamo di essere collaborativi” dico
“Samuel Ross, la prima vittima” dico indicandolo “Cosa è successo?” chiedo
“Aveva capito le qualità del suo libro vero?” dice Jane “lui era il Papa era arguto, intelligente ma losco”
“Hartur lo aveva ricattato, è per questo che è riuscito a vincere…” dice Rosa
“Non c’è solo questo” dice Jane alzandosi e camminando, io lo guardo, dove vuole andare a parare?
Rosa lo guarda sembra sorpresa e spaventata io la guardo a mia volta, ha colpito nel segno
“Cosa manca?” le chiedo
“Voleva rubare il libro a Marta, le aveva offerto un sacco di soldi” dice Rosa
“E Marta?” chiedo
“Aveva accettato, ma dopo una nostra discussione si era decisa a rifiutare” dice Rosa
“Non è vero!” dice Jane “ Marta non aveva rifiutato, anzi aveva realizzato una copia del libro” dice Jane tirando fuori un altro plico di fogli, Rosa lo guarda sorpresa, è evidente che non lo sapeva, be come biasimarla neanche io lo sapevo.
“Natalie Knor” dico “ lei le ha fatto qualcosa?”
“Quella puttana si portava a letto Hartur” urla
“La Luna” dice Jane “è ambigua, indica lusinghe e falsità rappresenta il capriccio”
“Hartur diceva di amarla” dice sussurrando “ ma a quella lui non interessava per niente per lei lui era solo un dannato capriccio!”
“Hartur l’ha usata per vincere?” chiedo
“All’inizio era cosi poi un giorno viene da me e dice di aver trovato l’amore della sua vita” dice ridendo “Lei? Quella vecchia aveva solo i soldi e tanto egocentrismo da riempire il mondo” dice fissandomi, un brivido mi percorre la schiena, questa ragazza fa davvero paura.
“Posso chiederle perché ha ucciso prima Ross e poi Hartur?” chiede Jane, era da un po’ che ci pensava, non riusciva a capire il perché.
“Ross era un bastardo lo meritava, Hartur o il mio Hartur” dice piangendo “ Gli ho dato una possibilità, l’ho chiamato nel cuore della notte dicendo che avevo bisogno d’aiuto e lui è corso come un cagnolino. Gli ho proposto di fuggire insieme, io avrei scritto i miei libri e lui sarebbe stato al mio fianco…ma sapete cosa mi ha detto? Che ero pazza!” dice asciugandosi le lacrime “lui amava quella! Voleva stare con lei e cosi li ho accontentati” dice fissando il vuoto
Io e Jane ci guardiamo.
“Hanna Rhulf” dico guardandola  “L’appeso”
“Perché l’ha uccisa?” chiedo
“Aspetti” dice Jane “ mi faccia indovinare… Hartur la pagava” dice Jane
“Si” dice lei tranquilla
“Come faceva a saperlo?” chiedo “dai suoi estratti conto non ci risulta nessun movimento” dico leggendo uno dei tanti fogli che Rigsby mi aveva preparato sul tavolo
“Li ho visti ad un bar, Hartur le passava una busta e lei sorrideva tutta contenta! Io mi sono distrutta a scrivere un dannato libro! E lui ? pagava i giudici e sapete perché? Voleva vincere i soldi per lasciare l’università e partire per non so dove insieme alla sua amata” dice agitandosi sulla sedia
“Parliamo di Marta Red” dico
“Come avete fatto?” chiede lei sbalordita
“All’inizio aveva incuriosito anche me” dice Jane “ma poi è stato tutto chiaro” conclude sorridendo
“Marta è morta per ultima” dico “è stata geniale, lo ammetto, l’ha sfruttata fino all’ultimo, l’ha obbligata ad uccidere Hanna e ad appenderla affinchè la colpa venisse data a Marta poiché lei era ferita” dico
“Ma non ha funzionato” dice Jane
“Dopo aver ucciso Hanna lei ha portato Marta nel bosco, precisamente in una delle due casette dei cacciatori, li l’ha obbligata a cambiarsi gli abiti e poi l’ha uccisa…ho sbagliato qualcosa?” le chiedo
