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Autore: ElizabethSwann666    05/08/2013    3 recensioni
David e Valentina sono completamente diversi, uno è un playboy e l'altra è un po' imbranata con i ragazzi. Diventeranno presto amici, ma quanto durerà la loro amicizia? Soprattutto quando ci si metteranno di mezzo la gelosia e il lavoro di lui? Leggete per scoprirlo!!!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Maschera d'Amore



Capitolo 2: Incontro Spettrale!



Dopo essermi sdraiata ed aver pensato alla mia monotona e triste vita, mi obbligo ad alzarmi da quel divano super comodo e ad andare a posare il mio unico acquisto della giornata: un libro.

Sì un libro almeno l’ho comprato (beh in teoria le mie amiche mi hanno quasi obbligata a comprarlo!), ed è proprio il mio genere: Romantico! In questo caso penso di essere un auto-lesionista perché questo genere di libri non fa altro che ricordarmi la mia attuale situazione da quasi-zitella! Il titolo del libro: Amore dichiarato. Ovviamente mi deprimerò a leggerlo ma già che l’ho comprato un’occhiatina gliela do.

Comincio allora a leggere qualche pagina ma quando mi accorgo che sta tipa nella storia incontra il suo principe azzurro in un bar ricomincio a deprimermi, così il povero libro lo poso gentilmente(cioè buttato malamente) sul ripiano della libreria dove starà lì a prendere polvere e riempire il posto vuoto.

Decido comunque di evitare di pensare ai maschi per il resto della giornata, anche perché tra un po’ torna mio padre e di sicuro si metterà a rompere perché il lavoro non va come vorrebbe.

La serata passa fra chiacchiere sul lavoro, tv accesa e estraneazione mentale da parte mia, che stavolta mi porta su un isola deserta con tante palme, un mare limpido e un figo da paura che mi corre incontro tutto nudo con io che lo squadro da capo a piedi e lui che mi offre il succo di cocco e mi sussurra all'orecchio:”Assaggialo, ti piacerà!”. Cercando di non pensare a nessun doppio senso, divento comunque di un bel colore rosso pompeiano!!!

Passo la nottata tranquillamente, anche se con ste cavolo di zanzare non si può vivere!

Il giorno dopo è il primo luglio e questo mese festeggio il primo anniversario dal mio esame di maturità e sono felice di dire ai presenti che da allora non ho concluso niente ed è alquanto deprimente. Decido il giorno dopo di andare a fare un giro in centro per conto mio perché le altre lavorano(come al solito!).

Do un’occhiata ai negozi per vedere se riesco a comprare qualcosa in saldo, ma vedo che ci sono tutte taglie da modella anoressica o da bambina di 10 anni che non ha ancora né seno né fianchi, praticamente abiti per un tronco di betulla.

Non so se gli stilisti se né sono accorti, ma le donne non sono dei tronchi. Le donne hanno le loro forme, come è giusto che sia, e non trovo giusto che una ragazza come me non riesca a trovare quasi niente da mettersi. Sono piuttosto bassa in confronto ad alcune ragazze, infatti sono solo 1 metro e 63 di altezza X 63 kg di peso. Non sono grassa ma sono piuttosto rotondetta nei fianchi e nella pancia e ho una 3° abbondante di reggiseno. Come taglia porto la 42/44 dipende dall’abito in questione.

Non mi lamento quasi mai del mio aspetto ma invece di avere il sedere largo e la pancia piatta come le mie amiche, io ho il culo normale e il grasso mi finisce tutto nella pancia, della quale mi vergogno soprattutto quando metto il costume al mare. (Attenzione, non ho la pancia da donna incinta, ma diciamo che è pancetta che si vede!)

Inoltre mi imbarazza tanto il fatto che mi rimanga il segno dell’abbronzatura dei pantaloncini corti, perciò mi ritrovo il 90% della gamba abbronzata e il 10% sempre bianca poiché sempre nascosta dagli hot pants. Togliendo questo particolare, io adoro la moda e le grandi firme, e se potessi avrei un armadio pieno per ogni grande firma. La mia marca preferita è Chanel, la trovo così elegante e raffinata e spero un giorno di diventare così anch’io.

Dopo essere uscita dal negozio senza aver comprato niente, decido di andarmi a comprare una bottiglia d’acqua perché sto letteralmente crepando di sete e la mia ricerca si conclude in un bar/birreria/pub (non so quale sia dei tre, spero solo venda l’acqua!) dal nome scritto in una lingua che non capisco se sia inglese, francese o danese.

Ma di questo non mi importa, dal momento che sono assetata come fossi nel deserto del Sahara, e sto solo cercando dell'acqua fresca; e non sono di certo venuta qui per rompere le scatole al proprietario per sapere come si chiama il locale, che forse sarà la prima e ultima volta che ci vengo!!! Anche se ho paura ad entrarci perché il locale è molto scuro e spettrale, mi armo di coraggio perché sto crepando di sete!.

