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Autore: M_Cullen    06/08/2013    0 recensioni
Era strano... come se una parte di me fosse morta, ma in realtà, per la prima volta mi sentivo vivo davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec, Demetri, Felix, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Eccomi con il secondo capitolo! Qui scoprirete il protagonista, e tutti i suoi dubbi riguardo quelle “strane fiamme” del capitolo precedente. Buona lettura!



  
- NUOVO -
 

 
Aprii gli occhi…

Tutto era così nitido… riuscivo a distinguere ogni singolo granello di polvere volteggiare nell’aria. Percepivo ogni più leggero sussurro provenire da ogni angolo della stanza.

Mi guardai intorno, mettendo a fuoco tutti i dettagli… dove mi trovavo? E soprattutto cosa mi era accaduto? Mi sentivo indistruttibile. Nuovo. Era come se fossi rinato.

Volsi lo sguardo verso colui che avanzava verso me… con un gesto automatico mi sedetti, indietreggiando istintivamente, poi, non ebbi nemmeno il tempo di prendere la decisione di alzarmi, che mi ritrovai in piedi… ebbi come la sensazione di non essermi mosso. Tutto in un frammento di tempo.

Davanti a me vi era la figura, alta e imponente, di un ragazzo moro, sulla ventina. Vestiva nelle tonalità di grigio, con un lungo mantello dello stesso colore, che per poco non toccava il suolo. Aveva gli occhi come il fuoco e il viso pallido, di un bianco cadaverico.

Per un attimo scostai lo sguardo da lui… alle sue spalle vi erano tre uomini vestiti di nero, dall’aria nobile, maestosa.

“Chi siete? Dove mi trovo??” al sentire il suono della mia voce ebbi un sussulto. Non ricordavo fosse così… melodica. Cosa ero diventato??

“Ottimo, fratello…” udii quelle parole, provenire dalle labbra del biondo.

“Di cosa state parlando? Cosa mi avete fatto?” se non mi avrebbero risposto all’istante, avrei continuato a urlargli contro una raffica di domande.

“Felix?” disse il moro al centro, sfoderando un ghigno.

Il ragazzo avanti a me, si voltò di scatto. Era quello il suo nome… almeno, involontariamente, avevano risposto ad una delle mie innumerevoli domande. “Sì, maestro?”

Maestro? Chi era costui, per appropriarsi di un titolo del genere?

“Accompagna il nostro amico Demetri nella sua nuova stanza, e spiegagli tutto ciò che vorrà sapere… di sicuro apprezzerà molto quello che abbiamo fatto per lui.” Continuò quest’ultimo, con un sorriso spensierato stampato sul volto.

Di cosa si trattava?? C’entrava qualcosa il fatto che mi sentivo così forte e pieno di vita? E soprattutto, come faceva a conoscere il mio nome?

Mentre ero immerso nei miei pensieri, Felix mi afferrò il polso, incitandomi a seguirlo. Lo feci. Qualcosa mi diceva che lui non mi avrebbe fatto del male… lo sentivo.

Per i corridoi di quel magnifico palazzo, non feci altro che assillarlo di domande, ma lui si limitava a sorridere.

Mi meravigliai della leggerezza dei miei passi… camminare mi dava quasi l’impressione di non toccare il pavimento. Era una sensazione strana, ma piacevole.

Improvvisamente mi tornò in mente il pensiero di quel fuoco… era stato tutto un sogno? Pura immaginazione? Eppure quelle fiamme sembravano così vere… non potrò mai dimenticare il dolore che mi avevano procurato. Avrei di sicuro trovato una spiegazione a tutto questo.

Cercavo con tutto me stesso di sforzarmi a ricordare cosa mi fosse accaduto, ma niente… la mia mente era svuotata.

Mi poggiai una mano sul cuore.

Silenzio. Ecco cosa sentivo.

Non un minimo battito. Niente.

Ero sicuramente morto… quindi dovevo trovarmi nell’aldilà. Sempre se esisteva.

In effetti quel Felix aveva tutta l’aria di essere morto, e come lui, anche gli altri tre uomini.

Ma come può un morto, sentirsi indistruttibile?

Al mio interno sentivo un’energia inesauribile… avrei scommesso di poter smantellare un intero palazzo, ma com’era possibile tutto ciò?

Stavo letteralmente impazzando.

“Eccoci arrivati…” La voce di Felix mi riportò alla realtà. “Questa è la tua camera…” continuò, aprendo la porta, invitandomi ad entrare per primo.

Era indubbiamente meravigliosa, ma questo non mi importava per il momento. Mi trovavo in un luogo sconosciuto, circondato da esseri anch’essi sconosciuti, ed io mi ritrovavo con un corpo che non riconoscevo mio.

Era arrivato il momento di conoscere la verità.
 









Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Come avrete già visto, Demetri non ha la benché minima idea di ciò che è diventato, né tanto meno di ciò che gli è accaduto.
Al prossimo capitolo!!! ^-^

 
  
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