Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: HeartBreath    06/08/2013    5 recensioni
Frank ha finalmente fatto coming out, credendo di sentirsi liberato, eppure accade nel momento peggiore possibile. Infatti Gerard, proprio in quel periodo incontra di nuovo una donna conosciuta diversi anni fa e in lui si riaccende una fiamma che risale alla prima volta che ha posato gli occhi su di lei. La dichiarazione d'amore a Gerard - prima imminente -, muore nel cuore di Frank e sembra dover finire tutto così. Finché una svolta sembra muoversi per avvicinare i due ragazzi ancora una volta: una di quelle persone che, quando arriva, sposta tutte le stelle dell'universo affinché le cose vadano come devono andare.
Questa persona non è niente di meno che Adam Lambert.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Who did you call a fag?!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prima che prenda a tutti un ictus per l'ansia, ecco il seguito di quell'interruzione improvvisa e scottante xD
Ho dimenticato di specificare una cosa alla fine di quel capitolo: la spiegazione data da Gerard per il suo mancamento è totalmente inventata, io stessa soffro di pressione bassa e non credo si possa perdere i sensi per più di qualche secondo in quel caso. Ho solo pensato: E chi se ne frega? :D
Ci vediamo di sotto!















Ed eccolo lì, l'istante sospeso tra una normale amicizia e la morte di Frank Iero. Tutto aveva appena perso ogni velo, il momento della verità era arrivato molto prima di quanto credesse e nel modo peggiore che potesse immaginare. Dunque era vero che senza Adam era capace solo di rovinare tutto. Un paio d'ore passate ad agire da solo e tutta l'operazione era stata scoperta. Nell'arco di tre secondi circa sessanta volte arrivò a maledirsi per aver parlato a Gerard mentre pensava non ascoltasse.

Credeva che il suo cuore sarebbe esploso: non sapeva se fosse più forte l'impulso di svenire o vomitare. Era lì, davanti a Gerard – anzi, ad un palmo da Gerard – a boccheggiare come un idiota.

I-io non... non posso dirtelo...”

La risposta più stupida che potesse venirgli in mente: così la catalogò.

Le palpebre di Gerard si strinsero di più intorno alle iridi smeraldine, e il mirino puntò con più precisione il suo bersaglio. Frank non seppe dire se si trattasse del suo cuore terrorizzato o il libro aperto nei suoi occhi chiari.

Riprovò:

E' una... cosa tra me e Adam”

Ah sì?”

Alla paura si aggiunse anche una – microscopica, quasi impercettibile – punta di eccitazione, quando la mano destra di Gerard si staccò dal muro e le nocche presero a scivolare su e giù dalla sua spalla al suo braccio. Un secondo fa sembrava che volesse mollargli un pugno e adesso lo stava accarezzando.

Quanto, esattamente, aveva bevuto a quella festa?

E le cose tra me e te? Non contano più nulla?”

Gerard tornò a guardare Frank, e allora il suo sguardo non era più furente. Era qualcosa di molto più spaventoso, sottile e subdolo: lo stava fissando dolcemente. Ma dietro a quell'espressione improvvisamente bisognosa e tenera, Frank percepiva ancora con chiarezza la rabbia e la pazzia che, fino all'istante precedente, quegli occhi avevano trasmesso. Si sentiva Georgie che allungava il braccio per riprendere la sua barchetta dalle mani del clown, nel film di IT. Quello sguardo, così innocente e pericoloso insieme, era come una ninnananna cantata da Satana in persona.

No, in nessun modo poteva negare di trovare stimolante quello scenario. La paura sembrava inaspettatamente aver preso per mano l'eccitazione e portarla con sé. Così, più la paura cresceva...

Certo... certo che contano... Ma non sarebbe giusto togliere niente a nessuno dei due per dare qualcosa all'altro”

Credette per un attimo di esserci riuscito: aveva ingoiato l'ansia e detto qualcosa di corretto, maturo e razionale. Così tentò il tutto per tutto e fece per liberarsi dal braccio destro di Gerard e sgusciare fuori da quella gabbia umana.

Ma lui fu molto veloce a prenderlo per le spalle e rimetterlo più o meno dove si trovava: lo bloccò poco più verso il muro, perché il gomito di Frank si scontrò sull'interruttore della luce.

Buio: sembrava definitivamente la scena di un film horror.

Ma non c'hai pensato due volte a permettere ad Adam di togliermi te” sibilò Gerard, tornando a guardarlo con durezza.

