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Autore: Delena_DaSa    05/08/2013    3 recensioni
Mystic Falls è un normale paese, con gente normale. Elena, Caroline e Bonnie tre normali studentesse. Alle prese con nuovi studenti misteriosi, amori e molto altro. ERA "AND THEN.. I MET YOU." E IO ERO 1DELENA.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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WEIRD QUESTIONS.


“E’ davvero bellissimo qui, non pensavo di potermi trovare così bene. Ovviamente mi mancate tutti, ma questo è davvero un sogno.” Spiegò Caroline con una faccia sognante che però il suo ragazzo potè soltanto immaginare a causa dei chilometri che li separavano.
Qui invece sembra un incubo. Le confessò, e lei si sentì una grandissima stronza: aveva sbattuto in faccia a Stefan la sua felicità sapendo che lui stava passando l’inferno dovendo vedere suo fratello peggiorare col passare dei giorni; si sentì ancora più insensibile a non avergli chiesto delle condizioni di Damon prima di iniziare a straparlare di modelli e vestiti, ma almeno a questo poteva ancora rimediare.
“Come sta?”
Ogni secondo è peggio, e io vorrei soltanto che tu fossi qua perché davanti a lui devo essere forte. Sento che prima o poi gli scoppierò a piangere in faccia. La bionda poteva sentire il dolore nella voce di lui e in quel momento avrebbe dato un rene per essere lì ad abbracciarlo, ma come Stefan le ricordava sempre –quella era la sua possibilità per sfondare e non si sarebbe mai perdonato se lei avesse rinunciato a causa sua.-
“Tornerò presto Amore, sii forte.”
Ci sto provando. Sussurrò talmente piano che Caroline fece fatica a sentirlo.

“Ti ho portato le ultime cose e nel frattempo ho pensato di approfittarne per vedere come sta Damon.”
“Oh, certo zia. Entra.”
Jenna appoggiò la borsa coi vestiti per sua nipote su una sedia che si trovava nell’enorme corridoio e poi seguì la ragazza al piano superiore.
“Come mai mi hai aperto tu? Stefan non è a casa?” Chiese poi.
“No, è andato a prendere un’amica di Dam all’aeroporto.” Rispose la mora per poi fermarsi di fronte alla camera del suo ragazzo.
Prima di aprire la porta riservò ancora uno sguardo a sua zia, che le sorrise per incoraggiamento.

“Ei bionda, sai che sei davvero fortunata?”
Caroline si fermò un attimo a guardare l’uomo che le aveva appena parlato.
Era elegante, in giacca e cravatta, sulla trentina: di sicuro doveva essere uno che contava; probabilmente tra i più fidati di Pearl.
“Per quale motivo?” Chiese cercando di mostrare più rispetto possibile, voleva fare una bella impressione.
“Sei nell’unico scatto di Damon Salvatore di questa stagione, probabilmente andrai in copertina per questa collezione, Pearl ha davvero un’ossessione per lui; è in prima pagina in tutti i suoi cataloghi da anni. Siete in buoni rapporti, vero?”
La bionda annuì incerta, anche le truccatrici e le parrucchiere sapevano che lei era lì grazie a Damon; perché lui no?
“E come sta?”
Ecco il motivo della domanda di prima, Dam lavorava lì da anni, probabilmente quest’uomo lo conosceva e voleva solo sapere come stava andando la terapia.
“Starà meglio, noi speriamo davvero in questa terapia.”
“Si, la terapia. Il motivo per cui è in pausa.” Caroline non capì bene se l’ultima frase dell’uomo fosse una domanda o un’affermazione.
 
Appena entrate nella stanza Elena si precipitò di fianco a Damon e subito posò la mano sulla fronte del ragazzo.
“E’ salita ancora. Vado a prendere dell’acqua più fresca per il panno, zia puoi stare con lui un attimo?” Detto questo ad una velocità inumana, quasi oltre i record di Caroline, la mora si precipitò nel bagno; Jenna la guardò confusa e poi si sedette sulla sedia di fianco al letto di Damon.
“Ciao Jenna.” La donna si spaventò dalla debolezza della voce, ma fece finta di niente e gli sorrise prendendo il panno che prima era sul letto tra le mani.
“Non pensò ci sia bisogno di cambiarlo, a me sembra abbastanza fresco.” Constatò, per poi passarlo sul viso del ragazzo che si rilassò notevolmente sotto il suo tocco.
“Si sente più utile cambiandolo ogni 5 minuti.” Ironizzò lui, per poi cambiare il tono di voce e ringraziare la donna. Era abituato ad avere la febbre, praticamente gli veniva ogni due settimane da quando aveva sei anni, ma senza farmaci il dolore era diverso, amplificato e quel semplice tocco fresco sul viso gli sembrava un miracolo.
 
