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Autore: Nihal07    06/08/2013    4 recensioni
"Non seppe dire quanto durò.
Forse qualche secondo. O addirittura qualche minuto.
Sta di fatto che quando aprì gli occhi, si ritrovò tra le braccia di un uomo che non conosceva."
E se Sakura perdesse la memoria? Se non ricordasse più Naruto e Kakashi?
Nuova KakaSaku!! (In pochi capitoli)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ciao a tutti!
Spero che questo capitolo vi piaccia ^^
Non è uno dei migliori, ma ci ho messo comunque molto impegno.
Buona lettura!



Capitolo V

 
 
Quel giorno Sakura finì il turno in ospedale più tardi del previsto.
Erano le 16.00.
Avrebbe dovuto finire alle 14.00.
Si fermò davanti ad una libreria: avrebbe voluto davvero entrarci, ma oltre al suo aspetto, il quale non era dei migliori in quel momento, anche la stanchezza non glielo permetteva.
Casualità volle che vide uscire Kakashi e il suo solito libro porno, dall’entrata del negozio.
Voglio le coccole, pensò. Era da tanto che non stava con qualcuno, e non intendeva andarci a letto, ma semplicemente stare lì seduta sul balcone di casa sua e magari… Bho… Abbracciare Kakashi per tutta la sera?! Scosse la testa. Perché pensi sempre a lui quando devi immaginare te stessa che copuli o semplicemente scambi piccole effusioni con un uomo?!
Cercò di riflettersi sul vetro e sistemarsi alla bene in meglio.
“Kakashi!!”
L’uomo si girò e la salutò con un sorriso.
“Cosa ci facevi lì dentro?” Chiese la rosa.
“Facevo un giro prima di tornare a casa.”
Sakura prese il coraggio a due mani. “E hai qualche impegno che ti aspetta?”
“Perché?”
“Non rispondere con un’altra domanda!”
“No, non ho nulla da fare. Tranne firmare qualche rapporto e finire delle pratiche.”
“Mi accompagni a casa e poi vieni a fare un giro con me?”
“Dove?”
“Dove? Io ti chiedo di uscire e tu mi chiedi dove? Avresti subito dovuto dirmi di sì! Ecco perché non riesci a trovarti una ragazza.”
Kakashi sorrise. “Come vuoi. Però casa mia è più vicina. Se devi sistemarti, possiamo passare da me.”
“Ecco…”
“Anche io devo cambiarmi. Ho finito un’ora fa di allenarmi con Naruto.”
La ragazza annuì. Tanto tutto quello di cui aveva bisogno era dentro la sua borsa.
Arrivarono all’appartamento dell’uomo in poco tempo.
“Facciamo così. Ora tu vai a fare tutto quello che devi. Quando hai finito, vado a farmi una doccia.”
La ragazza annuì. “Grazie.” E si chiuse in bagno.
Dopo 20 minuti, Kakashi bussò alla porta. “Sakura, sei viva?”
“Sì, ovvio! Ho finito.”
Uscì e lasciò il posto a Kakashi. “Però non metterci troppo, ok?”
“Dopo essere stata nel mio bagno per 20 minuti, mi dici anche di fare presto?”
“Solo che voglio uscire, tutto qui!”
Kakashi rise. “Se vuoi puoi aspettarmi seduta sul divano. Cercherò di muovermi.”
L’uomo ci mise molto meno, ma Sakura non lo sentì uscire dal bagno.
Era nella casa di una persona che conosceva da pochissimo, seduta sul suo divano e aveva appena usato il suo bagno. Era davvero imbarazzante. Ma sentiva che di Kakashi poteva fidarsi. Era contenta di avergli chiesto di passare del tempo con lei.
Dopo il giorno in cui si erano allenati tutti e tre insieme, l’aveva soltanto visto di rado, e doveva ammettere che gli era mancato. Un pochino…
Si alzò e percorse il corridoio.
Aveva appoggiato la sua borsa sullo stipite della porta della camera, davanti al bagno. Avrebbe fatto presto, tanto Kakashi era…
Arrossì appena lo vide.
Era in camera davanti ad uno specchio.
“Sa-Sakura?!” Si girò di scatto.
Indossava un paio di boxer neri e una maglietta a maniche corte, e stava finendo di asciugarsi i capelli con un asciugamano.
Non fu quello a turbarla. Fu forse il fatto di averlo appena visto senza maschera.
“Io… Scusa… Volevo solo prendere la mia borsa…”
