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Autore: Beauty    06/08/2013    11 recensioni
Cosa succederebbe se Emma, Aurora, Regina, Ruby e Belle si recassero al Kleinfeld Bridal di New York per scegliere il loro abito da sposa? Riusciranno le due assistenti Andrea e Gloria a trovare il vestito giusto per loro e nel contempo a vedersela con madri despote, amiche svitate, fidanzati pervertiti, nonne iperprotettive e padri per niente felici del matrimonio delle loro "piccole"?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aurora, Belle, Emma Swan, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Regina

 
- E anche questa è andata!- commentò Gloria, soddisfatta, dopo aver concluso l’appuntamento con la sposa precedente.- E ora, chi abbiamo?
- Il cognome è Mills. Regina Mills - specificò Andrea, leggendo il nome sulla cartelletta.
 
La sposa e le sue accompagnatrici le attendevano nella sala d’aspetto del Kleinfeld Bridal; quando scorsero la loro prossima cliente, Andrea e Gloria tirarono un sospiro di sollievo quando si accorsero che questa si era portata dietro solo due persone. Avevano abbastanza esperienza alle spalle da sapere che, in una scelta delicata, spesso sofferta, e ricca di contraddizioni come lo era quella dell’abito da sposa, in genere un numero minore di persone che giudicavano era direttamente proporzionale al tempo e alla facilità impiegata nel concludere l’acquisto.
Ma, come è vero che ogni regno prima o poi è destinato a crollare, anche quella loro certezza venne abbattuta nel momento in cui si avvicinarono abbastanza per scorgere in viso una delle accompagnatrici.
La prima cosa che pensarono fu che, se anche non l’avessero mai incontrata, non si sarebbero perse nulla.
Si trattava di una donna che doveva avere all’incirca cinquantacinque o cinquantasei anni, che se ne stava seduta su divanetto con la schiena dritta e le gambe accavallate, rigida e impettita come se si trovasse su di un trono. Da quel che potevano vedere sembrava abbastanza alta, all’incirca un metro e settantacinque; sebbene non fosse più molto giovane, dovevano ammettere che portava molto bene i suoi anni, ma questo era dovuto anche alla quantità di trucco con cui si era dipinta il volto. Aveva un’espressione seria e anche vagamente altezzosa, che ispirava istintivamente antipatia; aveva i capelli castani e mossi, lunghi fino alle spalle, e indossava un tailleur nero che – come Andrea scorse scritto su un’etichetta – apparteneva quasi sicuramente all’ultima collezione disegnata da Armani.
A completare il quadro si aggiungeva l’espressione del suo viso: quella donna aveva l’aria di chi avrebbe preferito trovarsi anche in una fossa piena di ragni e serpenti velenosi, piuttosto che lì.
Il moto di istintiva repulsione – unito anche a uno strano istinto di autodifesa – che aveva provocato loro la sola occhiata a quella donna, venne immediatamente sostituito dalla piacevole incredulità che caratterizzò la vista della seconda accompagnatrice.
- Belle!- esclamarono insieme Andrea e Gloria, mentre la ragazza con i boccoli color cioccolato e gli occhi azzurri si alzava per salutarle. Belle le abbracciò entrambe, evidentemente felice di rivederle.
- Santo cielo…tu vuoi ucciderci!- esclamò Gloria.- E’ la terza volta che vieni qui! Beh, possiamo confidare che uno di questi giorni il tuo nome comparirà sulla lista delle spose?
- Chissà…forse, un giorno…- ridacchiò Belle.
Andrea le sorrise, prima di rivolgersi alla terza e ultima persona del trio.
- Deduco che tu debba essere Regina Mills…- sorrise, mentre la sposa si alzava in piedi e stringeva la mano prima a lei e poi a Gloria.
- Sì, sono io - confermò Regina.- Belle, la mia damigella, già la conoscete. Lei invece è mia madre, Cora…- aggiunse, indicando la donna vestita di nero.
Cora fece loro un breve cenno del capo, prima di riprendere la sua postura altezzosa.
- Sono qui per assicurarmi che mia figlia scelga l’abito giusto - disse, sfoderando un sorriso tanto freddo che avrebbe potuto far gelare un pinguino.- Confido che mi darete questa soddisfazione…
Le due ragazze pensarono che, invece, avrebbero volentieri voluto avere la soddisfazione di dare a quella donna un meritato calcio nel fondoschiena, ma la professionalità veniva al primo posto, quindi si limitarono a sorridere e a non dire nulla.
- Bene, Regina. Se vuoi seguirci nel salotto…- la invitò Gloria, facendole strada.
 