Il locale è quasi immerso nel buio e mi convinco passo dopo passo di aver fatto una cavolata ad entrarci, ma oramai sono entrata, perciò mi dirigo al bancone dove vedo esposti boccali da birra tedeschi e tutti i liquori e gli alcolici esistenti sul pianeta.
Quasi quasi mi vergogno a chiedere solo una bottiglia d’acqua ma non posso bere alcolici alle 4 del pomeriggio, non disseterebbero niente! Così arriva un uomo alto 1,70 grasso come una balena con 4/5 tatuaggi sul braccio e un alito che puzza di birra che mi dice:
“Ehi bellezza che cosa vuoi?”, io intanto mi faccio ancora più piccola di quello che sono già e dico:
”Ehm.. Buongiorno….vorrei una bottiglia d’acqua.” Lui alta un sopracciglio come se gli avessi chiesto se fosse gay e io mi appresto a spiegargli con tanto di gesti con le mani: “Ehm.. sa una bottiglia con….ehm l’acqua dentro.. non la vendete per caso?”

Lui con una risata degna di un ubriacone mi risponde:”Oh bellezza qui serviamo solo boccali di birra o alcolici! Ma non credo che a te possa interessare la birra!” “No, infatti a me la birra non piace, ma potrebbe mettere se vuole un po’ di acqua in un boccale, va bene anche acqua del rubinetto! Basta che sia acqua!”

Lui sempre con quel sopracciglio, che sembra si stia staccando dalla pelle tanto lo sta alzando in alto, mi dice “Mi dispiace bellezza i boccali servono solo per la birra e di sicuro non gli metto l’acqua! Per nessun motivo al mondo compirò questo abominio!”

Così gli dico esasperata e ancora più assetata:”Va bene allora prendo un bicchiere di Martini Rosso. C’è l’ha vero?” Lui per la prima volta sorride e dice:”Finalmente dici qualcosa di sensato bellezza! Te l’ho porto subito!”

Non credo di aver fatto un’ottima scelta, dopotutto fuori ci sono quasi 40 gradi e l’alcool non disseta, ma prima finisco il mio Martini prima trovo un bar che venda una fottuta (scusate il termine ma sono esasperata) bottiglia d’acqua! Mentre aspetto la mia ordinazione mi volto e osservo il locale: ora che mi sono abituata alla poca luce del locale devo ammettere che non è male, è arredato come un qualunque pub, con sedie e tavoli di legno e con quadri con le pubblicità degli alcolici.

La cosa che mi lascia di stucco è il fatto che sia aperto durante il giorno, quando è il classico locale notturno! Ma qui tanto sembra sempre notte perciò non si devono essere accorti che fuori è ancora giorno!

Il mio adorato Martini arriva e noto che non l’ha versato nei soliti bicchieri da supermercato, ma invece è nel bicchiere “ufficiale” con scritto Martini, inoltre c’è un ombrellino nel lato del bicchiere e una fragola tagliata appoggiata nel bordo. Mi chiedo che cosa c’entrino ste cose, non ho mica ordinato un cocktail nelle Hawaii, e soprattutto mi chiedo che prezzo abbia tutto questo.

Spendo comunque tanto tempo ad osservarlo come fossi in trance, tanto mi dico che non c’è nessuno che mi vede perché il barista è sparito nel retro e gli altri clienti hanno altro da fare che guardare me.

Quanto mi sbagliavo! Ad un certo punto mentre fisso il bicchiere sento qualcuno parlarmi nell’orecchio, ma io non lo sento, così mi sfiora il braccio per attirare la mia attenzione e io lentamente esco dal trance e mi giro.

I miei occhi verdi incontrano un paio di meravigliosi occhi azzurri e né rimango incantata. Non mi sono mai incantata tanto in vita mia, è come se il mio cervello si fosse spento. Distolgo lo sguardo dai suoi meravigliosi occhi e scendo sul naso pronunciato e sulle sue labbra sottili e allo stesso tempo carnose, noto un filo di barba di 2 giorni prima e scendendo verso il suo collo osservo sognante il suo pomo d’Adamo in cui una goccia di sudore si è depositata e che da brava ninfomane vorrei leccare via. Noto i capelli biondi in modalità “finto spettinato” e sogno di immergerci immediatamente le dita.

In un momento mi riprendo e lo guardo come vedessi per la prima volta un essere umano. Anche lui mi guarda come se fossi appena uscita dal manicomio.

“Ehi scusa tutto bene? Sei stata immobile tutto il tempo con gli occhi fissi sul bicchieri che pensavo stessi male!” Mi guarda preoccupato e capisco di aver appena fatto una figura di cacca a rimanere impalata neanche se avessi visto un fantasma.

Sbatto gli occhi un po’ di volte e gli dico imbarazzatissima:”No no no tranquillo, sto bene! È solo che ammiravo questo meraviglioso bicchiere! Non né ho mai visto uno così particolare e colorato!”.

Lui sorride e penso di non aver mai visto un sorriso così bello e mi risponde:”Sì Frank ha l’abitudine di usare questi bicchieri solo quando ci sono belle ragazze che entrano nel locale! Per gli altri comuni mortali usa i soliti bicchieri che trovi nei supermercati!”