Rosa è immobile e fissa il vuoto.
“Poi” continuo “ è tornata alla casetta e si è pugnalata, tamponando le ferite con la maglia di Marta, ha messo tutto nel borsone e poi ha iniziato a correre fino a raggiungere la provinciale” dico
“Mi aveva quasi convinta” dico “Le avevo creduto…Jane no” dico guardandolo
“Non capivo, io e Lisbon abbiamo percorso il sentiero e abbiamo scoperto cose interessanti. Il tempo, lei aveva percorso il sentiero in molto più tempo, Marta deve esserle stata un bel peso vero?” chiede Jane
“Continuava a piangere e ad inciampare “ dice Rosa
“ Ma ciò che mi ha convinto in assoluto è stata la cartina che aveva in tasca, io e Lisbon, come le ho detto abbiamo percorso lo stesso sentiero, seppur camminando e non correndo come aveva di sicuro fatto lei.” Dice Jane
“Allora? Cosa centra la mia cartina” chiede lei confusa
“Lisbon continuava a cadere” dice Jane
“Grazie Jane” dico guardandolo di traverso, questa registrazione andrà in tribunale
“Suvvia non ti arrabbiare sei stata molto utile” mi dice facendomi l’occhiolino
“Non capisco” dice Rosa
“La cartina è andata distrutta, se tu avessi corso con la cartina in mano, come ci hai detto, la tua cartina non sarebbe cosi perfetta” dice tirandola fuori nella sua busta
Rosa era incredula, sfido chiunque a non esserlo.
“Quindi ho dedotto che avessi corso senza, perché sapevi esattamente dove andare” conclude Jane
“Ahahah” Rosa inizia a ridere come avessimo appena raccontato una barzelletta spassosissima
“I miei complimenti signor Jane” dice asciugandosi una lacrima “ Ha fatto tombola”
“Poi” inizio “ una volta aver finito di fare la vittima in ospedale e sapendo che noi stavamo cercando un’altra persona ha deciso di inscenare il suo omicidio” dico tirando fuori dal fascicolo un’altra foto, quella di casa sua
 “Ha usato il corpo di Marta, fingendo che fosse suo” dice Jane “Ma lei non aveva previsto che noi scoprissimo il corpo di Marta prima che venisse bruciato” dice Jane sorridendo
Rosa abbozza un sorriso
“Trova la cosa cosi divertente? È accusata di 5 omicidi e 2 aggressioni!” dico alzando la voce
“Mi sa che ha capito il trucchetto del corpo…” dice Jane guardandomi
“Vi avevo sottovalutato” dice sbuffando Rosa
“Lo so, lei non è cosi geniale sa? È stato facile rubare un cadavere dall’obitorio, avvolgerlo nella plastica e scambiarlo con quello di Marta “ dice Jane, oddio poteva evitare di spiegare i dettagli! Pian piano conto i giorni di sospensione che prenderemo…per ora sono a 3 mesi.
“Mi chiedo come abbia fatto a trascinarlo nel bosco, si è pur sempre data due coltellate nel costato” dico guardandola
“Sono ferite lievi, non fanno neanche poi tanto male” risponde lei facendo spallucce
“Quindi lei confessa di aver ucciso 5 persone e aggredito 2 agenti?” chiedo
“Si lo confermo” dice lei tranquilla
“Va bene” dico alzandomi “ abbiamo finito” inizio a raccogliere le foto
“Come avete fatto a capire che sarei venuta?” chiede lei
“è stato semplice, lei era sicura che Marta fosse morta ma vedendo l’agente Lisbon alla tv le è venuto un dubbio, ovvero se potevamo scoprirla, l’unica soluzione era portare via il “suo “ cadavere dall’obitorio” spiega Jane
“Quindi abbiamo gettato l’amo e lei ha abboccato” dico aprendo la porta
“Ci rivedremo presto signor Jane e anche lei agente Lisbon, statemi bene” dice mentre usciamo
 
