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Autore: Vitzi    06/08/2013    6 recensioni
[Dedicata a Soly Dea/Prima NaruSaku/1261 parole]
"Sputò a terra quel poco di saliva, mista a sangue, che gli era rimasta per trovare le ultime forze. Doveva raggiungerla, non importava come. «Naruto...», quel verso debole e rassegnato l'aveva trafitto come una lama, dritto nel petto."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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Narusaku2
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Boku no me wo mite ~ Guardami negli occhi

Un grido disperato fece voltare il biondo, la ragazza a terra gli fece mancare un punto d'appoggio, per un attimo gli sembrò di non sentire il freddo suolo sotto i piedi nudi. Naruto iniziò a correre: il fiato gli mancava, i polmoni bruciavano, gli occhi lacrimavano. Un fitta lancinante allo stomaco lo fece piegare in due dal dolore; non si rese conto del sangue che uscì dalla sua bocca, tutto era annebbiato dal viso disperato di quella ragazza.
«Sakura!» strillò, tentando di far uscire qualcosa dalla propria bocca, ormai arida e secca.
Un altro fiotto di sangue colpì il pavimento, il biondo inorridì constatando che era uscito dalla propria ferita alla pancia. Sputò a terra quel poco di saliva, mista a sangue, che gli era rimasta per trovare le ultime forze. Doveva raggiungerla, non importava come.
«Naruto...», quel verso debole e rassegnato l'aveva trafitto come una lama, dritto nel petto.
Vedendo Sakura fra le lacrime, qualcosa scattò in lui: una forza che mai aveva sentito, una forza nuova e dannatamente potente. Senza rendersene conto dimenticò tutto: i colpi appena subiti, il dolore costante, gli occhi del nemico. Arrivando persino a dimenticare se stesso, finché con un grido si gettò in avanti.
Tutto successe molto velocemente.