Andrea si sedette di fronte a Regina, osservando attentamente la sua figura. Non doveva avere più di ventiquattro o venticinque anni, anche se i tratti del viso rotondo e pulito la facevano sembrare più giovane. Non era molto alta, circa un metro e sessantacinque, ma in compenso aveva un fisico snello e una chioma di capelli neri e lisci che le ricadevano sulle spalle.
Si trattava senza dubbio di una ragazza graziosa, ma era altrettanto evidente che non se ne rendeva conto. Nel giro di due minuti Regina non aveva fatto altro che sistemarsi nervosamente le pieghe della maglietta e dei jeans, attorcigliandosi una ciocca di capelli con l’indice. Andrea le osservò attentamente le mani ben curate: all’anulare sinistro portava, come molte altre spose, un anello di fidanzamento.
Andrea lo osservò per un breve istante; una sua amica lavorava da Tiffany, e le aveva dato un’infarinatura riguardo a gioielli e ornamenti preziosi. L’anello che Regina portava al dito era semplice ed elegante, non troppo appariscente ma comunque grazioso…ma si vedeva lontano un miglio che era a buon mercato. Mille dollari, al massimo. Chi gliel’aveva regalato – il fidanzato, certamente – doveva aver scelto basandosi su una via di mezzo: qualcosa di carino ma che non costasse troppo.
E molto probabilmente doveva anche essersi ammazzato di straordinari per regalarglielo.
Tutto questo, posto in contrasto con l’abbigliamento della ragazza e di sua madre, e all’atteggiamento di quest’ultima, poteva condurre a una sola conclusione.
Restava solo la prova del nove.
- Parlami del tuo matrimonio…- esordì Andrea.- C’è uno stile che preferisci?
- Ehm…ecco…- esordì Regina, non poco imbarazzata, scostandosi una ciocca di capelli dietro a un orecchio.- Io e Daniel…il mio fidanzato…ci sposiamo in campagna, il maggio prossimo. Mia madre non ne è molto contenta, ma…beh, è un posto molto carino…molto romantico, ecco…e vorrei mantenermi su questa linea, se possibile…
- Quindi, ci stai chiedendo qualcosa di classico…- fece Gloria.
- Sì, ecco. Se possibile, eviterei troppi fronzoli, ma mi piacerebbe qualcosa di romantico…
- Va bene. C’è uno stilista che prediligi?- incalzò Gloria.
- No, non importa. Va bene tutto.
- E il budget?- fece Andrea.
Regina si torse nervosamente le mani.
- Ehm…vedete…- mormorò.- La verità è che…Daniel si è offerto di pagarmi l’abito, e mi ha detto di non preoccuparmi, che potevo spendere quanto volevo, ma…beh, diciamo che lui non naviga esattamente nell’oro - ammise Regina.- Perciò, preferirei tenermi su una cifra contenuta…diciamo millecinquecento dollari.
 
- Millecinquecento dollari? Che cavolo pretende di comprare, con millecinquecento dollari? Al massimo, riesce a rimediare una sottogonna…- sbuffò Gloria, armeggiando fra gli abiti del camerino mentre passava al pettine tutti i cartellini con il prezzo.
- Poveretta, in fondo mi dispiace per lei…!- commentò Andrea.- In genere, il matrimonio è un evento in cui le persone non badano a spese, e lei invece si preoccupa di non mettere in difficoltà il fidanzato. Cerchiamole qualcosa di carino, se lo merita…
- Lei, però, mi da l’aria di una che ha i soldi che le escono da tutte le parti - disse Gloria.- Insomma, non dico che se la tiri, ma…hai visto la madre?!
- Ho una mia teoria, in proposito…- fece Andrea.- Regina è di famiglia ricca, ma si è innamorata di un uomo che, presumibilmente, non se la passa troppo bene in termini economici. Motivo per il quale la madre ha la faccia di una a cui hanno appena infilato un cactus nel…
- Sono certa di averla già vista da qualche parte, quella là. Era senza trucco…
- Davvero? E dove?
- Al liceo, durante una gita in Inghilterra. Era esposta insieme alle mummie del British Museum.
- Tutankhamon o meno, ho paura che ci darà parecchi problemi.
- Non preoccuparti, frequento un corso di kickboxing.
- Oh, beh, in tal caso…
 
