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Autore: smookie97    05/08/2013    16 recensioni
A volte accade qualcosa nella tua vita che non riesci a controllare… Un uragano che ti travolge, un labirinto senza fine. Questo è ciò che è accaduto anche a me, un banale diciottenne con una valigia piena di sogni e speranze… La mia tormenta è stata una bellezza sconvolgente e due occhi blu profondi che hanno saputo catturare la mia anima e prendere il mio cuore che adesso batte solo per lei…
Dal capitolo 10 : Guardo la sua foto e sorrido, quant’è bella… Ricordo perfettamente il giorno in cui la vidi per la prima volta… Il suo sguardo , il suo sorriso… Così perfetta come l’avevo sempre immaginata…
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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“ATTENZIONE: In questo capitolo sono presenti alcune parti contenenti un linguaggio forte”


CAPITOLO 10 “Resisti a questa tragedia”

 

HOPE’S POV

**************************************************************************************************************

Da piccola, quando la tragedia non aveva ancora sfiorato la mia famiglia, adoravo passare del tempo con mia nonna. Liz, un’anziana dagli occhi azzurri come i miei e da una profonda saggezza, a cui io ero legatissima. Ricordo ancora i nostri pomeriggi, a base di crema, cioccolato e dolcezza e le nostre lunghe chiacchierate fino a tarda notte, quando restavo a dormire da lei… Parlava, parlava, e parlava, come se avesse la necessità di farmi apprendere tutto ciò che lei sapeva. Come se volesse immergermi completamente in un mondo caratterizzato non da violenza e cattiveria, ma solo da amore e nobiltà d’animo. Un mondo a cui io ero affezionata. E in cui avevo la disperata voglia di vivere. Questa era mia nonna: una fonte inesauribile di consigli, una bocca d’oro da cui tirava fuori perle di saggezza per tutti. Io la adoravo. Ma soprattutto adoravo questa maturità senza confini e che avrei voluto appartenesse un giorno anche a me. Ho un ricordo particolare di mia nonna però; o meglio, una frase che mi riservò il giorno prima del matrimonio del papà con Anne… E ancora adesso sembra quasi di risentire la sua voce sottile arrivarmi ovattata alle orecchie…

Inizio FLASHBACK

HOPE: Voglio restare qui con te, nonna!! Per favore!

LIZ: Piccolina! Lo sai che non puoi, su! Non piangere, mi spezzi il cuore, così!

HOPE: Io non voglio un’altra mamma! E non voglio vivere con papà! E’ cattivo nonna…

LIZ: Ehi, no Hope! Il papà ha affrontato solo un brutto momento, devi capirlo! Lui ti ama! E ti ama tantissimo…

HOPE: Non è vero! Dai nonna, per favore!!! Voglio restare con te!

LIZ: Ma non puoi Hope! Dai, stai sgualcendo tutto il tuo vestitino… Guardati allo specchio! Sei bellissima! E non lo dico solo perché sono la tua nonnina… Ma perché è così! Sei bellissima fuori e soprattutto dentro! Sei forte Hope ed io sono orgogliosissima di te! E lo sono anche la mamma e il papà, fidati!

HOPE: T-ti voglio b-bene, nonna!

LIZ: Shhh calmati dai!! Sai una cosa? Si dice che Dio assegni una determinata vita a determinate persone perché queste sono abbastanza forti da affrontarla. A te purtroppo è toccata una vita troppo dura piccola mia e ciò significa che la tua forza, la tua volontà, la tua voglia di vivere non hanno limiti. Devi essere orgogliosa di te stessa, Speranza”

Fine FLASHBACK

Orgogliosa di me stessa?? Beh, io semplicemente non lo sono mai stata.

Dio assegna a tutti la vita che sono in grado di affrontare… Bene, questa volta si è sbagliato di grosso.

***************************************************************************************************************

E’ stata uccisa. Mia madre è stata uccisa. E’ stata avvelenata.

