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Autore: Julia_Phantomhive    05/08/2013    3 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Lo scambio culturale
5. Gelosia

 

Era ora di pranzo e Giulia si era diretta verso il salottino del comitato disciplinare con una busta piena di mangime per uccellini, lamentandosi e vagando nei corridoi perché non si ricordava affatto dov'era.
"Che palle! Chi me lo fa fare?! Argh pensadoci bene sono stata io a insistere, mi chiedo cosa gli faccia mangiare a quel povero uccellino! Stupido il suo atteggiamento. Stupido modo in cui mi abbindola. Stupido Hibari! I-io mi preoccupo solo per Hibird, mica di Hibari!" si guardava di nuovo intorno "E stupida scuola! Dove sono finita?!"
Arresa all'evidenza e ferita nell'orgoglio, avrebbe chiesto aiuto al primo che passava. << Scusa. >> chiedeva a uno che passava di là. << Mi chiamo Heiloz Giulia. Sto cercando "l'aula" del comitato disciplinare, mi puoi aiutare? >>
Il ragazzo era piuttosto giovane, biondo, alto ed era in compagnia con un signore con baffetti e capelli neri corti, Giulia pensava che fossero dei docenti, anche se il biondo con fare troppo simpatico le sembrava improbabile.
<< Piacere, Dino Cavallone. Anch'io sto andando lì, ti ci posso accompagnare. Romario, è qui vicino no? >>
<< Sì, capo. >> diceva diligentemente.
"Capo? Dino Cavallone?" Si chiedeva la ragazza << Sei... Italiano? >>
<< Già. Sei nuova di questa scuola? Non ti ho mai vista, ma dimmi cerchi qualcuno in particolare del comitato disciplinare? >> Aveva notato la busta del mangime e si stava riferendo proprio a quello.
Giulia si mordeva il labbro e con gran fatica sussurava: << Beh... Più o meno sì, devo dar da mangiare a Hibird, non so se hai presente quell'uccellino che accompagna sempre il presidente del comitato. >>
Era arrossita e Dino era interessato alla discussione per la piega che stava prendendo, così continuava compiaciuto: << Quindi cerchi Kyouya. >>
<< Ah. >> diceva con tono d'assenso. Lei non voleva proprio continuare quel discorso, altre persone avrebbero capito che le interessava il Guardiano della Nuvola. << Siete amici? >>
Dino sorrideva ed era molto affascinante: << Non proprio. Più Tutor-Allievo! >>
"Eh? Un altro invasato. Non penso che Kyouya abbia bisogno di un tutor. Si vede che è intelligente e sa badare a stesso, forse anche troppo." << Che classe fa? In cosa lo aiuti? >>
<< E' della tua stessa età e in realtà, lo alleno. >> Rideva come se fosse palese la risposta << E' difficile "educarlo", perciò mi hanno nominato suo tutore. >>
<< Quindi in Educazione Fisica. >> Commentava Giulia scettica << Sinceramente, non credo allora che gli servi a molto, pensando quanto sia forte tanto da sollevarmi - e non è facile - e che alla fin fine tutti abbiano paura di lui. >> Non si stava rendendo conto che lo stesse elogiando, ma appena se ne accorgeva, aveva ripreso provando a cambiare discorso << Dino-san un'altra domanda, se mi permetti. >>
La guardava interrogativo, con l'espressione "Dimmi tutto", quando poi erano arrivati davanti alla porta del salottino, bussavano ma nessuno rispondeva, così erano entrati e sul divano era seduto il vicepresidente.
<< Dino-san! >> Salutava quello che Giulia definiva "Tipo strano con acconciatura da Elvis" poi aveva notato la ragazza e si era indurito << Chi è lei? >>
La mora stava per presentarsi, ma Dino l'aveva preceduta. << E' un'amica di Kyouya, a quanto pare. >>
<< Amica?! >> Li guardava incredulo << Piacere, sono Kusakabe Tetsuya, vicepresidente del comitato disciplinare e alleato fidato di Kyouya-san. >>
Si era buttato a terra e in ginocchio, si era inchinato con il busto. "Quello non è un inchino da supplica? O di rispetto? Ora conosco un altro tipo strano. Alleato fidato, ha detto? Quindi un amico, no?" La ragazza si apprestava a farlo alzare, non c'era motivo per il quale si dovesse inchinare e si presentava con calma:
<< Mi chiamo Heiloz Giulia, vengo dall'Italia. A parte l'increscioso sbaglio di Dino-san, >> al quale aveva diretto uno sguardo accusatorio << non mi definirei "amica" di allodola, è tutt'altro rapporto il nostro. >> Dino continuava a osservarla con interesse, sapeva il fatto suo, Kusakabe invece con speranza, come se fosse colei che potesse cambiare Hibari. Lei proseguiva imbarazzata. << Sono qua solo per dare del cibo a Hibird. L'ho promesso. >>
Dopo quell'affermazione, a Giulia era venuto in mente come avesse promesso e arrosiva di colpo, ed entrambi i ragazzi colpiti dal suo modo di fare, pensavano "E' un tsundere al 100%!". Aveva ripreso aria e siccome nessuno, a quanto le pareva, era intenzionato a dirle dov'era Hibari, aveva cambiato tono di voce e li intimava: << Allora? Dov'è?! >>
Kusakabe scuoteva la testa. << So solo che sta facendo il suo solito giro di ronda. Precisamente non lo so. >>
<< Ok. >> Si soffermava prima di girare i tacchi e cercarlo << Sapete... Quante sono le sue prede? >>
Dino aveva incominciato a ridere e Kusakabe riverenziale rispondeva: << Per Kyouya-san, tutti sono prede in questa scuola, nessun alunno escluso. >>
<< Oh >> Aveva incominciato delusa << Pensavo che avesse scelto le "sue prede", però se dite che sia così, allora penso che sia normale che continua a chiamarmi "preda" >> Vicino allo stipite, iniziava a guardare nel vuoto, quando Dino aveva smesso di ridere e le aveva precisato una cosa:
<< Giulia-san, sai che c'è una gran differenza dall'essere "una preda" e " la sua preda"? Non so dirti chi sono le "sue prede", ma ciò significa che ti considera. Sta' attenta, non passare tanto tempo con lui. >>
La sua voce si era fatta seria e seduto come un modello sul divano, aveva fatto colpo.
La ragazza lo fissava, come se non capisse le sue parole, ma aveva colto la differenza.
<< Mi considera come? >> aveva chiesto senza peli sulla lingua.
Un Dino con un sorriso sulle labbra e una faccia soddisfatta rispondeva:
<< Questo lo dovrai scoprire tu. >>