L'importante è che, qualunque cosa io dica o faccia, tu continui a ripetere a Gerard che tra noi non c'è assolutamente nulla”, così aveva detto Adam. Tutto era mirato a mandarlo fuori di testa, ma Frank era improvvisamente poco convinto di voler mandare Gerard fuori di testa. All'inizio di quella serata, non aveva capito che la reazione potesse essere così inquietante.

Eppure, senza alcun motivo sensato, lo fece:

Di che stai parlando?”

Non prendermi per il culo, Frankie” ringhiò Gerard. “Voglio sapere cosa diavolo fate tu e Lambert alle mie spalle”

Te l'ho detto, non sono affari tuoi...”

Quelle parole erano senz'altro coraggiose, ma il suo tono fu debole e gli occhi sfuggenti: il suo sguardo si mise in cerca di qualcos'altro su cui focalizzare l'attenzione.

In un movimento molto veloce, Gerard usò un braccio per avvolgere la vita di Frank e pollice e indice della mano libera per afferrare il suo mento e sollevargli la testa. Lo costrinse a guardarlo ancora negli occhi, gli occhi che ora sprigionavano un'oscura, inquietante passione.

Le labbra di Gerard si avvicinarono pericolosamente a quelle di Frank, e il respiro del più piccolo morì all'istante.

Scommetti che riesco a convincerti a dirmelo?” sussurrò suadente.

Frank dovette dare fondo a tutte le forze che aveva, per parlare.

G-Gee, sei ubriaco...”

Gerard afferrò di nuovo le sue spalle, e con un gesto fulmineo lo scaraventò sul letto.

Frank cercò, senza successo, di riprendersi dal tuffo al cuore che l'aveva quasi fatto collassare sul colpo, mentre fissava esterrefatto il suo migliore amico che si avvicinava al letto, con fare minaccioso.

Puoi dirlo forte, Honey”

 

 

 

Furono due cose piuttosto fastidiose a interrompere il sonno di Frank. Un braccio addormentato e una dolorosa erezione.

Il braccio sinistro era invaso da un odioso formicolio perché schiacciato dal corpo di Gerard. E l'erezione, beh... anche quella, era senza dubbio colpa di Gerard.

Il chiarore rossastro che aveva scorto dalla finestra prima di addormentarsi, ormai era stato sostituito da un cielo azzurro e il bianco delle nuvole.

Col braccio libero afferrò il telefono di Gerard sul comodino accanto al letto. Erano le 8:40. Aveva dormito poco più di un paio d'ore.

Quand'era successo, esattamente? Non avrebbe saputo dirlo. Ricordava il corpo del suo migliore amico che, da sopra di lui, crollava su un fianco sull'unico spicchio di letto disponibile. Da quella posizione, non aveva smesso placidamente di baciarlo e passare le mani sulla sua pelle finché non erano caduti entrambi in un sonno inevitabile.

Oh mio Dio, mi ha baciato...

Questo fu il primo pensiero passato per la testa di Frank. Non era ancora abbastanza lucido per prestare attenzione anche al resto del quadretto – quelle dita che facevano su e giù sul suo corpo, quel caldo respiro, la pulsante durezza che sentiva a contatto con la sua attraverso l'intimo...

Ma il bacio, quello era stato tanto d'impatto da essere visualizzato anche ora, da una mente esausta e parzialmente ancora immersa nel sonno. Non un bacio, non due, ma infiniti. Continui, eterni istanti di onde morbide che le loro labbra avevano disegnato insieme. Un piacere che sembrava non finire mai e non durare mai abbastanza. Dio, avrebbe potuto cadere nell'abbraccio del più dolce degli amplessi, solo grazie a quei baci. Ma Gerard era chiaramente troppo stanco e ubriaco per trasformare quei preliminari in sesso vero e proprio. Sì, ciò che Frank ricordava chiaramente era di essersi lasciato andare alla sonnolenza solo dopo aver visto le palpebre di Gerard cedere per prime.

Il chitarrista si prese un momento per osservare quella figura mezza nuda che riposava beata accanto a lui.

Meno che mai nell'ultimo periodo esistevano certezze nella vita di Frank Iero, eccetto una: non si sarebbe mai stancato di guardare il viso di Gerard. Anzi, era addirittura inevitabile che lo guardasse. I suoi occhi lo cercavano sempre, ogni giorno, anche quando lui non c'era. Passavano da un volto all'altro per strada, trovando sollievo e dimora solo nel momento in cui lo incrociavano nuovamente.

Era stato così che Frank aveva capito di essere innamorato del suo migliore amico. Una sera come tante, seduto con la band al tavolo di un bar, Gerard l'aveva guardato stranito e gli aveva chiesto “Amico, si può sapere perché mi fissi?”. Ovviamente Frank era cascato dalle nuvole e aveva cercato di non ricadere nella stessa scena imbarazzante.