Le parole orribili di mio padre, affilate come lame di cortelli, risuonano brutalmente e continuamente nella mia mente, mentre la mia bocca grida con tutta la forza possibile solo semplici no, in modo disperato e terribilmente agonizzante. Harry cerca di calmarmi, trattenendomi con le sue braccia per i fianchi, ma io continuo ad agitarmi ininterrottamente, come mai prima nella mia vita. Stringo le mie mani in pugno talmente forte da rendermi le nocche completamente bianche e causando perfino la fuoriuscita di sangue da esse, a causa delle mie unghie immerse con decisamente troppa forza e troppa violenza nella carne viva. Tiro ininterrottamente pugni al petto di Harry, mi dimeno tra le sue braccia, cercando di liberarmi dalla sua ferrea presa e fregandomene altamente in questo momento dei segni violacei che rimarranno senza ombra di dubbio per un bel po’ sulla sua pelle liscia e morbida.

Che persona orrenda che sono... Causo dolore a me e a chi mi sta intorno inevitabilmente. E non parlo certo solo di dolore fisico. Per colpa mia, tutti intorno a me soffrono. Non so trasmettere amore. Ma solo sofferenza.

HARRY: Hope!! Hope! Hope!!!!!!!!! Shhhh calmati ti prego!! CALMATI!!!

Harry è disperato nel vedermi in questo stato. Grida anche lui. E piange. Per la prima volta nella vita anche lui non mi sembra così invulnerabile come ho sempre creduto. Come l’ho sempre visto. Mi appare sbalorditivamente umano in questo momento, mentre combatte contro il suo IO interiore per non cedere anche lui in un atroce e maledetta disperazione, dal quale cerca di rialzarmi. Debole ed innocente come me: così è Harry adesso. Alcune lacrime solcano timide ed insicure il suo viso, mentre il suo cuore batte talmente forte che quasi temo possa scoppiargli improvvisamente. Io dal mio canto, tremo… E lo faccio in modo sbalorditivo, mentre sulle mie labbra sottili si insinua lentamente un colore violaceo.

HOPE: LASCIAMI! LASCIAMI HARRY!!! CAZZO LASCIAMI!!

Grido con quanta forza ho nel corpo, quando improvvisamente nella stanza accanto a noi, la porta viene spalancata completamente da due figure allarmate che ci si presentano dinnanzi, completamente sbalordite per la scena che i loro occhi stanno avendo la sfortuna di osservare. Sono Anne e mio padre, quell’insulso bastardo che mi ha nascosto tutta la verità per lunghissimi anni…

ANNE: Oddio Hope!! Tesoro calmati!! Che sta succedendo Harry??

DAVID: Sta avendo una crisi isterica, Anne… Cosa dobbiamo fare?? Hope! Hope calmati! HOPEEEEEEEE!!!

Mio padre, insieme ad Anne e Harry, continua a gridare il mio nome e a cercare di calmarmi, ma invano. Ormai il dolore sta offuscando completamente la mia ragione, la mia mente, i miei sensi. Il dolore mi sta battendo vergognosamente. Ed io non posso fare altro che sottostare alla sua potenza e al suo impatto devastante. “Stai perdendo di nuovo Hope! Lo stai facendo di nuovo!” E’ questo ciò a cui penso, insieme alle parole più dure e disperate che ho avuto la sfortunata occasione di ascoltare nella mia vita…

E’ stata uccisa. Mia madre è stata uccisa. E’ stata avvelenata.

 

3 SETTIMANE DOPO…

DAVID’S POV

GIORNALISTA: E ancora a due settimane, quasi tre dalla sua fuga, che la signorina Hope Cooper non è rientrata a casa. La famiglia ormai è totalmente disperata… La sedicenne, occhi azzurrissimi e capelli lunghi e biondi, non è stata ancora ritrovata, malgrado le pressanti, soffocanti e continue ricerche della polizia locale. Dove possa essere andata? Questo è quello che ci chiediamo tutti, qui in Inghilterra. Londra è totalmente sconvolta. Diamo la linea al servizio…

“E’ successo tutto troppo in fretta per una ragazzina sedicenne. Dolorose verità sono inaspettatamente venute a galla in una giornata soleggiata apparentemente come tutte le altre qui a Londra e così, Hope Cooper, una bellissima biondina londinese, non reggendo maggiormente la situazione, è scappata di casa, lasciando solo una piccola lettera ai suoi genitori e al suo fratellastro, in cui chiedeva esplicitamente a nessuno né di seguirla, nè di cercarla. Tutti erano convinti che fosse solo un atto di ribellione, che rientrasse a casa subito dopo, ma in realtà così non è stato. La situazione appare agli occhi di tutti davvero molto più grave di quanto potesse sembrare. Sono stati sottoposti ad un pressante interrogatorio tutti coloro che avevano stretti legami con la ragazza, compresa la sua famiglia e la sua migliore amica, ma non è stato riscontrato nulla di interessante. Che sia stata rapita, forse? Oppure sarà solo una bravata decisamente di cattivo gusto? Tanto è vero che ….”