Scovare tre abiti da millecinquecento dollari alla fine si era rivelato possibile, ma Andrea e Gloria si erano trovate nella spiacevole e imbarazzante situazione di dover spiegare a Regina che, proprio a causa del budget ristretto, i vestiti scelti appartenevano alla collezione dell’anno precedente.
La sposa rispose che non gliene importava nulla e che gli abiti erano meravigliosi, così si diede inizio alla sfilata.
Il primo abito che Regina indossò era un modello molto semplice, senza spalline e dalla gonna stretta, di seta; sul bustino era ricamata una fantasia a fiori con delle perline argentate.
Quando la sposa salì sul piedistallo in modo che Belle e Cora potessero vederla, le reazioni non poterono essere più differenti. Se da un lato ci fu approvazione e dei sinceri complimenti, dall’altro non si videro altro che obiezioni mascherate da un sorriso gelido.
- Sei sicura che sia il caso di scoprire così le spalle?- fece Cora, con un sorriso suadente.- Non mi sembra molto appropriato, in chiesa…
- Ma…mamma, è un abito da sposa, è normale che sia un po’ scollato…- protestò debolmente Regina. Gloria la guardò attentamente: era evidente che il vestito le piaceva, ma l’obiezione della madre era stata in grado di stroncare il suo entusiasmo.
- Ma non vogliamo fare la figura della ragazzina di provincia, vero?- incalzò Cora, sempre senza togliersi dalle labbra quell’irritante sorriso di cera. - Insomma, già dovrai fare i conti con le parenti di…Daniel, non vedo il motivo di mescolarci a…
- E’ un modello molto elegante!- intervenne Andrea; aveva notato che Regina era sull’orlo delle lacrime.- Non c’è nulla di volgare o di poco raffinato, ed è all’ultima moda…
- All’ultima moda?- fece eco Cora.- Ne è sicura, signorina? Perché poco fa mi è parso di sentire che…
- Mi scusi…ha per caso origliato?- ringhiò Gloria, intervenendo in aiuto della collega, ma la sposa si voltò nella loro direzione.
- Vorrei provare l’altro modello, per favore…- soffiò Regina, parlando molto lentamente per nascondere la voce rotta.
- Regina, se ti piace, allora devi…- provò a dire la damigella, ma la ragazza la bloccò.
- No, Belle. Non ce n’è bisogno. Davvero, proviamone un altro.
 
- Quella rompiscatole già non la sopporto più!- ringhiò Gloria a mezza voce, senza staccare gli occhi da Cora mentre Regina saliva per la seconda volta sul piedistallo.
- Beh, se il problema erano le spalline, allora adesso non dovrebbe avere niente da ridire…- bisbigliò Andrea di rimando.
- Le spalline non c’entrano niente, fidati! Quella sta facendo di tutto per far uscire sua figlia con quello che vuole lei…o peggio, a mani vuote!
- Mi sa che hai ragione…stiamo a vedere che succede…
Il secondo abito era altrettanto semplice, molto romantico, con la gonna stretta di seta e le maniche lunghe interamente di pizzo. Esattamente come il precedente, a Regina stava d’incanto, e la sposa dimostrò tutto il suo entusiasmo.
Entusiasmo che venne immediatamente stroncato da sua madre.
- Troppo banale!- commentò Cora con aria annoiata.
- A me piace, mamma…- mormorò Regina.
- Infatti le sta molto bene…- rimarcò Belle.
- Ripeto: troppo banale!- continuò Cora, imperterrita.- Beh, ma d’altronde c’era da aspettarselo. Con quello che può permettersi quel morto di fame, non…
- Mamma! Daniel fa del suo meglio!
- E nonostante questo tu sei ancora costretta ad andartene in giro con questi stracci! Santo cielo…se almeno per una volta mi avessi fatta contenta e avessi indossato il mio abito da sposa…- sospirò Cora, abbandonandosi contro lo schienale della poltroncina.- Proprio non capisco perché non hai voluto indossarlo…
- Forse perché temeva che la scambiassero per una delle bomboniere…- ringhiò Belle, sottovoce.- Ehm…ma, signora Mills…se non ricordo male…- la punzecchiò.- Il suo abito da sposa era molto più scollato di quello che lei ha criticato prima…
- E va bene, va bene!- Cora alzò le braccia al cielo in segno di resa. - Vedo che vi siete messe d’accordo per farmi fare la figura della cattiva…
- Ma no, mamma!- intervenne Regina.- E’ solo che…beh, io vorrei solo un abito che…
- Oh, ma tu non sai cosa vuoi, tesoro. Io sì.
Gloria si sporse verso Andrea.
- Se non l’ammazzi tu, lo faccio io!
- Cosa è meglio, secondo te? Una morte rapida così ce la leviamo di torno subito, oppure la facciamo fuori fra atroci sofferenze?
Regina sospirò, stavolta visibilmente con le lacrime agli occhi.
- Io…io tornerei in camerino…
 
