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Autore: The_Storm    06/08/2013    2 recensioni
Noi pensiamo a New York come la Grande Mela e subito ci vengono in mente tutte le cose meravigliose che questa città ha. Ma c'è un lato oscuro di New York che pochi conoscono e Victoria Dowson è una di queste. Fa parte dell'FBI da quando ha finito il liceo e, anche se ha solo diciannove anni, si è guadagnata il rispetto di tutti lì.
Jason Carter è il capo della banda più temuta di tutta New York. È un assassino senza cuore che uccide chiunque ostacoli il suo cammino. È il classico bello e dannato. Cosa succederebbe se questi due mondi apparentemente così diversi venissero in contatto? Scopritelo leggendo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quell'energumeno mi ha trascinata senza nessuna delicatezza in una macchina e si è seduto accanto a me nei sedili posteriori, urlando poi all'uomo al volante di partire e ora sono in questa macchina diretta chissà dove. Che razza di idioti, però. Come si fa a rapire qualcuno e a non bendarlo? Insomma, avrei potuto benissimo prendere il nome della via in cui ci troviamo e contattare qualcuno, visto che non si sono presi neanche la briga di togliermi il cellulare. Dopo circa una mezz'ora, arriviamo ad una villa bianca le cui mura sono state prese di mira dalle piante rampicanti. Lo scimmione che prima mi ha puntato una pistola alla testa mi fa scendere dall'auto a forza. 
- un po' di delicatezza non ha mai ucciso nessuno, sai?- dico incazzata. Sono stanca di essere sbattuta a destra e manca 
- ma io ucciderò te se non stai zitta- ringhia quell'uomo. Se crede di intimorirmi è completamente fuori strada. Lo guardo torva e mi avvicino di più a lui. 
- apri bene le orecchie, razza di idiota, perché non te lo ripeterò. Io non ho paura né di te, né della tua banda di merda, sono stata chiara?- mentre dico queste parole, lo fisso direttamente negli occhi. L'ho riconosciuto subito: lui è James Peterson, il capo della banda Red e l'uomo che ho visto ieri sera parlare con quel tizio. Non credevo che mi avessero rapita così presto, sinceramente, ma non importa. James sembra aver recepito il messaggio perché si zittisce e mi porta dentro la villa con un po' più di delicatezza. Mi conduce ad una stanza che deve essere una specie di ufficio.
- allora, sarò chiaro e diretto con te. Ti abbiamo rapita, perché vogliamo che passi dalla nostra parte. Sei furba, intelligente, hai una mira perfetta e anche con il corpo a corpo sei eccezionale. Inoltre, tu sei stata molto tempo con le forze dell'ordine e saprai come ragionano, questo ci potrebbe essere di grande aiuto. Allora, accetti?- propone l'uomo. Mi sembra di avere un deja-vù. Non ci penso due volte e annuisco. L'energumeno spalanca gli occhi. Evidentemente, non si aspettava che accettassi, o almeno non così in fretta
- dici davvero?- chiede
- certo. Mi sono stancata di quegli idioti che non sanno fare un cazzo e di quel vecchio bastardo che pensa solo ad ingrandire il suo già smisurato ego. Era già da un po' che pensavo di abbandonarli- rispondo. La mia voce è seria, fredda e non lascia trasparire nessuna emozione. 
- beh, ma potresti unirti di nuovo all'FBI. Ti prenderebbero senza problemi- ribatte. È evidente che non si fida 
- in realtà, neanche lì mi trovavo bene. Mi trattavano come se fossi una bambina che è andata a trovare suo padre sul posto di lavoro e dovevo sudare per avere il permesso di fare un'indagine. È per questo che me ne sono andata- rispondo. Mi sono ricordata del fatto che Jason ha cancellato la memoria a tutti quelli che conosco e questa scusa è molto più credibile. Lui si mette una mano sotto il mento come se stesse riflettendo a fondo e non mi toglie gli occhi di dosso. Sostengo il suo sguardo senza problemi e senza nessuna espressione in particolare. Dopo un paio di minuti, si decide a parlare
- d'accordo, ragazzina. Ti credo, ma dovrai superare diverse prove prima che possa ammetterti nella squadra- dice alla fine. Annuisco e usciamo da quella stanza
Pov. Jason
Sono rinchiuso in questa maledetta stanza da ore, ormai. Dopo un paio di ore da che Vic se n'era andata, sono venuti degli uomini e mi hanno portato in questa villa bianca con alcune piante rampicanti sui muri. Mi hanno rinchiuso qui e poi mi hanno lasciato stare. Sto tentando in tutti i modi di trovare una via d'uscita, ma non mi è venuto in mente niente. Tiro un pugno al muro per la frustrazione, ma ottengo solo un dolore atroce alla mano. Sento delle voci che provengono da fuori, quindi metto l'orecchio sulla porta per sentire meglio. 
- questa è la tua ultima prova. Non è niente di speciale, dovrai solo dimostrarci la tua fedeltà- riesco a sentire. È una voce maschile e sono abbastanza sicuro che sia di quell'idiota che mi ha portato qui e che non mi ha neanche bendato durante il viaggio. Vedo la maniglia abbassarsi e, con uno scatto, vado indietro e faccio finta di niente. La porta si apre e davanti a me appaiono lo scimmione e....Vic? Tra tutte le persone che avrei sospettato, lei era l'ultima, anzi, forse neanche c'era nella mia lista di possibili traditori. Si perché è evidente che ci sia qualche talpa nella nostra squadra. La guardo senza capire e chiedendo spiegazioni, ma il suo sguardo rimane freddo e impassibile. 
- allora, come ultima prova, dovrai uccidere questo coglione sotto ai miei occhi e a quelli del capo- spiega l'uomo. Il capo? Ma non era lui?
- e dov'è?- chiede Vic. 
- mi stavate cercando?- tutti spostiamo lo sguardo sull'uomo che è appena comparso sulla porta. Guardo Vic e noto una scintilla di rabbia nei suoi occhi color cobalto. 
- ehi, capo, sei arrivato giusto in tempo per vedere l'ultima prova- dice l'energumeno. Il "capo" ghigna. 
- ottimo, allora che aspettiamo?- e, detto questo, si mette dietro di me. Lo scimmione da una calibro nove millimetri a Vic. Lei toglie la sicura e me la punta sulla fronte. La fisso negli occhi e lei sostiene il mio sguardo, poi lo sposta impercettibilmente verso l'uomo alle mie spalle. Preme il grilletto e....
ANGOLO AUTRICE
Come butta gente? Lo so, mi sto specializzando nei finali da stronza e scommetto che molte di voi vorrebbero vedermi morire di una morte lenta e dolorosa, ma ehi, dove la trovate un'autrice che aggiorna ogni giorno "buttando il sangue", come si direbbe nella mia città? Perciò amatemi, perché potrei anche lasciare la storia così e non continuarla u.u. 
- non gliene frega a nessuno- urlò qualche bastardo/a dal pubblico. Grazie, posso sentire tutto il vostro amore. Ora vi lascio e vado a scrivere l'altro capitolo che, mi piange il cuore a dirlo, sarà l'ultimo e poi ci sarà l'epilogo. Sciaooooo :)

  
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