Afrodite
-Mamma! – esclamň Afrodite, sfogliando il giornale dell’Apon –guarda che bel colore di matita! E quello smalto…semplicemente divino! Quale si intona meglio ai miei occhi? – Era era (scusate il gioco di parole) disperata. Quella ragazza pensava solo al trucco e ai ragazzi.
-Afrodite! – la richiamň la madre –Basta guardare trucchi e creme! O ti sequestro tutti gli specchi! –
Afrodite allora posň il giornale, anche se di malavoglia.
-Adesso finisci di lavare i piatti! – le ordinň la madre. Afrodite andň, anche se non ne aveva per niente voglia. Dopo un po’ la madre la vide disperata, che si stringeva la mano. Allarmata, corse verso di lei.
-Cos’hai, Afrodite?! – quasi gridň.
Tra un singhiozzo e un altro la bambina non riusciva a parlare.
-Cos’č successo? Ti sei fatta male? Ti hanno aggredita? Artemide ti ha di nuovo rubato i rossetti? –
La bambina fece di no con la testa. A quel punto Era esplose.
-Porco Segugio Infernale, ti vuoi decidere a parlare?
-La candeggina! M-mi ha…rovinato l-lo…smalto! –
Spazio per la figlia di Atena:
Ho deciso di non raccontare cosa fece Era per punire Afrodite. Non sarebbe giusto nei suoi confronti. Lasciatemi tante recensioni e ditemi se vi č piaciuto! Nel prossimo one-shot torneremo nell’infanzia di un dio…battagliero.
Che la vostra spada resti affilata,
Maya, figlia di Atena