Non appena rimise piede nel salotto, Regina si lasciò cadere sulla poltroncina, scoppiando in lacrime.
Gloria e Andrea si avvicinarono per tentare di calmarla.
- Su, non fare così…- provò a dire Gloria.
- Io non capisco perché fa così!- singhiozzò Regina.- Sapevo che Daniel non le piaceva, ma pensavo che…Niente di quello che faccio va mai bene! Mi critica sempre, non mi lascia mai decidere della mia vita!
- Regina, ascoltami!- Andrea la costrinse a guardarla negli occhi.- Questo è il tuo matrimonio, va bene? E’ tuo, e tua madre non ha nessun diritto di…
La frase venne interrotta a metà da dei colpi sulla porta; Regina si asciugò le lacrime, mentre le due ragazze andavano ad aprire.
Si ritrovarono di fronte una Belle preoccupata e anche decisamente innervosita.
- Scusatemi se vi disturbo, ma ho ritenuto opportuno avvertirvi - soffiò.- Cora si è messa a girare da sola per il negozio. Vuole trovare da sé l’abito per Regina.
- Che cosa?!- sbottò Gloria.
- Oh, mio Dio…scusatemi, mi dispiace tanto…- mormorò Regina, imbarazzata.
- Gloria…Belle…voi restate con lei…- sussurrò Andrea.- A quella pazza isterica ci penso io…
- Va bene…e ricordati di non avere pietà!           
Al commento di Gloria, Belle soffocò una risatina. La ragazza stette a guardare la sua collega uscire dalla stanza come una furia, prima di tornare a rivolgersi alla damigella.
- Scusami l’indiscrezione, ma…come fai a essere amica di questa famiglia?- le sussurrò.- Insomma, sei la damigella, presumo che…
- Beh, a dire il vero mio padre lavora per la famiglia Mills - spiegò Belle.- Io e Regina ci conosciamo sin da piccole. Avevamo avuto qualche screzio, in passato, ma…lei non ha molti amici…sai, sua madre…e così quando mi ha chiesto di farle da damigella, io…- non terminò la frase, e si strinse nelle spalle.
- Sei stata molto gentile - sorrise Gloria.- Ora, per favore, vorresti entrare e aiutarmi a tirare su di morale Regina? Credo che le servirà la compagnia di un’amica…soprattutto quando saprà che Andrea ha ammazzato sua madre…
 
