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Autore: lumieredujour    06/08/2013    4 recensioni
Quando la notte non si riesce a dormire, l’unica soluzione (secondo me) è scrivere di ciò che ci tiene svegli. E’ quello che fa Amelia. La notte pensa a Neville e scrive di lui. Finchè nella notte bianca n° 67….
Sentì un sospiro. Un sospiro triste. Un sospiro che chiamava il suo nome.
Seconda classificata al contest "I passi dell'amore" indetto da Chococat.EFP
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neville Paciock, Nuovo personaggio | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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•   Nickname forum & EFP:  lumieredujour su EFP e trufflehunter_ sul forum
•    Titolo della storia: Notte Bianca n° 67
•    Genere: Dolce, Fluff
•    Avvertimenti: HET
•    Rating: Verde
•    Personaggi della lista scelto: Amelia – Neville Paciock
•    Ambientazione temporale: Harry Potter e l’Ordine della Fenice
•    Note dell’autore: Partecipa al contest “I passi dell’amore” di ChocoCat sul forum EFP

Notte Bianca n*67

 
La luce del giorno iniziava a filtrare dalle tende della stanza. Amelia si tolse le scarpe, si stese sul letto e prese il suo vecchio diario. Era una maga da ormai cinque anni, eppure non sapeva rinunciare ad alcune abitudini babbane. Una fra queste era il suo diario, che aggiornava quotidianamente con una penna babbana. Sospirò, aprì il quadernetto e iniziò a scrivere:

“Notte bianca n°54.

Non sono riuscita a dormire nemmeno stasera. Ho fatto un giro per la sala comune dei Grifondoro e, per un attimo, ho avuto voglia di salire nel dormitorio maschile per vederlo dormire. Secondo me è dolce anche quando dorme. Il mio Neville. Mi provoca uno strano sorriso pensare a Neville e me come ad una coppia. Neville è un ragazzo così timido e riservato, ma io so cosa lo ha reso tale. Lui è fiero del coraggio che hanno avuto i suoi genitori a resistere alle torture di Bellatrix Lestrange durante la Guerra Magica, ma è anche triste perché questo coraggio li ha portati via. Via da lui. E la sua tristezza ed insicurezza lo portano via. Via da me.
Provo a dormire un’oretta, non vorrei spaventarlo con le mie occhiaie questa mattina a colazione.”


**

-Tutto bene? Ti vedo spenta in questi giorni.- una mano sul braccio, uno sguardo preoccupato.
Amelia ebbe un colpo al cuore e gli sorrise.
-Tutto bene, davvero. Non sono io quella che rischia d’essere in ritardo.-
La guardò confuso, aggrottando le sopracciglia. Amelia adorava il suo fare fuori dal mondo.
-Devi andare a lezione Neville, sveglia!- gli sorrise - E poi sono io quella che non ha dormito stanotte.- aggiunse borbottando.
- Non hai dormito? Amelia, ti prego, dimmi che non è successo niente di grave.- il suo sguardo si fissò sulla ragazza che avrebbe voluto solo baciarlo.
Era incantata dalle labbra di Neville, dal modo in cui si stava mordendo il labbro inferiore per la preoccupazione. Ed era preoccupato per lei.
-Non è successo niente, davvero. Soffro solo d’insonnia.- scosse la testa distratta e stava per allontanarsi quando Neville, rosso in volto, le baciò una guancia.
Poi scappò in modo goffo verso la sua lezione di Pozioni.


**

Notte bianca n°67.

Oggi io e Neville abbiamo passato molto tempo assieme.  Abbiamo parlato, riso e ci siamo scambiati molti sguardi. Il contatto fisico mi provoca sempre un brivido lungo tutta la schiena. C’è sempre elettricità nell’aria quando lo vedo, o sono solo io? Spero di non sbagliare, ma lo vedo sempre meno impacciato nei miei confronti. Col tempo si fiderà di me e mi farà entrare nel suo cuore, spero. Manca poco all’alba, sarà meglio andare a letto.


Amelia aveva passato tutta la notte seduta su una comoda poltrona della sala comune, proprio davanti al camino. Fece per alzarsi, quando dei passi la bloccarono. Estrasse la bacchetta, pronta ad addormentare chiunque stesse per scoprirla, quando sentì un sospiro. Un sospiro triste. Un sospiro che chiamava il suo nome.
Si alzò dalla sedia e vide la schiena di Neville davanti la finestra.
-Cosa ci fai alzato a quest’ora?- gli sussurrò all’orecchio.
Neville saltò dalla paura e le sorrise stanco. Poi divenne paonazzo.
-Io… Stavo cercando una… Stavo… - sospirò di nuovo e si passò una mano sul collo – non riesco a dormire.-
-Neanche io sono riuscita ad addormentarmi. Non si vede?- rise, forse un po’ istericamente e si rese conto che tutte quelle notti insonni  l’avevano ridotta in uno stato pietoso. Tutt’altro che attraente.
-No, non si vede. Tu sei sempre- le prese distrattamente una ciocca di capelli – bella.-
Questa volta fu Amelia a sospirare. Non riusciva a staccare gli occhi dal suo sguardo stanco,  uno sguardo già maturo. Vi era una luce, una determinazione che solo un Grifondoro poteva possedere. Lui non era debole, lui era sensibile, ma coraggioso.
Sentendo ancora la sua mano fra i capelli, Amelia disse:
-Senti Neville, sarà la mancanza di sonno, sarà il freddo che sto sentendo ad avermi congelato il cervello, ma se non te lo dico ora non avrò mai più il coraggio di dirtelo. Tu mi piaci, mi piaci davvero tanto. Sei una delle poche persone che è riuscita a vedermi, a vedere la ragazza fragile che si nasconde dietro questa corazza da “dura”. Mi hai fatto provare emozioni che non saprei nemmeno descrivere, che non sapevo nemmeno di poter provare e tutto ciò toccandomi solo il braccio o guardandomi negli occhi. Non so se il mio è un interesse ricambiato, ma sappi che sei una persona fantastica e sei la persona a cui tengo di più in questo momento.-
Amelia aveva il fiatone come se avesse corso per miglia. In realtà ne aveva fatta di strada nel suo cuore per trovare il coraggio e le parole giuste da dire. Neville era pietrificato, la bocca socchiusa in una muta esclamazione di sorpresa e la mano ancora sospesa tra i capelli di lei.
Passarono alcuni istanti in cui non fecero altro che guardarsi, poi lui la baciò in modo dolce e allo stesso tempo disperato. Amelia era in piena tempesta di emozioni quando l’alba venne a segnare l’inizio di un nuovo giorno e la fine di un’altra notte bianca.
 

 
 
 


Angolo della loca: care ragazze, questa storia è nata per un contest in cui io (assumendo l’indentità di Amelia) avrei dovuto conquistare un personaggio della saga ed essendo un’inguaribile romantica ho scelto il mio dolce Neville Paciock. Io l’avrei conquistato così, pensandolo per intere notti e prendendolo alla sprovvista in un momento di mia debolezza. Credo che anche la storia “se non puoi fare altro, almeno scrivi” mi rappresenti molto. Ci vediamo alla prossima ciccine care,
baci Em
  
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