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Autore: AllOverAgain    05/08/2013    1 recensioni
-"Posso chiederti due favori?" chiese il ragazzo, Louis.
"Direi di si...?"-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Good Luck 

 


Ce l'avevo praticamente fatta.
 
Insomma, mancava davvero, davvero poco al traguardo.
 
Il punto è che dopo aver passato le preselezioni e dopo aver superato le selezioni... era come se sentissi di non poter andare oltre. Avevo un odiosissimo presentimento che tormentava la mia testa da almeno quattro giorni. Sentivo che non avrei superato anche i bootcamp.
 
Continuavo a ripetermi "Andiamo, ce l'hai fatta fino ad ora, per quale diavolo di motivo non dovresti essere in grado di farcela ancora?".
 
Forse perchè avevo solo sedici anni e non è di certo da tutti partecipare ad uno show televisivo come X-Factor, soprattutto quando si è così giovani. Guardando i casting, avevo perso il conto di quanti ragazzi venivano rispediti a casa perchè ancora troppo inesperti.
 
"Ci vediamo tra un anno", dicevano i giudici, sorridendo con fare comprensivo e lasciando trapelare un po' di dispiacere dal loro mezzo sorriso. Per uno strano, stranissimo caso io ero ancora là.
 
Nessuno mi aveva ancora messo di fronte al dato di fatto che ero troppo giovane e con poca esperienza. Da ormai mezz'ora ero seduto dietro le quinte, intento nel torturarmi le mani con fare nervoso, attendendo che i giudici chiamassero tutti coloro i quali avevano partecipato ai bootcamp per annunciare chi ce l'aveva fatta e chi no.
 
"Holmes Chapel, sento che mi rivedrai presto", pensai, avvertendo un nodo alla gola.
 
"Hey?"
 
Mi riscossi dal mio stato catatonico e alzai lo sguardo. Davanti a me si trovava un ragazzo, anzi, non un ragazzo qualunque. Era uno dei concorrenti, anche lui era nella mia categoria, probabilmente aveva la mia stessa età, forse un paio di anni in più.
 
Mi stava fissando intensamente da almeno mezzo minuto e, inizialmente, non riuscivo nemmeno a capire per quale motivo. Oh, giusto, mi aveva chiesto qualcosa.
 
"Tutto bene, amico?" continuò, spostando attentamente il ciuffo perfettamente liscio che quasi gli cadeva sugli occhi.
 
Mi osservava con aria lievemente preoccupata che sembrava cercasse di nascondere dietro un sorriso. Il modo in cui mi guardava mi parve quasi lo stesso in cui la gente osserva un tizio leggermente fuori di testa in procinto di fare qualcosa di estremamente stupido... o forse ero solo un po' troppo complessato.
 
"Mm? Ah, si. Bene", risposi, balbettando appena.
"Sicuro? Non hai proprio una bella cera."
"Si. Sicurissimo. Più che sicuro. Al cento per cento. Amico."
 
Il ragazzo sorrise leggermente, divertito dalla mia goffaggine nel fare conversazione. In quel momento lo inviai a morte. Non sembrava fosse minimamente preoccupato. Come diavolo faceva? La sola idea di tornare a casa stava logorando lentamente, mentre lui appariva talmente tranquillo che quasi non sembrava nemmeno un concorrente ma qualcuno che passava di lì per caso.
 
"Comunque, io sono Louis. Tu sei Harry, giusto?"
"Si, Harry."
"Nervoso?"
 
Dalle mie labbra trapelò una risata isterica. Non che io volessi, però non riuscii proprio evitarlo. Il suo sorriso si aprì ancora di più. Bè, guardando il lato positivo, stavo facendo divertire qualcuno.
 
"Posso chiederti due favori?" chiese il ragazzo, Louis.
"Direi di si...?"
 
Louis annuì appena, sembrando particolarmente elettrizzato e cominciò a cercare qualcosa nella sua borsa a tracolla. In quel momento, mi chiesi chi dei due fosse quello con più problemi. Insomma, io avevo passato un bel po' di tempo con la testa bassa, accovacciato su una sedia, ripetendomi di stare calmo, ma lui sembrava si stesse comportando come se fosse di fronte ad una stella del cinema o ad un cantante di fama mondiale.
 
"Merda, ho solo un biglietto del cinema."
 
Inclinai la testa, chiedendomi quale diavolo fosse il suo problema.
 
"Qualche problema?" chiesi, sporgendomi un po' in avanti.
"Non trovo nulla su cui scrivere... oh, aspetta... bingo!" fece, tirando fuori dalla borsa una piccola agenda e alzandola in alto come la scimmia de "Il Re Leone" aveva sollevato Simba. "Ecco..." disse, porgendomi l'agenda e sorridendomi, al ché ricambiai il suo sorriso. A pensarci, quella era la prima volta che sorridevo sinceramente quel giorno.
"Uhm... non sono sicuro di sapere cosa tu voglia che faccia esattamente."
"Un autografo."
"Un... autografo?" chiesi, accennando una lieve risata.
"Esattamente."
 
Per quanto mi impegnassi, non riuscivo a capire se stesse scherzando o parlasse sul serio.
 
"Ma io non..."
"Andiamo, mi va bene anche solo la tua firma", aggiunse, allungandomi nuovamente l'agenda.