HARRY: SPEGNETE QUESTA DANNATA E MALEDETTA TELEVISIONE, PORCA PUTTANA!!

La voce acuta, dura e addirittura oscura di Harry tuona improvvisamente nella stanza buia in cui ci troviamo io, lui ed Anne. Rivolgo uno sguardo disperatamente stanco al mio figliastro, seduto scomposto sul divano di casa nostra e con la testa gettata all’indietro, mentre mia moglie, che da settimane getta fiumi e fiumi di lacrime, annuisce animatamente al figlio e si dirige verso la televisione, pigiando tremolante il tasto apposito per poter finalmente mettere a tacere la voce della giornalista, troppo indaffarata nell’ immischiarsi nel nostro atroce dolore e con l’unico ed insano scopo di ottenere ascolti record sulle disgrazie di mia figlia.. Anne si volta verso di me e mi dona un sorriso forzato, per poi risedersi sulla sedia vicino al nostro tavolo ed allungare la sua mano per poterla intrecciare con la mia e baciarla delicatamente. Cerca di donarmi sostegno e forza e, al contempo stesso, prova a donarsi lo stesso, ma con inutili risultati.

Tre settimane... Come annunciavano in tv, sono passate quasi tre settimane da quando la mia Hope è andata via di casa e da quando tutto il mio mondo a iniziato a cedere, definitivamente questa volta. Mi sento vuoto, perso e tremendamente solo. Come un flashback, ecco che mi ritrovo anni indietro, seduto nella buia cucina della mia vecchia casa qualche settimana dopo la morte della mia Clara. Del grande amore della mia vita. Per la seconda volta nella mia vita, due occhioni maledettamente azzurri e uno sguardo sbalorditivamente profondo vengono strappati improvvisamente dalla mia quotidianità. Dalla mia vista. Dalla mia vita. E tutto questo dannatamente per colpa mia.

Che razza i bestia sono? Che lurido codardo che sono stato in grado di diventare?? Che assurda schifezza sei David?? Anzi… chi sei veramente bastardo?? La paura, il terrore di perdere Hope mi ha trasformato in una bestia senza sentimenti e capace di tutto, pur di esaudire desideri altrui e di non rischiare di perdere anche lei. Ma alla fine, nonostante tutti i miei sforzi, nonostante tutti i ricatti che ho dovuto subire, il risultato è stato sempre lo stesso: Hope non è qui. Ed io preferirei morire piuttosto che continuare a vivere.

DAVID: Anne, tesoro... Vai a riposarti, su! Sono settimane che non chiudi occhio e piangi continuamente. Sarai sfinita! Qualsiasi cosa ti faremmo sapere tutto. Hope tornerà presto, vedrai!

Mi volto lentamente verso mia moglie e la trovo con la testa piegata sulle mie sue braccia conserte delicatamente appoggiate sul tavolo. I suoi occhi, spenti e gonfi a causa dei suoi continui pianti, si chiudono piano, per poi aprirsi di botto e tirar fuori qualche riservata e silenziosa lacrima, indugiata nelle sue pozze verdi troppo simili a quelle di Harry. A volte invidio il loro rapporto: troppo uniti e troppo forti insieme rispetto a me e mia figlia, che negli ultimi tempi eravamo solo semplici estranei costretti, contro la loro volontà, a vivere insieme.

Anne è la madre che tutti vorrebbero, che tutti desidererebbero. Io invece sono il padre che sarebbe meglio a tenere alla larga, o addirittura, a volte, non avere proprio. Mi fa male, mi fa male accettarlo. Mi brucia il petto ed il cuore si ferma pensando a tutto ciò, ma è inevitabilmente così. Ed io provo ribrezzo solo a guardarmi dentro ed osservarmi allo specchio. Provo ribrezzo per me stesso. E cosa peggiore di questa non potrebbe esserci.