E fu lì che dovette arrendersi all'evidenza: non riusciva davvero a smettere di fissare Gerard. Il suo sguardo ci finiva sempre davanti, irrimediabilmente. Insomma, era talmente bello...

Frank si chiese distrattamente se avesse in faccia la stessa espressione rapita che aveva Adam quando gli disse quanto Him fosse bello – com'è che si chiamava..?

Stranamente, Gerard non stava russando. Sembrava addirittura troppo in pace per emettere alcun rumore. Era strano pensare che, più razionalmente, non dormisse abbastanza profondamente: quando Frank sfilò il braccio da sotto la sua schiena, il suo sonno non venne smosso nemmeno un po'.

Cercando di essere silenzioso, si alzò dal materasso e si tirò su i pantaloni – rimasti sotto le ginocchia per gran parte del tempo passato su quel letto. Prese da terra la camicia che adorava, ma di cui non gli era importato assolutamente nulla nel momento in cui Gerard aveva iniziato a spogliarlo.

Con un sospiro, guardò un'ultima volta l'uomo appisolato nel letto e desiderò dargli il buongiorno con un altro bacio, e continuare a farlo fino all'ora del bacio della buonanotte.

Scosse la testa, tentando di trovare la forza di uscire da quella stanza. Era giusto che Gerard si schiarisse le idee e che lo facesse per conto proprio. Non era cosa da tutti i giorni accettare al livello conscio di essere gay, doveva prendersi il suo tempo, e svegliarsi con accanto un uomo mezzo nudo non sarebbe servito. Inoltre, se fossero arrivati i signori Way trovando Frank lì in quello stato, non sarebbe stata una piacevole sorpresa.

Anche Frank aveva bisogno di mettersi a posto le idee, di riprendersi da quella assurda notte, di riposare, magari di farsi una maledetta sega – perché Dio santissimo, stava impazzendo dopo quello che Gerard gli aveva fatto e non fatto solo due ore fa.

Cercò di sistemarsi i capelli scuri, tanto per non sembrare uno che aveva appena scopato. Sfregò le dita sul viso in un disperato tentativo di apparire sveglio. Dopodiché si fece coraggio e uscì a passi felpati dalla stanza d'ospedale.

Appena chiuse la porta e si voltò, trovò gli occhi felini del Dr. Kean ad attenderlo. Spaventato, soffocò un urlo e si portò una mano al cuore.

Dottoressa! Mi ha fatto prendere un infarto...”

Lei è il signor Iero, giusto?” chiese lei, ignorando completamente ciò che aveva detto.

Uhm... Sì, esatto...”

Cercherò di essere chiara” parlò a voce estremamente bassa, come per passare inosservato in un corridoio pieno di medici, infermieri e persone malate. “So che deve essere stato uno shock l'improvviso mancamento del suo partner. Ma se fa di nuovo sesso con un mio paziente qui dentro, la farò arrestare. Mi sono spiegata bene?”

Non l'aveva detto con collera. Anzi, era stato il suo tono totalmente calmo a intimorire Frank.

Si grattò la nuca con fare imbarazzato. “Si è spiegata egregiamente, dottoressa...”

Ottimo. Le auguro una buona giornata”

E così com'era apparsa, si dileguò, svanendo tra il resto del personale ospedaliero in un edificio che sembrava non rallentare mai.

Anche Frank prese la sua strada, andando verso l'uscita, ripensando di sfuggita a quanto calzasse bene la parola “partner” a Gerard Way.












Ahhhhhhhh -w- *sollievo*
Voi non avete idea di quanto abbia aspettato di poter scrivere di un po' di sano Frerard! Stavo letteralmente impazzendo!!! E scommetto che anche voi vi eravate rotti le scatole di aspettare i miei comodi xD
Ah, tra l'altro è stata una liberazione senza fine far cominciare Gerard a chiamare Honey il nostro Frank. Io AMO quel soprannome, gliel'ho pure fregato per usarlo io con chi di dovere, era un dolore fisico per me che non avessero ancora il tipo di rapporto che lo permettesse!!! *sclero totale*
Ve l'avevo detto che ne sarebbe valsa la pena, o no?
Io direi di festeggiare con i faccini dei nostri cuccioli preferiti.
Guardate come sono contenti, pure loro!


Grazie per tutto il vostro sostegno, non avrei mai pensato che qualcosa scritto da me potesse piacere tanto *^*
Ci rivediamo per gli sviluppi di questa storia strampalata!


V

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: HeartBreath