"Che tutor inutile." aveva pensato "Lo scoprirò poi. Ora preoccupiamoci di Hibird."
Due studentesse stavano correndo fuori dalla scuola e un paio di ragazzi le seguivano urlando che ci sarebbe stata presto una strage da parte di Hibari, aveva appena trovato dei fan club attuare del bullismo con la nuova studentessa e sapendo che Hibari odiava la gente che facesse branco e tutto ciò che potesse disturbare la pace a scuola, la avrebbe fatta fuori. Giulia aveva intuito che c'erano solo due studentesse nuove, lei e Valentina, e proprio stamattina si erano scontrate con i fan club di Gokudera e Yamamoto. "Vale!! Anche lei sarà in pericolo? Non glielo permetterò mai!"
Era impulsiva, ma quando la questione riguardava la sua migliore amica, non si poteva mettere a rischiare, così ci rifletteva su prima di agire. << Dino-san, Kusakabe-san. Hibari vuole punire un gruppo di ragazze e tra loro c'è la mia migliore amica, dovete fermarlo. So che voi ci riuscirete, io non conto niente. Non mi ascolterà mai. >>
<< Non sottovalutarti, Giulia-san. >> Affermava tranquillamente Dino, sdraiato comodo su uno dei divani.
Lei scattò e gli andava incontro, gli aveva afferrato la manica del giubbotto, non era forte, ma dalla stretta Dino aveva capito che era una cosa seria. << In questa situazione non c'è niente da dimostrare. Qui si parla di Vale e non solo non perdonerò mai Hibari se le farà del male, ma posso giurare che te la farò pagare a te che sei il suo tutor. Ci siamo spiegati? >> Gli occhi castani stavano inchiodando quelli altrattanto marroni di Dino.
Gli aveva preso la mano e lo stava trascinando dove tutti si stavano dirigendo, Kusakabe le aveva suggerito una scorciatoia, poiché lui non poteva aiutarli più di tanto.
"Kusakabe dice che non può disubbidire agli ordini di Kyouya, nemmeno dire di lottare contro di lui. Aggiungiamo anche questo peso morto che mi sto trascinando e continua a dirmi che lui non potrà fare niente. Lui è o non è il suo tutor? Inoltre Valentina non doveva essere in compagnia di Gokudera e Yamamoto?! Sono inutili! No, io sono inutile!"
<< Corri Dino-san! >> urlava ansimante verso il retro della scuola, non c'era ancora tanta gente e per fortuna nessuno era stato azzannato alla gola. Giulia spintonava tutti e usciti dalla folla aveva scorto la sua amica << Vale! >>
La castana non l'aveva sentita e tutte le altre si nascondevano dietro di lei, erano intimorite e Valentina cercava di far ragionare Hibari, inutile dire che era fiato sprecato.
<< Coraggiosa la tua amica >> commentava Dino.
<< Vieni. >> incoraggiava il biondo a farsi avanti. Avevano raggiunto la castana e si erano messi davanti al moro, Giulia lo guardava severamente, altrettando faceva Hibari. Come se si stessero scambiando i pensieri, nessuno voleva cedere, quando il Guardiano della Nuvola si era accorto delle mani congiunte.
<< Cavallo Imbizzarito. >> aveva distolto lo sguardo da Giulia << Cosa stai facendo alla mia preda? >>
Dino si era accorto che Giulia gli teneva ancora la mano, così le sussurava: << Giulia-san.. >> Non era il caso di mettersi a discutere. Lei senza distaccare gli occhi da Hibari. << Che c'è?! >>
<< La mano. >>
Con la coda dell'occhio aveva posato un attimo lo sguardo, quando stava per ritrarla, Dino la fermava:
<< No. >>