Anne mi osserva e mi rivolge un sorriso forzato per poi alzarsi dalla sedia e dirigersi nella nostra camera da letto. Nell’intera casa riecheggiano adesso solo il rumore dei suoi passi delicati sul parquè ed i respiri troppo accellerati di Harry, che come una furia, si alza improvvisamente dal divano dirigendosi vicino a me e scaraventando a terra in un tonfo sordo, con una sola mano ed una potenza e violenza assurda, il tavolo di legno al centro della stanza. Sbraita e prende a calci le sedie cadute a terra. Sembra quasi… impazzito.

HARRY: CONTENTO? CONTENTO ADESSO?? TUA FIGLIA SE N’È ANDATA BASTARDO!! SE N’È ANDATA! NON ABBIAMO PIÙ SUE NOTIZIE DA SETTIMANE, TI RENDI CONTO?? NON SAPPIAMO DOV’È PORCA PUTTANA!! E’ VIA E NON SAPPIAMO COME STA, SE HA MANGIATO, CON CHI È, SE LE HANNO FATTO QUALCOSA, SE È STATA RAPITA, PICCHIATA! NON SAPPIAMO SE È ANCORA VIVA, NON SAPPIAMO NULLA CAZZO!! SIAMO COSTRETTI A RESTARE CHIUSI COMPLETAMENTE IN CASA DA SETTIMANE TI RENDI CONTO?? DA SETTIMANE!! CHE RAZZA DI PERSONA SEI, EH DAVID?? NON HAI LE PALLE DI MANDARE VIA QUATTRO SCHIFOSI GIORNALISTI DAL NOSTRO VIALETTO E METTERTI ALLA SUA RICERCA?? NON HAI LE PALLE DI CERCARE TUA FIGLIA PERSONALMENTE E MAGARI SEGUIRE CON PIU’ INTERESSE LE INDAGINI?? DI CHE CAZZO DI UOMO SI È INNAMORATA MIA MADRE, EH?? DI CHE PEZZO DI MERDAAA!!! MI FAI DANNATAMENTE E MALEDETTAMENTE SCHIFO BASTARDO!

Inaspettatamente Harry inizia a sbraitare contro di me, avvicinandomi sempre di più alla sua faccia e prendendomi per il colletto del mio maglione, sbattendomi forte con la schiena vicino al mobiletto di legno della dispensa. Ha ragione. Ha maledettamente ragione. Ed io, un’ulteriore volta, mi sento una spazzatura. Abbasso il capo e non rispondo, mentre delle lacrime si fanno spazio nei miei occhi e cedono velocemente sulle mie guance. Mi vergogno di quello che sono. Sono vergognoso, ha ragione!

HARRY: Perché tutto questo David? Perché?? Mi manca, lo capisci?? Mi manca maledettamente troppo! Io non riesco più a sopportare questa tragedia!

Abbassa il tono e adesso dalla sua bocca escono solo parole strozzate. Piange anche lui e singhiozza disperatamente.

DAVID: Harry, tu non sai niente… Non s…

Sto per ribattere, quando un profondissimo bruciore si cosparge improvvisamente sulla mia guancia, ed un liquido caldo scivola dal mio labbro inferiore. Alzo lo sguardo e noto Harry avanti a me, con una mano sporca di sangue. Sangue vivo. Voglio dire qualcosa, ma ecco che la mano del mio figliastro, stretta a pugno, ritorna sulla mia guancia, con una forza impressionante e mai vista prima.

Mi lascio pestare. Me lo merito. Fino in fondo.

 

HOPE’S POV

HOPE: Ti ringrazio tantissimo, Zayn! Senza di te non saprei proprio come avrei fatto!

Ed eccomi qui, in una piccola cascina in una campagna di Bradford, ospite nel vecchio rifugio di Zayn. Oggi sono tre settimane, giusto tre settimane da quando sono andata via da casa. Che codarda che sono! Ho abbandonato tutto e tutti con una semplice lettera e sono fuggita, invece che affrontare i problemi. Ma la situazione per me era divenuta ormai insostenibile. Sbalorditivamente insostenibile.

