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Autore: pandacattivo    06/08/2013    3 recensioni
"La fedeltà tra Harry e Louis non c'era mai stata. Non quella vera, totale, opprimente. La fedeltà non faceva per loro, non rientrava negli schemi della loro poco monotona vita e così andava bene a entrambi. Sporchi di amore, ma anche di sesso, erano andati avanti prendendosi per mano per poi darsi calci nel culo. Harry e Louis si erano voluti, si erano consumati. Harry e Louis poi, come sempre, si erano ritrovati. E non c'era fedeltà tra loro, ma c'era amore."
[Harry/Louis]
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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 Non so perchè mi ostino a scrivere cose stupide come questa storia. Anzi in realtà purtroppo lo so. E' tuttta colpa di quei due babbei di Harry Styles e Louis Tomlinson che sono troppo meravigliosi insieme e mi fanno scoppiare la vena artistica. La triste realtà però è che la mia vena artistica non è un granchè e quello che scrivo risulta essere una accozzaglia di roba non troppo interessante, ma va bè. Fingete che tutto ciò abbia senso.
Io ci ho pensato tanto a sta cosa della fedeltà. E loro per me non sono fedeli. Non fisicamente. Lo sono solo spiritualmente, che per me è quello che conta. Mi piace troppo come idea e quindi eccoci qui.
Se proprio non avete nulla di meglio da fare recensite, magari se proprio vi è piaciuta potete anche controllare altre mie storie (si, voglio fare l'esagerata!). Mi fareste tanto felice!!!





 


-Shallow people-



“My dear boy, the people who only love once in their lives are really the shallow people. What they call their loyalty, and their fidelity, I call either the lethargy of custom or their lack of imagination. Faithfulness is to the emotional life what consistency is to the life of the intellect—simply a confession of failures.”
― Oscar Wilde, The picture of Dorian Gray






La fedeltà tra Harry e Louis non c'era mai stata. Non quella vera, totale, opprimente. La fedeltà non faceva per loro, non rientrava negli schemi della loro poco monotona vita e così andava bene a entrambi. Sporchi di amore, ma anche di sesso, erano andati avanti prendendosi per mano per poi darsi calci nel culo. Harry e Louis si erano voluti, si erano consumati. Harry e Louis poi, come sempre, si erano ritrovati. E non c'era fedeltà tra loro, ma c'era amore. Di quello vero e viscerale, di quello che non si può dimenticare solo perchè il tuo cazzo si è infilato nel buco sbagliato, di tanto in tanto. Il loro amore era tutto. Era cielo, era stelle, era mare. Il loro amore era silenzioso, ma anche scherzoso.

 

Louis era fatto di sorrisi. Spenti, reali, di scherno. Louis era tutto sorrisi e niente più. I suoi denti bianchi erano lo specchio della sua anima e ogni volta che Louis sorrideva, lo si poteva osservare. Era bello e vivace, era Louis. Harry aveva sempre pensato che quel sorriso, quella bocca sottile ed acuta, erano la sua rovina. La prima volta che il sorriso di Louis si era trasformato sul suo cazzo in gemiti, Harry aveva avuto la sensazione di svenire. Quando la sua risata cristallina era esplosa in un urlo di piacere, il ricciolo aveva chiuso gli occhi e, beandosi dell'amante, era venuto nella sua gola, incastrato tra il suo sorriso. Incastrato tra Louis.

 

Harry era tutto pelle. Di quella chiara ed innocente, ma comunque macchiata da nei e tatuaggi. Di quella pelle da succhiare, da deturpare con della cioccolata che poi sarebbe stata rimossa a colpi di lingua. Harry era luminoso come la sua pelle, era fintamente puro come essa. E quando la pelle di Harry finiva su Louis, lui non poteva far altro che gemere. Gemere così tanto da bruciare, gemere solo perchè l'altro lo stava toccando. E la pelle di Harry, chiara come la Luna, liscia come la seta, si sporcava di Louis. Ed era meraviglioso, ed era suo. Quando la pelle di harry si fondeva con il sorriso di Louis, era uno spettacolo di fuochi d'artificio. Le urla, i gemiti, lo sperma e l'amore. Tutto finiva sulla pelle che era Harry, sul sorriso che Louis.