<< Lasciami andare. >> Non era il momento di mettersi a giocare con Hibari << Subito. >>

Hibari si era avvicinato con le tonfe e Vale pregava Giulia di andarsene, non ce l'aveva con lei stavolta e sapeva che era colpa sua se erano in quella situazione, ma la mora si rifiutava categoricamente. Hibari avvertiva Dino di lasciare subito la sua preda, ma conoscendolo aveva in mente un piano che spiegava alla ragazza: << Ora ti mostrerò come prendere per le redini Kyouya. >>
<< Non ho capito. E' vero che so il giapponese, ma non così tanto. >>
Dino intuiva che non voleva far sentire a Hibari il suo piano, suggerendogli di parlare italiano.
<< Sei astuta, lo sai? >>
<< Cosa state confabulando? Lascia subito la mia preda, solo io posso punirla. >> esclamava il Guardiano.
<< Giulia cosa stai facendo? Allontanati subito da quel tizio! >> ordinava invece Valentina.
<< No, Vale. Aspetta ancora un momento. Ora dimmi il piano Dino. >>
<< Lo faremo ingelosire. >>
<< Che?! >> aveva fatto un grido strozzato << Ti dico che non è come pensi. Ora smettila di giocare! >> Era divenuta rossa, ma Dino continuava a spiegarle con calma anche se era piuttosto divertito.
<< Digli che ritornerai in Italia con me, ma che non lo farai a condizione che lui non punisca nessuno di queste ragazze. Vogliamo vedere come risponderà? >>
La mora non era per niente calma come voleva apparire, ma anche lei era interessata a come avrebbe risposto: << Hibari. >> Lo aveva chiamato con fermezza e decisione. << Io torno in Italia. Non sarò più tua preda. >>
Era infastidito ancora. << Cosa stai blaterando? Non te lo permetterò, anche perché devi frequentare questa scuola per un anno. Sono stato informato dello scambio culturale. >>
"Accidenti!" imprecava Giulia "Perché doveva essere nel comitato disciplinare? Per di più il capo?! Calma, Giulia. Hai l'intelligenza e fanne buon uso." Sorrideva. << E' vero, ma ho conosciuto Dino-san e abbiamo deciso di fidanzarci, la cerimonia ufficiale la vorremmo fare in Italia, perciò lascerò il Giappone. >>
<< Non vedo cosa c'entri nel non essere più la mia preda. >>
Giulia stava continuando, come se avesse ignorato il commento, ma le si stringeva il cuore.
<< Se - dico "se" - vuoi che non vada, che continui a essere tua... preda, lascia andare queste ragazze. >>

Si lanciavano sguardi, non aveva letto comprensione nei suoi occhi, ma Giulia era stupita della sua reazione: aveva messo giù le sue tonfe e Hibird era uscito dal taschino della sua giacca:
<< Giulia! Giulia! Cibo, cibo! >>

Aveva accettato e la ragazza tirava un sospiro di sollievo.
Lasciava andare subito la mano di Dino e si era girata a chiedere a Valentina se stesse bene, quella annuiva, ma con la busta in mano si era ricordata del mangime, così pregava l'amica di mandare tutte via mentre lei si era diretta verso Hibari. << Hibari? >> La guardava offeso. << Scusami. >> "Era una bugia, ma era necessario."
<< L'hai portato? >> Hibird continuava a reclamare da mangiare.
<< Sì. >> Gli porgeva la busta << Ecco, tieni. Gli basterà per un mese. >>
Silenzio, ormai quasi tutti se ne erano andati, compreso Dino.
Giulia lo osservava, quando era travolta dal panico non era stata colpita dal lapsus "Lo avrò superato?", ma era davvero affascinata da quei capelli ribelli neri come la pece, pensava che gli occhi grigi monocromatici le avrebbero detto tutto di lui, ma era un mistero sapere cosa pensasse, inoltre la sua bocca non le aveva mai rivolto un sorriso se non compiaciuto. "Quel dolce sorriso è solo per Hibird, a quanto pare."
<< Giulia! Pranziamo! >> la chiamava Vale << Andiamo! >>
<< A presto Kyouya. >> lo salutava ma lui non aveva ricambiato. "E' arrabbiato?"
Si allontanava da lui lentamente, quando con la tonfa nella mano sinistra la bloccava come per tagliarle la gola.
Mugugnava qualcosa di incomprensibile, ma Giulia aveva capito: << La prossima volta farò in modo che tu capisca che sei la mia preda. Non potrai fuggire in nessun modo. >>
La mora aveva sussultato e soddisfatto Hibari l'aveva lasciata andare. 

  
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