Anne, papà, Harry, Katherine, Louis… Dio, quanto mi mancano! Mi manca terribilmente litigare con mio padre, ma continuare a volerlo sempre più bene, mi manca il dolce sorriso di Anne e le sue braccia sempre pronte ad accogliermi e mi manca amare in silenzio Harry. Il grande amore della mia vita. L’uomo che amo più di me stessa. Mi mancano le sue fossette, i suoi ricci, i suoi occhi. Mi manca quel modo di comunicare che solo noi conoscevamo. Ascoltare la musica, ridere, piangere insieme, consolarci a vicenda, litigare per stupidaggini, accarezzarci, abbracciarci, reprimere i nostri sentimenti. Tutto ciò mi manca quasi da togliermi il fiato. Da impedirmi di respirare. Da soffocarmi lentamente. E poi c’è la mia Kat. Il mio angelo custode. E il mio Louis. Il mio Mr.sorriso. Zayn dice che sono tutti disperarti e non fanno altro che pensarmi.

Li amo infinitamente, ma non posso tornare indietro... Mia madre è stata uccisa, ed io ancora non me ne capacito. Non ho la forza per poter affrontare un dolore simile, ma cerco vendetta. Quell’assurda vendetta che mio padre non è mai stato capace di attuare e che di conseguenza, farò io. Già, perché arriverà quel momento. Mi vendicherò un giorno. E sarà una vendetta dannatamente lenta e dolorosa. Una vendetta che sarà ricordata da tutti. E che potrà abbattere in parte forse il mio assurdo dolore e quello di tutta la mia famiglia.

Rabbrividisco. Rabbrividisco per i miei pensieri…  Che persona sto diventando??

ZAYN: Di niente tesoro! Bene, io vado. Mi raccomando, non uscire fuori da qui! La polizia e tutte le autorità locali sono sugli attenti, pronti a trovarti e a riportarti a Londra. Sta attenta Hope! Non devono vederti, per nessun motivo al mondo, poi sai ben….

HOPE: Mi mancano Zayn! Terribilmente!

I miei pensieri, espressi ad alta voce, interrompono il discorso di Zayn. Do le spalle al mio amico e timidamente mi affaccio da una piccolissima finestrina, creata da un semplice buco in delle lamiere che per qualche settimana mi stanno ospitando, sostituendo la mia grande casa londinese. Osservo attentamente la grande campagna che mi si fa spazio dinnanzi agli occhi, mentre mi lascio cullare da un leggero venticello che mi scompiglia i capelli e mi solletica il naso. Dai miei occhi chiari iniziano a scendere goccioline salate, che asciugo in fretta, mentre piccolissimi ma ricchi ricordi affiorano continuamente nella mia testa. Non devo essere di nuovo sopraffatta dal dolore. Devo resistere a questa tragedia.

E’ giusto gettare all’aria tutto così? E’ giusto scappare senza affrontare i problemi? E soprattutto, è giusto quello che sto facendo?? Penso a tutto ciò inevitabilmente, ma ormai, ciò che è stato fatto è stato fatto…

HOPE: Non immagini quanto vorrei tornare a casa! Non te ne rendi conto! Sento troppo la loro mancanza. Insomma, litighiamo, ma non posso fare a meno di vivere senza di loro…

Parlo singhiozzando e mi volto verso Zayn, scoprendolo ad osservarsi le scarpe ed a ingoiare una noce di saliva, per non piangere anche lui. Non capisco cosa gli stia succedendo, ma non gli domando nulla. Potrebbe volermi non rispondere e preferisco così stare zitta e proseguire il mio discorso.

HOPE: Sai, la mia famiglia è speciale. Tutta la gente che conosco è speciale! Anne, papà, Harry, i miei amici… E anche tu, Zayn!

Accenno un sorriso timido e mi siedo su un piccolo baule impolverato, invitando lui ad accomodarsi vicino a me.

