06/08/2013
3 recensioni» Sweet Curse «
In un tempo remoto, in un bosco, sotto un albero dai splendenti frutti rossi, nacque una bambina.
Un destino crudele l'aspettava, poiché l'albero sotto il quale venne al mondo celava una maledizione: la morte.
Ecco perché tutti la evitavano. Perché non aveva la vita eterna.
***
Nelle vicinanze di un sobborgo colorato di una città, sulla riva di uno splendente lago, dalle acque cristalline, abitava la fornaia dei frutti rossi.
Sentendosi insolitamente orgogliosa, in quella gelida giornata invernale, la ragazza dal nome che significava 'rosso scarlatto', ovvero Akane, andò a vendere i suoi dolcetti.
"Questa sarà una grande giornata, vedrai - sono davvero deliziosi" pensò la ragazza dai capelli castani raccolti ordinatamente in due trecce, sorridendo e, uscendo dalla sua piccola casa di marmo bianco, si diresse verso il borgo.
***
Appena arrivò, trovò la città della torre dell'orologio stranamente affollata.
Solitaria, negli angoli oscuri della capitale, si decise e chiese: «Che ne direste di un po' di torta ai frutti rossi? L'ho sfornata con le mie mani!» terminò con un sorriso.
Ma non riuscì a vendere nessun dolcetto: le persone disprezzavano la ragazza.
«Ma non sono diversa da voi... E questi sono davvero squisiti» replicò debolmente lei.
Ancora una volta la mia voce non era abbastanza: è come se fossi semplicemente invisibile...
E fu così che chiunque fingeva di ignorarla.
Perché la ragazza era maledetta.
***
Quella notte, però, preparò torte assortite e un sorriso smagliante: non voleva ancora arrendersi.
Le lancette dell'orologio della torre puntavano verso il cielo. Il suo stomaco brontolava.
Nello stesso angolo dello scorso giorno, venne spinta, improvvisamente, alle sue spalle.
Il suo cestino pieno di dolci cadde a terra, le persone li calpestarono senza prestarle la minima attenzione.
La castana li guardò con amarezza e, tristemente, si chinò a raccogliere i dolci.
Fin quando un'altra mano non la raggiunse: delicatamente, un ragazzo dai capelli turchesi si mise una tortina schiacciata in bocca.
«E' deliziosa» disse con un sorriso, mostrando i meravigliosi occhi ambrati che trafissero quelli lavanda di Akane.
«Ah, già. Io sono Masaki, piacere» si presentò senza cambiare sorriso.
«I-io mi chiamo Akane» ricambiò il sorriso del turchese.
***
Le sue parole fecero traboccare di gioia il mio cuore,
come se mi avesse donato un vuoto da poter riempire.
E fu così che lui la raggiunse: perché la ragazza l'aveva maledetto.
***
Gli abitanti della città provavano una gran pena nei loro confronti, coloro che erano stati maledetti dal frutto rosso.
Non avrebbero potuto vivere per sempre, al contrario. Sarebbero morti.
Ma loro due ridevano, ridevano ancora.
***
E' una maledizione così meravigliosa...
Anche se morissimo domani,
potremo facilmente fare tesoro dell'ora.
***
Credo che la mia voce non sarà mai abbastanza:
è come se fossi semplicemente invisibile.
E fu così che chiunque fingeva di ignorarla.
Perché il mondo...
Era maledetto.
***
Dopo essere riusciti a sfuggire alla maledizione dell'eternità, sembrò quasi che fossero loro due ed esser diventati matti.
E così si addormentarono, intenzionati a sorridere ancora.
Perché loro due furono finalmente liberi.
Angolo dell'autrice.
okay. 'sta ispirazione qua chi me la toglie più. AHHAHA.
comunque, masaki l'ho fatto un po' ooc, fuck. :' se volete fucilarmi fate pure. :'
ho tipo narrato la fic in stile fiaba. non chiedetemi perché.
per me veniva meglio. (?) bah. :'
ora vado a nanna. c_c
a presto. c':
caramellah~
p.s: le parti in corsivo sono le cose che pensa akane, tranne per quel 'Era maledetto' e l'ultima frase. :'''
okay. 'sta ispirazione qua chi me la toglie più. AHHAHA.
comunque, masaki l'ho fatto un po' ooc, fuck. :' se volete fucilarmi fate pure. :'
ho tipo narrato la fic in stile fiaba. non chiedetemi perché.
per me veniva meglio. (?) bah. :'
ora vado a nanna. c_c
a presto. c':
caramellah~
p.s: le parti in corsivo sono le cose che pensa akane, tranne per quel 'Era maledetto' e l'ultima frase. :'''