Io rispondo al sorriso e dico:”Beh comunque il bicchiere non è importante, ciò che importa è il contenuto”. Lui dopo il mio commento mi guarda come se la mia fosse stata una battuta spinta. Così analizzo la frase e non trovo niente di erotico in tutto questo, forse è lui il ninfomane!

Mi sorride e dice:”E’ vero però anche il bicchiere ha la sua importanza!”

Bene c’è un figo da paura vicino a me e l’unica cosa di cui riusciamo a parlare sono i bicchieri??? Io comunque sto al gioco:”Ma né ha di più il Martini!”. Lui sorride e comincia a fissarmi con i suoi meravigliosi occhi azzurri. Io ovviamente distolgo lo sguardo e lo fisso sul Martini che non ho neanche assaggiato.

Lui sembra leggermi nel pensiero e mi dice:”Se non lo bevi tu, lo bevo io. Ti avverto!”. Io rispondo subito:”No no grazie, lo bevo io!”.

Comincio a berlo e nessun Martini in vita mia mi è sembrato così buono. Lui tanto per mettermi ansia mi fissa mentre lo bevo, come se cercasse una qualche approvazione. Io bevo metà bicchiere e gli dico che è davvero buono.

Lui sembra contento del fatto che mi piaccia e mi dice:”Come mai bevi il Martini a quest’ora?” Io che forse sono già brilla, gli rispondo che il barista non mi ha dato l’acqua che ho chiesto, perché ha solo birra o altri alcolici.

“Ma non è possibile! Il frigo nel retro è pieno di bottiglie di acqua! Per questo che non riesce a venderle, vuole solo vendere alcolici! Quel pezzo di m…” Io lo fermo prima che continui e lo rassicuro dicendo che il Martini andava benissimo e che, anzi, mi dava più carica.

Lui mi guarda dubbioso, si alza e si dirige nel retro, cerco di vedere dove và ma c’è una porta che mi ostruisce la visuale. Alzo le spalle e decido di sedermi, finalmente, in uno sgabello, forse troppo alto per me ma comunque riesco ad arrampicarmi sopra come se stessi scalando una montagna e prima che ritorni il misterioso ragazzo riesco a darmi una piccola sistemata ai capelli, maglia e pantaloncini.

Lui ritorna con una bottiglia di acqua in mano e mi dice:”Questa è tua, te la regalo”.
Io mi appresto a dire:”No no ma non dovevi andare nel retro! Quando ti scoprirà il proprietario si arrabbierà”.
Lui mi dice:”Io sono un amico di Frank da molto tempo e non è la prima volta che gli prendo una bottiglia d’acqua. Sta tranquilla che non si arrabbierà, basta che non gli rubi gli alcolici!”.

Io mi sento comunque in debito e gli dico:”Allora io ho preso un Martini e una bottiglia d’acqua. Quanto fa in tutto?”. Lui spalanca gli occhi come se gli avessi detto che era un cesso di uomo e dice:”Ma mi hai ascoltato! Ho detto che la bottiglia te la regalo e il Martini anche perciò stai tranquilla!”

Io comincio ad esasperarmi e gli rispondo:”Guarda, è molto gentile da parte tua, ma prima cosa non sei il proprietario e non puoi decidere a chi far pagare o no, secondo sono perfettamente in grado di pagarmi da bere da sola. Perciò vuoi cortesemente dirmi quanto fa in tutto?”

Lui ancora più esasperato di me, controlla nel Menù e dice:”Ok come vuoi tu! Allora sono 4 euro.” Nel mentre che prendo i soldi appare dal nulla Frank, cioè il barista che mi ha servito il drink e mi dice:”Allora bella ti è piaciuto? Oh ma vedo che non l’hai finito! C’è qualcosa che non va?”.

Io allora mi sbrigo a berlo per non offendere il povero Frank che ha la faccia affranta, ma il ragazzo misterioso lo afferra mezzo secondo prima di me e beve quel che rimane del Martini.

Noto subito che sta bevendo nello stesso punto dove ho bevuto pochi secondi prima, e nel farlo mi fissa come se fosse consapevole di aver bevuto dalla mia stessa parte e volesse vedere la mia espressione.

Espressione che in quel momento è stupita perché non riesco a capire se lo ha fatto per prendermi in giro o magari sé né accorto dopo, comunque io non riesco a distogliere lo sguardo e rimango a fissarlo per la seconda volta come un’ebete.

Grazie a Dio quella tortura erotica finisce in pochi secondi fino a quando lui mi guarda leccandosi le labbra:”Uhm che buono!”. Io distolgo lo sguardo perché altrimenti gli salterei addosso come una femmina in calore, e mi concentro sul conto da pagare.

Un secondo dopo mi dice:”Comunque non ci siamo presentati: io mi chiamo David”. Io gli stringo la mano e rispondo:”Io sono Valentina”. Le sue mani sono cosi forti e calde che mi danno un senso di protezione mai avuto con altri.

Secondo capitolo!!!! Spero che la storia vi piaccia e dai prossimi capitoli prenderà una piega diversa, perciò seguitemi!!!!Baci baci <3
  
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