HOPE: Io e mio padre abbiamo un rapporto davvero particolare: all’apparenza può sembrare di non sopportarci, ma in realtà ci amiamo con tutta l’anima. Mio padre mi ha fatto soffrire tanto sai? Dopo la morte della mamma e prima che conoscesse Anne, era sempre ubriaco e forse addirittura drogato. Cercava di controllarsi, ma sai, alcool e droga sono devastanti insieme, e a volte diceva cose che mai avrei pensato di sentire pronunciate da lui. A volte mi picchiava anche, per sfogare la sua ira e la sua rabbia per aver perso la mamma. Ed io non gliene facevo una colpa. Anzi, non l’ho detto mai a nessuno. Dovevo aiutarlo, e sottostare ai suoi sfoghi, era l’unico modo per poterlo finalmente rialzare dalla depressione in cui era cascato…

ZAYN: Perché sei così masochista, Hope? Perché mi parli di tutto questo? Perché riporti a galla nella tua mente questi tragici eventi, eh?

HOPE: Voglio raccontarti la mia vita Zayn! Ormai siamo amici giusto?? Io ti voglio bene e poi stai facendo tanto tanto per me… Te ne sarò sempre grata e per qualsiasi cos….

ZAYN: Basta! Basta così! Devo andare Hope, è tardi…

HOPE: Ma stavamo parlando, Zayn!

Gli urlo dietro, mentre lui afferra velocemente la sua giacca ed esce fuori di qui, sbattendo la porta violentemente. Che gli è preso?? Appena nominata mia madre e accennato qualche particolare sulla sua vita, si è innervosito in modo impressionante ed è andato via.

Che mi stia nascondendo qualcosa??

HARRY’S POV

Ehi Harry,                                                                                                                                                                               principino mio! Alla fine, dopo tante e tante e tante prove, riesco finalmente a mettere insieme qualche semplice, e forse inutile, frase e ad aprire completamente il mio cuore solo ed esclusivamente a te. Sai bene che non sono mai stata in gamba con le parole … Ho sempre preferito comunicare con lo sguardo, con i gesti o semplicemente con il mio corpo. Comunicare con quei silenzi muti che ti inondano la testa. Che ti immergono di ricordi. Che hanno la capacità di farti affogare in un mare di emozioni. Che riescono a far vibrare persino la tua anima. O che semplicemente riescono a riportarti indietro nel tempo, nel luogo giusto, con le persone giuste ed al momento giusto. Cosa che io purtroppo non ho mai avuto l’opportunità di provare… Hai presente quella terribile sensazione all’altezza del petto? Si, proprio vicino al cuore! Quell’enorme macigno che ti lascia senza fiato e si ingigantisce sempre di più con il passare del tempo?? Ti è mai capitato di sentirti inutile? Fuori posto? O semplicemente sbagliato? Bene… E’ questo ciò che sto provando io. In questo preciso istante. Non mi sento abbastanza, Harry… E forse non lo sono mai stata davvero. Ci ho provato in tutti i modi! Quando mi è stato possibile ci ho provato e riprovato. Ma tutto mi appare così disperatamente inutile. Così inutile nella mia vita, che non ho più la forza di reagire. Ma oggi più che mai ho la necessità di sentirmi veramente giusta finalmente. E’ per questo che me ne vado. Si, vado via! Lontano da tutto, Lontano da tutti. E lontano anche da te. Me ne vado con una valigia carica di dolori, con un passato tremendo alle spalle. Me ne vado per divenire semplicemente giusta. Me ne vado per abbandonare questa tragedia che mi perseguita. Me ne vado semplicemente perché ne ho bisogno. Ho bisogno di respirare un’aria diversa, di passeggiare in un luogo diverso, di vedere gente diversa. Volto pagina, bruciando miseramente tutte le frasi spezzate che hanno costituito la mia vita fino qui. Sono pronta a ricominciare nuovamente, a riscrivere daccapo la mia vita, con una penna visibile e ben stabile questa volta. Me ne vado perché ho la necessità, il bisogno e l’obbligo di farlo. Sai, mi viene da ridere accarezzando lentamente queste piccole gocce salate che sono impresse su queste parole. Quante volte mi hai asciugato le lacrime, eh? Ricordo ancora il nostro primo incontro… Come potrei mai dimenticarlo? Avevo sempre pensato che qui, con la mia nuova famiglia e con te, sarei stata felice… Ed invece mi sono illusa, come sempre. Ci siamo affezionati, allontanati e ritrovati di nuovo. Ci vogliamo bene Harry. Ciò è di vitale importanza per me, ma ho bisogno di un po’ di tranquillità. Non ti chiedo di capirmi e non ti chiedo di non arrabbiarti con me. Anche io ce l’ho con me stessa. Ti abbandono Harry… Ma lo faccio lasciandoti il mio cuore. Curalo, ti prego! E’ stato ferito davvero troppe volte ed adesso ha il disperato bisogno che qualcuno lo protegga e lo difenda. Ti abbandono, ma lo faccio la consapevolezza che mi vuoi bene e che tieni a me ed io a te. Con la consapevolezza che senza di te sarei completamente morta da un pezzo e con la speranza che tu abbia un giorno quella forza per perdonarmi. Harry, conoscendoti so già che starai disperandoti e addirittura preparandoti per venirmi a cercare. Sta tranquillo… Io sto bene. Forse ci ritroveremo presto, forse no. Ma le nostre strade si incroceranno nuovamente un giorno per non lasciarsi mai più. Hope ed Harry per sempre, ricordi? Io sarò sempre insieme a te… E quando ti capiterà di sentire la mia mancanza, dirigiti al parco e accarezza lentamente le nostre iniziali incise sull’albero. Dio mi ha dato la vita. Tu una semplice ragione per viverla. Ti auguro il meglio, lo meriti infinitamente! Ti voglio bene, molto più di quanto tu stesso possa immaginare. Molto più di un fratellastro. E non pensare sia una frase fatta! Un giorno ti spiegherò fino in fondo ciò che voglio dirti… Resisti Harry!

