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Autore: Rukia_Chan    13/02/2008    7 recensioni
Questa è una ShikaTema. Temari è la proprietaria di un Bar e ascolta un pò tutti i problemi dei clienti e da molti consigli su come andare avanti però c'è sempre un cliente fisso di cui non riesce proprio a capirne i problemi, Shikamaru. in ogni capitolo c'è una storia diversa con vari paring ma il principale sarà ShikaTema. quattro buffi codini gli si avvicinarono "perchè piangi cry-baby?". Recensite!baci Rukia_chan!
Paring:Cap.1 SasuSaku, ShikaTema
Cap.2 NaruHina, ShikaTema
Cap.3InoShika, ShikaTema
cap.4 NejiTen, ShikaTema
cap 5 ShikaTema
cap.6 ShikatoYoshino
cap.7 ShikaTema, w le mosche nere!!
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza del bar…

Prologo

La madre di Temari era la proprietaria di un bar, frequentato solitamente da ubriaconi, ma nonostante tutto era un bel bar sempre allegro dove non succedeva mai niente di grave. La maggior parte delle persone che andavano in quel bar era solo per vedere la donna, era bellissima con dei bei lunghi capelli dorati che teneva legato con un fermaglio. Indossava sempre un kimono lungo color blu scuro con disegnati dei fiori di diverso colore. In quel bar splendeva sempre il suo sorriso e lei con quel bel sorriso e la sua soave voce riusciva a tranquillizzare e a portare di buon umore chiunque pure le mogli di questi uomini che venivano a ubriacarsi dalla mattina alla sera al bar. La madre di Temari però era sola, aveva solo la sua dolce figlia Temari, che portava sempre quattro splenditi codini. Purtroppo il padre di Temari se ne andò di casa quando la piccola era ancora in fasce,portando con se i suoi due fratelli. Lasciò Temari con la madre per un motivo futile. Essendo ancora una neonata, si metteva a piangere in piena notte e quindi la considerava una seccatura perciò la lasciò con la donna. A volte però la proprietaria non poteva portare la figlia dal nonno come faceva di solito quindi alcuni giorni la portava con se al bar. Di certo quel luogo di ubriaconi che ci provava in continuazione con la giovane madre non era luogo adatto a una bambina di cinque anni anche se era un posto piuttosto tranquillo ma non poteva fare altrimenti. Temari da brava e ingenua bambina qual era se ne stava dietro il balcone a guardarsi in giro come se fosse un posto nuovo da scoprire, si portava con se un peluche a forma di orsacchiotto che teneva stretto a se e a volte si metteva a parlare con i clienti. Con un cliente in particolare parlava. Era Shikato Nara, un cliente fisso di qual bar. In realtà era stato lui all’inizio a parlarle, ogni volta le raccontava delle storie su suo figlio che aveva la stessa età della bambina. Lei rimaneva sempre incantata dai suoi racconti e non si annoiava mai. Un giorno stranamente l’uomo portò con se al bar suo figlio Shikamaru, era stranamente triste e senza proferire parola a nessuno iniziò subito a ubriacarsi. Il bambino lo guardava tristemente fino a mettersi a piangere e implorava il padre di tornare a casa ma Shikato aveva uno sguardo assente come perso nel vuoto e ignorava il figlio. Quella sera la proprietaria era molto preoccupata poiché di solito era proprio Shikato che ravvivava le serate raccontando le sue storie anche se a volte inventate, anche Temari che quella sera era lì, era preoccupata così la madre le disse dolcemente con il suo bel sorriso “coraggio tesoro vai a vedere che ha quel bambino…” la bambina annuì e corse subito da Shikamaru che era in lacrime e lei ingenuamente iniziò a parlargli “ciao bambino! Come mai piangi?” lui la guardò, era ancora in lacrime ma la vista della piccola Temari lo calmò un po’. Fu molto colpito dai suoi bei codini dorati, erano buffi. Singhiozzando il piccolo Shikamaru le rispose “la mia mamma…la mia mamma, se n’è andata…non tornerà più…” continuava a piangere e lei divenne triste nel vederlo così, allora gli pose il suo peluche e gli disse “non piangere cry-baby vedrai che ritornerà!” lui prese l’orsacchiotto che la bambina gli pose e si asciugò le lacrime poi le disse “ davvero?” Temari con un sorriso smagliante “certo te lo prometto!” poi la madre la chiamò “Temari! Tesoro! Vieni qui!” e lei corse dalla mamma, Shikamaru la guardava andarsene…quella bambina aveva dei codini bellissimi e un sorriso ancora più bello, Temari era l’unica cosa, persona che si ricordò di quel bar, il resto era tutto offuscato.
Purtroppo Shikamaru non vide quella bambina per parecchi anni poiché lui insieme a suo padre si trasferì in un'altra città.
Invece Temari all’età di 8 anni perse anche la mamma che prima di morire le lasciò una lettera in cui le spiegava di suo padre e dei suoi fratelli ma non solo quello. La cosa più importante che le disse prima di morire e lasciarla sola era: “Temari ricordati che sei tu il mio solo angioletto…ti voglio bene”

  
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