Andrea sembrava l’ira di Dio mentre attraversava a passo di carica i corridoi del Kleinfeld Bridal; se c’era una cosa che non sopportava erano le persone che si permettevano di girovagare da sole per il negozio come se fosse stata casa loro, che toccavano e spostavano senza permesso.
Trovò Cora intenta a sfilare da una stampella due abiti. Uno era un modello disegnato da Giorgio Armani che passava i trentamila dollari, dal bustino stretto e senza spalline e la gonna di voulant svasata; l’altro era un modello con una sola spallina, più sull’argentato che sul bianco, e con la gonna interamente di piume.
- Cosa crede di stare facendo, signora?!- Andrea ringhiò letteralmente avvicinandosi a Cora.
La donna non ebbe neppure la decenza di scusarsi e cercare una giustificazione, ma anzi sostenne lo sguardo di fuoco dell’assistente alzando il mento in maniera superba.
- Dato che non ritengo adatti i modelli che lei e la sua collega avete proposto, ho pensato di scegliere personalmente l’abito più indicato per mia figlia.
Andrea si avvicinò ancora di più, e le strappò di mano gli abiti con una furia tale che Cora sbatté le palpebre guardandola sbigottita.
- Mi risponda, signora: chi si crede di essere, lei, per dire a me come faccio il mio lavoro?! Anche lei per caso è in questo ramo? S’intende di abiti da sposa? Oppure forse legge nel pensiero, dato che sa cosa vuole Regina?
- Sono sua madre, so cosa è meglio per lei!- ululò Cora.- Mia figlia è persa senza di me! Basta solo pensare alla sciocchezza che sta facendo! Lo sa con chi si sposa, quella stupida? Con tutti i rampolli che le abbiamo presentato io e suo padre, sa chi si è andata a scegliere? Lo stalliere della tenuta di mio marito! Un uomo che non è neanche degno di allacciarle le scarpe! E per di più ha scelto come damigella la figlia di un giardiniere…
- Lei dice che Regina non sa come fare senza il suo aiuto, ma da ciò che mi ha detto e da quello che ho potuto vedere, lei non ha fatto altro che mettere in difficoltà sua figlia!- ringhiò Andrea.- Spero veramente che, una volta sposati, Regina e suo marito si trasferiscano il più lontano possibile da lei!
- Ma…ma come osa?!- boccheggiò Cora.- Come si permette di parlarmi così?! Io la faccio licenziare, signorina!
- Ci provi. Anzi, facciamo così: scommetto che riesco a farla sbattere fuori prima io, se si azzarda ancora a gironzolare per il negozio senza permesso!- ribatté Andrea, per nulla intimorita.- Porterò questi abiti a Regina, ma lei ora veda di ritornare dov’era e soprattutto non tocchi più niente!
Andrea non aggiunse altro, girando i tacchi e lasciando dietro di sé una Cora immobile e attonita.
 
Esattamente come previsto, i due abiti scelti dalla signora Mills non andavano bene.
Regina li provò entrambi; il primo non le stava male, a dire il vero, ma oltre ad essere decisamente superiore al budget fissato, quel prezzo sarebbe stato da by-pass aorto-coronarico per chiunque. Mentre il secondo, beh, c’era ben poco da dire: la faceva sembrare un grosso struzzo.
Cora, ovviamente, approvò entrambi, ma mantenne sempre un’espressione fredda e impassibile, come una maschera di cera. Belle sembrava sempre più sul punto di mettersi le mani nei capelli, e Regina di scoppiare a piangere.
In effetti, anche Gloria e Andrea avrebbero volentieri fatto qualcosa di simile. La situazione pareva peggiorare a ogni secondo che passava. Era chiaro che Regina non ragionava a mente lucida, ma era sempre condizionata dall’opinione di sua madre; e soprattutto, sembrava che stesse cercando di fare piacere più a Cora che a se stessa.
Se andava avanti così, tutto si sarebbe concluso con nulla di fatto. O peggio, con un acquisto totalmente al di fuori dai desideri della sposa.
- Non possiamo permetterlo - dichiarò Gloria.- Dobbiamo trovare una soluzione…certo, ce ne sarebbero di abiti che fanno al caso suo, ma con millecinquecento dollari…
- Quello è il meno. Se scegliamo un vestito di uno o due anni fa, quel problema è presto risolto - disse Andrea.- Il guaio qui è quella strega che si è portata dietro. Regina non sceglierà mai un abito che lei non approva.
- E allora come possiamo fare?
Andrea ci pensò un po’ su.
- Vieni. Ho un’idea.
- E sarebbe?
- Io la chiamo…sincerità e parole dirette.
 