Sarò sempre la tua principessa…                                                                                                                      HOPE

                                                                                                                                                                      

HARRY: Dove sei Hope?? Do-dove sei??

Rinchiuso nelle mia stanza, mi ritrovo a leggere la lettera della mia sorellastra per l’ennesima volta. Sono troppo debole senza di lei… Perché una creatura così maledettamente magnifica, deve soffrire così tanto?? Perché è destinata a stare tanto male?? Non potrei soffrire io in questo modo?? Non potrei esserci io al suo posto?? Merita una vita felice, una vita estremamente felice. Accarezzo debolmente le sue parole scritte su questo foglietto bianco e osservo timidamente la sua calligrafia meravigliosa, che mi ha annunciato una delle notizie più brutte della mia vita.

Ricordo perfettamente il giorno in cui la vidi per la prima volta… Beh, è impossibile da dimenticare! Ricordo in modo chiarissimo la bambina con gli occhi cielo e le mollettine rosa per capelli mangiare velocemente il suo gelato al cioccolato, per poi sporcarsi tutto il vestitino, probabilmente appena comprato da David. Ricordo bene i nostri piccoli giochi mentre la mia mamma e suo padre commentavano la fantastica riuscita della serata. Ricordo assolutamente tutto come se fosse stato ieri.

Mentre penso ai vecchi e fantastici tempi sento in me una forza improvvisa, che mi spinge a spostarmi da lì. Mi alzo improvvisamente dal letto, per poi dirigermi subito nella sua stanza, che dal giorno della sua fuga è rimasta completamente chiusa e bloccata. Apro piano la porta scricchiolante e la chiudo lentamente alle mie spalle. Un odore buonissimo mi invade subito le narici: è il suo profumo. Lo riconoscerei tra mille. Ed è il mio preferito. Cerco con le mani l’interruttore vicino al muro e, appena accesa la luce, mi immergo completamente nel mondo della mia Hope. Osservo bene le pareti della sua camera, i cd vicini allo stereo, la televisione spenta da troppo tempo, il suo portatile sul letto. E’ stranissimo entrare qui e non trovarla. Sembra quasi di vederla venirmi incontro ed abbracciarmi, oppure urlare dal bagno di non frugare tra i suoi cassetti… Cosa darei per risentire di nuovo i suoi rimproveri! Mi avvicino piano alla scrivania di legno e prendo tra le mani una cornice risalente a qualche tempo fa… Questo scatto la raffigura in vacanza, in uno dei pochi momenti in cui è stata realmente felice. Guardo la sua foto quasi incantato e sorrido debolmente, dopo tutti questi giorni; quant’è bella! La AMO! Amo il suo sguardo… Il suo sorriso… Così perfetta come l’avevo sempre immaginata!