Appena uscita dalla sala mi trovo davanti Minelli
“Nel mio ufficio TUTTI QUANTI” urla furibondo
 
Siamo tutti in piedi davanti a lui, sono le 3 del mattino siamo stanchi e lui è furibondo…ottimo!
“furto di cadavere con suo successivo occultamento e distruzione, furto d’auto, azione con armi non autorizzata nell’edificio, avete mentito spudoratamente davanti ai giornalisti, avete creato una testimone inesistente…devo continuare?” ci chiede rosso in volto
“Il corpo non era stato reclamato…” inizia Jane
“STA ZITTO” dice Minelli folgorandolo con lo sguardo
“Capo posso spiegare tutto e me ne assumo tutta la responsabilità” dico a testa china fissandomi i piedi
Cho, Rigsby e Van Pelt sono in un angolo e ci fissano.
“Responsabilità? Mi parli di responsabilità? Avete commesso 5 o 6 reati! In quanto 2 giorni?” mi chiede furibondo
“Tecnicamente sono 3 giorni” dice Jane
Vedo Minelli strabuzzare gli occhi, ottima mossa Jane! Vuoi morire? Fai pure
“Era per uno scopo nobile” di intromette Van Pelt
“Voi tre andatevene a casa a dormire” dice Minelli  “Subito” sibila
Faccio un piccolo cenno con la testa per dire che sono d’accordo e loro corrono fuori dalla porta.
“Teresa” mi dice Minelli “Rubare un cadavere! Potevi chiedere l’autorizzazione!” mi dice
“Non ci avrebbe mai dato il consenso” dico alzando la testa
“CERTO CHE NO!” urla battendo la mano sulla scrivania
“Che devo fare con voi?” chiede più a se stesso che a noi
“Ci dia un paio di giorni di ferie” dice Jane tutto bello sorridente
Nell’immediato gli arriva una mia gomitata, perché deve sempre peggiorare le cose? Non siamo già nei guai fino al collo?
“siete sospesi tutti e due per una settimana” dice “forza uscite, devo vedere se riesco a far cadere le accuse a vostro carico” dice prendendo il telefono
“Visto l’ipnosi del capo non è un reato” dice Jane uscendo, io spalanco gli occhi quando lo sento
“Jane…ti prego esci subito” dice Minelli diventando sempre più rosso
Jane sta per aprire bocca quando lo spingo fuori dall’ufficio “bella mossa complimenti” gli dico avviandomi nel mio ufficio per prendere la giacca
“Ahaha ci siamo guadagnati una settimana di ferie” dice lui stravaccandosi sul divanetto del mio ufficio
“ io non le chiamerei proprio ferie” dico appoggiandomi alla scrivania e sbuffando
“poteva andarci peggio” dice
Lo guardo torva, sono io quella che rischia la carriera non lui
“Dai Lisbon! Non rischi la carriera, Minelli non ti licenzierebbe mai, sei uno dei suoi migliori agenti” dice alzandosi e dandosi una sistemata ai vestiti.
Io scuoto la testa, che disastro.
TOC TOC “hei capo” dice Cho
“Ma che ci fai ancora qui?” chiedo guardandolo perplessa
“La pizza” dice lui avviandosi
“La pizza” ripeto io
“La pizza!” dice Jane correndo fuori dal mio ufficio
 
“Ci ha sospesi per una settimana” dico addentando un trancio enorme di pizza
“Capo dovremmo assumerci le nostre responsabilità” dice Cho
“Non ti preoccupare, avevo messo in conto che avrei avuto qualche giorno di vacanza non desiderata dopo questo caso” dico strizzandogli l’occhio
Rimaniamo a parlare per un po’ poi accorgendoci dell’orario decidiamo che è meglio per tutti tornare a casa a fare una bella dormita
“Ci vediamo settimana prossima” dico salutando i ragazzi , mi giro verso l’auto e vedo Jane al posto di guida
“Emm…”dico guardandolo
“ Dobbiamo muoverci, salta su” mi dice accendendo il motore mentre salgo
“Muoverci?” chiedo guardandolo
“L’aereo parte alle 8 e sono già le 6” mi dice uscendo dal parcheggio
“A-A-aereo?” chiedo stordita
“Mi sono dimenticato di dirtelo! Facciamo una vacanza a New York” dice sorridendo
“Aspetta? Dove andiamo? Le valigie” balbetto
“Già fatto tutto io” dice indicando il portabagagli
“Dai Lisbon, siamo in vacanza! Non fare quella faccia” dice accarezzandomi la mano
“Sta zitto” gli rispondo ridendo.
 
 
Il mio angolino privato
Eccoci giunti alla fine : (
Un pochetto mi spiace concludere la storia… ma chiusa una porta se ne apre un'altra no??
Ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di seguirmi, recensirmi! Ringrazio il correttore automatico che ogni sacro santa volta che scrivevo “dice” mi correggeva in dicembre.
Ancora un bacio a tutti , ci vediamo nella prossima storia!
 
  
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