Trovarono Regina seduta nel salottino che singhiozzava, con Belle accanto che tentava di consolarla.
Gloria entrò facendo bene attenzione a non mostrare troppo l’involucro in cui era contenuto l’abito da sposa che avevano scelto.
- Regina - chiamò Andrea, al che la sposa alzò su di lei gli occhi arrossati. Guardò prima lei poi Gloria.
- Mi dispiace tanto, ragazze…- soffiò.- Vi ho fatto solo perdere tempo…
- No, non dire così. Puoi avvicinarti un attimo?
Regina si asciugò gli occhi con il dorso della mano, ubbidendo. Andrea le prese le mani nelle proprie.
- Regina, ascolta: sappiamo che sei in difficoltà, ma forse siamo riuscite a individuare il problema. Se vuoi veramente fare una scelta ed esserne contenta, allora devi avere più fiducia in te stessa…
- In…in che senso?
- Nel senso che devi dare retta ai consigli, sì, ma solo quando sono sensati. E, senza offesa, quelli di tua madre non lo sono. Non è lei che si deve sposare, Regina. Sei tu. E’ il tuo giorno, e sei tu che devi essere contenta. Quindi, se un abito ti piace, allora non dare retta a nessuno. Intesi?
- Intesi…- Regina annuì, facendo un piccolo sorriso; si sporse a guardare Gloria.- Che cos’hai lì?
- Qualcosa che abbiamo scelto per te. Ma se non ti piace, non devi fare altro che dirlo. Siamo disposte a stare qui tutta la notte.
- E’ un modello di due anni fa, ma spero che vada bene lo stesso…- aggiunse Andrea, mentre Regina scartava l’involucro.
Dal suo sguardo intuì che avrebbe potuto essere vecchio anche di cent’anni; ma a lei piaceva.
 
Cora naturalmente non approvò, ma Belle, Andrea e Gloria convennero che quell’abito senza spalline, con la gonna in tulle e una fascia rosa chiaro intorno alla vita, era perfetto per Regina.
- Credete che possa andare bene?- chiese la sposa, con lo sguardo pieno di speranza.
- Io direi che va più che bene - fece Belle.- Ma ricorda cosa ti hanno detto Andrea e Gloria: sei tu che devi scegliere.
Regina si rimirò ancora per qualche secondo nello specchio, infine si aprì un gran sorriso.
- Sì, mi piace. Ho deciso: questo è il mio abito.
Cora fece uno sbuffo contrariato, ma nessuno le badò.
 
- Beh, anche questa volta ce l’abbiamo fatta. Dopo lunga e penosa malattia, ma ce l’abbiamo fatta - commentò Gloria.
- Ne saremmo uscite molto prima e con molte meno ferite di guerra, se non fosse stato per quella megera - disse Andrea.
- A chi lo dici, spero veramente di non rivederla più. A proposito, che le hai detto mentre io non c’ero?
- Niente minacce di morte, tranquilla. Solo, ho messo in chiaro chi comandava qui.
- Mi stupisce non poco il fatto che tu non l’abbia uccisa.
- Ci sono andata vicino, in effetti. A proposito, mi hai detto di frequentare un corso di kickboxing.
- Sì. Perché?
- Potresti accompagnarmi alla tua palestra? Ho bisogno di smorzare la tensione…
- Anche io. Fingeremo di colpire Cora Mills, ti piace l’idea?
- Sarebbe meglio dal vivo, ma…l’adoro!
 
 
 
 
 
Angolo Autrice: Ecco qui il capitolo su Regina. Passiamo ora agli abiti da sposa.
Questi sono gli abiti provati da Regina:
 
http://img.thdress.com/it/strapless-wedding-dresses/strapless-wedding-dresses-89.jpg
                                                                                                                                               
http://static.tuttogratis.it/donna/fotogallery/628X0/91073/abiti-da-sposa-romona-keveza.jpg
 
http://www.iabiti.it/y/p-iknk-abito-da-sposa-formale-semplice-a-terra-da-principessa-con-bottone.jpg
 
Questi i due scelti da Cora:
 
http://www.cafeweb.it/wp-content/uploads/2012/05/abiti-da-sposa-2012-pronovias.jpg
 
http://www.thedress.it/wp-content/uploads/2012/12/foto-1.jpg
 
E questo quello scelto alla fine:
 
http://img192.imageshack.us/img192/4899/sposa2009inlove1.jpg
 
Nel prossimo capitolo…Ruby!

  
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