 

E la fedeltà non faceva parte di loro, non era un tratto che li distingueva. Nessuno li avrebbe mai descritti come fedeli, perchè effettivamente non lo erano. Forse in circostanze diverse lo sarebbero stati, ma così era insostenibile. Louis era fidanzato, ma non con Harry. Harry aveva appuntamenti, ma non con Louis. Ma anche quando la pelle si disidratava e il sorriso si deturpava e la gelosia decideva di venire a galla, l'amore alla fine era più forte. L'amore. Ah quanto si amavano. Ciecamente, velocemente, non fedelmente. Ma a chi serve la fedeltà, infondo?

 

Quanto aveva riso, di gusto, di sfrontatezza, quando Harry era entrato in Louis, dentro il suo camerino. Con foga, a secco, l'amore che voleva essere urlato. Aveva tirato un urlo, Harry, per poi zittirsi. Aveva continuato a spingere, a entrare con lui ripetutamente e con violenza, mentre Eleanor camminava distanziata da loro solo da un misero cartongesso. E Harry la sentiva mentre urlava “Louis...Louis?”. Lo stava cercando e Harry rideva e sentiva che anche l'altro rideva. Di gusto e cattiverie. Harry sentiva la voce di Eleanor, una sfumatura di preoccupazione e scocciatura nel suo tono acido, mentre stringeva i capelli di Louis e lo tirava a sé. Venne, sussurrando divertito e goloso “Louis...Louis!”

 

Ed Harry lo aveva sentito, gemere sotto Eleanor. Divorato dalla gelosia, schiacciato contro la porta di quella che era ufficialmente la camera di Louis, ma che in realtà era la loro camera. Sul suo letto matrimoniale, sulle lenzuola sporche del suo sperma e del suo amore, Eleanor stava tirato piccoli grida, alte e snervanti. Harry si era accucciato, le mattonelle fredde del pavimento a congelargli il cuore, i gemiti di Louis ad aumentare la sua erezione. La fedeltà non era il loro forte, ma quando Louis uscii da quella camera trovo Harry inerme sul pavimento, lo sguardo apatico e i riccioli schiacciati sulla fronte. Stava sudando, era nervoso, aveva il cazzo in mano. Louis lo aveva preso in braccio e in un raro momento di dolcezza gli aveva sussurrato “Ti amo” nell'orecchio. Harry, ancora il cazzo tra le mani, la bocca secca e il cuore imploso, si era lasciato trascinare in bagno. Ed aveva aspettato che il sorriso falso di Louis accompagnasse fuori dalla porta Eleanor, per poi occuparsi della sua erezione e trasformarsi in amore.
 

Harry era pelle, pelle perfetta, e glielo aveva detto anche Taylor, tra una risatina infantile e un occhiata amorevole. Glielo aveva detto ed Harry già si era immaginato il suo prossimo singolo in cima alle classifiche: “The boy with the perfect skin”. Ci aveva riso tanto con Louis e lui gli aveva detto, tutto sorriso come sempre, che magari Taylor avrebbe scritto qualcosa anche su di lui, l'amante. L'idea li aveva scossi entrambi, così nel bagno di quel ristorantino, si erano spogliati come saette e si erano incastrati alla perfezione. Louis dentro la pelle, Harry sul sorriso. E quando Taylor aveva timidamente bussando alla porta sussurrando un “Harry, vieni?”, Louis l'aveva imitata con malizia, sputando la sua richiesta nell'orecchio del ricciolo che in un istante venne. Ma non come intendeva la ragazza.

 

E se anche la fedeltà non era il loro forte, Harry e Louis, sorriso e pelle, non se ne fecero mai un dramma. Perchè la fedeltà che c'era tra loro era altro. Era la buonanotte mai mancata, i baci rubati, il cuore imprigionato nelle mani dell'altro. Perchè se i loro corpi erano di tutti, il loro amore rimaneva prerogativa loro. Nessuno avrebbe mai potuto averlo. Harry teneva stretto il cuore di Louis marchiato sulla pelle, mentre Louis sorrideva languido sul cuore di Harry. E così sarebbe stato per sempre.

   
 
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