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Autore: Harold_My_Life    06/08/2013    1 recensioni
Chloe è una ragazza diciassettenne, che si ritrova ad abitare all'età di dodici anni, sotto il tetto dellla famiglia Horan, che l'ha adottata. Con l'aiuto di suo fratello Niall e con i suoi amici, Chloe pian piano inizia a capire che la sua vita non è così male come sembra e inizia a darle importanza.
Se adorate la dolcezza di Niall, la goffaggine di Louis, il romanticismo di Liam, il sorriso di Harry e la naturalezza di Zayn, entrate e non ve ne pentirete.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come tutti i giorni, puntuale alle tredici e trenta non ritardò a svegliarci il fastidioso rumore della campanella,che ti informava che anche in quella giornata, le noiosissime lezioni erano terminate, e tu potevi finalmente abbandonare quell'odioso istituto, noto a tutti come SCUOLA. Odiavo la scuola e tutte le persone che ci lavoravano e la frequentavano. Odiavo la mia vita e a maggior ragione, odiavo me stessa. Odiavo il mio fisico, odiavo il mio carattere e odiavo ancor di più la compassione che provavano gli altri guardandomi, o meglio commentando alle mie spalle della tragica vita che mi era stata donata.
Ero stata adottata alla sola età di 12 anni, e quindi avevo vissuto negli anni precedenti, in un orfanotrofio, dato che ero stata abbandonata da come la mia presunta madre, mi aveva partorito. Fatto stà, che ora vivo in casa Horan a Mullingar, in Irlanda. Ho due splendidi genitori, ed un fratello che oramai considero il mio punto di riferimento. Non so come avrei fatto se non ci fosse stato lui. E' stato lui ad asciugare le mie lacrime, a farmi smettere di autolesionarmi e a darmi la forza necessaria per andare avanti. Forse è davvero l'unica persona al mondo che mi è sempre stata a fianco, e che ha rotto il muro di mattoni che mi ero creata. Ha aperto le porte del mio cuore, facendomi liberare quell'amore che avevo custodito per tanti anni, e che non provavo da tempo. Continua a dirmi che lui per me c'è e si sarà sempre e che sono la sua sorellina piccola e indifesa, di cui deve prendersi cura.
Parliamoci chiaro, abbiamo la stessa età, ma per lui sono come una bimba da tenere sotto controllo e da accudire continuamente. Non potrò mai ringrazirlo abbastanza, perchè se ora ho un briciolo di felicità, è solo grazie a lui.

-Sorellina!!
Ecco! Quando si parla del diavolo, compaiono le corna. Il mio dolce fratellino aveva interrotto i miei pensieri e aveva deciso di attirarmi a sé e di stritolarmi in un caloroso abbraccio, sotto lo sguardo divertito di tutta la scuola.
-Niall viviamo sotto lo stesso tetto e frequentiamo anche la maggior parte dei corsi, potresti evitare di stringermi così forte? Sembra che ci stiamo salutando per un addio- continuai il mio monologo, sorridendo imbarazzata.
-Cosa c'è? Ora non posso nemmeno abbracciare la mia adorata sorellina?
-Si, ma potresti anche evitare di chiamarmi così! Ho, anzi abbiamo, diciassette anni ed è leggermente imbarazzante.
-Pff dovresti essere onorata di avere un fratello come me e che ti coccola continuamente!- disse pavoneggiandosi.
-Più che altro direi torturarmi.
-Eddai dimostra un po' di amore fraterno!- mi chiese quasi supplicandomi con quegli occhioni dolci che faceva sempre per ottenere qualcosa, e che nessuno riusciva a resistergli.
-E vabbene! Vieni qui biondo- lo chiamai aprendo le mie braccia e beandomi di quel contatto che mi faceva sentire a casa. Ebbene si, le braccia del mio fratellone, mi facevano provare quella sensazione e non stancavo mai di deliziarmi della sua presenza, perchè con lui mi sentivo al sicuro e sapevo che se ci fosse stato, niente e nessuno mi avrebbe fatto del male.
-Ti va di andare a mangiarci un gelato?- chiese poi improvvisamente, staccandosi lentamente da me.
-Sei sempre il solito mangione Horan!- lo richiamai sbuffando per la proposta che oramai faceva ogni volta che terminavano le lezioni.
Non mi rispose, semplicemente mi prese per mano e sorridendo come un ebete, mi condusse con lui, nel parco vicino, per andare a trovare il suo “amico “ gelataio che probabilmente si stava già chiedendo dove fossimo finiti, abituato alla nostra puntualità.

