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Autore: Dream_world    06/08/2013    2 recensioni
Si può scappare dal proprio passato, ma poi non è detto che questo non torni a bussare alla tua porta! Questa è la storia di quattro ragazze normalissime che vivono sulla Terra, vanno a scuola e sono felici... Ma quando un giorno si riuniscono per guardare insieme il loro anime preferito, succede qualcosa di molto strano. Fra strane visioni, principi scontrosi e saiyan salvatori si chiariranno molti misteri!
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Mirai!Trunks, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note della scriteriata: Eccomi qui con il terzo capitolo! 
Cosa succederà mai?! Beh, devo ammettere che da questo momento le cose si faranno molto più complicate! Come al solito non vi anticipo niente e vi auguro solo una buona lettura! 
Ah e volevo avvertirvi che rileggendo i primi capitoli di questa storia mi sono resa conto che il mio stile va sempre a migliorare man mano che si va avanti, quindi non lasciatevi scoraggiare e... andate avanti! Un bacione, ci si vede!

PS: voglio dedicare questo capitolo alla mia amica Rita, che è una babba. 
Ciao Rita, questa è per te! 




Aprii gli occhi di scatto, non ricordavo più dove fossi. Davanti a me c'erano gli occhi castani di Melania e quelli preoccupatissimi color nocciola di Rita.

Bulma mi osservava lì vicino e notavo nei suoi occhi, azzurrissimi come quelli del futuro figlio, una leggera angoscia per la mia situazione, così appena fui in grado di muovermi senza cadere di nuovo le feci l'occhiolino sorridendo e mi sembrò che si rilassasse.

Osservando un po' dove mi trovavo capii che era in corso la famosa discussione fra Goku e il Trunks del futuro, quella in cui lo avvertiva dell'imminente arrivo dei due cyborg e dove lo metteva a conoscenza della sua origine reale .

Immediatamente mi alzai in piedi e chiesi notizie riguardo a ciò che mi ero persa mentre ero priva di sensi e Melania mi riassunse brevemente:‹‹Niente di che, Trunks, dopo aver salvato Rita, ha mandato re Cold all'altro mondo, siamo venute qui ad aspettare e dopo una serie di occhiataccie che principe dei miei stivali lanciava a Trunks finalmente Goku è atterrato. Comunque sei stata molto fortunata cara mia!›› disse con un tono sarcastico ‹‹qualcuno si è accorto che non stavi molto bene e appena sei caduta si è fiondato a prenderti››. Morivo dalla voglia di scoprire chi fosse questo qualcuno, anche se avevo la sensazione di saperlo già, ma siccome non volevo rimanere delusa chiesi:‹‹Junior?›› e per risposta Melania scosse la testa. ‹‹Crilin? Yamcha? Tensing?›› continuai, per ricevere un altro segno di diniego. Dentro di me la soddisfazione stava per nascere e trasformarsi in felicità quando la mia amica esclamò sottovoce, con un sorrisetto malizioso:‹‹È stato Gohan a salvarti!››. Io ero scioccata e credo che si leggesse la delusione nei miei occhi, anche se cercavo di nasconderla per non offendere il giovane guerriero che era poco distante, sicchè Melania si decise a dirmi la verità:‹‹Sciocchina, è stato quello sbruffone di un principe, che appena ti ha vista cadere ha fatto un volo bestiale, che nemmeno un campione di salto in lungo avrebbe potuto eguagliare ed è riuscito a prenderti prima che sbattessi quella tua inutile, insulsa testolina bionda a terra. Ma forse non si era accorto che visto quanto è dura non si sarebbe fatta un bel niente!››. Arrossii terribilmente a quelle parole e anzichè essere contenta per quel gesto ero furiosa con me stessa per essermelo perso! Come si poteva svenire in momenti come quelli?!

‹‹Ah, e mister "lacamiciafucsiaeipantalonigiallisonotroppocool" ha anche deciso di trasportarti mentre eri nel mondo dei sogni finchè ti ha appoggiata su questa comodissima roccia ed è andato a origliare la discussione fra il suo acerrimo nemico e il suo futuro figlio››.

Non posso crederci. Non ho neanche avuto la decenza di rinvenire mentre ero fra le sue braccia? Il momento più emozionante della mia vita l'ho passato... dormendo!