Quell’uomo le aveva posto ancora qualche domanda alla quale Caroline aveva risposto tranquillamente, qui la condizione del suo amico non era di certo un segreto; poi se n’era andata, per quel giorno aveva finito di lavorare e poteva concedersi un po’ di sano shopping newyorkese. Ovviamente più tardi avrebbe chiamato Stefan e Elena, magari parlato un po’ con Damon se non stava dormendo; ma in quel momento la bionda aveva soltanto bisogno di staccare per qualche oretta.
Quando stava posando molti le avevano fatto dei complimenti, dicendole che per essere ai primi scatti non era niente male; Katherine esclusa ovviamente, la donna con la sua classica finezza le aveva fatto notare quanto fosse impossibile posare con “una che è talmente intera, che sembra abbia una scopa infilata su per il culo”; cosa ci avesse trovato Damon in lei era ancora un mistero, a parte l’innegabile bellezza era solo una stronzetta egoista, lo poteva vedere anche lei che di certo non era un mostro di profondità e maturità.
 
“Tesoro che cos’hai?” Chiese Rose alla bambina seduta di fianco a lei, vedendo che non aveva aperto bocca per tutto il viaggio; Anne era una bambina piuttosto allegra e raramente riusciva a stare zitta per più di cinque minuti.
“Mamma?” La chiamo puntando gli occhioni verdi nei suoi, quegli occhi erano così uguali ai suoi che le sembrava di guardarsi allo specchio.
“Dimmi amore.”
“Damon sta più male delle altre volte, vero? Non andrà via come ha fatto la nonna?”
“Ascoltami piccola.” Disse prendendo il visino ormai in lacrime tra le mani. “Dam è forte, più forte della nonna e quindi non andrà in cielo come lei. Sta male, ma solo perché è l’unico modo per guarire e noi dobbiamo andare lì per aiutarlo.”
“Ma come fa a guarire se sta più male di prima?”
“E’ così che funziona Annie. Non ci sono altri modi per stare meglio.” Le spiegò rassicurandola. Damon ce l’avrebbe fatta, di questo era sicura.
“E non può dare a noi un po’ del suo male?” Chiese la piccola innocentemente. “Io ne prenderei un pochino.”
“Amore non si può, lo farei anch’io.”
“Da grande faccio la dottoressa, e trovo il modo per farlo guarire senza che deve stare male.” Decretò sicura, avrebbe guarito lei il suo Dam; non questi dottori che lo facevano ammalare per stare meglio: era una cosa stupida che non avrebbe mai capito.
Appena arrivata avrebbe detto a tutti del suo progetto e quindi Damon non doveva più fare questa cosa brutta, doveva solo aspettare lei.
Felice dei suoi nuovi programmi il sorriso ricomparve sulla sua faccia, con una velocità possibile solo ad una bambina di cinque anni.

Appena scesero dall’aereo trovarono Stefan ad aspettarle. Rose lo guardava sorridendo incoraggiante, mentre Anne gli saltò in braccio.
“Ei principessa.” La salutò lui facendole fare un saltino tra le sue braccia.
“Tuo fratello si è preparato psicologicamente per la strigliata?” Gli chiese Rose.
“Penso sia pronto.” Rispose lui ridacchiando con ancora la bambina tra le braccia.
 
Caroline si era accorta di essersi dimenticata la borsetta, quindi tornò di corsa allo studio fotografico dove appena entrata trovò Katherine parlare con l’uomo che prima le aveva posto tante domande, la donna sembrava infastidita; ripensandoci lei sembrava infastidita qualunque cosa facesse.
Prese la borsetta e si fermò ad una macchinetta per prendere un espresso.
“Non li sopporto i giornalisti, sono solo dei bastardi.”
Caroline si voltò per guardare in faccia la mora, doveva ricordarsi di non essere scortese e con lei le riusciva particolarmente difficile.
“Non ho ancora avuto a che fare con nessuno di loro.”
“Come no? Ti ho visto oggi. Stavi parlando con Shane.”
Merda.
 


Ei gente, non uccidetemi please. Ho avuto il computer in riparazione e non potevo andare avanti. SCUSATEMI.
Finalmente il nuovo capitolo.
Shane è un giornalista e Caroline ha spifferato tutti i cazzi di Damon, come finirà questa storia?
Recensite please, vorrei davvero sapere cosa ne pensate, se credete che ci sia qualcosa da modificare, ecc..
Un bacio, grazie mille a tutti,
C.
  
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