L’aveva sempre ritenuto un bell’uomo. Forse non tanto per la sua altezza, o per i lineamenti del suo viso, ma semplicemente per i suoi modi di fare, per il suo stile, per… Non sapeva di preciso per cosa, ma in quel momento era rapita dal suo sguardo, dalla sua figura, dalla sua voce. Oh si, la sua voce la adorava. Quante volte l’aveva detto?
Kakashi si passò una mano tra i capelli sorridendo. “Tralasciando il fatto che mi sentirò estremamente in imbarazzo se continui a fissarmi così…”
“Kakashi…”
L’uomo si fermò. “Eh?”
La ragazza si avvicinò a lui. “Perché indossi una maschera?” Lo guardò intensamente, tanto che per la prima volta in tutta la sua vita Kakashi si sentì vulnerabile agli occhi della sua allieva.
Distolse lo sguardo.
“Diciamo che è una storia lunga…”
Sentì la mano di lei appoggiarsi sul suo collo. “Non ne vedo il motivo…”
Le labbra di Sakura si appoggiarono delicatamente su quelle dell’Hatake.
Cosa aveva la nuova Sakura di diverso da quella che conosceva prima? O forse semplicemente non la conosceva affatto.
Si staccò leggermente da lei. “Non posso, e credo che faresti meglio a tornare a casa adesso.”
Quella era la sua allieva. Non andava per niente bene.
L’uomo si sedette sul bordo del letto, e si prese la testa tra le mani.
Sakura si sedette di fianco a lui.
“Scusa…”
“Lascia stare…”
“Ma io non capisco.”
Kakashi si girò di scatto per guardarla.
No, lei non poteva capire. Lei non sapeva che lui faceva già parte della sua vita e che rivestiva un ruolo fin troppo gravoso per lasciarsi andare in una relazione con lei.
“Sakura, tu sei…”
“Troppo piccola rispetto a te?”
La mia allieva, pensò Kakashi.
Sakura si avvicinò pericolosamente e senza pensarci lo baciò ancora.
Quello era il momento per alzarsi e uscire da quella stanza, si disse Kakashi.
Ma qualcosa lo tratteneva, qualcosa a cui la ragione poteva solo sottomettersi.
Non riuscì a concretizzare più quello che stava succedendo.
Sembrava più qualcosa di irreale, ma la ragazza davanti a lui esisteva.
L’Haruno lo spinse indietro e si ritrovò sopra di lui.
L’ho già fatto, pensò Sakura. Anche se dovessi pentirmene, alla fine non perderei nulla.
Si tolse la maglietta e baciò ancora Kakashi.
Quando l’uomo si girò, fu lei a ritrovarsi sotto di lui: lo sentì baciarle il collo e accarezzarle prima i fianchi, la vita e poi le gambe.
Alzò per un paio di secondi lo sguardo e vide sulla testiera del letto due foto: in una c’era Kakashi da piccolo, mentre sull’altra era stato fotografato con tre ragazzini.
Dalle sue labbra scivolò una parola che per un attimo fece gelare il sangue nelle vene del jonin: “Sensei…”
Kakashi si bloccò. “Sakura, che hai detto?”
La ragazza si tirò su e si allontanò leggermente da lui.
“Ora… Ricordo…”
Per un attimo Kakashi fu spaventato e rassicurato dalla stessa idea contemporaneamente; lei si ricordava di lui.
“Ho perso la memoria…” Il tono di Sakura cambiò, come il suo sguardo. “E tu Kakashi? Ne hai approfittato per portarmi a letto o cosa?!”
“Cosa?! No Sakura! Posso spiegarti!”
“Non voglio sentire niente da te! E stammi lontano!” Gli occhi della ragazza diventarono lucidi.
A Kakashi sembrò, ad ogni sua parola, di venir colpito da migliaia di coltelli, senza potersi difendere in alcun modo.
La ragazza si alzò, indossando di nuovo la sua maglietta e dirigendosi verso la porta.
L’uomo, più veloce, la fermò afferrandole il polso.
“Sakura, aspetta un attimo.”
Lei si girò e gli tirò uno schiaffo. “Ringrazia che non ti ho tirato un pugno!”
Uscì e chiuse malamente la porta, mentre Kakashi rimaneva fermò davanti all’uscita.
Tirò un pugno alla porta.
Perché adesso? Perché con lei?
Respirò profondamente.
Non poteva andare da lei adesso, ma solo quel Qualcuno lassù poteva sapere quanta voglia aveva di rivederla e sistemare ogni cosa.



  
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