Adesso si spiegava anche il nervosismo di Bulma; non era dovuto al mio malore, ma al fatto che l'uomo da cui era attratta (e da cui anche io ero attratta) aveva mosso un dito, e non solo quello, per una ragazza di cui aveva appena conosciuto il nome.

Mentre ero immersa nei miei pensieri di autocommiserazione, Vegeta si girò, puntandomi gli occhi addosso. Io ero bloccata. Ciò che vidi nei suoi occhi mi fece perdere un battito: incredulità, stupore, amarezza, ma soprattutto dolore e odio, tanto odio. A quel punto ebbi la necessità di stendermi di nuovo, e quella nuova visione mi colse così, impreparata.

 

 

 

Ero nei corridoi di quello che credevo essere un castello che mi resi conto di conoscere bene, anche se ero piuttosto sicura di non esserci mai stata.

Mi accorsi di non avere i miei soliti vestiti, ma una specie di battle suit blu con le spalline che fanno vedere durante i combattimenti dei saiyan, ma la cosa che mi spaventò più di ogni altra era il fatto che arrotolata nei miei fianchi c'era qualcosa di morbido e peloso, che solo dopo un po' avrei capito essere una coda. La mia coda.

Dove sono finita? E come mai questo castello mi è così familiare? E cosa cavolo è quell'affare che esce dal mio fondoschiena?!

Tutti questi interrogativi non trovarono risposta, perchè vidi avvicinarsi una figura imponente, muscolosa, ma soprattutto pelata che riconobbi immediatamente:‹‹Signora, la vostra stanza è pronta, e il principe mi ha chiesto di riferirvi che vuole vedervi e di consegnarvi questo biglietto, ha detto che voi avreste saputo cosa fare››. Le parole per rispondergli mi uscirono di bocca senza che lo volessi:‹‹Grazie, Nappa. Hai fatto il tuo dovere, sei congedato per adesso›› e presi dalle sue mani il biglietto che il principe mi mandava. Quando il guerriero calvo si fu allontanato abbastanza presi l'iniziativa, e con il cuore che mi batteva forte nel petto aprii la lettera.

Era vergata con una calligrafia elaborata ed elegante ma molto chiara, e mi resi conto di conoscerla molto bene mentre leggevo le poche righe a me indirizzate.

 

Mya,

ho bisogno di vederti, questi giorni passati in missione sono stati troppi senza avere

la gioia di vederti.

Vieni al più presto nei miei appartamenti,

ti aspetto.

 

Vegeta.

 

Non posso crederci. Quello non è il mio nome, giusto? Ma Nappa era sicuro che il biglietto fosse indirizzato a me, quindi..

Mentre ero immersa in queste riflessioni le mie gambe cominciarono a camminare senza che lo volessi e a dirigersi verso i piani più alti del castello, dedicati alla famiglia reale. Mentre camminavo incontrai moltissimi saiyan, che appena incrociavano il mio sguardo abbassavano gli occhi e si affrettavano a togliersi di torno. Dovevano essere i saiyan di livello più basso, gli schiavi e i servi, e molti di loro si rivolgevano a me per salutarmi con appellativi rispettosi, come "signora" o "contessa". Non capivo cosa stesse succedendo, nè sapevo cosa fare. Ma a quanto pareva non era necessario, perchè il mio corpo, che era il mio, ma allo stesso momento era come se non lo fosse, visto quanto era diverso, faceva tutto ciò che doveva fare senza bisogno di aiuto da parte della mia mente. Durante il tragitto verso gli appartamenti del principe Vegeta passai per una sala grandissima, dove non si trovavano servi. Doveva essere la mia stanza, quella che Nappa mi aveva citato. Dopo che ebbe chiuso la porta a chiave, il mio corpo decise di cambiarsi d'abito, vista la persona che si accingeva ad incontrare. Ciò mi diede la possibilità di riflettere.