 
Un po' insicuro, l'aprì e sfogliai le pagine alla ricerca di uno spazietto libero, compito arduo, dato che praticamente ogni pagina era piena di scarabocchi o frasi che tentai in tutti i modi di non leggere. Non mi andava particolarmente in invadere la sua privacy.
 
Finalmente, trovai mezza pagina libera e senza pensarci scrissi ciò che mi passava per la mente.
 
Grazie per avermi distratto, probabilmente sarei imploso per il nervosismo.
Harry Styles

 
Gli porsi l'agenda, rendendomi conto dell'idiozia che avevo scritto nel momento in cui passò nelle sue mani. Ebbi l'istinto di riprenderla e staccare la pagina, ma riuscii a trattenermi con un certo autocontrollo.
 
Louis sorrise teneramente leggendo quello che avevo scritto, mentre io riuscivo a sentire le guance andare letteralmente a fuoco.
 
"Secondo ed ultimo favore", disse, riponendo l'agenda nella tracolla.
"Sono pronto."
 
Louis infilò la mano in tasca e estrasse il suo cellulare. Si sedette accanto a me e
disse "Sorridi", per poi scattare una foto. "Perfetto!"

 
Il ragazzo scattò in piedi mentre guardava la foto.
 
Era assurdo. Era decisamente assurdo il modo in cui Louis si stesse comportando, ma ciò che rendeva il tutto ancora più strano era che per uno strano motivo io ero perfettamente a mio agio. Avevo come la sensazione di conoscere Louis da anni, quando in realtà lo avevo conosciuto a malapena un quarto d'ora prima.
 
"Guarda!" disse, mostrandomi l'immagine scattata poco prima.
 
Di certo non era una delle mie migliori fotografie, eppure mi piaceva, mi piaceva talmente tanto che quasi riuscivo ad immaginarla attaccata al muro della mia stanza, insieme alle foto alle quali tenevo di più.
 
"Ragazzi! Tra cinque minuti sul palco!" sentimmo urlare ad uno degli operatori.
 
Mi alzai di scatto, forse un po’ troppo, tanto che cominciò a girarmi la testa e per pochissimo non caddi a terra. Sentì il cuore battere a mille e le gambe deboli. Mi voltai verso Louis e per un nano secondo riuscii a vedere perfino nei suoi occhi un minimo di preoccupazione, eppure in un battito di ciglia era tornato lo stesso di sempre... cioè, di prima.
 
Abbassai la testa, respirando profondamente, quando sentii una mano sulla mia spalla.
 
"Harry?" mi chiamò Louis, stringendo leggermente la presa sulla spalla.
"Mm?"
"Sai perchè ti ho chiesto l'autografo e la foto?"
"Ehm, no. Direi di no",
 
Louis ridacchiò, scuotendo la testa.
 
"No, non sono pazzo se te lo stai chiedendo. O almeno non del tutto. L'ho fatto perchè, non importa quello che ti diranno là su, tu diventerai una star, Harry", disse, guardandomi dritto negli occhi, questa volta con espressione estremamente seria.
"Come fai ad esserne certo?"
"Oh, perchè ho un sesto senso di prima qualità."
 
Risi alla sua affermazione e riuscii ad avvertire la tensione diminuire velocemente. Era strano sentirsi dire qualcosa del genere, si insomma, che sarei diventato qualcuno di importante. Per quanto mia madre o mia sorella mi avessero sempre incoraggiato, dicendomi la stessa cosa, aveva del tutto un altro sapore adesso che a pronunciare quelle parole era qualcuno che non avevo mai incontrato prima e che, perciò, non era influenzato dall’affetto nei miei confronti.
"E poi..." continuò Louis, attirando nuovamente la mia attenzione."...io potrò vantarmi di essere stato la prima persona ad avere un tuo autografo."
 
"Due minuti!" urlò l'operatore.
 
Prima che potessi accorgermene, le braccia di Louis circondarono le mie spalle, stringendomi così tanto che quasi non riuscivo a respirare. Qualche attimo dopo, anche io ricambiai l'abbraccio, assaporando quegli ultimi attimi di pace.
 
"Buona fortuna," disse, prima di interrompere l'abbraccio e sorridermi un'ultima volta, per poi sparire tra gli altri concorrenti.
 
Louis non lo sapeva, ma in qualche modo, era come se mi avesse dato la forza di affrontare qualsiasi cosa sarebbe successa. Per quanto potesse apparire assurdo, in quei pochi minuti passati insieme mi aveva reso consapevole del fatto che, prima o poi, in qualche modo, anch'io ce l'avrei fatta.
 
"Buona fortuna," mormorai.
 
Mi avviai nella direzione degli altri, cercando tra la gente il volto di Louis, ma senza alcun successo. Sorrisi e, per qualche motivo, ero consapevole del fatto che quella non sarebbe stata l’ultima occasione in cui avrei visto Louis. 




Nda:
Buonasera a tutti! Okay, questa è una piccola one shot che non so minimamente per quale motivo io abbia scritto... Okay, so perchè l'ho scritta, in realtà non so per quale motivo l'abbia pubblicata (lol).  Poco tempo fa ho letto un'intervista di Louis nella quale diceva di aver chiesto ad Harry una foto ed un autografo prima ancora che si formassero i one direction e dato che la cosa mi è sembrata talmente adorabile e  che loro sono così tanto adorabili  ho deciso di scriverci su...

Beeene, fatemi sapere cosa ne pensate :D

-D
  
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