 

-La prossima volta ci vai da solo a mangiare il gelato!- dissi entrando dalla porta e stendendomi sul divano, sfinita per l'indecisione di Niall.
-Non è colpa mia se c'erano dei gusti nuovi e non sapevo quale scegliere- si difese
-Si ma non era il caso di rimanere un'ora e mezza davanti al bancone dei gelati a pensare gli eventuali abbinamenti da fare la prossima volta (ovvero domani) che ci andiamo. O meglio ci vai!- conclusi il mio rimprovero esasperata.
-Tu non puoi abbandonarmi! Sei la mia sorellina e devi accompagnare il tuo adorato fratellino al suo odierno spuntino prima del pranzo.
-Poi chiamalo spuntino due gelati con tre gusti diversi su ognuno- gli dissi ammiccando. -Non dovresti nemmeno pranzare!- continuai
-Ma sei pazza? Ora c'è la mia adorata pizza che mi aspetta- disse raggiungendo la cucina e addentando un trancio di pizza che era avanzata il giorno prima.
-Sappi che quando tornano mamma e papà, io non mi assumo la responsabilità di aver svuotato un'intera dispensa!- lo informai cautamente
-Chloe- disse chiamandomi
-Si?
-Fottiti- mi rispose continuando ad ingozzarsi della sua adorata margherita.
Sapete cosa adoravo di Niall? Il suo essere talmente spontaneo, la fisionomia del viso, tipico di un irlandese,che lo rendeva e lo rende così dolce, il suo essere tanto mangione e molto possessivo verso la sottoscritta. Adoravo il nostro rapporto così naturale, reso tale sempre grazie al biondo, che aveva lavorato parecchio per renderlo così speciale.
Non mi soffermai tanto sulla sua ultima affermazione, perchè era un nostro modo di dirci che ci volevamo bene e senza dirgli niente, mi alzai dal divano e mi diressi in camera mia, pronta a lasciarmi trasportare dalla musica. La mia migliore amica.
Ebbene si, se le normali adolescenti avevano qualcuno con cui sfogarsi o con cui poter parlare, io avevo la musica. Colei che tramite un mp3 ed un paio di cuffiette, ti attraversava il corpo e ti informava della sua presenza, colei che ti rendava libera, pensierosa e sognatrice. Colei che con le sue dolci note, ti faceva entrare nel suo mondo e ti lasciava esplorarlo.
Fui scossa da qualcosa, o meglio da qualcuno che era entrato nella mia camera e aveva avuto la brillante idea di buttarsi molto elegantemente sul mio letto e di prendersi una mia cuffietta per ascolarla con la sottoscritta. Mi girai per guardare chi fosse il rompiscatole e non mi sorpresi quando la figura del mio migliore amico, mi si parò davanti.
-Louis- lo chiamai guardandolo -Sempre molto delicato eh tu?- continuai
-Sono sempre delicato con la mia migliore amica- disse sorridendomi e abbraccandomi come solo lui sapeva fare.
Forse avevo tralasciato l'argomento 'AMICI'.
Quando fui adottata, oltre ad essere accolta da Niall, mi accolsero come una grande famiglia, anche gli amici di mio fratello, che poi automaticamente sono diventati anche i miei. Louis era quello con cui avevo legato dall'inizio, con i suoi modi di fare da pagliaccio, aveva catturato la mia attenzione e aveva conquistato man mano la mia fiducia tanto da diventare una persona fondamentale della mia vita. Era il mio migliore amico, era colui che cercavo quando avevo bisogno di conforto, di confidarmi, di semplicemente bearmi di una figura che sapevo mi sarebbe sempre stata a fianco, oltre a mio fratello. Amavo il nostro modo di scherzare, il nostro modo di rapportarci, di confididarci, di bearci l'una della presenza dell'altro. Ma semplicemente amavo lui. Amavo il mio migliore amico. Ma con lui non provavo quell'amore che ti toglie il respiro, che ti manda in paradiso e che ti dà quella carica in più. Lo amavo come un fratello, lo amavo come amavo Niall. Ma con lui era diverso... con Niall ci vivevo, con Louis no. Anche se era come se abitasse in casa nostra, dato che quattro giorni su sette si ritrovava a dormire in camera mia sul letto libero che avevo messo a disposizione proprio per quando aveva la brillante idea di venirmi a rompere le scatole.
-Ti va una passeggiata sulla spiaggia?- mi chiese quasi supplicandomi -Dai siamo a maggio e oggi non dobbiamo neanche studiare, dato che domani c'è assemblea- continuò il suo imploro, alzandosi e iniziando a frugare nel mio armadio.
-Louis
-Si?
-Posso sapere cosa stai facendo nel mio armadio?- gli chiesi senza tralasciare nessuna espressione
-Ti sto trovando qualcosa di decente da metterti- mi disse guardando il mio abbigliamento poco femminile
-Non ti ho mica detto che sarei venuta!- feci accorgere a quella testa di cazzo del mio migliore amico.
-Non trovare scuse e indossa questo- disse lanciandomi un pantaloncino di jeans ed una canotta che rendevano le mie forme leggermente più accentuate.
Non opposi resitenza, anche perchè conoscevo Louis, e sapevo che quando si metteva in testa una cosa, niente e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea. E quindi se aveva avuto la “brillante” pensata di andare in spiaggia, non sarei stata io a reprimere la sua decisione. Sapevo che non provava niente per me e avrebbe saputo reprimere i suoi istinti perversi, quindi mi infilai il tutto sotto lo sguardo di Louis, il quale sembrava quasi impassibile ai miei movimenti. Presi il cellulare e gli occhiali da sole, informai Niall e con pigrizia mi incamminai verso la porta, pronta per affrontare un indimenticabile pomeriggio insieme al mio migliore amico.

 

 

HOLA GENTE!

Lo so, in questo capitolo non succede niente di interessante, è solo il prologo. Aspettate il continuo e non ve ne pentirete!

Mi farebbe piacere se recensite.

Grazie se lo fate! xoxo

  
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