Sakura aprì gli occhi, sconvolta. Non capiva dove fosse, non sapeva chi fosse quella persona che ora stava sanguinando sopra di lei.
Lo guardava inorridita, ma vedeva solo un cumulo di carne e sangue, tanto sangue. Il nemico sparì nella notte, sembrava soddisfatto e lievemente sorpreso. Prima di sparire aveva biascicato qualcosa come : “Non pensavo che i jinchuuriki potessero provare dei sentimenti per qualcuno.”.
Eppure Sakura continuava a fissare quel corpo, così familiare e al tempo stesso sconosciuto. Sfiorò una ferita e in un attimo si ricordò di essere un medico. Voltò il corpo e non poté fare a meno di tapparsi la bocca con entrambe le mani. Il cuore perse un battito, forse due, gli occhi iniziarono a riempirsi di lacrime, si imponeva di restare calma, mentre la memoria cominciava a tornare. Tsunade le aveva insegnato come curare ferite del genere, erano difficili da rimarginare del tutto, ma grazie al chakra del kyuubi tutto sarebbe stato più semplice.
In preda al panico affinò le tecniche mediche, avvicinandosi al petto sfregiato di Naruto. Erano ferite troppo gravi e lei era solo un ninja medico di basso livello. Fece dei respiri profondi, mentre il sudore le imperlava la fronte e le bagnava le mani. Non riusciva a controllarsi, eppure era come tutti gli altri pazienti, no? Era pur sempre come gli altri, cosa c'era di diverso in lui?
«S-Sakura...»
La ragazza prese la mano del compagno di squadra e la strinse con forza, non riuscendo a trattenere i singhiozzi.
«S-stai bene.»
Non era una domanda, era una semplice affermazione. Sakura si lasciò andare notando che Naruto, poco prima di chiudere gli occhi, aveva cercato di abbozzare un sorriso. Un sorriso infantile, di quelli idioti che faceva sempre quando si preoccupava inutilmente per lei. Un sorriso stupido e inutile, che le dimostrava troppo affetto, un affetto che una come lei non meritava assolutamente. Lei che non l'aveva mai considerato suo pari, lei che lo credeva un bambino capriccioso, lei che...
I singhiozzi aumentarono, mentre con entrambe le mani rivolte sotto il petto del compagno lo curava. La vita era così buffa, Sakura non credeva di poter arrivare a dire di voler tanto bene al suo compagno. Eppure anche quel “tanto” era approssimativo al momento. Per un attimo rivide tutti i momenti passati insieme, rivide le missioni, le litigate per Sasuke, i momenti tristi e felici. Eppure da sempre sapeva di provare qualcosa per lui, ma allora perché lo aveva sempre respinto?
«Mi dispiace, mi dispiace...», il senso di colpa era forte, così tanto da darle la sensazione di essere sotto una pressa.
Apri gli occhi! Guardami ora che piango per te, come un'idiota! Guardami negli occhi, testaquadra!
Era una stupida, un stupida, solo una stupida si sarebbe potuta comportare così. Voleva che lui la vedesse, voleva che si rendesse conto della sua stupidità e che, per una volta la respingesse. Dopo tutti quegli anni... possibile che non si fosse mai stancato di conquistarla?
«S-Sakura...», Naruto riaprì gli occhi, ma la ragazza gli intimò il silenzio.
Fu lei a richiuderli, vergognandosi di se stessa, continuò a curarlo, mantenendo il controllo del proprio chakra, mentre le lacrime le solcavano il viso. Persino prima lui l'aveva salvata, si era gettato fra lei e la tecnica del nemico, impedendo così che si ferisse. Lei lo aveva lasciato fare, sapeva che sarebbe successo, come se il salvataggio di Naruto fosse scontato. Perché? Perché quello stupido l'amava.
Prima che altre lacrime potessero cadere, una mano calda le fermò. Sakura riaprì gli occhi, sentendo che ormai il compagno era fuori pericolo. Incrociò immediatamente i suoi occhi azzurri e, senza volerlo si voltò di scatto, mettendosi una mano sulla bocca.
Si alzò e fece per allontanarsi. Lei non la meritava, lui che c'era sempre, lui che da sempre l'aveva amata pur non essendo mai stato ricambiato. Lei era un mostro, una bestia della peggior specie, l'aveva illuso e aveva sempre contato sulla sua protezione.
Una mano, la stessa mano calda di poco prima, prese la sua, infondendole un calore nuovo, mai sentito prima.
«Sakura-chan...»
Prima che potesse anche solo dire una delle solite stupide frasi, Sakura gli saltò al collo, in un gesto infantile ed impulsivo.
«Idiota, mi hai fatta preoccupare da morire. Non lo fare mai più, hai capito? Non mi salvare più! Sei uno stupido, stupido, stupido, stupido!» gridò, stritolandolo con entrambe le braccia.
Lo sentì ridere silenziosamente, mentre le cingeva la vita, forse nel tentativo di allentare la presa.
Sakura sospirò e avvicinò il suo viso al proprio, fissandolo negli occhi. Vederlo arrossire la fece sentire una stupida. Non averle mai rivelato esplicitamente i propri sentimenti era stato un errore, forse in quel modo persino una tonta come lei avrebbe aperto gli occhi.
«Sei uno... »
«... stupido.» finì la frase per lei, sospirando con una punta di ironia.
Sakura rimase per un attimo incantata dal movimento delle sue labbra, era come se fosse la prima volta che le vedeva. Si rese improvvisamente conto che il corpo che stava stringendo non era quello di un bambino, bensì quello di un uomo. Sfiorò con un dito i muscoli ben definiti della schiena, in un attimo si sentì protetta. Si poteva fidare di lui, sentiva di doversi fidare. Il cuore iniziò a batterle all'impazzata, mentre le gote si arrossavano. Sfiorò il petto di Naruto con una mano e sentì i loro cuori battere all'unisono. Si avvicinò alle sue labbra, schioccandogli un dolce e casto bacio, per poi esplorare le labbra dell'altro con un pizzico di euforia. Il bacio si fece sempre più grande e mano a mano che cresceva, Sakura si domandava come avrebbe fatto se lo avesse perso per sempre. Si staccò dalle sue labbra e lo strinse a sé, ancora più forte, mentre piccole lacrime iniziarono a bagnare le spalle di Naruto. Voleva dire qualcosa, voleva esprimere i propri sentimenti, ma la voce non voleva uscire. Il pensiero di perderlo era così forte da annebbiare tutto.
«Non devi dire niente, scusa per averti fatta preoccupare.»
Sakura si lasciò cullare da quelle braccia forti e, per un attimo, le parve di sognare. Il Naruto infantile era sparito, chissà da quanto tempo. Ora c'era un Naruto più cresciuto e maturo, un Naruto che era finalmente riuscita ad amare.
"Ti amo." pensò solamente, perché quelle parole erano ancora troppo difficili da pronunciare.



Image and video hosting by TinyPicAngolo Vitzi ~
Ed eccomi con la seconda fiction in questo fandom, questa è tutta quanta per Soly Dea. L'ho scritta appositamente per lei, per ringraziarti Soly :) ♥
Ringrazio chi ha letto fino qui, è la prima NaruSaku che scrivo ed è stato anche abbastanza difficile, spero che i personaggi siano IC e che la trama non sia banale. Per favore fatemi sapere se c'è qualcosa che non va, se vi va di farmi sapere il vostro parere ne sarei più che felice ^^
Sto parlando troppo, -e spammeggio anche un po' già che ci sono, questa è stata la mia prima fiction sul fandom di Naruto, è una ShikaTema AU-.
Che altro dire? Passate da Soly che scrive delle bellissime NaruSaku e non solo! :D
Un saluto ♥

Vitzi

   
 
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