Non ci sono dubbi: sono su uno dei pianeti Vegeta, uno dove alcuni superstiti dell'esplosione del primo sono andati a vivere, più precisamente mi trovo nel castello ricostruito esattamente come il primo su ordine del re Vegeta che amava la sua vecchia residenza, e il principe (Vegeta, che fantasia!) mi ha mandato un biglietto con un invito, piuttosto romantico, a recarmi nelle sue stanze. Ciò che mi straniva più di tutto era il fatto che ero senza dubbio una saiyan, e anche molto potente: primo, avevo la coda. Secondo, avevo un fisico muscoloso da far paura, ma non ero sproporzionata, in quanto avevo le mie morbide forme e non sembravo una palestrata appassionata di body building, ma piuttosto una donna sana e forte, dal fisico tonico. Terzo, l'uniforme era tipica dei saiyan. Quarto, ero sul loro pianeta e nel loro castello. Occorre un quinto punto? Credo di no.

Quando il mio alter ego decise di guardarsi allo specchio credo che se avessi potuto sarei scoppiata a piangere dalla felicità: ero bellissima! Avevo i lineamenti regolari e simmetrici, un sorriso bianchissimo e perfetto, i capelli biondi erano raccolti in una coda altissima che arrivava fino al fondoschiena e ondeggiava mentre camminavo. Però non c'erano dubbi: quella ero proprio io. Quello era il mio viso, i miei capelli e il mio corpo, solo che ero diversa.. sembravo più grande, più adulta. Improvvisamente la mia mente si riempì dei pensieri che dovevano essere quelli della me saiyan, Mya. Il principe sta aspettando, beh, aspetterà, dopotutto lo fa sempre, e se vuole vedermi un motivo ci sarà! Magari vuole chiedermi di sposarlo, finalmente! Il re ne sarebbe così felice! La prima super saiyan e suo figlio! Chissà che figli nascerebbero! Sarebbero i guerrieri migliori dell'universo e forse, finalmente potremmo riuscire a liberarci di quel moscerino, Freezer, mi pare che si chiami.. certo, il re vuole mantenere il segreto, non vuole che si sappia che sono riuscita a trasformarmi, ma io sono così forte, sono sicura di riuscire a battere chiunque, questo Freezer soccomberebbe sicuramente se me lo ritrovassi davanti. Ma gli ordini sono ordini, e per il momento solo il re e suo figlio sanno.

Ero sconvolta e non sapevo cosa pensare. Osservai me stessa indossare una battle suit diversa, elegante, ornata d'oro, aggiustarsi la coda (dei capelli) e uscire. Sentivo ancora il flusso di pensieri della me stessa che a quanto pareva era molto intima con Vegeta, e tutto ciò cominciava a piacermi, perchè mi rendevo conto di essere stata realmente innamorata di lui, e mi si scioglieva il cuore a come ricordassi certi sguardi complici che ci lanciavamo io e il principe, certi gesti affettuosi che ci scambiavamo, e come ad ogni ricordo il mio cuore, quello saiyan, quello che aveva sopportato dure battaglie, accellerasse il battito.

Camminai tantissimo attraverso larghi corridoi decorati e stretti cunicoli intricati, svoltai diverse volte, ma sapevo la strada a memoria. L'avevo percorsa così tante volte negli ultimi mesi che avrei potuto camminare ad occhi chiusi. Andavo a trovare il principe spesso, e quasi sempre rimanevo nelle sue stanze a dormire. Nella mia mente, quella umana, a quel ricordo lo shock fu insostenibile, ma fortunatamente la mia me passata continuò coi ricordi: rimanevo li a dormire, ma non avevamo mai fatto niente, se non alcuni passionali baci. Ero davvero innamorata di lui, ma non ero ancora pronta al "grande passo".

Passavamo le notti a parlare, non solo di battaglie, ma di qualsiasi argomento: guardavamo la luna (quando non era piena ovviamente) dalle enormi finestre della sua stanza e poi capitava che ci baciassimo lì, con tutta la dolcezza della situazione, ma non di rado anche con passione.

Stavolta sentivo che era diverso, era passato tanto tempo dall'ultima volta, e dentro di me dovevo ammettere che mi era mancato, mi erano mancati i suoi occhi scurissimi, quasi neri come i capelli a fiamma e soprattutto le meravigliose labbra morbide. Non riuscivo più a resistere, così accelerai il passo e dopo poche altre svolte mi ritrovai davanti alle porte dei suoi appartamenti.

Una volta lì per poco non saltai in aria.

Mi ritrovai davanti una saiyan.

Ma la cosa che mi provocò quella reazione era il fatto che io la conoscessi.

Era Rita.

  
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