Devo trovarti Hope e riportarti da me, prima che muoia lentamente… Lo farò, te lo prometto! Resisti, ti prego amore mio…

HOPE’S POV

HOPE: Zayn, sei tu?? Non è divertente! Zayn!! Per favore, rispondimi se sei tu!! ZAYN!!

Urlo forte, mentre dei passi decisi e forti si fanno sempre più vicini a me. Ho paura. Terribilmente e sbalorditivamente paura. Il terrore puro pulsa nelle mie vene e nella mia testa, senza lasciarmi nemmeno la possibilità di respirare. Devo scappare. Questo è quello a cui penso, prima che un ombra scura entri nella cascina in cui mi trovo io.

HOPE: Per favore! Non farmi del male per favore!

XX: Ma che diavo…. Ehi, piccoletta! Non preoccuparti, non sono venuto per farti del male. Non piangere, dai!

Una voce matura e forte mi arriva alle orecchie, incitandomi ad alzare lo sguardo e a fidarmi di lui. Questa voce… Questa voce non mi è nuova però! Mi sembra di averla già sentita da qualche parte… Ma dove Hope?? Lentamente alzo i miei occhi azzurri, per poi fissarli in quelli dello ” sconosciuto” di fronte a me… Tremo terribilmente e le gambe mi sembrano di gelatina. Sono seduta a terra e mi mancano le forze per rialzarmi. Impaurita come non mai inizio a parlare, stupendomi anche di me stessa.

HOPE: E-e tu c-chi sei?? D-dov’è Zayn? Dov-v’è??

XX: Ehi, respira! Non voglio mica ucciderti! Zayn non è potuto venire stasera! E’ impegnato con il suo lavoro… Sai bene come funzionano queste cose, piccoletta.

HOPE: N-non chiamarmi co-sì!

XX: Ehii ehi che caratterino che abbiamo qui! Comunque… Io sono Garrett, piacere! Tu sei…??

Mi allunga una mano, aspettando che io l’afferri per salutarlo. Titubante faccio congiungere le nostre mani e mi presento al mio “nuovo  amico”…

HOPE: Piacere, Hope! Io mi chiamo Hope…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo AUTRICE:

Ehi Ragazziiii XDXD Ciao a tutti!!!! Come vanno le cose? SCUSATE PER L’IMMENSO RITARDO CON CUI STO PASSANDO ALLE STORIE E CON CUI STO AGGIORNANDO LA MIA FANFICTION L Siamo in estate e tutti sappiamo quante cose ci siano da fare, ecc… Bene, per cominciare vorrei RINGRAZIARE ASSOLUTAMENTE TUTTI COLORO CHE CON PAZIENZA E PAZIENZA E ANCORA PAZIENZA CONTINUANO A SEGUIRMI, E COMMENTERANNO, LEGGERANNO QUESTO CAPITOLO. Siete tra le persone migliori che io abbia mai conosciuto!!! *-* GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE ANCORA PER IL VOSTRO SUPPORTO FISSO! Bene, in questo capitolo c’è stata una grandissima svolta… Hope ha lasciato tutto ed è andata via da casa. Poverina!!! Chi la sta aiutando adesso?? Zayn! E un certo Garett, che Hope crede di conoscere… Avrà ragione? E poi, cosa è preso a Zayn, quando Hope ha parlato del suo terribile passato? Si sarà sentito in colpa?? E per che cosa, poi?? Harry è disperato e vuole assolutamente trovare la sorellastra, inoltre legge continuamente la sua lettera. Approposito, che cosa ne pensate delle parole di Hope per Harry?? Sono dolciosi insieme, giusto??? *-* David ha parlato di … ricatti?? Cosa sta succedendo? Ma quante domande!!! Cosa succederà nel prossimo capitolo?? Mi raccomando, vi aspetto èèè!! RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECESITE RECENSITE!! Voglio sapere se questa storia sta continuando a colpirvi e a piacervi, oppure no! Per favore ragazzi! Bacioni a tutti <3

Smookie97

 

  
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